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Melius Club

Bastano pochi quattrini per un dac completamente trasparente, dice la scienza audio


Messaggi raccomandati

Inviato
10 minuti fa, Luca44 ha scritto:

Su 200 avrai dei nomi papabili , credo . Anche solo quelli che sono piaciuti di piü a te diciamo...

Il piccolo project suonava molto bene

Il DAC Young prima serie [rigorosamente con l'upsampling a monte attivato su una frequenza fissa di 96khz] 

Il topping 90, provato in questi giorni si è dimostrato trasparentissimo

I Gustard in generale mi son piaciuti

 

Questi a prezzi contenuti

Parimenti mi son piaciuti anche DAC dal costo superiore, ma senza rimanere scioccato per la sua presunta superiorità

  • Thanks 1
Inviato
3 minuti fa, musicante ha scritto:

non mi sorprende che qualcuno preferisca un suono più "eufonico" anche se meno corretto.

Ma certo, alcuni DAC fanno anche molto peggio

Ho visto un paio di misure di DAC [sicuramente saranno a valvole] con misure orribili

Non li vorrei manco regalati

Questo è il tipico caso in cui potersi fidare dalle misure a prima vista

Il segnale immerso in una fitta nebbia

Inviato
14 minuti fa, musicante ha scritto:

E qui torniamo al solito discorso che i dac vanno ascoltati e non misurati e bla bla bla...941176.gif

Le misure sono oggettive, gli ascolti soggettivi e gli audiofili sono sospettosi. 

Credo che una certa fetta di appassionati si accontenti di un prodotto accertato come mediamente ben suonante (ad un costo quasi sempre contenuto) rispetto all'incertezza del prodotto ricercato, magari osannato dal recensore di turno, ma a rischio "fregatura". Se il ragionamento si ponesse in questi termini, forse si potrebbe convergere ad una visione comune. 

 

Inviato

Sono passato da un bryston bda1 al 3.

All'ascolto, si sentono  differenze ( modeste) che si trovano nelle misure.

Nessuna differenza sul timbro ( alle misure sono lineari allo stesso modo)

Più dettaglio pulizia profondità per il 3.

Alle misure il 3 risolve a 21

bit rspporto s/n oltre i 120 db, l'1 su questi paramentri era a 17 e 114. Se non ricordo male. 

Posso dire differenze si, niente di eclatante, corrospondenti con le misure.

Dopo questa esperienza, penso che cambiero' dac solo se si rompe a me ne regalano uno 😀

Inviato
20 minuti fa, granosalis ha scritto:

forse si potrebbe convergere ad una visione comune. 

Il problema è che se dai importanza alle misure, allora tarerai l'orecchio ad accettare quel suono che magari ti garba meno ma sai che è corretto, se al contrario il giudice diventa l'orecchio allora delle misure non te ne frega niente perché a te ti garba quel suono anche se le misure sono pessime e conciliare queste due visioni è molto difficile.

 

Inviato
53 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

piccolo project suonava molto bene

Il DAC Young prima serie [rigorosamente con l'upsampling a monte attivato su una frequenza fissa di 96khz] 

Il topping 90, provato in questi giorni si è dimostrato trasparentissimo

I Gustard in generale mi son piaciuti

Perdona la domanda, solo per capire perché non mi ci raccapezzo più: quando dici che questi dac ti sono piaciuti, ti riferisci alle misure o all’ascolto? Se vale il secondo criterio, il confronto tra dac l’hai fatto ascoltando cosa? In quale catena? In quale contesto ambientale? Quale aspetto dei brani scelti hai usato come parametro di confronto? Come hai graduato tali aspetti per formulare giudizi comparativi, fosse solo per dire che i dac suonano uguali?

Grazie in anticipo per la risposta

 

Inviato
16 minuti fa, musicante ha scritto:

se al contrario il giudice diventa l'orecchio allora delle misure non te ne frega niente perché a te ti garba quel suono anche se le misure sono pessime

L'orecchio o il costo? Perché a voler fare l'avvocato del diavolo é anche vero che se hai speso una fortuna per un DAC il giudice diventa il costo e dell'orecchio non te ne frega piu' nulla. 

 

Il problema e' che i misuroni dovrebbero smettere di nascondersi dietro la parola "scienza",  dovrebbero accettare che le misure non sono tutto e che potenzialmente esistono prodotti di cui appassionarsi fuori dai canoni a loro tanto cari e rassicuranti. D'altro canto, l'ascoltone dovrebbe ammettere di aver preso anche qualche bella cantonata, che magari acquistando un RME si sarebbero risparmiati, insieme a tanti bei soldini, ottenendo comunque un risultato piu' che dignitoso. 

E' forse questa una visione conciliante? 

  • Thanks 2
Inviato
2 ore fa, gianventu ha scritto:
2 ore fa, diego_g ha scritto:

Comunque, è il caso 2.

Direi di no. 

Non mi pongo il problema se suona uguale o diverso (parliamo comunque di sfumature), mi accontento che le misure mi garantiscano che svolga al meglio il suo lavoro.

Poi posso scegliere il Mola Mola da 10K o il topping da 500euro con misure sovrapponibili, il quadro non cambia.

E le misure di ASR mi sono utili.

Se non ti poni il problema se suoni uguale o diverso, immagino che significhi che per te suonino uguale, altrimenti non c'è logica: perché non ti dovrebbe interessare se suona uguale o diverso, se siamo su un forum di  audiofili?

Comunque, ammettiamo che tu abbia un altro hobby e che appunto - come dici - non ti poni il problema della differenza di suono: allora siamo nel caso 1. E quindi capisco perfettamente che per te le misure contino: anzi, siano tutto.

Peccato che tutti, Tom compreso, dicano che differenze ci possano essere - magari anche misurabili in un set-up specifico, ma a giochi fatti, quando cioè hai l'apparecchio a casa tua - e che molti, direi tutti, affermino di sentirle. Così come non  c'è alcuna visione comune sul suono di oggetti teoricamente perfetti, come il Topping: basta leggere queste stesse pagine.

Non mi hai convinto sorry :classic_smile:: per me queste misure sono interessanti, ben presentate, ma servono al limite come prima screamatura. L'ascolto rimarrà la mia chiave ultima di decisione.

Inviato
26 minuti fa, musicante ha scritto:

conciliare queste due visioni è molto difficile

Rimedio: partecipare a tanti concerti, possibilmente con strumenti acustici.

Questo affina la sensibilità a riconoscere un suono verosimile, e rende le misure cose buone per i progettisti (inorridirei a pensare a progetti non verificati con l'opportuna strumentazione) e per noi utili solo per "filtrare" possibili progetti scarsi di base e per accoppiare bene i componenti (compatibilità elettrica).

Ovvio che un toto di cultura tecnica ci aiuta tantissimo a comprendere ciò che ci viene proposto e a risolvere piccoli casi pratici, ma noi siamo principalmente utenti.

Inviato
1 minuto fa, Grancolauro ha scritto:

Perdona la domanda, solo per capire perché non mi ci raccapezzo più: quando dici che questi dac ti sono piaciuti, ti riferisci alle misure o all’ascolto? Se vale il secondo criterio, il confronto tra dac l’hai fatto ascoltando cosa? In quale catena? In quale contesto ambientale? Quale aspetto dei brani scelti hai usato come parametro di confronto? Come hai graduato tali aspetti per formulare giudizi comparativi, fosse solo per dire che i dac suonano uguali?

Grazie in anticipo per la risposta

 

All'ascolto, nella mia catena, e con i brani che conosco molto bene e spaziando tra diversi generi musicali

Ho applicato il *riconoscimento a memoria del brano* 

Sfumaturine piccole, ma bel suono

Soltanto un DAC, che non ho nominato, ma dal costo ben superiore, ha suonato veramente come una fotocopia rispetto al mio, che ho pagato 700€ circa 10 anni fa

Non avendo effettuato misurazioni, o meglio li ho ascoltati prima di un eventuale misurazione, il livello di uscita l'ho regolato ad orecchio a seconda del tipo di brano musicale

A sensazione mi son piaciuti, e non si discostavano in modo significativo rispetto il suono che avevo in memoria, tranne ripeto quel DAC e tutto l'armamentario che per collegarlo abbiamo impiegato 1 ora [questo è quello che nel mio setup ha prodotto un suono fotocopia]

Si trattava del DAC Omega

 

 

Inviato
43 minuti fa, Revenant ha scritto:

A mio avviso questo elemento determina la preferenza che molti hanno verso il vinile e gli ampli a valvole. 
Inoltre tanti componenti cosiddetti esoterici e dal costo esagerato giocano proprio in questo campo.

Non è maggiore fedeltà ma solo suono edulcorato.

E penso valga anche in campo digitale, solo con minore possibilità di “modifica”.

Ma se un oggetto che "misura" bene non ci convince al momento dell'ascolto, e spesso si parla di palati fini a fare scelte di questo genere, di gente che sa cos'è il suono dal vivo, perché mai dovremmo farcelo piacere a tutti i costi?

Datemi una sola vera ragione che non sia un'acritica idolatria verso le misure.

Inviato
8 minuti fa, diego_g ha scritto:

Ma se un oggetto che "misura" bene non ci convince al momento dell'ascolto,

Lo cambi. Ma come fai a dire che è colpa sua?

15 minuti fa, diego_g ha scritto:

Datemi una sola vera ragione che non sia un'acritica idolatria verso le misure.

Non esiste ragione. Ma prima ascolta una catena con ottime misure.

Inviato
1 minuto fa, grisulea ha scritto:

Lo cambi. Ma come fai a dire che è colpa sua?

Il tema è: posso usare le misure per predire con certezza il successo di un acquisto? La risposta è: no.

E quindi a che mi servono, se poi devo cambiare un acquisto che all'atto pratico non è azzeccato?

L'ascolto è il tribunale definitivo.

Inviato
2 minuti fa, diego_g ha scritto:

posso usare le misure per predire con certezza il successo di un acquisto? La risposta è: no.

Perché lo dici te?

Personalmente, posso affermare il contrario.

Alla fine, quello che esce da queste pagine in sintesi è:.

Misura perfettamente, ma nin mi piace. Spiegazione,  le misure non docono tutto.

Misura male, mi piace. Conferma la prima tesi.

Ci fosse uno che si mette in discussione  e dice:

Misira male, mi piace, vuol dire che preferico un suono meno corretto. 

Si può dire eh... non abbiate paura. 

  • Melius 2
Inviato

Ciò detto, il titolo del 3ad è azzeccatissimo: con relativamente pochi soldi si trovano oggetti che hanno valori esemplari dei parametri misurati da ASR.

Purtroppo, non è detto che quelle macchine così "trasparenti" facciano certamente per noi, per la miriade di condizioni al contorno - legate alle unicissime configurazioni dei nostri impianti - non gestibili in test di laboratorio, che giustamente devono avere un senso "general purpose", e che condizionano l'esito sul campo.

E questo vale per macchine come i DAC, tutto sommato più "prevedibili" e standard, rispetto a componenti dannatamente più volubili e soggetti a grandi effetti di interfacciamento, anche ambientale, come diffusori o testine...

Lì sì che le misure sono lontane dall'essere utilizzabili in un modello olistico, che conduca a previsioni affidabili sugli esiti.

Inviato
4 minuti fa, Ggr ha scritto:

Misira male, mi piace, vuol dire che preferico un suono meno corretto. 

Io però non sono certo che l'ipotesi (misura male) confermi la tesi (suono meno corretto). 

Questo come si dimostra? 

edit: In altre parole, un DAC può misurare bene e suonare eufonico? 

Inviato
10 minuti fa, Ggr ha scritto:

Perché lo dici te?

 

Spero che tu abbia apprezzato che nel mio argomentare io abbia sempre seguito il filo del ragionamento, della logica e anche della dialettica, considerando, usando e nel caso confutando - sempre con serenità - gli argomenti di chi si è divertito a ragionare un po' con me.

Insomma, spero di non avere assunto posizioni tipo ex-cathedra o ipse-dixit, come purtroppo mi pare tu mi stia rimproverando.

La tua posizione, scusami, è un po' chiusa ed auto-referenziale: se dicessi "mi piace un suono poco corretto" ammetterei che la "correttezza" possa essere giudicata solo dalle misure, cosa che ho appunto confutato, in punta di logica e verificando moltissime esperienze di amici che non hanno apprezzato il suono di macchine alle misure ineccepibili.

Insomma, si ricadrebbe nel paradosso di dovermi far piacere cose che non mi piacciono... :classic_smile:

Per me "correttezza" = "suono verosimile rispetto ad un ideal-tipo della realtà".

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