franz_84 Inviato 6 Gennaio 2024 Inviato 6 Gennaio 2024 Nella discussione sulle nostre amate testine ci confrontiamo sul loro suono, ma sarebbe molto utile capire da dove si ottiene quel deterimanto suono e come vengono interfacciate, con quali configurazioni abbiamo ottenuto il miglior risultato, e se le nostre esperienze siano sovrapponibili, pur avendo tutti impianti e stanze difformi. Credo che un confronto del genere possa essere utile a tutti, più e meno esperti.. Suggerisco di indicare nella sua completezza il set up meccanico ed elettrico utilizzato, ovvero braccio, eventuale shell, cablaggio pagliuzza, cablaggio interno al braccio, cavo phono dal braccio al sut/prepre/pre phono, sut, prepre, phono, cavo di uscita dal prepre/sut al phono, carico del phono sia in ohms che in pf.. Inizio io da due mie testine: - Lyra titan I, miglior risultato ottenuto con braccio technics del SL 1000R, cablaggio rame 6n ofc, shell leggero in alluminio technics (7.6 grammi), per una massa totale di 12 grammi, pagliuzze rame 7n, cavo phono airtech rame 7n schermato in carbonio, prepre zyx cpp1 alimentato da batteria maggiorata esterna, carico 120 ohms 26 di gain, cavo phono in uscita dal prepre zyx identico al cavo phono di uscita dal braccio airtech rame 7n schermato in carbonio, phono convergent sl1 ultimate mk2 47 kohms 180 pf. Ritengo criticissimo il set up meccanico di questa testina, ogni volta che ho utilizzato shell più pesanti, dai 10 grammi in su, oppure mi sono discostato dell'alluminio, ho letteralmente mortificato la testina, snaturato il suono, più mieloso in gamma media, più lento, più limitato in gamma alta. Ho provato con esiti insufficienti carbonio, magnesio, grafite, legno, e shell scheletrati tipo orsonic, che rendevano il suono brillante, faticoso ed innaturale. Il carico di 120 ohms rispetta il carico che la testina vedrebbe con l'erodion e erodion evo (26 di gain 117 ohms su 47k). Per tutti i possessori di lyra, faccio presente che l'erodion evo è tornato in commercio da poco negli U.S. Spero di ottenere un feedback su tale sut in questa discussione con Titan I, Atlas, Olympos ed Etna. - Dynavector XV1S, miglior risultato ottenuto con braccio Ortofon RS 212 D su base SL1000R, cablaggio interno rame 8N, shell leggerissimo 6 grammi replica SME in alluminio, massa totale braccio 9.5 grammi, cavo phono airtech rame 7n, sut Ciro Marzio/Cartridge Lab, rapporto di trasformazione 1:30 circa con gain 30 db e carico in parallelo del sut da 11.9 kohms, cavo in uscita phono airtech 7n rame, phono convergent sl1 ultimate mk2, 47k 180 pf. La testina è a mio avviso molto meno critica della lyra nel set up meccanico, l'ho sentita andare bene con molti bracci, benissimo anche il dynavector dv505 con lo shell su indicato. Il set up elettrico della testina è invece a mio avviso assai critico, l'unico step up che mi ha davvero convinto tra quelli che ho provato è quello che ho indicato, mentre in attivo, va altrettanto bene, ma con una diversa sonorità, con lo zyx. Mi ha invece sommamente deluso il suo prepre pha100. Non ho avuto modo di provare il sup 200 e mi piacerebbe conoscere le impressioni di chi ha la XV1S con il sup 200 Dynavector. 1 1
diego_g Inviato 6 Gennaio 2024 Inviato 6 Gennaio 2024 Ottima iniziativa! Se però posso permettermi, sarebbe più utile e comodo (per consultazioni future) aprire un 3ad per ogni testina o apparecchio, così da rimanere estremamente focalizzati. Poi va benissimo anche così, s'intende.
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