Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 1 minuto fa, extermination ha scritto: Di cosa parliamo?! Di 6-7 miliardi -anno..che rientrano dalla porta ...ed riescono dalla finestra?! Curiosità, hai letto con attenzione il thread nella sua parte iniziale, quella in cui ci si è occupati in modo specifico della crisi di quella filiera? Sono un po' più di 7 miliardi/anno, ma facciamo finta che siano solo quelli. Perché come abbiamo già visto in precedenza sono 7 miliardi interamente spesi nel commercio al dettaglio italiano, e spesi obbligatoriamente per intero. La risposta è sì, in questo momento bastano.
extermination Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 2 minuti fa, Uncino ha scritto: risposta è sì, in questo momento bastano. Se ci sono "seri" studi che arrivano a queste conclusioni in termini di impatto ( deflazione da te sopra richiamata compresa) ne prendo atto.
appecundria Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 32 minuti fa, Uncino ha scritto: Sicuro di avermi mandato il libro giusto? Scusa, non trovo opportuno invadere una discussione che parla d'altro (è una mia personale fissazione) 😊
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 7 minuti fa, extermination ha scritto: Se ci sono "seri" studi che arrivano a queste conclusioni in termini di impatto ( deflazione da te sopra richiamata compresa) ne prendo atto. Non sono famoso per la mia giocosità, sono serissimo. Ma se dai un'occhiata ai grafici di produzione industriale, prezzi alla produzione, vendite al dettaglio e calcolerai il RoC dell'IPC che ci ha condotti all'attuale 1.7%, sono certo che il dubbio verrà anche a te. Ho riportato quei grafici perché venissero presi in considerazione, e dicono sarà già un miracolo non finire in deflazione anche senza sottrarre quei 7 miliardi al commercio al dettaglio. Figuriamoci togliendoli.
extermination Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 43 minuti fa, Uncino ha scritto: dicono sarà già un miracolo non finire in deflazione anche senza sottrarre quei 7 miliardi al commercio al dettaglio. Figuriamoci togliendoli. Perché togliendoli? Abolito il RDC si parla di Assegno d'inclusione. Non ho la benché minima Idea di quanti denari si tratti ma senza dubbio denari che entrano nelle tasche ed escono per l'acquisto di beni di consumo quindi rientrano nel "circuito". Ma poi anche i "nuovi" lavoratori, da qualche parte li spenderanno.
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 28 minuti fa, appecundria ha scritto: Scusa, non trovo opportuno invadere una discussione che parla d'altro (è una mia personale fissazione) 😊 Allora... ho finito il capitoletto sulla CdM, non che sia servito molto dal momento che dedica solo 10 pagine ad un argomento sul quale sono stati scritti interi trattati. Comunque, a pagina 29 hai le cifre reali dell'andamento del PIL Sud vs Nord, e a pagina 30 inizia l'elenco delle buone cose che ha fatto. Bene leggi le buone cose, confronti con la doppia colonna di pagina 29... e ti rendi conto che nella concretezza non si è trattato di buone cose ma di buone intenzioni. Buone intenzioni che non mi sono sognato di criticare e che anzi ho lodato. Intendiamoci, alcune di queste cose sono state effettivamente buone sia nelle intenzioni che nei risultati di sviluppo, ad esempio la diga di Ponte Luscione, però poi vedo citati elementi ottimi nelle intenzioni e molto produttivi se l'idea avesse funzionato, ma che purtroppo non avendo funzionato si sono trasformati in buchi neri finanziari e cattedrali in stato di abbandono. Per intenderci mi sto riferendo agli scavi di Pompei, che in un altro Paese avrebbero fruttato miliardi di utili ma che in questo generano miliardi di perdite. Purtroppo pensare di fare una buona cosa, una cosa che se portata a compimento buona lo sarebbe certamente, non garantisce in alcun modo il successo. E difatti non e difatti non esiste modo di giudicare la Cassa del Mezzogiorno per qualcosa di diverso ciò che è stata: un colossale sperpero che dati alla mano (riportati a pagina 29 del tuo stesso testo di supporto) non hanno ottenuto effetti significativi. Il thread l'ho aperto io, cedo che questo mi consenta una piccola libertà di manovra quanto agli OT.
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 17 minuti fa, extermination ha scritto: Perché togliendoli? Abolito il RDC si parla di Assegno d'inclusione. Non ho la benché minima Idea di quanti denari si parli ma senza dubbio denari che entrano nelle tasche ed escono per l'acquisto di beni di consumo quindi rientrano nel "circuito". Ma poi anche i "nuovi" lavoratori, da qualche parte li spenderanno. Perché innanzitutto tutto saranno molti meno, ma soprattutto perché non avranno lw due caratteristiche dello strumento che vanno a sostituire, vale a dire i due obblighi di spenderli per intero e di spenderli tutti nei negozi fisici. A me il RdC non piace neppure un po', l'ho sempre considerato una misura sballata che non avrebbe dato alcun risultato positivo nel mercato del lavoro. E neppure nella lotta alla povertà, se è per questo. Però quei due vincoli lo rendono una iniezione continua di denaro nella catena di produzione e vendita, denaro che arriva a quella filiera ogni mese al 100%. È l'unica cosa buona che ha, ma bisogna ammettere che quella funziona molto bene.
audio2 Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 guarda che il problema di spendere la totalità del sussidio non esiste, uno al minimo del reddito spende sempre tutto e anche un pò di più, sono i ricchi biellesi che sono dei tirchioni inenarrabili. 1
extermination Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 @Uncino staremo a vedere. Appuntati da qualche parte di aprire un 3d verso luglio 2024 dal titolo: primi effetti, a consuntivo, sul commercio al dettaglio a seguito dell' eliminazione del rdc.
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 13 minuti fa, extermination ha scritto: @Uncino staremo a vedere. Appuntati da qualche parte di aprire un 3d verso luglio 2024 dal titolo: primi effetti, a consuntivo, sul commercio al dettaglio a seguito dell' eliminazione del rdc. Temo che lo vedremo già nel Q1. Però non tanto vendita al dettaglio quanto deflazione, le due cose sono certamente legate ma non necessariamente coincidenti. Si può benissimo vendere molto con prezzi in difesa, sono i prezzi in discesa a causare la deflazione non il fatturato in sé. Ti invito a fare particolare attenzione a questo grafico, i prezzi alla produzione: -14%(!) Unitamente agli altri significa che la pallottola è in canna e si aspetta solo che venga tirato il grilletto.
extermination Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 @Uncino A proposito del colpo in canna Nel frattempo, nel mese di settembre 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi registri un aumento dello 0,2% su base mensile e del 5,3% su base annua, da +5,4% del mese precedente,
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 1 ora fa, extermination ha scritto: @Uncino A proposito del colpo in canna Nel frattempo, nel mese di settembre 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi registri un aumento dello 0,2% su base mensile e del 5,3% su base annua, da +5,4% del mese precedente, Non basta. Quell'IPP in un regime di costi di produzione e del denaro crescenti Indica che è la produzione stessa a star scendendo nei margini pur di tenere in funzione le linee. E che alternativa hanno? nonostante la contrazione dei prezzi continuiamo ad avere una produzione industriale negativa, ed è negativa perché basta gettare un occhio alla bilancia commerciale per rendersi conto che sia UE che extra UE le esportazioni vanno malissimo, quindi si può contare solo sul mercato interno. Però lì troviamo che anche le vendite al dettaglio stanno sprofondando. È una corsa al ribasso su tutta la filiera, ci fosse almeno un parametro che va bene si potrebbe ipotizzare una manovra di ripresa incentrata su quello, ma se tutto va da male a malissimo non è che si possa fare molto, e difatti il pericolo di una spirale deflattiva in queste condizioni è che difficilmente si potrebbero trovare forze proprie per uscirne. Ed il costo del denaro in aumento sconsiglia di provare una ripresa dibabziabdola in deficit. Cioè... sarebbero anche capaci di farlo, ma di certo non sarebbe una buona idea. Ecco, e tu in un contesto simile trovi geniale l'idea di sottrarre anche una singola monetina ad una filiera che si sta già avvitando su sé stessa? Io no, per niente.
extermination Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 Comunicato stampa 18 ott 2023 Milano, IT Analisi trimestrale EY sullo scenario macroeconomico con dati sul 2023 e previsioni per il 2024 Tasso di inflazione in calo: si stima che nel Paese il tasso passerà dal 5,9% nel 2023 al 2,7% nel 2024. In questo contesto è importante notare come l’aumento dei prezzi pesi maggiormente sulle famiglie più povere, a causa della differente composizione dei consumi delle famiglie attraverso le diverse fasce di reddito. I consumi privati trainano la crescita del 2023, grazie ad un incremento dell’1,5% rispetto al 2022. Nel 2024 prevista una certa resilienza grazie ad una propensione al consumo più alta rispetto alle regolarità storiche Il mercato del lavoro è solido: si stima che il tasso di disoccupazione nel 2024 sarà poco sopra il 7%. Raggiunto il massimo storico ad agosto 2023 sul numero di occupati (circa 23,6 milioni).
extermination Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 Con la pubblicazione della NADEF 2023 (settembre 2023), è stato inserito il tasso di inflazione programmata per il 2024 pari al 2,3%.
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 2 ore fa, extermination ha scritto: Comunicato stampa 18 ott 2023 Milano, IT Analisi trimestrale EY sullo scenario macroeconomico con dati sul 2023 e previsioni per il 2024 Tasso di inflazione in calo: si stima che nel Paese il tasso passerà dal 5,9% nel 2023 al 2,7% nel 2024. In questo contesto è importante notare come l’aumento dei prezzi pesi maggiormente sulle famiglie più povere, a causa della differente composizione dei consumi delle famiglie attraverso le diverse fasce di reddito. I consumi privati trainano la crescita del 2023, grazie ad un incremento dell’1,5% rispetto al 2022. Nel 2024 prevista una certa resilienza grazie ad una propensione al consumo più alta rispetto alle regolarità storiche Il mercato del lavoro è solido: si stima che il tasso di disoccupazione nel 2024 sarà poco sopra il 7%. Raggiunto il massimo storico ad agosto 2023 sul numero di occupati (circa 23,6 milioni). È un tuo modo di dirmi "cavolo Uncino, leggendo questa previsione mi sono reso conto che nessuno aveva visto la catastrofe che stava arrivando... mi sa che hai ragione tu"? Perché se realmente sei un analista finanziario leggi quella precisione guardi la data in cui è stata scritta e poi guardi il grafico dell'IPC, non potrai evitare di renderti conto che tutto sta sfuggendo al controllo. In un mese? Si, in un mese, perché quando il collega (immagino giovane e poco attento al quadro complessivo) ha scritto quella previsione, non ha visto quello che indica la freccia nel grafico. E tutto sommato è scusabile, anche se avrebbe dovuto essere più accorto, perché un simile RoC nell'IPC di un Paese sviluppato è quasi fantascientifico. In pratica lui ha scritto avendo in mano i dati evidenziati nel cartello chiaro, ed un attimo dopo è successo quello puntato dalla freccia rossa, che invece di mandarci al 2.7% nel 2024 ci ha mandati sotto al 2% in una manciata di giorni.
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 2 ore fa, extermination ha scritto: Con la pubblicazione della NADEF 2023 (settembre 2023), è stato inserito il tasso di inflazione programmata per il 2024 pari al 2,3%. Guarda che le agenzie stampa le so leggere da solo. Però, magari ti stupirà, nessuno mi ha mai pagato perché gli citassi ciò che viene detto alle agenzie stampa.
extermination Inviato 20 Novembre 2023 Inviato 20 Novembre 2023 @Uncino Per completezza d'informazione, l’inflazione italiana si è ridotta bruscamente a ottobre a +1,7% annuo (da +5,3% a settembre), grazie a un “effetto base” molto favorevole sui prezzi energetici, crollati al -19,7% annuo (+26,8% nello stesso mese del 2022 a causa del picco del gas). I prezzi core di beni e servizi continuano a frenare ma solo lentamente (+3,7%), come quelli alimentari (+6,3%), grazie alla parziale moderazione delle commodity.
Uncino Inviato 20 Novembre 2023 Autore Inviato 20 Novembre 2023 3 minuti fa, extermination ha scritto: @Uncino Per completezza d'informazione, l’inflazione italiana si è ridotta bruscamente a ottobre a +1,7% annuo (da +5,3% a settembre), grazie a un “effetto base” molto favorevole sui prezzi energetici, crollati al -19,7% annuo (+26,8% nello stesso mese del 2022 a causa del picco del gas). I prezzi core di beni e servizi continuano a frenare ma solo lentamente (+3,7%), come quelli alimentari (+6,3%), grazie alla parziale moderazione delle commodity. Sta di fatto che quel report che mi hai citato e completamente sballato, perché sebbene non in tempi così brevi, già a quella data era evidente che sarebbe scesa molto rapidamente a livelli preoccupantemente bassi, così come adesso è evidente che il tendenziale sarà per una ulteriore discesa. La causa preponderante non è nel prezzo degli energetici (altrimenti l'avremmo già vista risalire, mentre ha perso un altro decimale) ma nella frenata delle vendite sul mercato interno.
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