Schelefetris Posted May 6, 2021 Share Posted May 6, 2021 45 anni fa il terremoto che distrusse il Friuli Era un "solo 6.5" eppure fece una strage e altri ne avrebbero fatte in seguito in tutto il paese. Di contro ad una nazione che politicamente lascia molto a desiderare c'è da sottolineare la grande abnegazione dei Friulani e il soccorso partito da ogni luogo d'Italia. Spesso gente "comune" , militari di leva, oltre i "soliti martiri" VDF e addetti ai lavori. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post vizegraf Posted May 6, 2021 Popular Post Share Posted May 6, 2021 @Schelefetris Oltre a quelli citati e posso parlare perché "c'ero anch'io", l' ANA (Associazione Nazionale Alpini). Ho passato le mie ferie nei cantiere organizzati appunto dall'ANA. Sottolineo che abbiamo avuto la soddisfazione che gli USA hanno affidato gli aiuti economici da loro stanziati alla nostra Associazione e non allo stato Italiano. All'Adunata Nazionale svolta ad Udine successivamente ho fatto l'intera sfilata piangendo per la commozione (come tanti altri) tanto i Friulani ci ringraziavano. Una Suora mi ha persino baciato una mano. (sto piangendo anche ora al ricordo). 7 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Superfuzz Posted May 6, 2021 Share Posted May 6, 2021 dormivo a casa dei nonni in un paesino vicino Udine, questo durante la prima scossa, di cui francamente non ricordo molto, se non un parapiglia generale ma senza conseguenze drammatiche. Ricordo meglio invece le scosse di settembre e, più in generale, l'estate-autunno del 76; la gente che dorme in macchina e poi le tende, gli alpini e i carabinieri, i miei genitori che imprecano contro i miei nonni (presumo perchè restii a lasciare casa), la (relativa) spensieratezza mia e dei miei compagni di giochi in mezzo a tutto questo... minchi* son passati 45 anni. Link to comment Share on other sites More sharing options...
andrea1972 Posted May 6, 2021 Share Posted May 6, 2021 l'unico ricordo, flash, è il lampadario del soggiorno al quinto piano che sbatteva sul soffitto da una parte e poi dall'altra, mio padre che mi prese in braccio e la corsa affannosa giù per le scale, la notte passata in macchina nel parcheggio dove abitava mia zia. Link to comment Share on other sites More sharing options...
artepaint Posted May 6, 2021 Share Posted May 6, 2021 nelle personali memorie : le grandi mobilitazioni di solidarietà (under 35 in primis) sono iniziate con l'alluvione di Firenze (1966) poi il terremoto dell'Irpinia (1980) .... anche dalla (mia?) ditta aerospaziale milanese partirono volontari indi Friuli etc,,, etc , non ricordo le stesse mobilitazioni di volontari per il terremoto de L'Aquila (2009) e di Amatrice (2016) e AMPI dintorni Link to comment Share on other sites More sharing options...
Martin Posted May 6, 2021 Share Posted May 6, 2021 Probabilmente con l'istituzione della protezione civile molte delle attività del volontariato sono state strutturate ed organizzate. Per i terremoti de l'Aquila e Amatrice partivano volontari preparati ed istruiti. Chi si rendeva disponibile essendo armato solo di "buona volontà" veniva cortesemente dirottato su altre forme di solidarietà. Per questo l'effetto visivo delle moltitudini di volenterosi che partono e si presentano sui luoghi in modalità "diteci cosa dobbiamo fare che la facciamo" (encomiabili, ovviamente) è meno evidente. In compenso è più facile vederli fare esercitazioni strutturate nel corso dell'anno. Primo soccorso, rischio idrogeologico, eventi specifici (ad esempio rischio chimico in zona industriale). Link to comment Share on other sites More sharing options...
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