paul imbuto Inviato 4 Dicembre 2023 Inviato 4 Dicembre 2023 Vorrei proporvi un commento e un confronto tra "Lisa e il diavolo" del '72 (con il rimontaggio del '75) e La Casa dell'esorcismo.
analogico_09 Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 Il 4/12/2023 at 12:41, paul imbuto ha scritto: Vorrei proporvi un commento e un confronto tra "Lisa e il diavolo" del '72 (con il rimontaggio del '75) e La Casa dell'esorcismo. Per quanto mi riguarda sarei molto interessanto alla tua proposta La Casa dell'esorcismo è la versione rimontata di Lisa e il diavolo ... in realtà un solo film, tra i più allucinati e inquietanti di Bava, ma non ricordo le differenze tra le due versioni, mi resta solo il DVX di La Casa dell'esorcismo...
Guru Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 Non è un thriller ma di Mario Bava è imperdibile "Danger Diabolik", del 1968. La prima parte a mio avviso è imperdibile, con una splendida caratterizzazione di Diabolik e soprattutto di Eva Kant (un figõne pazzesco). Il film poi si perde un po' ma consiglio la visione. Segnalo inoltre una chicca: le musiche sono di Ennio Morricone, e si sente! https://www.mymovies.it/film/1967/diabolik/ https://www.amazon.it/Danger-Diabolik-Danger-Ennio-Morricone/dp/B093B237G3/ref=asc_df_B093B237G3/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=498927174160&hvpos=&hvnetw=g&hvrand=2729152655854142973&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=m&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008141&hvtargid=pla-1325975739104&psc=1&mcid=8053ae37283c3aac9bebed72ebd312bf
analogico_09 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 Vabbè, almeno che un contrubuto di Francesco su questo divertente film di Bava che ho rivisto dopo tanto tempo.., un vera opera "pop" di quegli anni di minigonne e altro mozzaziato. Un bel cast di bravi attori, buona la regia di un maestro del calibro di Bava, perfette le mushce di Morricone... Detto questo però si rimane a bocca asciutta circa la possibilità di approfondire la questione posta dall'opener, un "novizio" con due soli contenuti il quale aperto il topic non si è più visto... Dovrò approfondire un confrontro sui due film in uno per conto mio..., non mancherò di farlo non appena ci avrò un po' di tempo. Cmq l'occasione è buona per parlare del grande Maria Bava che operava quando il cinema italiano svettava anche con i film di "genere", considerati un po' di seconda o terza classe i quali, i cosiddetti film di "serie B" americani, si dimostravano all'altezza della cinematografie più d'"autore", come si suol dire.., dove spesso i grandi registi più blasonati non di rado attingevano a tali film più "popolari" per costruire delle scene e sequenze di grande suggestione, tra le più "iconografiche" del nostro immaginario filmico nazionale. Ad esempio Fellini per il finale del suo magnifico episodio - Toby Dammit) del film "Tre passi nel Delirio", 1968, riprese, omaggiante.., non credo bassamente ricopiante, la scena della bambina demoniaca, Melissa che giocava col pallone (la testa del malcapitato protagonista del racconto dell'orrore di E. Allan Poe) da analoghe sequenze del film Operazione Paura di Maria Bava, 1966, uno dei mejo fichi "rosso sangue" del bigonzo baviano.., un grandissimo film germinale a cui appozzeranno gli autori a seguire del genere fantastico, horror, thriller, ecc... Andrebbero viste le sequenze filmiche per cogliere meglio le assonaze... quello che passa il Tubo cliccare sopra il link https://youtu.be/ctmvnEy2IrI?t=276
spersanti276 Inviato 17 Dicembre 2023 Inviato 17 Dicembre 2023 @Guru lo sto finendo di guardare. Mi sembra una boiata sesquipedale. Datato e ridicolo.
Guru Inviato 17 Dicembre 2023 Inviato 17 Dicembre 2023 @spersanti276 È poco più di un B movie di fine anni 60, viene anche da qui il suo fascino. Mi piace molto come è caratterizzato il personaggio Diabolik, ovvero come uno psicopatico. Credo che nonostante i film dei Manetti siano di tutt'altro livello la caratterizzazione di Diabolik sia più centrata nel film di Bava. Le musiche di Morricone inoltre sono molto belle. Una buona colonna sonora, in gran parte dei Calibro 35, è anche nell'ultimo Diabolik chi sei?. Anche se qui non ha dato il suo meglio, la colonna sonora di Morricone resta superiore.
analogico_09 Inviato 19 Dicembre 2023 Inviato 19 Dicembre 2023 E' il classico film di "genere" degli anni "pop-art-beat" ispirato ai fumetti, destinato al "consumo" del grande pubblico, non ha pretese di "autorialità" e quindi credo che non si debba ricercare in esso altro che quello che si riesce a cogliere sul momento, senza aspettarsi possibilità di riattualizzazione... Ciò nonostante, come spesso capita nella storia con i film di "serie B" o di "genere" commericiale, possiamo trovare in Diabolik di Bava dei momenti di regia di autentico "mestiere".., delle invenzioni magari isolate, un po' corsare e spsrse ancora in grado di fare degno e divertente "spettacolo". La storia è quella che (non) è.., ma chissene.., vale pena guardarlo per il barocchismo visivo senza troppi fronzoli, regia veloce, ritmo delle immagini dove la storia, come dicevo.., è per l'appunto da "fumetto" e quindi rientra nelle intenzioni autoriale e pertanto funziona. Gli attori sono bravi, Bava condisce anche con dell'ironia disincantanta, non si prende troppo sul serio, le Musiche di Morricone sono un ottimo corollario.., effetti speciali di Bava e di Rambaldi (ET), buona la fotografi, il "colore", per un "vecchio" film di "genere" che ancora ha delle buone cartucce da sparare che altro dovremmo aspettarci? Mille volte meglio recuperare quelle visioni dei tempi d'oro del cinema italiano che rimanevano ai margini rispetto alle filmografie "portanti", le quali erano senza pretese e senza "complessi" intendevano offrire uno spettacolo magari ingenuo però con delle "sottotracce" di egregia regia.., molto meglio che spaccarsi la coppia di zebedei con i film che hanno la pretesa di poterci raccontare "le grandi bellezze"... ma de chè? Degli autoreferenzialismi registici. 1
analogico_09 Inviato 26 Dicembre 2023 Inviato 26 Dicembre 2023 Bene, visto che l'opener è sparito e che... Il 4/12/2023 at 12:41, paul imbuto ha scritto: Vorrei proporvi un commento e un confronto tra "Lisa e il diavolo" del '72 (con il rimontaggio del '75) e La Casa dell'esorcismo. il confronto resta ancora congelato.., l'opener novizio è sparito.... approfittiamo dello spazio per parlare ancora di Mario Bava, dei suoi film. Mi viene subito in mente il primo lungometraggio più celebrato del regista, un vero e proprio cult movie: "La Maschera del demonio". E' stato detto praticamente di tutto e di più su questo film con il quale il cinema di "genere" italiano dice la sua in modo originale, capace di creare scene, sequenze di alto livello fotogenico-plastico, "emancipandosi" anche formalmente, dal cinema de paura, gotico-horror e fantastico americano d'"esportazione" prodotto non solo nella fucina del grande Roger Corman, ispirato per lo più ai "racconti fantastici" di E. Allan Poe, un cinema che osservava i criteri "economici" della serie B - riprese che duravano una settimana utilzzando gli interni e altri scenari del film precedente -, interpretati dai più grandi "specialistii" del tempo: Roger Corman, Peter Lorre, Boris Karloff. Un cinema spesso portatore di invenzioni visive increate, a prescindere dalle storie molto liberamente tratte da Poe, non di rado ingenue se non anche sfiziose, ironiche e spassose quando la talentuosa mistura di tragicomichorror raggiunge i livelli del kitsch trionfante, ammirevole, (ri)cercato, mai involontario. Allora.., cos'altro dire sul film di Bava che non sia stato già detto.., mi risparmio il rischio di ridondare e vado direttamente a riportare le parole di presentazione che è possibile leggere nel sito del https://www.torinofilmfest.org/it/37-torino-film-festival/film/la-maschera-del-demonio/40909/ , una sintesi molto "icastica" ed essenziale. Poi, se ci verrano in mente altre osservazioni sul film, su aspetti meno (di)battute, potremmo contribuire in proprio con le stesse. Mario Bava esordisce nella regia (e firma anche sceneggiatura, fotografia ed effetti speciali) con un horror seminale: da Il Vij di Gogol’, la storia di una maledizione e di una resurrezione vampirica in un castello della campagna russa. I non morti sono quelli brutali della tradizione mitteleuropea, le streghe vengono giustiziate in piena vista (eccezionale la sequenza d’apertura, con la soggettiva di Asa sul patibolo), la paura ancora oggi ci coglie a ogni angolo. Barbara Steele diventa la Regina dell’horror. Si.., davvero meravigliosa, una rivelazione, Barbara Steel. Roger Corman - I Vivi e i Morti ((House of Usher, realizzato nel 1960, stesso anno del film di Bava)
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