31canzoni Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 29 minuti fa, Roberto M ha scritto: Quando e’ in gioco la vita è la sopravvivenza la “ricchezza” passa in secondo piano. Infatti non ci sono mai stati così tanti poveri in europa e in usa, e mai così pochi tanto, tantissimo, oscenamente ricchi in europa e in usa.
maurodg65 Inviato 16 Novembre 2023 Autore Inviato 16 Novembre 2023 34 minuti fa, 31canzoni ha scritto: semplificando ulteriormente meno commercio internazionale e più commercio bilaterale USA e Cina = Europa in recessione. In realtà si sta dicendo proprio altro e la Cina rischia di perdere il treno non l’Europa.
tigre Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: Su più guerre e tensioni hai ragione, ma le guerre non sono causa dell’Occidente quantomeno non quelle in corso di svolgimento oggi. Le guerre di oggi sono figlie delle principali malattie che affliggono le menti umane: - sociosentimento (sentimento che lega gruppi di persone da interessi comuni, classe sociale comune, credo politico o religioso comune, razza comune e cosí via) - geosentimento (sentimento che lega gruppi di persone ad un luogo, un Paese, una regione del pianeta). Spesso e volentieri gli esseri umani sono malati di entrambi questi ismi. Entrambi sentimenti (quindi irrazionali) pericolosissimi. Le classi dirigenti di tutti i Paesi ne sono da sempre affetti. Altroché se gli occidentali partecipano a sta follia collettiva.
maurodg65 Inviato 16 Novembre 2023 Autore Inviato 16 Novembre 2023 6 minuti fa, 31canzoni ha scritto: 40 anni fa sui muri delle stazioni di padova e verona campeggiavano due scritte: vota el leon che magna el teron, e paroni a casa nostra. Adesso ci sono arrivati anche i think tank occidentali. Pensa te come siamo messi. In realtà a me piaceva il mondo globalizzato economicamente interconnesso, ma chi sta mettendo a rischio il modello di sviluppo del passato sono proprio quei paesi che ne beneficiano di più e lo stanno facendo ricorrendo alla forza delle armi o del terrore. 4 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Infatti non ci sono mai stati così tanti poveri in europa e in usa, e mai così pochi tanto, tantissimo, oscenamente ricchi in europa e in usa. Paradossalmente il modello con i muri risolverebbe il problema che, in parte, era proprio dovuto alla globalizzazione.
maurodg65 Inviato 16 Novembre 2023 Autore Inviato 16 Novembre 2023 4 minuti fa, tigre ha scritto: sociosentimento 5 minuti fa, tigre ha scritto: geosentimdnto Ascolta di Guru ne abbiamo già uno e direi che è sufficiente. 😉 1
maurodg65 Inviato 16 Novembre 2023 Autore Inviato 16 Novembre 2023 50 minuti fa, briandinazareth ha scritto: le idee autarchiche o protezioniste sono fallimentari sotto qualunque punto di vista, economicamente la cosa è ben misurabile e misurata, a livello culturale è più difficile da quantificare numercamnete, ma è evidente. 42 minuti fa, briandinazareth ha scritto: la cina ha l'atomica, ma di che cosa stiamo parlando? le possibilità di guerra aumentano esponenzialmente con la riduzione degli scambi economici. la ragione puoi capirla da solo. Due cose, intanto trovo sbagliato parlare di autarchia o protezionismo, si parla di centinaia di paesi in diversi continenti e di miliardi di persone con economie diverse, poco più di mezzo mondo che intratterrebbe rapporti commerciali e politici ancora più stretti di oggi, in secondo luogo i problemi che stiamo vivendo oggi li hanno creati le autocrazie, le teocrazie e le dittature vere e proprio, la Cina non saprei dove metterla ma è nel novero dei paesi da incolpare, hanno usato la forma militare o minacciano di usarla, vedi Cina con Taiwan, solo per accaparrarsi come la forza il monopolio o quasi di interi settori, la Cina ha lavorato così anche con l’Africa ad esempio, se non capiamo il problema e non prendiamo atto che la soluzione è complessa e difficile proprio perché non ci si interfaccia con delle democrazie abbiamo un problema.
tigre Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 11 minuti fa, maurodg65 ha scritto: non ci si interfaccia con delle democrazie abbiamo un problema. Democrazie? Quelle forme di governo dove il potere viene esercitato dal popolo tramite i 'suoi' rappresentanti 'liberamente' eletti? E dove ne vedi anche solo una? Meglio che le chiami con un nome piú consono va. Suggerisco dittature con variegati 'tratti pseudodemocratici'.
Amministratori cactus_atomo Inviato 16 Novembre 2023 Amministratori Inviato 16 Novembre 2023 La Cina ha fatto suo il motto di mondo convenienza ossia la nostra forza è il prezzo. I consumatori occidentali comprano cinese perché vogliono spendere poco. E tante industrie occidentali si fan fare i prodotti un Cina. Gli occidentali impoveriti non vogliono rinunciare a possedere oggetti e li comprano dove costano meno. Prodotti occidentali a prezzi occidentali non coprirebbero la sparizione dei prodotti cinesi ci sarebbe solo un calo di consumi. La Cina è anche un grande mercato ancora vergine per molti produttori UE ed usa rinunciarvi sarebbe folle 1
mozarteum Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 E’ un momento di crisi della globalizzazione dovuto ad asimmetrie di ordinamenti politici e giuridici. Azz Lo scrissi nel 2007 appena iscritto al forum che il punto fragile della globalizzazione e’ questo e non l’asimmetria economica che ne e’ conseguenza. Ma credo che la crisi sara’ superata per la convenienza di tutti con parziali riallineamenti di quelle asimmetrie
tigre Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 1 minuto fa, mozarteum ha scritto: Ma credo che la crisi sara’ superata per la convenienza di tutti con parziali riallineamenti di quelle asimmetrie Io credo invece che il capitalismo abbia gli anni contati.
Panurge Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 27 minuti fa, tigre ha scritto: il capitalismo abbia gli anni contati. Lo dava per inevitabilmente morituro pure il marxismo, è morto il marxismo. In realtà ha modificato di più il mondo l'invenzione delle cambiali che tutta la filosofia mai scritta. 1
Guru Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 3 ore fa, briandinazareth ha scritto: eri filoputin fino ad ieri, Embè? Solo gli stupidi non cambiano mai idea
Jack Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 4 ore fa, maurodg65 ha scritto: Per me era preferibile la situazione precedente con un modo “aperto” ed una competizione globale in sui regnava l’economia di mercato, non è mai abbastanza aperto... ma si riapre anche il poco che qualche scalcagnato ha cercato di chiudere. La libertà economica è come la democrazia e con essa va a braccetto: il peggior sistema eccetto tutti gli altri 2
Jack Inviato 16 Novembre 2023 Inviato 16 Novembre 2023 1 ora fa, Panurge ha scritto: Lo dava per inevitabilmente morituro pure il marxismo, è morto il marxismo. In realtà ha modificato di più il mondo l'invenzione delle cambiali che tutta la filosofia mai scritta. grande!
maurodg65 Inviato 17 Novembre 2023 Autore Inviato 17 Novembre 2023 https://www.lucalovisolo.ch/terrorismo/guerra-in-israele-i-fatti-e-le-cause.html “…NEI FATTI LA GUERRA VA OLTRE ISRAELE: LE CAUSE La guerra in Ucraina ha catalizzato intorno alla Russia e alla Cina una coalizione fra Paesi del cosiddetto Sud globale. L’incontro degli Stati BRICS del 23 e 24 agosto in Sud Africa li ha chiamati a raccolta. Il nucleo degli Stati BRICS è formato da Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Intorno a questi orbitano una trentina di altri Paesi, in cerca di un ruolo più incisivo sulla scena internazionale. Tra questi l’Iran, l’Arabia saudita e altri del Medio oriente. Non è un male, se Stati che si ritengono svantaggiati dall’ordine mondiale presente si riuniscono per avere più peso all’interno delle organizzazioni internazionali. Gli Stati del Sud globale, però, sono diversissimi fra loro: è difficile vedere in che modo possano cooperare con obiettivi comuni. L’unico tratto che li unisce è il rancore verso le libertà e la modernità incarnate dall’Occidente. A fianco di questi Stati c’è una serie di Paesi africani, ancora più poveri. Alcuni sono legati alla Russia per antica consuetudine. Altri si sono aggiunti di recente, con i colpi di Stato pilotati da Mosca che hanno portato al potere giunte militari fedeli al Cremlino: Mali, Burkina Faso, Niger. La combinazione fra Stati BRICS e Paesi africani realizza uno schema ben definito nella dottrina di politica estera russa. Il suo costrutto ideologico è chiaro e si è sviluppato a Mosca sin dai primi anni dopo la caduta dell’Unione sovietica, rinnovando la scuola filosofico-politica dell’eurasiatismo classico. Questa visione è spiegata in modo molto chiaro, ad esempio, dal politologo russo Aleksandr Dugin, nei suoi seminari sulla sua Quarta teoria politica e in altri interventi concernenti il cosiddetto mondo multipolare (da non confondere con il mondo multilaterale nel senso che intendiamo in Occidente). Dalla guerra in Israele alla dottrina di Mosca Questo aspetto della dottrina prende spunto dalle teorie del sociologo neomarxista americano Immanuel Wallerstein. Nel seminario in cui illustra i principi economici della sua teoria, Aleksandr Dugin afferma che Russia e Cina devono raccogliere intorno a sé proprio i Paesi BRICS e altri equivalenti, inglobare quelli più poveri dell’Africa e di altri continenti per muovere, tutti insieme, contro l’Occidente. Lo scopo è «eliminare radicalmente» («радикально убрать») ogni traccia di liberalismo. Deve sorgere un ordine mondiale in cui i diritti umani e la centralità dell’individuo, con tutte le conquiste della modernità, vengono sostituiti da una società fortemente controllata dallo Stato e da un mondo organizzato in zone d’influenza. Noi europei siamo assegnati alla zona d’influenza della Russia. Una visione che estende la vecchia dottrina di Leonid Il’ič Brežnev, nella quale l’Unione sovietica formalizzava il suo diritto di imporre agli Stati confinanti il proprio regime e le proprie volontà, anche con la forza. Lo schema predicato dalla dottrina russa di oggi è analogo e ha la sua componente armata nella dissuasione nucleare data dagli arsenali di Mosca e Pechino. E’ la paura verso la potenza nucleare di Russia e Cina, che deve convincere l’Europa a sottomettersi. Si tratta di un ordine mondiale fondato sulla prevaricazione e sulla minaccia dell’uso della forza. La guerra in Israele ha le sue cause nel conflitto arabo-israeliano, i fatti hanno conseguenze interne e regionali, ma vanno analizzati anche come parte di questa visione globale. L’attacco di Hamas contro Israele, in questo momento storico, condotto con le alleanze e gli strumenti che abbiamo appena detto, è parte di un progetto rivolto contro l’Occidente, la società aperta e l’universalità dei diritti fondamentali (ne parlo più in dettaglio in una precedente analisi >qui). Le cause della guerra in Israele: il Sud globale dalle parole ai fatti L’insieme che oggi chiamiamo Sud globale riunisce i Paesi che non si riconoscono nell’Occidente: un tempo si definiva secondo e terzo mondo. Gli enormi contrasti esistenti fra gli Stati del Sud globale non li ostacolano, nell’unirsi contro l’Occidente. E’ errato credere che la guerra in Ucraina indebolisca la Russia al punto da impedirle di realizzare questo progetto. Mosca dispone di risorse non statali, sufficientemente autonome, che le permettono di esercitare influenza in diversi punti del mondo senza coinvolgere funzioni di Stato: milizie private, gruppi di guastatori informatici, reti di propagandisti sui media occidentali che fiaccano la resistenza delle opinioni pubbliche europee e le piegano verso Mosca. La Russia conta poi su ampie alleanze, come si vede nelle tiepide condanne dell’aggressione all’Ucraina provenienti proprio dagli Stati del Sud globale. In questo contesto, per Mosca, la guerra in Ucraina è, piuttosto, un elemento di forza. Agli occhi dei Paesi del Sud globale, la Russia è l’avanguardia eroica che in Ucraina combatte contro l’Occidente e apre la strada a chi la seguirà. E’ una visione che emerge da ogni incontro a Mosca fra Putin e i rappresentati di quella parte di mondo. Non bisogna vedere il Cremlino come un direttore d’orchestra, in questo contesto. La Russia è, piuttosto, un contenitore in cui s’inseriscono tutti i movimenti i cui interessi coincidono con quelli di Mosca, contro l’Occidente. Le cause dei fatti di guerra avvenuti con gli attacchi del 7 ottobre contro Israele si collocano in questa posizione. …” . Qui posto solo il link ed una stralcio dell’articolo che contiene una riflessione interessante sulla questione geopolitica legata alle guerre in corso, ma soprattutto alle azione di potenze come Russia ed Iran, ma anche Cina, che stanno lavorando proprio nelle direzione precedentemente esposta che porta alla nuova suddivisione del mondo in due blocchi contrapposti, decisione politica con la quale l’Occidente si sta scontrando che coinvolge, oltre che l’aspetto geopolitico e come si può leggere nell’articolo che ha ispirato il thread, anche l’economia e le scelte strategiche di investimento dei capitali da parte della finanza oltre che degli operatori economici dai quali parte la scelta di disinvestire dai paesi a rischio e nei quali gli investimenti miliardari non abbiano le necessarie garanzie, quelle garanzie che solo delle democrazie compiute e uno stato di diritto possono garantire loro. Quindi esattamente come è avvenuto con la globalizzazione, che non era una decisione politica diretta ma la presa d’atto della finanzia e degli operatori economici di una interconnessione delle economie mondiali che ha permesso una rilevante crescita economica nel pianeta interconnettendo le diverse economie di diversi paesi che ha portato ad un aumento della ricchezza globale ed un aumento generalizzato del livello di benessere, oggi la presa d’atto di un mondo che sta rapidamente cambiando proprio sotto la spinta dei BRICS e lo sta facendo in modo violento con l’utilizzo della forza militare, porta quegli stessi operatori economici ed i detentori delle ricchezze finanziarie a fare scelte diverse, scelte che non credo muteranno se non ad un cambiamento significativo degli equilibri mondiali rispetto allo status quo. 1
extermination Inviato 17 Novembre 2023 Inviato 17 Novembre 2023 @maurodg65 il sole24ore "Progressi importanti». Così il Presidente americano Joe Biden ha caratterizzato il faccia a faccia durato oltre quattro ore con il leader di Pechino Xi Jinping, il primo in un anno, orchestrato per stemperare le tensioni tra le due grandi potenze, Cina e Stati Uniti. In una breve e rara conferenza stampa a Woodside, nei pressi di San Francisco, Biden ha annunciato intese bilaterali volte a ristabilire linee di comunicazione dirette a livello militare e di presidenza. E un impegno a combattere assieme con inedita efficacia il traffico illegale dell’oppioide Fentanyl, che dalla Cina ha invaso l’America con conseguenze letali. In un tweet Biden ha sottolineato quelli che ha definito “reali progressi”.
maurodg65 Inviato 17 Novembre 2023 Autore Inviato 17 Novembre 2023 2 minuti fa, extermination ha scritto: "Progressi importanti». Così il Presidente americano Joe Biden ha caratterizzato il faccia a faccia durato oltre quattro ore con il leader di Pechino Xi Jinping, il primo in un anno, orchestrato per stemperare le tensioni tra le due grandi potenze, Cina e Stati Uniti. In una breve e rara conferenza stampa a Woodside, nei pressi di San Francisco, Biden ha annunciato intese bilaterali volte a ristabilire linee di comunicazione dirette a livello militare e di presidenza. E un impegno a combattere assieme con inedita efficacia il traffico illegale dell’oppioide Fentanyl, che dalla Cina ha invaso l’America con conseguenze letali. In un tweet Biden ha sottolineato quelli che ha definito “reali progressi”. Certo, avevo letto la notizia dell’incontro e va benissimo che si cerchi di impedire quello che sembra inevitabile, ma resta il punto già evidenziato: la politica può cercare di sanare le divisioni, ma alla fine gli investimenti privati li decide chi detiene i capitali e gli operatori finanziari ed economici, tu oggi rischieresti i tuoi soldi per investimenti in Russia o in Cina, con i governi che hanno sostanzialmente potere assoluto anche in economia e sui tuoi investimenti, mentre l’investitore straniero in quei paesi non ha alcuna tutela reale, neppure lentamente simile a quella che gli viene garantito in uno stato di diritto in un qualsiasi paese dell’Occidente?
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