Plot Inviato 5 Febbraio 2024 Inviato 5 Febbraio 2024 Visionaria, creativa, narratrice, padrona del linguaggio a piu' livelli. Da noi e' arrivata con l'album "Big Science" a ridosso degli anni '80 osannato dalla critica di allora, ma credo che qui, qualcuno ne abbia memoria. Ho poi continuato a seguire la Anderson in diversi lavori di non facile appeal, legati alla lingua che crea delle difficolta' nella comprensione del messaggio, ma nel momento in cui ci si sofferma sul contenuto si capiscono le straordinarie capacita' della Anderson che mostra una particolare attenzione al linguaggio e la comunicazione. - Tante sono state le commistioni tra arti visive e musica rock/pop, ma una sola figura è riuscita ad avere successo in entrambi i campi: si tratta della americana Laurie Anderson. Nella sua figura si uniscono due filoni di tangenza tra arte e musica. Da un lato c'è l'influenza della performance art (dall'antesignano John Cage fino al gruppo Fluxus), con la commistione tra il corpo dell'artista, protagonista dell'azione che costituisce l'opera, e il medium tecnologico rappresentato dal video, che ne preserva la memoria. Dall'altra c'è l'avanguardia elettronica che, con Varèse e Stockhausen, è entrata a far parte anche dei libri d'arte contemporanea. Si aggiunga una propensione tutta newyorkese per la poesia urbana, che la porterà a collaborare con figure come William Borroughs e Robert Wilson e sarà anche parte del rapporto artistico e sentimentale con Lou Reed. Ciò che distingue Anderson da tanti musicisti prestati all'arte (sorridiamo al ricordo delle scorribande nel campo della pittura di Bowie, peraltro un serissimo conoscitore e mecenate) è il fatto che per lei i due aspetti sono inscindibili e vivono uno in virtù dell'altro. - L’irruzione di Laurie Anderson nel contesto rock ha spazzato via i facili velleitarismi dei "dandy elettronici" degli anni Ottanta e imposto una figura di artista a tutto tondo con pochi pari, che ridefinisce del tutto il ruolo femminile nell'ambito musicale. Non a caso, a confrontarsi con lei sono stati i più grossi nomi dell'intellighenzia rock, soprattutto Brian Eno, sicuramente la figura a lei più affine, col quale ha realizzato "Bright Red" nel 1994 - https://www.ondarock.it/pietremiliari/anderson_bigscience.htm - Qui, lo show completo di Laurie Anderson registrato nel 1986 : Home Of The Brave. - 2
Plot Inviato 5 Febbraio 2024 Autore Inviato 5 Febbraio 2024 19 minuti fa, taopueblo ha scritto: Bright red é anche ben registrato Eno ? A memoria penso di si. - Puppet Motel (from Bright Red) -
Plot Inviato 5 Febbraio 2024 Autore Inviato 5 Febbraio 2024 26 minuti fa, taopueblo ha scritto: Bright red PS: tra l'altro e' anche un bel disco - Bright Red -
Plot Inviato 6 Febbraio 2024 Autore Inviato 6 Febbraio 2024 In questa performance live, Laurie Anderson ci presenta 2 brani: "Beginning French" e una versione molto intensa del suo "O Superman" . Da notare che il monologo "Beginning French" che appunto precede "O Superman" e' stato tradotto in italiano dalla stessa Anderson, che originariamente e' in inglese. In linea di massima, possiamo capire una delle tante storie e poesie ma anche monologhi che Laurie Anderson ha scritto, cantato e recitato. - Beginning French (in Italiano) & O Superman - Laurie Anderson Live in San Remo 2001 -
Plot Inviato 6 Febbraio 2024 Autore Inviato 6 Febbraio 2024 "O Superman" fa parte del celeberrimo album "Big Science" del 1982. La Anderson ripropose questo brano in un concerto a New York appena una settimana dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Inutile dire l'effetto sugli spettatori di alcune strofe della canzone: - 1
hinsubria Inviato 7 Febbraio 2024 Inviato 7 Febbraio 2024 Vista a Zurigo ai tempi di "Life on a string" (forse Il suo album piú commerciale) da sola con tastiera e vocorder, uno show multimediale memorabile... 1
Plot Inviato 9 Febbraio 2024 Autore Inviato 9 Febbraio 2024 La fervida immaginazione di Laurie Anderson la spinge a creare un suo alter ego: Fenway Bergamot. Da un sapiente uso di Vocoder e filtri audio, la voce della Anderson viene trasformata a diventare a tutti gli effetti la sua controparte maschile che troviamo in maniera frammentata se non addirittura dominante in alcuni sui brani come: Another Day in America dall 'album Homeless. - Il fulcro dell’ultimo album di Laurie Anderson, Homeland, è una traccia di dieci minuti con un monologo parlato dal suo alter ego, Fenway Bergamot. Fenway, che è nato alla fine degli anni '70 quando Anderson ha sviluppato un filtro vocale che ha approfondito la sua voce in un monotono di basso profundo, appare sulla copertina dell'album, con i suoi baffi e le sopracciglia in grassetto, ponendo uno sguardo astuto e consapevole alla telecamera. In “Un altro giorno in America”, espone la punteggiatura, Dio, Kierkegaard e i capricci della vita nel ventunesimo secolo. - Qui possiamo vedere Fenway Bergamot alias di Laurie Anderson in una breve clip: - - Mentre qui, il brano: Another Day in America dall 'album Homeless. - 1
Plot Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 Anche i rumori piu' piccoli, inserti sonori, pattern ripetitivi.., contribuiscono alla fase narrativa della Anderson, questo a dimostrare la ricerca creativa che si cela su molti dei suoi brani. - Laurie Anderson ~ “Same time tomorrow” Lo stesso tempo domani. abilitatate i sottotitoli in italiano per una maggiore comprensione. oppure leggere il testo in allegato - - -
djansia Inviato 20 Febbraio 2024 Inviato 20 Febbraio 2024 Il 7/2/2024 at 11:14, hinsubria ha scritto: Vista a Zurigo ai tempi di "Life on a string" (forse Il suo album piú commerciale) Insomma. Il più "commerciale" è sicuramente Strange Angels. Il suo disco più bello a mio parere è Mr Heartbreak, ancora vicino al minimalismo di Big Scienze ma un poco più chiaro nel linguaggio musicale diciamo. Un brano divertentissimo: @Plot Un grazie personale per aver dedicato un thread alla grande Laurie. 1
Plot Inviato 20 Febbraio 2024 Autore Inviato 20 Febbraio 2024 Da William Burroughs a Laurie Anderson: - Molti dei brani di Laurie Anderson fanno rifacimento a racconti di William Burroughs considerato il "padre della Beat Generation" la cui influenza non solo per la Anderson ma anche citato come una grande influenza dai musicisti Roger Waters, David Bowie, Patti Smith, Genesis P-Orridge, Ian Curtis, Lou Reed, Laurie Anderson, Todd Tamanend Clark, John Zorn, Tom Waits, Gary Numan e Kurt Cobain. (WIKI) - È ampiamente considerato una figura primaria della Beat Generation e un importante autore postmoderno che ha influenzato la cultura popolare e la letteratura. Burroughs ha scritto diciotto romanzi e novelle, sei raccolte di racconti e quattro raccolte di saggi e cinque libri sono stati pubblicati delle sue interviste e corrispondenze; è stato inizialmente brevemente conosciuto con il nome di penna William Lee. Ha anche collaborato a progetti e registrazioni con numerosi artisti e musicisti, ha fatto molte apparizioni in film. - Dall'album: Mr.Heartbreak il brano Sharkey's Night con la voce originale di William Burroughs - - Ezio Guaitamacchi su JAM Tv : William Burroughs e Laurie Anderson spiega cosa si intende con Language Is A Virus -
P.Bateman Inviato 21 Febbraio 2024 Inviato 21 Febbraio 2024 20 ore fa, Plot ha scritto: voce originale di William Burroughs Voce eccelsa. Si potrebbe fare un'antologia delle sue recitazioni. Notevole.
Plot Inviato 21 Febbraio 2024 Autore Inviato 21 Febbraio 2024 7 ore fa, meliddo ha scritto: Si potrebbe fare un'antologia delle sue recitazioni. - -
Velvet Inviato 23 Febbraio 2024 Inviato 23 Febbraio 2024 Grandissima artista. Vista dal vivo in teatro diversi anni fa, è stato uno show memorabile. Tra l'altro l'amato Lou Reed (santo subito) era seduto in platea due file avanti alla nostra, in mezzo al pubblico e non in prima fila. Mi ha fatto gran tenerezza.
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