claravox Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 25 minuti fa, Max440 ha scritto: pregiudizi ideologici Politici per la precisione
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 Ah quello l'ho risolto da un pezzo: proprio non vado d'accordo con la politica, qualunque essa sia.
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 1 ora fa, Uncino ha scritto: Tornando al discorso energetici russi, decisamente più interessanti dei battibecchi Però c'è un problema, anche la Cina vuole acquistare più GNL russo, e la capacità produttiva potrebbe non essere sufficiente. https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/focus_energia/2023/02/13/gas-austria-e-spagna-aumentano-le-importazioni-dalla-russia_e69a4597-e96b-46e9-8de2-64e06c6cf2a4.html Gas, Austria e Spagna aumentano le importazioni dalla Russia La Francia raddoppia l’import di Gnl e quadruplica le esportazioni. Intanto anche Cez fa causa a Gazprom, mentre Mosca crea alleanza con Kazakistan e Uzbekistan. La commissaria Ue Simson in Egitto (articolo di Quotidiano Energia) Quotidiano Energia - Spagna e Austria hanno notevolmente accresciuto le importazioni di gas dalla Russia, a dispetto degli sforzi europei per affrancarsi dall’energia di Mosca. Il cfo di Omv, Reinhard Florey, ha ammesso in un’intervista a “Industriemagazin” che l’import di gas russo in Austria è tornato ormai ai livelli prebellici, poiché Gazprom ha ripreso a consegnare per intero i volumi contrattualizzati. “Siamo tornati al 100%, dopo aver visto un calo fino a meno del 30%”, ha spiegato Florey, aggiungendo che le consegne di gas russo all’Italia sono invece in calo e quelle alla Germania praticamente azzerate. Omv ha in essere due contratti di fornitura gas con Gazprom, uno per la Germania e l’altro per l’Austria. Un deciso aumento delle importazioni di gas russo è indicato anche dal Tso spagnolo Enagás, che a gennaio contabilizza una domanda di gas del Paese iberico di 29.678 GWh, il 29,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2022 per effetto di un crollo della richiesta della generazione elettrica (-50,5% a 5.791 GWh) e di esportazioni più che raddoppiate a 8.036 (4.132 GWh via gasdotto e 3.904 GWh via Gnl). Il fabbisogno complessivo nel mese, 34.237 GWh, è stato soddisfatto principalmente dall’Algeria (8.545 GWh), tornata in testa ai fornitori della Spagna dopo le tensioni diplomatiche che hanno scalzato il Paese nordafricano dalla prima posizione per tutto il 2022. Gli Usa scendono così al secondo posto con 7.102 GWh, seguiti da Nigeria (6.932 GWh) e Russia, dalla quale le importazioni sono salite del 18,6% rispetto a gennaio 2022 raggiungendo i 6.372 GWh. Una forte crescita dell’export è riguarda anche la Francia, con il Tso GRTgaz che nel 2022 segnala una contrazione dei consumi di gas sull’anno precedente del 9,3% a 430 TWh a causa della minore domanda (domestico -16,6% a 253 TWh, industria -11,5% a 117 TWh), solo in parte compensata dal +54,4% della richiesta della generazione al record storico di 61 TWh (39 TWh nel 2021). Nel 2022, sottolinea GRTgaz, i flussi europei si sono invertiti dall’ovest all’est e la Francia ha di conseguenza accresciuto l’export verso Svizzera, Italia, Belgio e Germania a 158 TWh, quasi il quadruplo nel confronto con i 42 TWh del 2021. Parallelamente sono salite le importazioni di Gnl, più che raddoppiate da 183 a 370 TWh, e sono scese quelle via gasdotto, da 350 a 278 TWh. E’ intanto da registrare l’avvio di un terzo arbitrato contro Gazprom per le mancate forniture di gas, dopo quello intentato alla fine dell’anno scorso dalle tedesche Rwe e Uniper. La ceca Cez ha infatti annunciato l’avvio di un procedimento arbitrale nei confronti del gruppo russo presso la International Chamber of Commerce (Icc) per recuperare un danno di circa 1 miliardo di corone (42 milioni di euro) derivante da “una significativa riduzione delle forniture di gas nel 2022”. La dipendenza della Cechia dal gas russo è scesa dal 97% precedente all’invasione dell’Ucraina all’attuale 4%. Gazprom sta per parte sua intensificando le relazioni con i Paesi considerati “amici”. Il ceo Alexei Miller è volato nei giorni scorsi in Kazakistan e Uzbekistan per colloqui con i locali ministri dell’Energia, rispettivamente Bolat Akchulakov e Zhurabek Mirzamakhmudov, con l’obiettivo di creare una unione del gas. In particolare, Gazprom vorrebbe creare un meccanismo di coordinamento delle infrastrutture gas di era sovietica che uniscono i tre Paesi, al fine di ottimizzare i consumi interni e le esportazioni. E a proposito di relazioni internazionali, è da segnalare il viaggio in Egitto della commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, che lunedì 13 febbraio incontrerà il ministro dell’Energia del Cairo Tarek El Molla e l’omologo israeliano Israel Katz, con i quali discuterà dell’avanzamento del memorandum sulle forniture di gas all’Europa siglato lo scorso giugno. Simson, informa una nota, avrà anche un colloquio con il segretario generale dell’EastMed Gas Forum, Osama Mobarez.
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 Articolo di Marzo 2023, il dato a consuntivo delle importazioni di gas russo da parte della UE è stato postato ieri ed indica chiaramente un calo del 70%, che a livello mondiale diventa un -40% anche tenendo conto delle partnership russe con i BRICS+. Resta il progetto politico europeo di azzeramento degli acquisti di combustibili fossili dalla Russia entro il 2037 che è l’unica cosa che conta.
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 In realtà non è mai cambiato un cavolo di niente, tutto l'import UE di energetici russi è sempre testato grosso modo lo stesso. Semplicemente man mano che va sfaldandosi il fronte delle sanzioni si sta parallelamente smettendo di fingere di non comprarli, perché quella funzione ha un costo non indifferente. Con tutto il rispetto per Praga, la Cechia mi sembra abbastanza intelligente... non sei riuscito a trovare di meglio? 😂
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 Mauro, abbiamo smesso di comprare tramite TTF (anche perché fregandosene degli interessi di chi li sta aiutando i tuoi amici lo hanno fatto saltare) e lo abbiamo sostituito con GNL. Ma il quantitativo energetico sempre quello è. Non è che siccome a Mauro sta antipatica la Russia allora la UE rinunci all'energia.
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 20 minuti fa, Uncino ha scritto: Mauro, abbiamo smesso di comprare tramite TTF (anche perché fregandosene degli interessi di chi li sta aiutando i tuoi amici lo hanno fatto saltare) e lo abbiamo sostituito con GNL. Ma il quantitativo energetico sempre quello è. Non è che siccome a Mauro sta antipatica la Russia allora la UE rinunci all'energia. Balle, le quantità non sono neppure lentamente paragonabili, qui sotto il dato complessivo: Qui sotto le specifiche: https://www.qualenergia.it/articoli/gas-russo-import-ue-crollato-acquista-piu-gnl/ Gas russo: import Ue crollato anche se si acquista più Gnl da Mosca L’Europa sta importando molto più gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Russiarispetto a prima del conflitto in Ucraina, il 40% in più. Un dato, calcolato dall’organizzazione non governativa Global Witness, che è stato ripreso dalla stampa internazionale e ha rilanciato alcune critiche alla politica energetica europea, che continuerebbe così a finanziare la guerra di Putin, acquistando combustibili fossili da Mosca. In realtà, le importazioni Ue di gas naturale dalla Russia sono crollate nel loro complesso, perché gli acquisti di gas russo via tubo in Europa sono precipitati così come i relativi guadagni di Mosca. Solo per fare un esempio, in Italia l’import di metano dalla Russia è sceso dell’85% nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo 2021. Secondo le analisi di Global Witness, basate su dati Kpler e Crea, i Paesi Ue hanno acquistato 22 milioni di metri cubi di Gnl russo da gennaio a luglio 2023, che corrispondono a circa 13,5 miliardi di metri cubi di gas naturale. È un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo di due anni fa. L’Europa ha quindi assorbito oltre metà (52%) delle esportazioni russe di Gnl nei primi sette mesi del 2023, tredici punti percentuali in più in confronto al 2021 (39%). Dalla Russia così è arrivato il 16% del Gnl complessivamente importato dalla Ue nel periodo considerato: ora Mosca è il secondo fornitore mondiale di Gnl al mercato Ue, dietro agli Stati Uniti. Si stima che la Ue pagherà a Mosca quasi 5,3 miliardi di euro in tutto il 2023 per i suoi acquisti di Gnl. La Spagna è diventata il secondo acquirente mondiale di Gnl russo, seguita dal Belgio, con quote rispettivamente del 18% e 17% delle vendite complessive della Russia. Al primo posto c’è la Cina con il 20%. “Mentre i paesi europei denunciano la guerra, mettono soldi nelle tasche di Putin. Questi paesi dovrebbero allineare le loro azioni alle loro parole vietando il commercio del Gnl russo che sta alimentando sia la guerra che la crisi climatica”, ha commentato Jonathan Noronha-Gant di Global Witness. A differenza di carbone e petrolio via mare, le importazioni di gas russo non sono state colpite dalle sanzioni Ue. Tuttavia, ricorda l’agenzia Euractiv, i Paesi Ue lo scorso marzo hanno deciso di valutare opzioni legali per impedire alle aziende russe di inviare Gnl ai mercati europei. Questa proposta rientra nella posizione negoziale del Consiglio Ue sulle nuove regole per il mercato del gas, che dovrà essere discussa con il Parlamento, in un processo che potrebbe durare parecchi mesi. Il contesto: export di gas russo Prima della guerra in Ucraina, in Europa arrivavano circa 140-150 miliardi di metri cubi/anno di gas via tubo da Mosca, più 15 mld di metri cubi di Gnl russo (dato 2021). Le importazioni Ue totali di quest’ultimo dovrebbero attestarsi tra 25-30 miliardi di mc nel 2023. Per l’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), il +40% di import di Gnl russo in Europa è infatti “un dato preoccupante, ma da contestualizzare”. Da gennaio a luglio 2023, le entrate tramite gasdotti sono “crollate vertiginosamente, portando a un calo totale del 75% delle importazioni di gas russo. Segno che l’Ue sta riuscendo, seppur a fatica, nell’intento di raggiungere l’indipendenza energetica da Mosca”. Il grafico sotto riassume questo quadro. Più in generale, scrive l’analista di Ispi, Matteo Villa su X (ex twitter), le vendite mondiali di gas russo sono scese repentinamente, segnando un -40% in volume rispetto al 2019 in base alle proiezioni riassunte nel prossimo grafico. La Cina, “che doveva essere il nuovo mercato di sbocco in aggiunta all’Europa, adesso è l’unico (piccolo) salvagente per attutire il tracollo”, afferma Villa. Il risultato è che Mosca nei primi otto mesi del 2023 ha incassato 19 miliardi di euro dalla vendita di gas, contro 72 miliardi nello stesso periodo del 2022 (-74%). In Italia, nel primo semestre 2023, la domanda totale di gas è diminuita del 16,5% in confronto a gennaio-giugno 2022 con oltre 6 miliardi di metri cubi in meno. In particolare, spicca la fortissima riduzione dell’import di gas russo, crollato dell’85% dai 14,6 miliardi di mc nel primo semestre 2021 a 2,2 miliardi di mcquest’anno. Stiamo quindi parlando di ben 12,4 miliardi di mc in meno. Il gas russo che è passato per il valico di Tarvisio nei primi sei mesi del 2023, è stato pari ad appena il 6,7% della domanda italiana; per dare un’idea di come siano cambiate le cose, il gas di Putin costituiva il 40% dei consumi nazionali nel 2021.
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 Ma non diciamo sciocchezze, nel periodo gennaio - maggio 2023 la sola Cina ha importato dai soli gasdotti siberiani (quindi escluso GNL) per un controvalore di 2.81 miliardi di dollari.
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 Report CREA di Novembre: October 2023 — Monthly analysis on Russian fossil fuel exports and sanctions 23 November 2023 by Isaac Levi Despite a 2% month-on-month decline, Russia’s export revenues for October were the second-highest for 2023, with a notable rise in seaborne and pipeline crude. Nulla sta andando come avreste voluto. E non poteva essere diversamente, visto che in questa parte del mondo il controllo dell'energia lo hanno Russia ed i suoi Paesi sponsor.
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 Sempre CREA Dicembre, interessante notare che la Turchia sta comportando leggermente più dell'India e non tanto meno della Cina. La ragione è che buona parte di ciò che acquista lo rivende alla UE. Così come l'India. Prima della guerra un barile di Urals costava 20$, adesso ne costa 60 ed è salito fino a 90. Ai russi importa poco quanti litri vendono, a loro interessa quanto fatturano. Perché è quel fatturato a tenere in piedi la loro industria bellica, e quel fatturato vive in buona parte dalla UE I numeri veri sono questi, non quelli che trovi su Telegram. Nota che quei fatturati coprono i pochi giorni tra il 27 Novembre ed il 3 Dicembre... non so se mi spiego. Somma assieme tutto e capirai che loro quello che cerchiamo di dare all'Ucraina con mille sforzi, loro lo fatturano im pochi giorni.
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 17 minuti fa, Uncino ha scritto: Report CREA di Novembre: October 2023 — Monthly analysis on Russian fossil fuel exports and sanctions 23 November 2023 by Isaac Levi Despite a 2% month-on-month decline, Russia’s export revenues for October were the second-highest for 2023, with a notable rise in seaborne and pipeline crude. Nulla sta andando come avreste voluto. E non poteva essere diversamente, visto che in questa parte del mondo il controllo dell'energia lo hanno Russia ed i suoi Paesi sponsor. https://energyandcleanair.org/october-2023-monthly-analysis-on-russian-fossil-fuel-exports-and-sanctions/ Link quello che hai usato che conferma i dati dei precedenti post, senza per altro fare confronti rispetto al passato recente.
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 Mauro, i fatturati... guarda i fatturati benedetto figliolo. Se un barile di Urals costava 20$ ed ora ne costa 60, altro che qualche punto di flessione devi causare per mandarli in perdita. Loro rispetto al periodo pre bellico sono in utile netto!
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 7 minuti fa, Uncino ha scritto: Sempre CREA Dicembre, interessante notare che la Turchia sta comportando leggermente più dell'India e non tanto meno della Cina. La ragione è che buona parte di ciò che acquista lo rivende alla UE. Così come l'India. Prima della guerra un barile di Urals costava 20$, adesso ne costa 60 ed è salito fino a 90. Ai russi importa poco quanti litri vendono, a loro interessa quanto fatturano. Perché è quel fatturato a tenere in piedi la loro industria bellica, e quel fatturato vive in buona parte dalla UE I numeri veri sono questi, non quelli che trovi su Telegram. Nota che quei fatturati coprono i pochi giorni tra il 27 Novembre ed il 3 Dicembre... non so se mi spiego. Somma assieme tutto e capirai che loro quello che cerchiamo di dare all'Ucraina con mille sforzi, loro lo fatturano im pochi giorni. Puoi girarla finché vuoi ma tutto ciò che posti non fa che confermare quanto precedentemente postato, basta leggere i dati senza i paraocchi e magari cercarsi le cifre sul pari periodo dell’anno precedente.
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 I Adesso, Uncino ha scritto: Mauro, i fatturati... guarda i fatturati benedetto figliolo Prendendo dei dati mensili, anzi nell’ultimo caso settimanali, che peraltro non fa che confermare quanto sopra riportato e senza confronti diretti con lo storico dei mesi ed anni precedenti? Ma tu così li leggi i dati nel tuo lavoro, adattandoti le estrazioni per cercare di supportare le tue balzane teorie?
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 Ma che dici??? In 6 giorni hanno fatturato un po' più di 4 miliardi! Sono circa 700 milioni/giorno sui soli energetici. E tu vorresti imporre sanzioni ad un Paese che fattura 700 milioni al giorno sulla sola energia? Ma fammi il piacere 😂
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 3 minuti fa, Uncino ha scritto: Ma che dici??? In 6 giorni hanno fatturato circa 4 miliardi! Sono circa 700 milioni/giorno sui soli energetici. Ho postato i dati annuali ed i confronti con l’anno precedente, tu i dati su sei giorni in pieno inverno cercando di costruirci su un ragionamento sul complesso delle esportazioni russe ma a spanne, sinceramente mi auguro che il tuo lavoro non sia quello che affermi di fare e che tu ci prendendo per il cūlus. 😉
Uncino Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 5 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Ho postato i dati annuali ed i confronti con l’anno precedente, tu i dati su sei giorni in pieno inverno cercando di costruirci su un ragionamento sul complesso delle esportazioni russe ma a spanne, sinceramente mi auguro che il tuo lavoro non sia quello che affermi di fare e che tu ci prendendo per il cūlus. 😉 Va bene Mauro, hai ragione tu... stanno morendo di fame 😂 Le chiacchiere stanno a zero, in estate sono arrivati a fatturare oltre 1 miliardo di euro/ giorno ed ora sono a 0.7 miliardi di euro/giorno. Ci sono molti Paesi che non ci metterebbero una sola firma ma tre. 😉 l'Italia ne metterebbe una ventina 😂 E no, tu non hai postato un cacchio di niente, tu hai postato dei numeri presi da Telegram.
audio2 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 " volete il condizionatore o la pace " " il caffè da seduti ti fa morire, dovete prenderlo in piedi " " la danza della pioggia " " se fai il cattivo l' uomo nero ti porta via " mille altri esempi, si chiama pensiero magico. 1
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