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Melius Club

Piano Mattei. Ma che bell’iniziativa dell’Italia!


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Inviato
5 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Quando uno presta soldi sapendo a priori che il debitore non potrà renderli, è uno strozzino

Quindi dovrebbe non dare neppure un soldo?

In questo modo morirebbero indubbiamente molto più in fretta, quindi con meno sofferenza.

Non capisco il ragionamento.

Non è che per caso sia meglio mettere quei popoli nelle condizioni di liberarsi dalla dominazione europea, prendere il controllo delle proprie ricchezze naturali e con quelle sviluppare in modo sano le proprie economie?

Inviato

Cerchiamo di essere onesti, a voi dà fastidio che l'Occidente non sia in grado di fare in Africa ciò che la Cina fa da moltissimo tempo.

Voi non volete che vengano erogati prestiti indispensabili, però poi applaudite la Meloni che si presenta con insultanti 5 miliardi laddove ne servirebbero 500.

E non necessariamente basterebbero.

Senza i prestiti della Cina lì non ci sarebbe più un continente, senza il supporto russo non ci sarebbe il processo di liberazione dal giogo europeo.

ECOWAS sta tirando le cuoia, ed ECOWAS è il terminale di controllo occidentale sull'Africa, quel meccanismo perverso che fa sì che un Paese produttore di petrolio come la Nigeria tenga chiuse le proprie raffinerie così da dover comprare benzina e gasolio dall'occidente!

È questo a darvi fastidio, il fatto che l'Africa stia buttando a mare la propria dipendenza dall'occidente, degli africani non ve ne frega assolutamente niente.

-

Scusate se sono un po' duro, ma visto che lì ci campa la mia donna la vedo un po' sul personale.

Inviato
Adesso, Uncino ha scritto:

degli africani non ve ne frega assolutamente niente.

Non mi frega niente neppure di quelli di Cossato se è per quello, l'occidente paga i suoi conti con la storia ma il pasto che gli africani mangeranno sul tavolo cinese sarà carissimo, gli orientali non saranno frenati neanche da quel minimo senso di colpa che noi generalmente ci portiamo dietro. 

  • Melius 1
Inviato
Adesso, Panurge ha scritto:

Non mi frega niente neppure di quelli di Cossato se è per quello, l'occidente paga i suoi conti con la storia ma il pasto che gli africani mangeranno sul tavolo cinese sarà carissimo, gli orientali non saranno frenati neanche da quel minimo senso di colpa che noi generalmente ci portiamo dietro. 

In base a quale principio lo affermi?

Se parliamo di Russia Okay, i russi non sono meglio degli americani, ma sono in totale disaccordo per la Cina.

I cinesi non hanno mire colonialiste e non gliene frega assolutamente niente delle pulsioni imperialistiche.

A loro interessa solo una cosa: business.

Business significa avere dell'altra parte una economia dalla quale comprare e alla quale vendere... commercio.

È nel pieno interesse della Cina che le popolazioni africane acquisiscano il pieno controllo delle proprie risorse naturali, perché la Cina è (molto) interessata ad acquistarle, ed è altrettanto interessata a vendere i propri prodotti.

Per vedere i propri prodotti occorre che il Paese dall'altra parte sia nelle condizioni di acquistarli.

-

Ora, noi proviamo un senso di colpa verso l'Africa?

Ma proprio non direi!

Quando la scorsa estate il Niger si è scrollato di dosso la Francia, i francesi non sono intervenuti militarmente solo perché non si sarebbero trovati davanti i nigerini ma la Wagner.

Non perché i russi siano diventati buoni, ma perché la Russia non è più nelle condizioni di rifiutare le richieste di Pechino.

Qualche Paese europeo ha protestato per la minaccia francese di invadere il Niger?

Ma figuriamoci!

E questo lo sai anche tu.

Gli europei non provavo alcun senso di colpa, e questo ridicolo piano Mattei 2.0 ne è la chiara dimostrazione.

-

Da un articolo di ieri su Africa:

-

Meno sensata però è l’approssimazione che abbiamo visto nelle pieghe dell’evento di ieri e che più di una delegazione africana ha voluto condividere con noi: un’approssimazione che ha rasentato il disagio diplomatico nelle modalità di accoglienza delle varie delegazioni (capi di Stato accolti in aeroporto da giovani e volenterosi ‘focal point’, ma non da autorità…), o l’approssimazione di carte e documenti che sono state fatte circolare quasi sempre con la dicitura bozza e non in versione definitiva. 

-

Non esiste alcun senso di colpa, per noi gli africani sono mangia banane ai quali bisogna dare urgentemente una monetina perché stanno iniziando a ribellarsi.

Inviato
2 minuti fa, Uncino ha scritto:

I cinesi non hanno mire colonialiste e non gliene frega assolutamente niente delle pulsioni imperialistiche.

non se sarei così sicuro. è una nazione di tipo imperiale

Inviato
28 minuti fa, Uncino ha scritto:

degli africani non ve ne frega assolutamente niente.

Verissimo. Non me ne frega niente degli africani, degli americani, dei russi... Mi interessano invece i cinesi perché presto diventeremo una loro colonia anche noi europei. Con la Grecia hanno già cominciato, e anche in Italia in qualche porto hanno già messo le mani.

Inviato
8 minuti fa, melos62 ha scritto:

non se sarei così sicuro. è una nazione di tipo imperiale

Guarda, io i cinesi li conosco discretamente bene visto che ci lavoro.

La loro visione non è imperialistica come la intendiamo noi, e difatti non proiettano in alcuna parte del mondo la propria potenza militare.

Sono molto interessati ad allargare sempre più la loro area di influenza, questo naturalmente sì, non nell'ottica di costituire protettorati.

Loro vogliono comprare e vendere, e tutto ciò che non consente loro di comprare e vendere va eliminato, sebbene mai con l'uso delle armi.

Incidentalmente poter vendere è comprare non è solo nell'interesse della Cina ma anche del Paese in questione.

Se vuoi vederla così, si tratta di un effetto collaterale positivo dell'estensione dell'area di influenza cinese.

Inviato
11 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Verissimo. Non me ne frega niente degli africani, degli americani, dei russi... Mi interessano invece i cinesi perché presto diventeremo una loro colonia anche noi europei. Con la Grecia hanno già cominciato, e anche in Italia in qualche porto hanno già messo le mani.

E allora non fingere di essere in pena le popolazioni africane ma dì le cose come stanno: a te importa unicamente del fatto che BRICS+ continui ad espandersi e che l'Occidente non sia in grado di contrastare il fenomeno.

A me invece importa degli africani, sarei felice di vederli padroni delle proprie ricchezze.

-

Lascerei perdere l'argomento Grecia, sai bene che se la Grecia è costretta a vendere i propri gioielli di famiglia, non è certo alla Cina che va fatto risalire il problema.

Parlavi di strangolamento... beh la Grecia veramente la strangolammo!

Ma in ogni caso dov'è il problema, greco o italiano che sia?

I cinesi mica rubano qualcosa, i cinesi pagano.

Viviamo in una economia di mercato, no?

Inviato

Quella cinese non è esattamente una economia di mercato, combatte ad armi dispari con il resto del mondo sviluppato.

Inviato
2 minuti fa, Uncino ha scritto:

Viviamo in una economia di mercato, no?

In Cina? Ma ci prendi in giro?

Inviato
4 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

In Cina? Ma ci prendi in giro?

Per niente.

Semmai mi stupirei se avessi parlato di americani o russi.

Ancora più per francesi ed inglesi.

Inviato

@Uncino quasi mi dispiace, ma mi tocca citare Wikipedia. E qui la chiudo, perché parliamo due lingue diverse

L'economia socialista di mercato (社會主義市場經濟T, 社会主义市场经济S, Shèhuìzhǔyì Shìchǎng JīngjìP) è il sistema economico e modello di sviluppo impiegato nella Repubblica Popolare Cinese secondo la dottrina del socialismo con caratteristiche cinesi. Il sistema si basa sulla predominanza della proprietà pubblica e delle imprese statali all'interno di un'economia di mercato integrata con il sistema sociale di base del socialismo, consentendo al mercato di svolgere un ruolo decisivo nell'allocazione efficiente delle risorse sotto il macro-controllo degli Stati socialisti e attraverso leve di prezzo e meccanismi di concorrenza. Permette alle attività economiche cinesi di seguire i requisiti della legge del valore, di adattarsi ai cambiamenti nel rapporto tra domanda e offerta e di utilizzare il mercato per rispondere ai vari segnali economici.

Inviato
5 minuti fa, Panurge ha scritto:

Quella cinese non è esattamente una economia di mercato, combatte ad armi dispari con il resto del mondo sviluppato.

decidendo il regime ogni cosa, tra cui i livelli salariali, il regime ha alterato le condizioni di concorrenza riguardo al costo del lavoro, alle norme di protezione ambientale, ai diritti di copyright, alla localizzazione indistruale, alle relazioni sindacali ed forse ad  una decina di altri punti di vantaggio. Economia di mercato, insomma, forse più di dumping. Questo ha portato alla delocalizzazione e alla pauperizzazione del ceto medio in europa, anzi particolarmente in Italia.

Inviato
6 minuti fa, Panurge ha scritto:

Quella cinese non è esattamente una economia di mercato, combatte ad armi dispari con il resto del mondo sviluppato.

Quello cinese è un capitalismo sociale, diverso da quello privato ma comunque sempre un modello capitalistico.

In che senso combatte ad armi dispari?

Perché sta dimostrando di funzionare meglio?

Ma quello non è combattere ad armi dispari, semmai è aver sviluppato una variante più efficiente.

Variante che, mi permetto di ricordarti, venne parzialmente adottata nella UE quale strategia di uscita dalla crisi Civid, e funzionò anche molto bene.

Inviato
1 minuto fa, Uncino ha scritto:

Variante che, mi permetto di ricordarti, venne parzialmente adottata nella UE quale strategia di uscita dalla crisi Civid, e funzionò anche molto bene.

parlare di covid e di Cina è come parlare di corda a casa dell'impiccato, sorvoliamo...

Inviato
3 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

@Uncino quasi mi dispiace, ma mi tocca citare Wikipedia. E qui la chiudo, perché parliamo due lingue diverse

L'economia socialista di mercato (社會主義市場經濟T, 社会主义市场经济S, Shèhuìzhǔyì Shìchǎng JīngjìP) è il sistema economico e modello di sviluppo impiegato nella Repubblica Popolare Cinese secondo la dottrina del socialismo con caratteristiche cinesi. Il sistema si basa sulla predominanza della proprietà pubblica e delle imprese statali all'interno di un'economia di mercato integrata con il sistema sociale di base del socialismo, consentendo al mercato di svolgere un ruolo decisivo nell'allocazione efficiente delle risorse sotto il macro-controllo degli Stati socialisti e attraverso leve di prezzo e meccanismi di concorrenza. Permette alle attività economiche cinesi di seguire i requisiti della legge del valore, di adattarsi ai cambiamenti nel rapporto tra domanda e offerta e di utilizzare il mercato per rispondere ai vari segnali economici.

Ecco, se magari invece di citare Wikipedia tu lavorassi per la Cina magari ne avresti una visione differente.


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