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Totò visto da Mina


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Tra tutti quelli che hanno raccontato Totò, credo che Mina sia quella che più sia riuscita a coglierne l'essenza.

Mina dice di Totò: 

 

 

"Ancora oggi Totò rimane un mistero che si ripete, per me e per moltissime persone che neppure l'hanno mai vito, se non al cinema o in televisione.

E' il mistero, il piccolo miracolo è che ancora adesso, dopo tanti anni della sua morte, noi tutti lo sentiamo come un amico particolarmente vicino, uno che potrebbe aiutarci in caso di necessità, una specie di santo protettore.

Chissà per quale strada è arrivato ai nostri cuori.

Il suo modo, non saprei adoperare la parola mestiere perchè mi sembrerebbe riduttivo, il suo dono, la sua celestiale grazia, la sua classe infinita, il suo non essere mai volgare anche magari le battute lo erano, la sua faccia commovente da Cristo invecchiato, il timbro della sua voce, la sua proverbiale generosità, i suoi tempi comici inarrivabili, i suoi tempi tragici inarrivabili, tutto questo, pur se eccezionale, non può bastare per trasformare un attore in una figura così importante. 

Ci deve essere proprio una specie di mistero, un miracolino, appunto.

Totò è una cartina di tornasole. Se lo ami sei un essere umano di una qualche rilevanza.

Se no, no. Quando lo vedevo mi comunicava la netta sensazione di essere di fronte a una meraviglia della natura, la più alta montagna, il brillante più puro, la lampada di Aladino, il mago Merlino.

Aveva una classe personale, un tratto, una disposizione che dire principesca è dire poco. Ho visto persone delle più varie estrazioni commosse fino alle lacrime solo per il fatto di essere vicino a lui, e qui si ripeteva il miracolo. Totò ti arriva nell'anima per strade sconosciute.

Lui è diverso da tutto e da tutti, lui tira fuori la parte migliore di noi.

La parte che riconosce la grandezza e le rende omaggio, la parte che conserva in un angolo del cuore un posticino per un poeta inarrivabile che ci gratifica del suo sguardo, che ci fa sorridere prima che ridere, che ci consola."

 

Ed è proprio così. 

 

 

 

 

totò_Mina.jpeg

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Per quanto mi riguarda l'arte di Totò è stata una guida ed una fonte continua di ispirazione. Il suo umorismo, che trovo ineguagliabile, mi ha aiutato a superare molte difficoltà. E' stato l'approdo ove trovare rifugio nei momenti più difficili. Totò è la mia divinità profana, il mio farmaco ricostituente, il mio nume tutelare. D'altronde io sono uno che si accontenta di poco. A me bastano due banane, qualche nocciolina, un'aragosta (piccola), un pollo lesso, un pollo arrosto, budino, tartufi, vino, formaggio, caffè. Credetemi, io sono vegetariano.

Alberto.


 

 

 

 

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Il 14/12/2023 at 08:12, loureediano ha scritto:

Sempre consideratoTotò come dice Mina.

Per me inarrivabile.

@loureediano E' stata l'ultima grande maschera della Commedia dell'arte. Gli attori comici di oggi recitano come cani (anche perché non fanno teatro) e sanno solo fare battute sul sesso; Totò, come ha detto Mina, non era mai volgare e i suoi partner erano appunto solo delle spalle: nessuno al suo livello, se non Titina De Filippo e, ovviamente, Anna Magnani. Più passano gli anni e più  diventa irraggiungibile, un attore come Totò non nascerà più, come i nostri uomini più illustri: Dante, Leonardo Da Vinci, un poeta come Leopardi; ecco vedo che oggi si scrivono poesie con una certa facilità, ma poi ti rendi conto che non valgono un solo verso di Leopardi...alla stesso modo un film comico intero non vale uno sguardo di Totò. 

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Il 14/12/2023 at 09:09, OTREBLA ha scritto:

Il suo umorismo, che trovo ineguagliabile, mi ha aiutato a superare molte difficoltà. E' stato l'approdo ove trovare rifugio nei momenti più difficili.

@OTREBLA certo deve essere stato difficile per te con tutte le delusioni amorose che hai avuto, brutto come sei :classic_biggrin:

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In una sola parola, Totò è una "religione"...

 

Pasolini cebra degnamente Totò con due sole parole più che una "messa parata"

Parlando del suo Uccellacci Uccellini, il film italiano che tocca il punto massimo della purezza cinematografica e poetica, così si esprime il regista:

(... in mezzo a tante difficoltà ho avuto in compenso la gioia di dirigere TOTO' e Ninetto, uno stradivario e uno zufoletto: ma che bel concertino! )

 

In viva voce, così risponde Pasolini all'intervistatore:

https://www.facebook.com/rai3tv/videos/1258794007503709/



 

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19 minuti fa, Keegor ha scritto:

domenica scorsa sono stato ad un evento aziendale al Salone Margherita di Napoli 

  Questi luoghi un giorno dell'arte ora ospitano in gran parte anonimi e freddi simposi...

Il Jovinelli di Roma è rimasto un teatro, fortunatamente, e quando ci vado sento aleggiare gli spiriti di quasi tutti i grandi artisti comici che furono anche del cinema, della televisione..,  tra i primi vi fu Totò

 

 

Fra il 1919 e il 1920 al Teatro Jovinelli fece il suo debutto Totò, che raccontò poi il suo incontro con l’impresario in Siamo uomini o caporali? Presentatosi come imitatore di Gustavo De Marco, un comico che aveva avuto un grandissimo successo su quello stesso palcoscenico negli anni precedenti la guerra, Totò divenne subito un beniamino del pubblico, e rimase allo Jovinelli fino al 1921. (https://www.ambrajovinelli.org/storia/#1620217624944-af56659c-73f1)

1919-20-Toto.jpg

 

 

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1 minuto fa, analogico_09 ha scritto:

  Questi luoghi un giorno dell'arte ora ospitano in gran parte simposi...

Il Jovinelli si Roma è rimasto un teatro, e quando ci vado sento aleggiare gli spiriti di quasio turri gli artisti comin ci più grandi che si ritroveranno al cinema, in televisione.., tra cui, tra i primi, fu proprio Totò

Fra il 1919 e il 1920 al Teatro Jovinelli fece il suo debutto Totò, che raccontò poi il suo incontro con l’impresario in Siamo uomini o caporali? Presentatosi come imitatore di Gustavo De Marco, un comico che aveva avuto un grandissimo successo su quello stesso palcoscenico negli anni precedenti la guerra, Totò divenne subito un beniamino del pubblico, e rimase allo Jovinelli fino al 1921. (https://www.ambrajovinelli.org/storia/#1620217624944-af56659c-73f1)

1919-20-Toto.jpg

Questi luoghi un giorno dell'arte ora ospitano in gran parte simposi...  è vero , ho dovuto "estraniarmi" mentalmente per godere di quel pensiero , pensando anche a mio padre che mi raccontava quell'epoca 

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