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Dio: Personalista ed Impersonalista


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Inviato

Attenzione che manca la teiera del Sig. B. Russell..anche se è passata l'ora del thè :classic_biggrin:

Inviato

In questa bella discussione esistono sostanzialmente tre gruppi: io ed altri che crediamo un Dio personale, altri che credono in un trascendente sotto varie forme, ed altri ancora che proprio escludono la possibilità di un trascendente.

 

Mi spiace dover essere polemico, l'unico gruppo a tentare di sostenere (con scarso successo) che gli altri sono in errore è l'ultimo.

Gli altri due sono... come dire?... molto più sereni e felici dell'armonia con il mondo che deriva dalle proprie convinzioni.

Più soddisfatti.

Ecco si potrebbe dire che i gruppi A e B hanno già in sé un buon grado di soddisfazione, e questo non li spinge a guadagnare nuovi territori.

Inviato

Rispetto al passato, mi pare ci sia stata una evoluzione positiva 

I toni sono molto più pacati, forse per il fatto che tale argomento, almeno in teoria, in questo forum dovrebbe essere vietato

In precedenza, si percepiva un accanimento nel convincere l'altro in ogni modo

Magari con sofismi, domande a tranello, per tentare di prendere in castagna il malcapitato interlocutore 

Insomma, il gioco del gatto con il topo

Il tutto terminava con sfottò tipo tifo da stadio, video macchiettistici su religioni, o noti film satirici sulle stesse

Bene così 😊

Gaetanoalberto
Inviato

Ehm, ma non si era detto di quella cosa che l'errore sarebbe indimostrabile ? Lasciamo anche al gruppo C il proprio palcoscenico.

Io non saprei bene dove collocarmi.

La questione è che all'interno di ogni gruppo esiste la tentazione del sottogruppo "iononsosecihoragionemaglialtrisbagliano".

Santa Costituzione.:classic_biggrin:

Inviato
1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Lasciamo anche al gruppo C il proprio palcoscenico

Sono d'accordo

Spesso i non credenti sottolineano soltanto la bad religion e devo dire che è utile rendersi conto anche delle storture ed errori delle religioni

Con rispetto, sono d'accordo con Aurobindo:

 

L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi. Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate.

 

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ehm, ma non si era detto di quella cosa che l'errore sarebbe indimostrabile ? Lasciamo anche al gruppo C il proprio palcoscenico.

Io non saprei bene dove collocarmi.

La questione è che all'interno di ogni gruppo esiste la tentazione del sottogruppo "iononsosecihoragionemaglialtrisbagliano".

Santa Costituzione.:classic_biggrin:

L'errore riguardo al giudizio sul trascendente è indimostrabile, sia in senso positivo che negativo.

L'inadeguatezza di uno strumento è al contrario dimostrabiklssima, perché non riguarda l' intenzione di usare lo strumento ma le caratteristiche dello strumento in sé.

È come nel discorso della parete dipinta di giallo... nulla contro chi è convinto che sia un colore sbagliato, però non può farlo usando come strumento una videocamera in bianco e nero.

Poi magari il colore giallo sulle pareti è veramente sbagliato, ma prima di discuterne dobbiamo inventare le videocamere a colori.

 

Quindi prima inventiamo una strumentazione, matematica o fisica che sia, in grado di dire qualcosa riguardo al trascendente, poi potremo preoccuparci di analizzarne i risultati.

Inviato
1 ora fa, LUIGI64 ha scritto:

 

L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi. Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate.

Che però cozza con la compressione del cattolicesimo.

La chiesa cattolica romana è immagine di Cristo, vale a dire unione ipostatica di vera umanità e Spirito Divino.

Cristo fu uomo in tutto, con le sue debolezze, le paure, la rabbia e perfino la possibilità di dubbio.

Se invece di essere spudoratamente di parte i Vangeli fossero delle vere monografie sulla vita di Cristo, magari scopriremo che non solo si limitò a cacciare i mercanti dal tempio, ma che ad uno di essi spacco pure un'anfora in testa (salvo poi miracolarlo un istante prima della morte), magari scopriremmo che con Maria Maddalena aveva una tresca e che qualche volta se ne passava col vino.

Magari scopriremmo che in quanto "vero uomo e vero Dio", nella sua parte umana non era diverso da ciascuno di noi.

E perché mai avrebbe dovuto esserlo?

Il sacrificio unico e definitivo per l'umanità ha senso solo se quello era un uomo medio, non una specie di santone che rifugge in ogni modo da qualsiasi pulsione umana!

 

Lo stesso è la chiesa, che nella sua parte umana è guidata da uomini di potere che lottano per quel potere e fanno tutto ciò che dagli uomini di potere ci si aspetta.

 

Ma, e questo lo avevo già scritto, c'è la dogmatica, l'infallibilità del Magistero e quella del Pontefice.

Senza quella guida divina, millenni di questo potere immenso avrebbero portato a noi una chiesa romana dalla dottrina sconvolta.

Qualcuno potrebbe immaginare una chiesa ed un Magistero, che erano già di fatto considerati infallibili dal 1300, attraversare un'epoca di corruzione come quella di Papa Borgia senza che venisse fatto uso a piene mani di un simile potere?

E invece no!

La parte umana ha conosciuto ed esercitato corruzione di ogni genere, ma la chiesa non è mai stata corrotta.

 

Naturalmente questa è la mia visione di cattolico, che ammetto essere a sua volta un tantino di parte 

Inviato

Alt

Parla di Chiese (istituzioni) e sue storture....

Non Chiesa cattolica

Almeno così l'ho intesa io

Inviato
4 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Alt

Parla di Chiese (istituzioni) e sue storture....

Non Chiesa cattolica

Almeno così l'ho intesa io

Indubbiamente, ma come cattolico è ovvio che per me non esistano "le chiese".

 

Credo la chiesa, una, santa cattolica e apostolica... 😉

 

Inviato

Conviene essere atei, ci si protegge dai mal di testa non dovendo cercare di raccapezzarsi tra una tale spessa cortina di ipotesi filosofiche, teologico-dogmatiche dalle quali una volta entrati uno non ne esce più se non più confusi che pria. La fede è una cosa semplice, spontanea, un fulmine che ti colpisce, o credi oppure non credi e se credi credi esclusivamente sulla "fiducia". Non c'è nessuna prova scientifica e razionale che possa dimostrare ragionevolmente l'esistenza di un Dio, per converso non c'è nessuna prova scientifica e razionale che possa negare ragionevolmente  l'esistenza di Dio.
Un credente e un ateo potranno parlarere di Dio per una vita finendo finendo l'ateo per rafforzare il suo ateismo, il credente la propria fede. Illustri uomini dell'arte, della cultura e della spiritualità hanno già sperimentato questo metodo dando ragione alla mia ipotesi.

Ce n'è troppi in giro di divinità: dio, dei.., da sempre, mono e poloteismi, e questo potrebbe rappresentare la prova della loro inesistenza come pure dell'esistenza che si manifesta in modo differente a seconda delle distinte specificità culturali.

 

 

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, Uncino ha scritto:

L'errore riguardo al giudizio sul trascendente è indimostrabile, sia in senso positivo che negativo.

L'inadeguatezza di uno strumento è al contrario dimostrabiklssima

Dunque, se ho capito bene, la scienza non può occuparsi del trascendente perché indimostrabile, dunque il trascendente non dimostrabile è la prova che la scienza è fallace. Conseguentemente chi segue la scienza sbaglia e chi il trascendente no. Ho capito ?

Inviato

Credo di riferisse nell'ambito esclusivo della trascendenza....

Inviato
2 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Dunque, se ho capito bene, la scienza non può occuparsi del trascendente perché indimostrabile, dunque il trascendente non dimostrabile è la prova che la scienza è fallace. Conseguentemente chi segue la scienza sbaglia e chi il trascendente no. Ho capito ?

No, temo di non essermi spiegato bene.

Non ho nulla in contrario a che la scienza si occupi del trascendente, anzi questo rappresenta un'occasione di apprendimento anche per la rubrica teologica.

 

Ciò che ho detto è che la scienza non dispone di strumenti adatti per esprimere un giudizio riguardo al trascendente, esattamente come questo non ne dispone di adeguati alla scienza.

Sono ambiti differenti, e gli strumenti in possesso di uno non sono adatti all'utilizzo nel dominio dell'altro.

 

Gaetanoalberto
Inviato

@LUIGI64 Però, se ci pensi, pur se con diversi gradi di complessità ed anche se ho piuttosto semplificato, la dicotomia alla fine porta lí. Ma serve il passaggio dal trascendente all'immanente.

Inviato
34 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Conviene essere atei, ci si protegge dai mal di testa non dovendo cercare di raccapezzarsi tra una tale spessa cortina di ipotesi filosofiche, teologico-dogmatiche dalle quali una volta entrati uno non ne esce più se non più confusi che pria. La fede è una cosa semplice, spontanea, un fulmine che ti colpisce, o credi oppure non credi e se credi credi esclusivamente sulla "fiducia". Non c'è nessuna prova scientifica e razionale che possa dimostrare ragionevolmente l'esistenza di un Dio, per converso non c'è nessuna prova scientifica e razionale che possa negare ragionevolmente  l'esistenza di Dio.
Un credente e un ateo potranno parlarere di Dio per una vita finendo finendo l'ateo per rafforzare il suo ateismo, il credente la propria fede. Illustri uomini dell'arte, della cultura e della spiritualità hanno già sperimentato questo metodo dando ragione alla mia ipotesi.

Ce n'è troppi in giro di divinità: dio, dei.., da sempre, mono e poloteismi, e questo potrebbe rappresentare la prova della loro inesistenza come pure dell'esistenza che si manifesta in modo differente a seconda delle distinte specificità culturali.

Perché dovrebbe esservi bisogno di arrovellarsi?

Ciascuno decide la Confessione che avverte come più rispondente alla verità e segue quella via al proprio meglio con assoluta serenità di spirito.

Non servono conferme successive.

Se si avverte costantemente la necessità di avere conferme confrontandosi con altri, questo è un chiaro indicatore della scorsa sicurezza di aver compiuto la scelta corretta.

Chi è solido nella via che ha intrapreso può interessarsi alle altre a livello di studio, ma non cerca né confronti né conferme.

  • Melius 1
Inviato

D'altro canto, i confronti quando avvengono con rispetto e senza giochini dialettici strumentali, sono sempre utili

Inviato
12 ore fa, Uncino ha scritto:

era un uomo medio, non una specie di santone che rifugge in ogni modo da qualsiasi pulsione umana!

Gesù se non sbaglio, fu per lo più un predicatore errante

C'è da ricordare, come confermato da Ratzinger, che è stato anche molto vicino al gruppo monastico e ascetico degli Esseni


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