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Papa Francesco: il gender è colonizzazione ideologica


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Inviato
Adesso, melos62 ha scritto:

cumulando i lordi di due stipendi netti da fame per le aliquote IRPEF si diventa virtualmente benestanti e quindi da tartassare. 

Ripeto: che ci pensi Re Giorgia.  Ci sta ella nella stanza dei bottoni.

Inviato
2 minuti fa, senek65 ha scritto:

Ripeto: che ci pensi Re Giorgia.  Ci sta ella nella stanza dei bottoni.

Sarebbe ora 

Inviato
Adesso, melos62 ha scritto:

Sarebbe ora 

Sono perfino d'accordo. 

Inviato
Il 14/1/2024 at 17:58, Max440 ha scritto:

Bisogna leggerlo tutto, non solo quello che fa comodo per sostenere le proprie idee ...

Assolutamente d’accordo con te, leggerlo tutto! E valorizzare i temi fondamentali che ritornano costantemente, che poi sono pochissimi.

Leggere il Vangelo essendo consapevoli che gli “evangelisti” della tradizione non esistono, e che il Vangelo è la sovrapposizione di tradizioni scritte e orali che si sovrappongono e a volte si contrastano, tanto che ci volle un apposito Concilio, svoltosi una sessantina di anni dopo quello di Nicea,  il  Concilio di Ippona dove in pratica furono “impaginati” i Vangeli che conosciamo e furono bollati altri, sempre risalenti ai primi due secoli dopo la morte di Cristo, come non autentici e quindi apocrifi. 
Fondamentale quindi discernere quello che Gesù ripete, fino alla noia, perché probabilmente nucleo autentico del messaggio, rispetto a temi marginali, poco ripetuti, che potrebbero essere aggiunte apocrife al tempo non riconosciute come tali.

L’amore per il prossimo (Signore, ma chi è il mio prossimo… e via con la parabola del buon Samaritano, oggi sarebbe un Palestinese con analogo significato di allora, che salva un Ebreo ferito dai ladri…).

Il disprezzo per la ricchezza e per il potere, visti come male assoluto ed irreparabile: la parabola del giovane ricco, in cui Gesù dice che è più facile che una gomena (il Cammello tradotto male..) passi per la cruna di un ago per le reti da pesca, piuttosto che un ricco entri nel Regno dei cieli.

La ricchezza ripudiata come fonte di perdizione eterna (la parabola di Lazzaro).

Il perdono come arma di amore (il perdono per l’adultera, chi di voi è senza peccato…)

E sopratutto il discorso della Montagna, le beatitudini .. Beati voi che mi avete accolto, ero affamato e mi avete dato da mangiare, ero assetato e mi avete dato da bere, … e voi invece, Maledetti, via da me, perché quando ero affamato non mi avete dato da mangiare, ecc ecc… e loro: Signore, ma quando mai non abbiamo fatto a te una di queste cose? Quando non lo avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, non lo avete fatto a me..!

Che c’entri il Vangelo, la parola di Gesù, con Re, Regine, ricchi e potenti rimane uno dei misteri più inestricabili della Storia…. 
Sì basta leggere per capire, leggere tutto il Vangelo con occhi semplici e cuore puro, e sì.. ci trovi tutte le risposte…

 

  • Melius 2
Inviato

Quando arrivai al Nuovo Testamento e al Sermone della Montagna, cominciai a cogliere l'insegnamento cristiano: l'insegnamento del Sermone della Montagna echeggiava qualcosa da me appreso nell'infanzia, qualcosa che sembrava appartenere al mio essere e che mi pareva di veder attuare nella vita d'ogni giorno, attorno a me. […] Era l'insegnamento della non-ritorsione, o della non-resistenza al male.
 

Vidi che il Sermone della Montagna sintetizzava l'intero cristianesimo per chi intendesse vivere una vita cristiana. Fu quel sermone a farmi amare Gesù.


(Gandhi)
 

Inviato

Stefano Zecchi intervistato da "la Verità", incrocia i temi di questo e del thread sulla ferragnez. 

 

"L’idea di fluidità propugnata da questi personaggi si basa sull’assenza di fondamento, quello che filosofi come Husserl imponeva sempre di cercare. E si inserisce nella nostra mancanza di punti riferimento, nonché nella diffusa fragilità giovanile. Così diventa più facile orientarci».

 

[…] E la famiglia?

«Assenza di fondamento significa, in ambito familiare, il tramonto della figura del padre. Quello che dovrebbe rappresentare storia, tradizioni, radici».

[...]

«Senza radici diventiamo tutti un rizoma, quell’erbetta leggera che si strappa facilmente dalla terra. Il padre, autorevole o meno, è anche colui che ti insegna a distinguere il giusto dallo sbagliato, è la figura che un giorno dovrai contestare per crescere e maturare. Indebolendosi quella figura, siamo tutti più vulnerabili. Solo l’impegno dei genitori e delle famiglie può fermare la deriva di una società che taglia le proprie radici».

 

 

  • Melius 1
Inviato

Husserli il centravanti del Borussia-Dortmund? 

  • Haha 1
briandinazareth
Inviato
1 ora fa, melos62 ha scritto:

"L’idea di fluidità propugnata da questi personaggi si basa sull’assenza di fondamento, quello che filosofi come Husserl imponeva sempre di cercare. E si inserisce nella nostra mancanza di punti riferimento, nonché nella diffusa fragilità giovanile. Così diventa più facile orientarci».

 

mamma mia che banalità vuote... 

naturalmente i punti di riferimento validi sono sempre i propri e, generalmente, quelli che andavano di moda nell'epoca della nostra giovinezza. 

come se i giovani di ieri fossero stati meno fragili o gli anziani di oggi siano solidi come rocce e dai principi validi e seguiti con marziale rigorre.

come se le grandi educazioni del passato avessero portato ad un mondo senza violenza, guerre o sopraffazioni, o comunque migliore. 

guarda caso il tempo meno violento che conosciamo lo vediamo oggi, dopo che i ragazzi erano allo sbando negli anni '70 (quante articolesse sul'argomento), negli anni '80 e così via

Inviato

Perchè qualcuno ha deciso che secondo lui non esiste alcun fondamento su cui poggiare i piedi, (tranne quello virtuale e ideologico deciso volta per volta da chi è al potere) non vuol dire che quel fondamento non esista e soprattutto che non sia preteso e cercato dalla maggioranza delle persone, più o meno esplicitamente. Un riferimento assoluto è preteso dalla natura, anche se non è dato di conoscerne sperimentalmente nessuno, al momento. Ma per il bambino e poi per la persona in cresicita è una esigenza fondamentale, come il cibo. Se si censura la necessità di avere un riferimento, un surrogato fallace entrerà dalla prima fessura rinvenuta.

briandinazareth
Inviato
12 minuti fa, melos62 ha scritto:

Un riferimento assoluto è preteso dalla natura, anche se non è dato di conoscerne sperimentalmente nessuno, al momento.

 

cosa intendi che la natura pretenderebbe un riferimento assoluto?

 

12 minuti fa, melos62 ha scritto:

Perchè qualcuno ha deciso che secondo lui non esiste alcun fondamento su cui poggiare i piedi

 

la pretesa è che i fondamenti siano quelli che qualcuno ha insegnato siano tali. 
e devono anche essere fissi e praticamente immutabili. 

cosa che la storia ci mostra come cosa perlomeno problematica.

perché non sono mai esistiti e sono sempre cambiati con le epoche e le culture. 
anche i fondamenti che ci appaiono più durevoli, rispetto alla vita dei sapiens e alle precedenti epoche, sono decisamente effimeri, nel tempo e nello spazio.

le società libere si distinguono proprio per questo, c'è meno costrizione nell'abbracciare qualche "fondamento" deciso da altri o dagli antichi. 

l'esempio del thread è perfetto. 
basta guardare come mutevole è stato l'atteggiamento delle culture verso gli omosessuali o le persone transgender. 

dal mito omosessuale di gilgamesh, alla preferenza anche culturale dei greci verso l'omosessualità, fino alla morte prescritta delle religioni pastorali nate dagli antichi ebrei (in realtà quasi tutte le religioni nate in ambito pastorale...)

tra le religioni, quelle nate in ambito più collettivista (tipicamente quelle basate sul riso) hanno sull'argomento molta più apertura e nessuna condanna (buddismo e induismo ad esempio). 

insomma non esiste alcun fondamentale condiviso relativamente all'argomento in questione... e neppure su tutto il resto. 

forse potremmo salvare qualcosa sui comportamenti intra-gruppo, ma anche qui è molto difficile trovare qualcosa di realmente immutabile.

Inviato

Tutto è impermanente anche in ciò che permane

 

Con un nome esotico sotto farebbe un figurone. 

Inviato
11 minuti fa, Panurge ha scritto:

Tutto è impermanente anche in ciò che permane

il parlare di permanente da parte di svantaggiati tricologici è destituito di autorevolezza

 

ps: panta rei, ma il "panta" resta

Inviato
3 ore fa, briandinazareth ha scritto:

l'esempio del thread è perfetto. 
basta guardare come mutevole è stato l'atteggiamento delle culture verso gli omosessuali o le persone transgender. 

Certamente, hai perfettamente ragione.

Fibo agli anni 70 non avevano nessun problema nel mondo, salvo non essere obbligatoriamente inseriti in tutte le finction, di non poter frequentare i bagni delle donne e di non poter massacrare le donne nei campionati di pugilato ed al limite prendersi una battutaccia da Cristian de Sica o da Boldi nei cinepanettoni.

Oggi invece, con l’affermazione di Komeini tra gli Sciiti e dei Fratelli Mussulmani, li buttano direttamente giù dai palazzi, li impiccano e li decapitano.

A Gaza e in Cisgiordania così come nell’Iran, nel Libano, in Pakistan, in Afganistan, in Mauritania e in tutti i paesi islamici di mezza Africa.

Se hanno fortuna, in qualche paese islamico moderato, li mettono in carcere per rieducarli.

E’ la cultura che e’ cambiata, e’ mutevole, per una volta sono d’accordo con te.

  • Haha 1
briandinazareth
Inviato
3 ore fa, Roberto M ha scritto:

Fibo agli anni 70 non avevano nessun problema nel mondo

 

certo, negli anni '70 un gay dichiarato aveva una vita facilissima, in fabbrica, a scuola, in ufficio o nell'andare in giro per mano con qualcuno. figuriamoci i trasgender...

:classic_biggrin:


diciamo che a tanti piaceva quando erano obbligati a nascondersi... ma come è tipico non si ha il coraggio di dirlo e quindi si cercano le stesse cose con artifici retorici.

Inviato
18 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Il disprezzo per la ricchezza

 

18 ore fa, SimoTocca ha scritto:

La ricchezza ripudiata

Il Vangelo è incompatibile con l'HiFi.

Inviato
10 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

anni '70 un gay dichiarato aveva una vita facilissima

 

In Iran, con Reza Palevi, l’omosessualità era completamente accettata.

Con la rivoluzione la prima cosa che hanno fatto gli islamici e’ stata quella di introdurre la pena di morte per gli omosessuali, nel 1979.


A partire dalla metà degli anni '80, con il governo islamico al potere, ben 7.000 omosessuali furono impiccati, fucilati, lapidati o bruciati a morte.


https://en.m.wikipedia.org/wiki/LGBT_history_in_Iran

 

La situazione è’ evoluta in peggio in tutti i paesi islamici, e, conseguentemente, con l’immigrazione abbiamo importato anche l’omofobia, che, ad esempio, nei paesi scandinavi era proprio sconosciuta.

 

Quindi si, confermo, con il tempo la cultura e la sensibilità del popolo può cambiare.

In peggio.

 

 

 

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, Roberto M ha scritto:

In Iran, con Reza Palevi, l’omosessualità era completamente accettata.

 

capisco che tu abbia una fissa, probabilmente un musulmano iraniano, iscritto al pd, transgeder e gay ti ha fatto qualcosa di brutto... non vogliamo sapere i particolari :classic_biggrin:

ma dire che negli anni '70 i gay non avessero alcun problema al mondo è una stupidaggine sesquipedale.

senza neppure mettere in mezzo l'iran o l'afghanistan e rimanendo nel nostro paese. 


hai scritto una di quelle cose talmente assurde che voglio sperare che siano sfiati involontari dati dalla vis polemica. ;) 

 


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