ninomau Inviato 18 Novembre 2023 Inviato 18 Novembre 2023 Spigolando nella mia collezione ne ho trovati un po’, di classica e non solo. Sono generalmente LP registrati negli anni 60/70 per evidenziare le doti della stereofonia. Quindi suono spettacolare, grande estensione sugli estremi di banda, scena profonda e larga. Nel repertorio ci sono le trascrizioni di Stokowski di Wagner e Bach, le trascrizioni orchestrali da famose opere di Camarata, la musica da film di Hermann, dischi di musica esotica e percussioni, ovvero tutto ciò che poteva generare stupore e meraviglia negli audiofili di quel tempo. Per anni hanno goduto di pessima stampa, ma riascoltandoli mi sembra che mantengano in gran parte le promesse, repertorio facile e d’effetto, suono spettacolare. Adesso ho sul giradischi un Wagner di Leinsdorf con la LSO molto piacevole. Si trovano sul mercato molti LP, generalmente poco ascoltati in origine, a prezzi modici.
OTREBLA Inviato 18 Novembre 2023 Inviato 18 Novembre 2023 Li conosco poco, ma generalmente se ne parla bene.
Zoso.69 Inviato 19 Novembre 2023 Inviato 19 Novembre 2023 Posseggo questi due album presi in "prestito" dal babbo molti anni fa e mai più restituiti Sono originali dell'epoca e decisamente vissuti. Entrambi soffrono di una registrazione a mio avviso. sbilanciata sulle alte frequenze. Confermo nel complesso suono ad effetto. 1
Tronio Inviato 19 Novembre 2023 Inviato 19 Novembre 2023 36 minuti fa, Zoso.69 ha scritto: Posseggo questi due album presi in "prestito" dal babbo Ho anch'io il primo dei due e mi ricordo da bimbo quando il mio, di babbo, me lo faceva ascoltare proprio per l'effetto "wow!" della registrazione.
Zoso.69 Inviato 19 Novembre 2023 Inviato 19 Novembre 2023 @Tronio esatto all'epoca l'effetto era proprio quello wow!
SimoTocca Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 No, sinceramente dei Decca Phase 4 in genere se ne parla male, non bene! Perché? Perché la serie nacque proprio per l’effetto “wow”, bocca aperta, per i primi possessori di impianti HiFi Stereo…in UK, fine anni ‘50.. In diversi album c’era addirittura l’effetto “pallina da Ping pong che passa dal canale destro al sinistro”. Per sublimare l’effetto “meraviglia” la Decca introdusse, per la registrazione un apparecchio a 10 canali, poi diventati addirittura 20!!, che permetteva una pesante manipolazione del suono. Tanto per dire: se c’è un brano con assolo di flauto, sembra che si accenda un riflettore proprio sul flauto, che diventa grande e potente come il resto dell’orchestra. Un effetto forse gradito a chi non ha mai bazzicato una sala da concerto dal vivo, ma per i “conoscitori” questi sono “effettacci” sonori, bizzarrie.. Fra l’altro all’inizio della serie furono scelti brani e repertorio “poco classico”, con direttori di modesta levatura e poco famosi. Via via che la serie prese piede la Decca scritturò nomi più famosi come Antal Dorati e quell’eccentrico, geniale ma molto manipolatore dello spartito originale, che era Leopold Stokowski. Ecco, io ho alcuni CD diretti da Stokowski e l’effetto, ad ascoltarli, è quello sopra descritto. Peccato perché ci sono spunti artistici anche interessanti interessanti, specie in Beethoven (del resto il direttore sul podio del film Disney Fantasia era proprio Stokowski!) e in Tchaikovsky. Per chi fosse interessato la Decca fece uscire un cofanetto con molte delle registrazioni Phase. 4… all’epoca costava poco ma non lo preso proprio perché, almeno ai miei orecchi, quegli album suonavano strani…
ninomau Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 @SimoTocca Hai ragione, anche io ne avevo letto malissimo, così come per i Dynagroove della RCA. Devo invece dire che, tralasciando i sampler ed i dischi di percussioni, che trovo noiosi e ripetitivi, in alcuni casi la spettacolarizzazione esiste, ma non è così marcata, e rimane un bel suono, e spesso anche interpretazioni interessanti, perlomeno per un saltuario frequentatore di sale da concerto, teatri e arene come me. Parlo di LP originali, non di ristampe, che si trovano a cifre molto ragionevoli, data la pessima fama. Grazie per l’informazione del cofanetto, vedo di cosa si tratta.
SimoTocca Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 @ninomau Beh, che rimanga una certa qualità di fondo è sacrosanto. Si sta pur sempre parlando di registrazioni Decca! La Decca dico: quella delle registrazioni mitiche, come il Ring di Wagner diretto da Solti ripreso nella mitica SofienSaal di Vienna (che sarà luogo di altre registrazioni Decca di alta qualità audio, prima di andare a fuoco…ahimè!) La Decca proprio negli stessi anni dei Phase4 registra anche un’ampia discografia del direttore Ansermet con la sua orchestra della Suisse Romande. Ed è interessante raffrontare il diversissimo approccio, serio, realistico, classico nel secondo caso, mentre è tutto votato alla ricerca della spettacolarità nel primo caso, forzando spesso la naturalità e la “verità” sonora. A parte i primi dischi “sampler” e dedicati a repertorio classico-leggero (le colonne sonore di film celebri, per dire), la Decca ha poi scritturato direttori famosi e ha registrato repertorio “classico-classico”. Ci sono, nella collana Phase 4, registrazioni di Leinsdorf (Mahler la 1 sinfonia), di Maazel giovane, di Charles Munch e altri più o meno celebri direttori. Ma le vere “chicche” sono appunto le registrazioni di Stokowski e di Dorati. Stokowski era l’antitesi di Toscanini: mentre quest’ultimo era pignolo anche per le “virgole” nel rispettare lo spartito, Stokowski addirittura cambiava l’orchestrazione scelta dal compositore! E spesso era eccessivo e sopra le righe…ma ci sono esempi di interpretazioni riuscitissime, come Sherazade di Rimsky-Korsakov. Antal Dorati è invece un ottimo direttore e in repertori meno “battuti”, come Rossini-Respighi, lascia proprio nella collezione Phase 4 alcune registrazioni di riferimento (fra l’altro Dorati aveva chiesto ai tecnici di essere “meno bizzarri” nel registrare … forse perché abituato alla genialità nel registrare con solo due microfoni della leggendaria Wilma Cozart della Mercury Living Presence! Registrazioni queste, bellissime anche dopo 60 anni! Altro che Phase4!!). Ma...ecco, mi sono dilungato già troppo, anche se ci sarebbe da scrivere ancora moltissimo.. Di sicuro una qualità ai Phase4 gli audiofili l’hanno riconosciuta sempre, ed era l’elevata qualità di stampa dei primi vinili originali (ne ho un paio in casa, ereditati, e confermo la grande qualità..). Quindi benissimo andare in giro per mercatini e trovare i vinili originali… qui si casca sul sicuro.. In alternativa ci si può accettare il cofanetto CD (ne ha prodotti un paio la Decca, ma il volume 1 è il migliore) se si trova ancora a buon prezzo (meno di 3 euro a CD… se no: desistere! Come diceva Totò in Miseria e nobiltà..) lo vedo su ebay a 150 euro circa… E questo dedicato a Stokowski lo vedo su Amazon.. Di certo, e concludo, i Phase4 pur essendo poco realistici, risultano magari gradevole proprio per la spettacolarizzazione di alcuni effetti sonori… quindi ben vengano anche i Phase4 nella collezione di un appassionato! P.S. Ma invece sono bellissime, spesso anche dal punto di vista artistico, sempre da quello audiofilo, le registrazioni Mercury. Io ho preso, a suo tempo, tutti e 3 i cofanetti ….in CD ovviamente, e rimangono delle piccole miniere a cui attingere per il bel suono e per interpretazioni eccezionali.. E E 1 1
gimmetto Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 Il 19/11/2023 at 19:23, Zoso.69 ha scritto: esatto all'epoca l'effetto era proprio quello wow! Confermo quanto detto...in negativo.
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