maurodg65 Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 6 minuti fa, senek65 ha scritto: Qualche nome? Sono nel tweet. Basta leggere.
P.Bateman Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 3 ore fa, mozarteum ha scritto: Ma qualcuno di voi alla Scala c’e’ mai stato Sono stato al CBGB, vale? 2
P.Bateman Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 1 ora fa, appecundria ha scritto: grida come quelle non farebbero notizia ad un concerto rock perché gli spettatori sono antifascisti Non ne sarei così sicuro. Ma ogni tanto cambiano nel senso sbagliato.
Roberto M Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 7 ore fa, UpTo11 ha scritto: Se uno avesse esclamato frasi del tutto equivalenti, Viva la Costituzione, Viva la Repubblica, Viva Mattarella, Viva la Mamma, Viva la Pappa col Pomodoro, lo avrebbero identificato? Si. L’ho scritto sopra. E l’ha detto pure la Digos stessa. Per prassi se uno urla slogan in un luogo sensibile, trasmesso in diretta televisiva, e con obiettivi sensibili, va identificato. Tanto più (aggiungo io) se pronuncia slogan politici chiaramente in odio ai rappresentanti del governo presenti sul palco reale, e segnatamente La Russa è Salvini. Non prendiamoci in giro perché questo è, e lo ha raccontato anche il giornalista ippico, Per elementare principio di precauzione si va a vedere chi è l’esaltato di turno, se è l’ innocuo giornalista di ippica che cerca i 5 minuti di notorietà ok, nessun pericolo e ci si fa quattro risate assieme, se è un pregiudicato, daspato, pericoloso stile il lanciatore di statue a Berluscuni allora no, non va bene. Costruirci sopra un caso, farci l’hastag #identificatecitutti, i poster, urlare al ritorno del fascismo e alla polizia cilena e’ da imbecilli. E fa anche ridere, chiama la perculatio automatica, e determina il crollo dei consensi perché la gente, checche’ se ne dica, non è mediamente cretina.
Roberto M Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 5 ore fa, senek65 ha scritto: Qualche nome? E’ scritto nel tweet. Agevolo: Essere antifascisti significa anche: - essere contro Hamas - essere contro Putin - essere contro i regimi dittatoriali Ne deriva che chi è, più o meno surrettiziamente, pro-Hamas, pro-Putin e non si oppone ai regimi dittatoriali NON è antifascista. Se poi sia pure fascista vedi tu. 1
Jack Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 Un paese che per metà vive nel trapassato remoto. Purtroppo è la metà che non si vuol levare dalle palle. L’altra metà nel mentre si scassa e continua ad andarsene Ci penserà madre natura in un ventennio a sistemare
Plot Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 Si vabbe'..ma possibile che la russa non abbia sentito niente ? e salvini invece si' ?
senek65 Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 2 ore fa, Jack ha scritto: Un paese che per metà vive nel trapassato remoto. Purtroppo è la metà che non si vuol levare dalle palle. L’altra metà nel mentre si scassa e continua ad andarsene Ci penserà madre natura in un ventennio a sistemare Speriamo inizi da te 1
andpi65 Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 14 ore fa, mozarteum ha scritto: Ma qualcuno di voi alla Scala c’e’ mai stato Un po' di prime, ed in altre occasioni particolari, e non gratis, mi pagavano per esserci( che la sinfonica l'apprezzo ma la lirica mi fa' ,un pochetto, cagare 🤷) 😀 Alle prime , quando salivo sopra, quelli del loggione mi dicevano che quelli in platea non capivano na ceppa di quello che stavano vedendo/ascoltando Ohh parole loro. P.S.: Ma te che sei un habitué,da quanto dici, della Scala Moz sei mai stato alla Cambusa della Scala ( che c'è un mondo dietro e sotto quel palco)?
Velvet Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 Nessuno ha visto la Digos chiedere il nome a questi, che evidentemente in un luogo pubblico non stavano facendo niente di così criminale come dire W l'Italia antifascista, ma speriamo, come già augurato da qualcuno , madre natura ponga rimedio anche nel loro caso.
Roberto M Inviato 9 Dicembre 2023 Inviato 9 Dicembre 2023 Arrivi tardi, quei quattro minchioni li ha già postati appe’. Con il medesimo twitt idiota.
Jack Inviato 10 Dicembre 2023 Inviato 10 Dicembre 2023 6 ore fa, Velvet ha scritto: ma speriamo, come già augurato da qualcuno , madre natura ponga rimedio anche nel loro caso. No speriamo: succederà sicuramente. La grande consolatrice non fa sconti a nessun fesso fuori dal tempo. La speranza è che poi basta con sta ridicola tiritera che ha tenuto politicamente ed economicamente in scacco l’Italia per 70 anni… e ancora non si vede la fine
maurodg65 Inviato 10 Dicembre 2023 Inviato 10 Dicembre 2023 https://www.linkiesta.it/2023/12/scala-milano-antifascista-loggione/ La surreale campagna del Pd in difesa del loggionista antifascista - Linkiesta.it Mario Lavia LaPresse Quando l’infinitamente piccolo può diventare enorme. O un fatterello un’epopea. Ci provano i ragazzi del Pd (pardon, le ragazze e i ragazzi del Pd) che esagerano sempre le loro ragioni, pur innegabili, strombazzano, strappano le vesti, strepitano, strillano e magari vogliono essere simpatici. Il Nazareno esagerato appena può si appalesa sui social, su X, imbrattandolo con presunte campagne mediatiche un po’ puerili, un po’ scopiazzate, un po’ vittimiste. Facendo di un fatto piccolo una crociata, di un evento ridicolo una tragedia. Così la nazarenica campagna mediatica di ieri ha tratto spunto dal grido del cittadino Marco Vizzardelli: «Viva l’Italia antifascista» (che in sé va benissimo) alla prima della Scala. Gli hanno chiesto i documenti, i poliziotti mandati da qualche burocrate troppo zelante – una roba da «Pum pum! Chi è? La polizia!» di Dario Fo – e hanno fotografato la patente, e poi null’altro di significativo. Apriti cielo. C’è chi ha parlato di olio di ricino, rendiamoci conto. Altro che fratelli Rosselli, altro che Giovanni Amendola. «Identificateci tutti!», è stato l’urlo di battaglia che si è levato dal Nazareno e allora daje tutti a twittare nome, cognome, luogo e data di nascita, e abbiamo così scoperto cose grosse, tipo che Giuseppe “Peppe” Provenzano è nato 23 luglio 1982, che la gioviale Susanna Camusso è nata a Milano il 14 agosto 1955, che la capogruppo Chiara Braga è nata a Como il 2 settembre 1979, che l’abile Marco Furfaro è nato a Pistoia il 19 giugno 1980, e così via, c’era pure l’hashtag #identifichiamoci che ha funzionato abbastanza: d’altra parte X è perfetto per militanti un filino narcisisti, per nuovi partigiani che confondono la barbarie con una (ridicola) richiesta di documenti. Queste sono le botte propagandistiche che fanno impazzire i dirigenti del Partito democratico, gliela facciamo vedere noi, «siamo tanti siamo qui/ siamo della Fgci», si gridava quando questi non erano nemmeno nati. E dunque l’antifascismo non si tocca, ci voleva Vizzardelli a ricordarlo e i ragazzi del Pd a dargli man forte contro la pula o madama che gli ha chiesto la patente, iniziativa sgangherata ma forse anche effetto di un clima sovreccitato anche dalla presenza nel Palco Reale della Scala di Ignazio Benito La Russa impettito nel suo smoking troppo stretto al quale quel grido era indirizzato. «Non l’ho sentito», ha detto il sordo presidente del Senato che era seduto a un metro della nostra (di tutti) Liliana Segre, la sola persona che poteva sedersi dove un anno fa stava Sergio Mattarella. Che con la sua sola presenza La Russa costituisca un problema è ormai un fatto acclarato che conferma l’arrogante avventatezza di Giorgia Meloni che un anno fa lo volle sullo scranno più alto di palazzo Madama: e bisognerà sopportare l’onta fino alla fine della legislatura, non si sa quando, e ci saranno sempre grida e contestazioni all’indirizzo di chi definì il battaglione Bozen «una banda musicale». Il problema è che contro Ignazio e i suoi amici servono la politica e la cultura più che sapere quand’è nata Susanna Camusso. La tragedia che si trasforma in farsa. Tutto infinitamente piccolo.
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