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Melius Club

Quando la Street Photography è vera o frutto di una montatura


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analogico_09
Inviato
10 ore fa, Roberto M ha scritto:

Non è che per essere "artistica" una foto deve essere necessariamente brutta.

 

 

E' tua la frase oppure l'hai presa da qualche parte? Nelle tante discussioni fatte in questo forum non avevo mai letto mezzucci dialettici di questo tipo, da nessun utente.
Quando non si ha fiducia nella persuasività delle proprie escatologie -  immaginavo sarebbero state tali ma mi sono voluto  togliere la sete con il prosciutto - si cerca avvalorarle con i piccoli "imbroglietti" concettuali non pertinenti

Questa frase invece è mia, ne rivendico la paternità di antica data:  una foto per essere artistica non deve essere necessariamente  la "bella foto" tutta forma e sotto il vestito poco o niente.

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Non ho scritto "angiografica" ma qualcuno potrà forse, suppongo, "secondo me", apprezzare la lezione radiologica fuori topic. 

Prima di usare toni perentori con cipiglio professoriale per dire cosa gli altri dovrebbero scrivere e quali termini usare quando scrivono, si dovrebbe rivolgere a se stessi il monito ripromettendosi di aprire bene gli occhi prima di leggere ciò che scrivono esattamente gli altri farina del proprio sacco.

Ha ha ha, come al solito ha capito fischi per fiaschi e ci ha pure inquinato il topic con le sue incomprensioni.

Fossi in lui chiederei la cancellazione del post, ma in fondo in fondo 2 risate non si negano a nessuno, pero' ci ha guadagnato pure un bel melius :classic_laugh::classic_laugh::classic_laugh:

Inviato
8 ore fa, peng ha scritto:

quel che conta alla fine è il risultato, la fotografia che ne esce.

...chiamasi appunto "foto-grafia" che sinteticamente sta a significare: "dipingere e/o scrivere con la luce" ma NON col pennello di fotosciop.

Spero comprenderai la differenza, che e' inoppugnabile.

 

Inviato

 

Anche il termine computer deriva da com-putare, ossia potare insieme, capire cosa tagliare per ottenere la somma netta. Non mi pare che i computer servano più solo a "computare".

 

Come spesso si è fatto notare, la manipolazione fotografica non è nata con Photoshop.

Nella vecchia fotografia si utilizzavano tecniche di stampa composita, ritocco sui negativi (con pennelli, matite, o raschietti) e sviluppi selettivi per alterare luci e ombre.

Di solito in questi casi si cita il sistema zonale del mitico Ansel Adams che, pur essendo un maestro della luce e dell'esposizione, pianificava meticolosamente le operazioni di sviluppo e stampa per avere un controllo totale del work flow. Ciò alterava radicalmente la resa finale dell'immagine rispetto al negativo originale.

Questo non era un semplice "catturare la luce", ma un "scrivere con la luce" raffinato e manipolato in post-produzione (analogica).

La fotografia è anche arte, ovvero interpretazione e libertà di espressione.

La fotografia, come forma d'arte, non si limita alla mera documentazione della realtà. Un fotografo, attraverso il suo occhio e la sua sensibilità, interpreta la scena, come ha fatto notare @peng.

La post-produzione, quindi, diventa un'estensione di questa interpretazione, un modo per esprimere la propria visione artistica che va oltre la semplice cattura tecnica.

Si può veramente dire che un pittore che modifica i colori o aggiunge elementi al suo quadro stia "imbrogliando" rispetto a chi dipinge "dal vero" senza ritocchi?

Allo stesso modo, il fotoritocco può essere visto come parte del processo creativo, non come un'alterazione impropria.

Il valore di una fotografia non sta solo nella sua "veridicità" tecnica, ma nell'intento del fotografo perché, questo punto, anche il bianco e nero, a quanto pare, amato da molti di noi, diventa una manipolazione della realtà che è a colori, anche l'uso di un'ottica piuttosto di un'altra diventa una manipolazione della realtà, perché altera le prospettive. 

Se l'obiettivo è la documentazione giornalistica, la manipolazione è un problema etico. Ma se l'obiettivo è l'espressione artistica, la creazione di un'immagine che comunichi un'emozione, un'idea o una visione, allora tutti gli strumenti a disposizione (compreso Photoshop) sono legittimi.

E' solo una questione di buon gusto. 

Sempre secondo me.

 

 

 

analogico_09
Inviato
54 minuti fa, wow ha scritto:

Come spesso si è fatto notare, la manipolazione fotografica non è nata con Photoshop.

 

Non saprei contare le volte in cui si sia sostenuto, anche recentissimamente, peccato che siano sparite le fonti, come la post produzione che si chiamava "camera oscura" o foto ritocco,  fosse già ai tempi dell'analogico, e nojn si scopre l'acqua calda, nulla avendo tuttavia a che fare quelle pratiche molto "artiginali", ne senso rinaacimantale del termine, con la post produzione digitale onnipotente chiamata fotosciòp, et sinmilia, largamente strabusata  o manipolata a manetta da chiunque la installi in un computere, alla portata di tutti. Mentre il vecchio fotoritocco non era per tutti. Ci voleva molta abilità, manualità, esperienza, molto denaro, tempo e passione in misura molto maggiore, insomma una dimensione estetica, culturale, psichica, tecnica, completamente diversa, molto più sempklice e tuttavia molto più difficile la prima, la "vecchia". Ma di queste cose ne avevamo già parlatyo poco tempo fa, nei topic spatiti, quindi mi sembra inutile, mi scuserai, tornare sul già detto, riprendere ad esempio od a paragone il fotoritocco dei "vecchi" fotografi tra cui  Ansel Adams che non erano degli smanettatori seriali mentre con i loro interventi post scatto apportavano valore aggiunto a quanto di creativo ed artistico avevano già partorito e sommamente  al momento del click. Col photosciò puoi trasfrormare in mucca una pecora... per dire delle distanze vertiginose che si frappongono tra i distinti metodi o strumenti. I "vecchi" fotografi usavano la camera oscura non per cercare di sopperire ai limiti alle mediocrità  od errori originari dello scatto, mentre il potosciòp è massivamente e massicciamente usato sia dai fotoamatori sia dai professionisti per sopperire alla mediocrità dello scatto con siringate di softwar che tutti possono agevolmente imparare. 

Le altre questioni che affronti sono interessanti ma non ho tempo ora di riprendere e comunque non possono prescidere da quelle che sono le caratteristiche dei diversi processi post produttivi/post-scatto dove io non criminalizzo il fotosciòp in quanto tale, ma per l'abuso che se ne fa. Certto anche che si possa fare anche della buona postproduzione non invasiva non correttiva delle mediocrità che emergono in fase di scatto. Il risultato di tale operazione per me non è fotografia, per come la intendo io. Prima in camera oscura era uso manipolare anche pesantemente gli scatti stravolgendoli  ma era progettuale, consapevole, pre-vista, al fine di ottenere in camera oscura quello che macchina non si sarebbe potuto ottenere. Si potrebbero fare numerosi esempi. 

Insomma.., anche nella prima guerra mondiale c'erano gli aerei, ma si potranno mai paragonare agli jet odierni?.., cose che voi umani... Eppure, colui che viene ancora menzionato come il più grade pilota di trabicchi volanti affatto difficili da guidare, il più grande, eroico, abile combattente dell'aria, resta il leggendario "Barone Rosso" che darebbe la pista ancora oggi con suo monomotore a due o tre ali a tutti i piloti guerrieri che guidano oggi gli aerei guidati dai... computer i quali si occupano pure di centrare i bersagli da abbattere con facile precisione millimentrica. Non è certamente facile per i piloti di oggi, per i "vecchi" piloti era molto più difficilem anche se turtto sembra estremamente più semplice.  Se non lo conoscessi già ti consiglio di vedere il film di Roger Corman, molto bello, benchè considerato B Movie (come quasi tutti i film del geniale Corman) sulle vicende guerriere ed esistenziali del "Barone Rosso", titolo omonimo, eroe nazionale tedesco, non nazista per fortuna visto che morì prima in combattimento, a differenza del collega panzone meno bravo di lui che si chiamava Goering . Scene di duelli aerei molto spettacolari.

 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

Un fotografo, attraverso il suo occhio e la sua sensibilità, interpreta la scena, come ha fatto notare @peng.

...si, anche il mago Silvan fa uscire il piccione da dentro il fazzoletto.

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

Di solito in questi casi si cita il sistema zonale del mitico Ansel Adams che

C'entra qualcosa col sistema zonale di Ansel Adams ?

-

Tradtion-vs-Modernity-Alan-Schaller-LA-S

-

d7b5d23a242d42af5bd1773c91016fc4.jpg

Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

Si può veramente dire che un pittore che modifica i colori o aggiunge elementi al suo quadro stia "imbrogliando" rispetto a chi dipinge "dal vero" senza ritocchi?

...la pittura non e' fotografia e' tutt' altro.

Rimaniamo in tema fotografico.

analogico_09
Inviato
18 minuti fa, Plot ha scritto:

C'entra qualcosa col sistema zonale di Ansel Adams ?

  Tale e quale... :classic_rolleyes:

  • Haha 1
Inviato
12 ore fa, peng ha scritto:

trovo poi il discorso sulla post-produzione totalmente fuori tema in questa discussione, peraltro con esempi citati a sproposito in sostegno di una sterile crociata che francamente ha stancato.

E' stato citato Alan Schaller, da me, ma se ritieni che molti, la maggior parte della sua produzione non sia post-produzione non saprei come farlo notare.

Ma se hai da portare altri esempi che ritieni non siano a sproposito dovresti farti avanti e dare una continuita' al topic, io ho postato anche una mia immagine direttamente col file JPG uscito dalla macchina, e non mi sembra essere uno sproposito.

Roberto M
Inviato
2 ore fa, wow ha scritto:

La post-produzione, quindi, diventa un'estensione di questa interpretazione, un modo per esprimere la propria visione artistica che va oltre la semplice cattura tecnica.

È una battaglia persa.

La postproduzione logora chi non la sa fare.

E chi non sa fotografare.

Quindi si consola con le sue foto brutte pensando che siano “autentiche”, non rendendosi conto che la macchina fotografica digitale gli ha post-prodotto la foto in automatico, ovviamente a caso.

:classic_biggrin:

Roberto M
Inviato
2 ore fa, wow ha scritto:

Il valore di una fotografia non sta solo nella sua "veridicità" tecnica

Che, peraltro, nel digitale NON esiste, in quanto la macchina produce il jpeg che decide lei, rischiando pure di sputtanarti il risultato.

 

analogico_09
Inviato
40 minuti fa, Plot ha scritto:
2 ore fa, wow ha scritto:

Si può veramente dire che un pittore che modifica i colori o aggiunge elementi al suo quadro stia "imbrogliando" rispetto a chi dipinge "dal vero" senza ritocchi?

...la pittura non e' fotografia e' tutt' altro.

Rimaniamo in tema fotografico.

 

 

Il pittore che modifica o completa i colori e aggiunge, toglie altro al quadro non fa post produzione, è in naturale continuità  operativa con le prime pennellate che aggiunge o toglie via via senza ricorrere ad altro se non ai suoi pennelli, ai suoi colori attraverso un unico procedimento creativistico, tecbnico-formale ed espressivo. Era ed è la norma nei più grandi pittori della storia completare le prorie tele aggiungendo, togliendo, modificando a piacere a volte anche nel corso di numerosi anni  prima di "rilasciare" il quadro, ovvero firmare la tela che corrisponde alla parola "fine". 

 

 

 

  • Melius 1
Roberto M
Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

da chiunque la installi in un computere, alla portata di tutti

Col cavolo che è “alla portata di tutti”.

 

Inviato
2 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Col cavolo che è “alla portata di tutti”.

beh.., avevamo calcolato che tu ne fossi escluso, sei un maestro :classic_laugh::classic_laugh::classic_laugh:

  • Haha 1
Roberto M
Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

mentre il potosciòp è massivamente e massicciamente usato sia dai fotoamatori sia dai professionisti per sopperire alla mediocrità dello scatto con siringate di softwar che tutti possono agevolmente imparare

Ma non è così !

Qualunque fotografo bravo se non c’è già uno scatto perfetto già in ripresa non ci perde proprio temp a postprodurlo. Figuriamoci, la foto va direttamente nel cestino.

Che tanto qualche foto significativa ce l’ha.

il problema è che il fotografo mediocre non riesce neanche a capire quando uno scatto è bello (o buono, se preferisci) e quando è insignificante.

Inviato
7 minuti fa, Roberto M ha scritto:

La postproduzione logora chi non la sa fare.

E chi non sa fotografare.

...abbiamo visto entrambe le cose, che voi umani :classic_laugh::classic_laugh::classic_laugh:

Roberto M
Inviato
36 minuti fa, Plot ha scritto:

io ho postato anche una mia immagine direttamente col file JPG uscito dalla macchina

Ecco se non sai neanche che “il jpeg uscito dalla macchina” e’ una foto comunque post prodotta in automatico dalla macchina allora ti mancano proprio le basi.

E’ come chi scatta in “program”, (con la macchina che sceglie da sola diaframmi e tempi e iso) e poi si lamenta di chi scatta in manuale dicendo che produce  foto finte o manipolate.

Ma lo hai fatto mai un corso base di fotografia ?

Credimi, ne avresti bisogno.

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