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Si narra che la timbrica non sia misurabile, quindi una cosa poco nota (effettuato un test con un nostro forumer)

ilmisuratore

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Giorni fa c'è stata questa discussione/diatriba con alcuni forumer e, in particolare, con la gentile-pacata-moderata persona alla quale ho inviato due brani musicali per ascoltarli

In particolar modo si è prestata attenzione al timbro dei due brani (che sono frutto del medesimo brano, ma con una variante macroscopicamente diversa se pensiamo a come uno dei due brani è stato registrato) 

Non faccio nomi sul forumer (sarà lui a deciderlo) ma credo che possano esserci spunti molto interessanti per smentire o rimodellare meglio questa forma di leggenda metropolitana che si narra per anni

Il nostro gentile forumer mi ha scritto in privato dicendomi che non ha riscontrato differenze apprezzabili/udibili, del resto questo è stato un test IN CIECO visto che sono state ascoltate due tracce senza conoscerne le caratteristiche intrinseche che le contraddistinguono

Dunque siamo nuovamente dinanzi alla solita situazione che vede un ascoltatore non rilevare differenze quando nel segnale cambiano le misure in modo macroscopico

Quando in altre occasioni vado a menzionare il rapporto differenza nel segnale//udibilità e capacità di discernimento ho sempre aggiunto anche un altro commento, ovvero: che per provocare nell'ascoltatore un sicuro discernimento e poter dare al suono un attributo musicale definito, le misure ahimè dovranno produrre differenze che vertono piu sul macro che sul micro, quindi facilmente misurabili (perfino con attrezzature particolarmente economiche, purchè si facciano le cose per bene)

Iniziamo la discussione su cosa possa influire il TIMBRO sul segnale, che non è l'equilibrio tonale della risposta in frequenza (anche se questa contribuisce fortemente nel caratterizzarlo, ma non a definirlo del tutto) e cerchiamo di capire se realmente è una cosa misteriosa o anche in questo caso perfettamente nota, misurabile e...sorpresa...pure "ricostruibile"

 

 

 

  • Melius 2
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4 minuti fa, extermination ha scritto:

Le diverse tecniche di sintesi permettono di ricostruire suoni esistenti o crearne di nuovi.

Buona la prima

Grazie Alberto

Discopersempre2

Discopersempre2

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Beh, lo so' gia' che mi beccherò i "soliti" 5 punti😥...ma l' ho in "corpo" e lo devo di': "ma ascoltare "solo" la musica, senza troppe misurazioni, no?🤔

  • Melius 1
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17 minuti fa, one4seven ha scritto:

famo n'altro test? 

Non proprio stavolta, diciamo una sorta di valutazione per capire qualche meccanismo ritenuto ignoto

  • Thanks 1
redpepper

redpepper

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55 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

un ascoltatore non rilevare differenze quando nel segnale cambiano le misure in modo macroscopico

Questo vuol dire che le misure in ambito audio non contano e cosa incide sul suono di un componente, di un cavo di una presa al momento è perfettamente sconosciuto?

  • Thanks 1
ilmisuratore

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1 minuto fa, redpepper ha scritto:

Questo vuol dire che le misure in ambito audio non contano e cosa incide sul suono di un componente, di un cavo di una presa al momento è perfettamente sconosciuto?

No, per dire che le misure devono cambiare molto affinchè si possa distinguere con certezza un fenomeno

  • Thanks 1
Membro_0023

Membro_0023

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1 ora fa, ilmisuratore ha scritto:

dinanzi alla solita situazione che vede un ascoltatore non rilevare differenze quando nel segnale cambiano le misure in modo macroscopico

Io, al tuo posto, una domandina me la farei

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