SimoTocca Inviato 8 Gennaio 2024 Inviato 8 Gennaio 2024 Dato che siamo molto, molto OT e sono già troppo numerosi i posts (miei e non solo) su questo argomento, ho deciso di “autocensurarmi” qui sopra e di aprire una discussione a parte di cui indicherò il link. Chiudo questa serie di posts qui sopra ricordandoti che la metodologia degli studi in cieco è una metodologia utile ed importante, che ha contribuito alla sviluppo della Medicina Basata sulle Evidenze (Statistiche). Purtuttavia la metodologia presenta numerosi limiti e necessità di ancor più numerosi “warning”, cioè attenzioni per evitare errori ed è per questo che ciascun studio (epidemiologico, di efficacia farmacologica, ecc) viene sottoposto a multiple revisioni e critiche da parte dei board delle riviste scientifiche. Fra gli addetti ai lavori si cita spesso uno studio del 2006 passato alla storia come “La memoria dell’acqua”, o come influenzare con la mente a distanza la composizione cristallina dell’acqua (leggere il link sottostante per capire meglio dall’abstract) http://deanradin.blogspot.com/2006/10/effects-of-distant-intention-on-water.html Negli anni successivi (c’è ne sono voluti almeno 10/12) sono stati trovati numerosi errori metodologici per cui le conclusioni, fondate su un ampio test in doppio cieco con oltre. 2000 partecipanti, e cioè che l’acqua sia influenzabile a distanza, sono conclusioni errate per un errore metodologico dello studio. https://go.gale.com/ps/i.do?id=GALE|A500823292&sid=googleScholar&v=2.1&it=r&linkaccess=abs&issn=00223387&p=AONE&sw=w&userGroupName=anon~16da3338&aty=open-web-entry L'utilità scientifica degli studi in cieco è indubbia, ma l’attenzione ai gap metodologici deve essere ancora più elevata. Mi spiegherò meglio nella discussione che vado ad aprire… P.S. @musicalive Ho avuto l’onore di conoscere personalmente Elena Cattaneo ad un convegno anni fa… non ho bisogno di spulciare Wikipedia per essere completamente d’accordo con lei… ma sono certo che lei sarà d’accordo con me sulle attenzioni estreme da porre nell’applicazione corretta della metodologia a ogni singolo studio. 1
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