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Nad 200 power integrated amplifoer


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image.thumb.png.7d92e6539783427395825927b554f67e.png anche se non ne parlano bene resta un bel pezzo vintage  con 2 tannoy dorset suona molto bene  ed e pure piacevole  notevole l alimentazione 2 x 22.000 microfarad  pilota anche carichi bassi 4 ojm semza fatica.

Renato Bovello
Inviato

Un marchio sempre sottovalutato,secondo me. Non ne ho mai sentito uno suonare men che bene

  • Amministratori
Inviato

@Renato Bovello non esagerare i nad 60e 90 erano più belli che buoni. la svolta avvenne con il 3020, la produzione precedente non si distacca dalla media dei taiwanesi

Inviato
11 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

non esagerare i nad 60e 90 erano più belli che buoni.

poi hanno iniziato a fare solo prodotti più buoni che belli(a parte forse il S300), non ho mai capito perchè in un periodo dove l'hi fi aveva una sua piacevolezza anche estetica, Nad avesse sempre perseguito l'inguardabilità come obiettivo sempre raggiunto tra l'altro oltre al buon suono; per quanto mi riguarda ho avuto problemi con l'affidabilità di questo marchio per cui da allora non ne ho più voluto sapere.

  • Amministratori
Inviato

@jammo unico problema avut coun vecchio nad fu un potnziomentro doppio introvabioe come ricambio. però non dimenticjiamo che erano oggetti economici, costruiti a taieaw in economia, la componentistica era il minimo sindcale

Inviato
12 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

 unico problema avut coun vecchio nad fu un potnziomentro doppio introvabioe come ricambio

la mia disavventura con un 306 mi fece addirittura pensare ad un malocchio su tale apparecchio alla fine lo regalai dopo averci speso 500 euro in riparazioni varie

Inviato

I Nad anni 70 tutti quelli con i wumeters erano veramente molto belli non c'è che dire. Io ho avuto il Nad 3020a acquistato nel 1984 e anche di esso conservo un buon ricordo anche se meno bello a vedersi, con esso ebbi modo di abbinarci i diffusori Jensen ls4, Bose 301 (2 serie), Advent 5002, JBL l46, nonostante le mie orecchie siano sempre state conquistate dalla timbrica Advent, a qualcuno potrà risultare strano ma il 3020 si dimostrò particolarmente a suo agio ed espressivo con le Bose 301, chissà forse per le caratteristiche della mia cameretta e per dove dovevo posizionare i diffusori, ma conservo dei ricordi particolarmente felici e appaganti di questo abbinamento, ciao

Inviato
11 ore fa, Renato Bovello ha scritto:

Un marchio sempre sottovalutato,secondo me. Non ne ho mai sentito uno suonare men che bene

Gli antagonisti ai tempi come letto on line erano il marantz model 1150 e il galactron 120.

  l unico che si emergeva allora come prezzo prestazioni era ol sansui au 9900  in effetti  sonicamente i 3 citati nad 200 1150 galactron sono sovrapponibili non comprendo la cattiva nomea affibbiata al 200  . E ingiustificata .

Renato Bovello
Inviato
2 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

non esagerare i nad 60e 90 erano più belli che buoni. la svolta avvenne con il 3020, la produzione precedente non si distacca dalla media dei taiwanesi

Per carita',non voglio certo affermare di averli ascoltati tutti con calma ,tuttavia,intendevo dire che la mia sensazione e' che sia un marchio decisamente "sano " che avrebbe potuto avere anche un maggior seguito. Ho un muletto ,il 302,che sembra indistruttibile. Parliamo di prodotti onesti,non alludo all'eccellenza. Ciao Enrico.

Inviato
Il 10/1/2024 at 09:48, cactus_atomo ha scritto:

unico problema avut coun vecchio nad fu un potnziomentro doppio introvabioe come ricambio. però non dimenticjiamo che erano oggetti economici, costruiti a taieaw in economia, la componentistica era il minimo sindcale


Era una precisa scelta di marketing, l'hi-fi "per tutti", produrre prodotti ben suonanti cercando di proporli ad un prezzo il più concorrenziale possibile - e questo, giocoforza, non poteva non avere ricadute sull'industrializzazione del prodotto.

Di conseguenza i loro integrati avevano il pannello frontale in materiale plastico anzichè in alluminio, idem i pomelli, e altri dettagli e componentistica un po' al risparmio.

Di norma i progetti erano molto ben pensati, il papà del 3020 era Bjørn-Erik Edvardsen, non uno scemo qualunque - mentre la componentistica e l'industrializzazione erano di matrice orientale, meno raffinata.

Lo stesso circuito Power Envelope, sempre sviluppato da Bjørn-Erik Edvardsen, andava nella medesima direzione, cercare di offrire di più "a meno", rispetto alla concorrenza.

  • Amministratori
Inviato

@poeta_m1 lo so puntavano sulle cose essenziale e sul contenimento dei costi, non erano pensati pe durare 70nanni. il 3020 ha fatto scuola. sull sa scia tutta una serie duìi piccoli integrati però con capacità di pilotaggio migliore di quella di concorrentisulla carta più potemti (proton 520, rotel, deno 255, ecc)

  • Melius 1

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