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Melius Club

Enorme macchia solare m8naccia la Terra


Messaggi raccomandati

Inviato
29 minuti fa, keres ha scritto:

Domani resto all'ombra :classic_biggrin:

Il massimo  di emissione può creare problemi alla vista. Le radiazioni ionizzanti in dose massiccia . Portano con il tempo a sviluppare la cataratta agli occhi..

Inviato
2 ore fa, Akla ha scritto:

 brillamento di classe X (il più alto nella scala), che potrebbe influenzare le comunicazioni e i sistemi tecnologici

Occhio allo stereo...a valvole ....

Inviato
16 ore fa, loureediano ha scritto:

Prima o poi qualcosa ci ucciderà, Dio vede e provvede

Spunto per @Bazza per creare nuova bestemmia.Ultimamente era a corto di idee :classic_biggrin:

16 ore fa, loureediano ha scritto:

Prima o poi qualcosa ci ucciderà, Dio vede e provvede

Spunto per @Bazza per creare nuova bestemmia.Ultimamente era a corto di idee :classic_biggrin:

Inviato

Il 2024 sarà un anno di picco per l'attività solare, con un po' di fortuna, potremo vedere le aurore boreali dall'Italia come nel 1848. Potrebbero esserci impatti sulle telecomunicazioni.

Per quanto riguarda la visibilità delle macchie solari, nel 1989 tra gennaio e febbraio, complice la nebbiolina invernale, se ne potevano osservare di notevoli ad occhio nudo.  

Inviato
23 ore fa, Akla ha scritto:

una gigantesca macchia

Era un primo piano delle mutande di Conte e Speranza dopo il via libera alla commissione sul coviddi. 

Inviato
1 ora fa, qzndq3 ha scritto:

complice la nebbiolina invernale, se ne potevano osservare di notevoli ad occhio nudo.  

Ricordo di averne vista una a gennaio del (mi pare) 2005 circa. Stavo andando a Vicenza e si vedeva chiaramente ad occhio nudo.  Era uno spettacolo.

….sono anni, ormai, che non tiro più fuori il telescopio :classic_sad:

Inviato
17 minuti fa, Rimini ha scritto:

sono anni, ormai, che non tiro più fuori il telescopio :classic_sad:

Non me ne parlare... Ho nel ripostiglio il mio TeleVue NP127 con a corredo un paio di ottimi Nagler. Il cielo è sempre più sporcato dalle luci cittadine e manca il tempo e la voglia di caricare tutto in macchina per andare in montagna a fare le nottate osservative.

Non ho mai visto un'aurora boreale dal vivo, sono stato molte volte oltre il circolo polare artico, ma sempre in estate, ho visto però  il SAR del Novembre scorso.

Inviato
1 ora fa, qzndq3 ha scritto:

ho visto però  il SAR del Novembre scorso.

Me lo sono perso. Ero ad Innsbruck città e non ho visto niente, nonostante un amico me lo avesse segnalato. Ma nelle Dolomiti è stato ben visibile.

In realtà se ne vide una quando abitavo a Livigno, fine anni '80 circa. Fatto eccezionale.

Ho acquistato il mio Meade 2080 nel 1982 ed avrei pure il filtro da mettere davanti all'ottica per osservare le macchie di Akla! :classic_laugh:

Bello strumento il tuo!

Inviato
29 minuti fa, Rimini ha scritto:

Meade

Ho avuto il Meade LX10 appena uscito, credo fosse il diretto discendente del tuo, non era male e cosa positiva era relativamente facile trasportarlo. A seguire ho preso un TeleVue Ranger per le passeggiare in montagna e un TV85 che sono stati la mia rovina perchè nonostante fosse solo un doppietto ED mi ha fatto capire cosa significa avere un rifrattore apocromatico e da lì a svenarmi con il NP101 e subito dopo con il NP127 su montatura Vixen Sphinx il passo è stato breve.

Sto valutando se comperare un piccolo Maksutov 102/1300 su montatura AZ da lasciare al mare dove al momento ho un binocolone 20x70 Konus (un kiulo di bottiglia) che regalavano con l'abbonamento annuale a Nuovo Orione, però di solito mi porto dietro il binocolo Leica 8X42 che al pari dell'NP127 rasenta la perfezione ottica.

43 minuti fa, Rimini ha scritto:

Bello strumento il tuo!

Grazie

43 minuti fa, Rimini ha scritto:

avrei pure il filtro da mettere davanti all'ottica per osservare le macchie di Akla!

io me lo sono costruito con un foglio di mylar e del cartocino nero

Inviato

Ecco le macchie di Akla fotografate senza nessuna pretesa or ora dal balcone di casa con il cellulare ed un konus acromatico da 60mm focale 700mm proiezione oculare Meade SP26, filtro mylar (strumentini da bimbetti delle medie, foto croppate).

 Come si può vedere al momento nulla di che.

IMG_20240215_124652-a.jpg

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IMG_20240215_124652-b.jpg

  • Melius 1
Inviato

@qzndq3 Accidenti, hai un bel curriculum! Avevo acquistato il filtro in Mylar da Miotti a Milano in occasione dell'eclisse del 11 agosto 1999. Quando sono a Rimini mi capita di fare un salto all'osservatorio dei S.Maria del monte (Saludecio) con un carissimo amico che è tra i fondatori.

@what È una bellissima occupazione ed abitando in montagna ho avuto modo di approfittarne negli anni che furono. Il mio telescopio è trasportabile ma ora la pigrizia regna sovrana e mettere tutto in auto per andare in un sito ragionevolmente buio, ecc. ecc. richiede un certo impegno.

 

 

Inviato
7 ore fa, qzndq3 ha scritto:

Ecco le macchie di Akla fotografate senza nessuna pretesa or ora dal balcone di casa con il cellulare ed un konus acromatico da 60mm focale 700mm proiezione oculare Meade SP26, filtro mylar (strumentini da bimbetti delle medie, foto croppate).

 Come si può vedere al momento nulla di che.

IMG_20240215_124652-a.jpg

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IMG_20240215_124652-b.jpg

 

Seconda foto in basso e minima dovuta all angolazione tra terra sole..si vede benissimo le dimensioni appaiono più contenute. Puntino a sx in basso

Inviato
49 minuti fa, Akla ha scritto:

Seconda foto in basso e minima dovuta all angolazione tra terra sole..si vede benissimo le dimensioni appaiono più contenute. Puntino a sx in basso

Ti ripeto che è nulla di che, ne ho viste di ben più estese in posizione simile. Giusto a titolo di esempio allego una foto del 2006, eclissi parziale con presenza in posizione marginale di macchie solari simili a quelle odierne

IMG_0347.jpg

 

Inviato
5 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

Ti ripeto che è nulla di che, ne ho viste di ben più estese in posizione simile. Giusto a titolo di esempio allego una foto del 2006, eclissi parziale con presenza in posizione marginale di macchie solari simili a quelle odierne

IMG_0347.jpg

Gli astronomi e ricercatori sono dei rimbambiti. Mandagli le tue foto. E spiega che sono inadeguati

Inviato
1 ora fa, Akla ha scritto:

Gli astronomi e ricercatori sono dei rimbambiti. Mandagli le tue foto. E spiega che sono inadeguati

Sto dicendo che le macchie solari al momento visibili dalla Terra e che pertanto puntano verso la Terra stessa, non sono nulla di impressionante. Diverso è che vi siano dei brillamenti con delle forti emissioni, il che può avere delle ripercussioni importanti sulle nostre telecomunicazioni.

Per il 2024 è atteso un aumento significativo dell'attività solare, in genere contestuale all'apparire consistente sia in numero sia in estensione di macchie solari, così come già avvenuto in passato. Per inciso il brillamento più "potente" registrato in epoca moderna è relativo al 2003, mi pare fosse stato catalogato come X40 o forse anche di più (I brillamenti di classe X sono i più rilevanti, in genere ne avvengono una decina l'anno)

Ad ogni modo in queste settimane non vi è notizia che vi siano stati brillamenti di classe X.

Concludo, i ricercatori non sono dei rimbambiti, ma è bene filtrare le notizie che circolano in rete sovente pubblicate con toni sensazionalistici.

 

 

Inviato
2 ore fa, qzndq3 ha scritto:

Sto dicendo che le macchie solari al momento visibili dalla Terra e che pertanto puntano verso la Terra stessa, non sono nulla di impressionante. Diverso è che vi siano dei brillamenti con delle forti emissioni, il che può avere delle ripercussioni importanti sulle nostre telecomunicazioni.

Per il 2024 è atteso un aumento significativo dell'attività solare, in genere contestuale all'apparire consistente sia in numero sia in estensione di macchie solari, così come già avvenuto in passato. Per inciso il brillamento più "potente" registrato in epoca moderna è relativo al 2003, mi pare fosse stato catalogato come X40 o forse anche di più (I brillamenti di classe X sono i più rilevanti, in genere ne avvengono una decina l'anno)

Ad ogni modo in queste settimane non vi è notizia che vi siano stati brillamenti di classe X.

Concludo, i ricercatori non sono dei rimbambiti, ma è bene filtrare le notizie che circolano in rete sovente pubblicate con toni sensazionalistici.

Venerdì 9 febbraio, alle 13:14 ora di Greenwich, le 14:14 in orario CET, è stato infatti registrato un intenso brillamento solare o solar flare di classe X3.3: il secondo più intenso dall’inizio di questo venticinquesimo ciclo solare. Il brillamento è stato emesso da una regione attiva non rivolta verso la terra sul lembo del disco solare, una posizione periferica che lascia intendere che la reale intensità del brillamento potrebbe essere molto superiore. Nell’animazione che segue è visibile l’emissione del flare ripresa dal satellite SDO della NASA, in un canale che osserva la porzione dello spettro elettromagnetico dell’estremo ultravioletto.   

brillamento ha prodotto anche un’enorme emissione di massa coronale (CME, acronimo dell'inglese Coronal Mass Ejection) che consiste nel rilascio repentino, in modo esplosivo, di una piccola porzione di atmosfera solare verso lo spazio interplanetario. Parte di questo materiale ricade sul Sole per attrazione gravitazionale, specie lungo le linee di campo magnetico che guidano il percorso delle particelle cariche. Il materiale che invece ha energia tale da sfuggire definitivamente all’attrazione gravitazionale del Sole, viene espulso e viaggia verso lo spazio interplanetario come una bolla di gas a centinaia di migliaia di gradi, costituito principalmente da elettroni, protoni e piccole quantità di ioni pesanti.

Tra gli effetti che possiamo sperimentare sulla Terra durante questi eventi c’è un incremento del rischio per le persone sui voli transpolari o per gli astronauti, in particolare durante le attività extra-veicolari, perché potrebbero subire una dose di radiazioni ionizzanti superiore al normale. Per questo motivo, il transito ad alta quota sulle aree polari può essere modificato o anche annullato dalle compagnie aeree in occasione di eventi intensi. L’attività solare ha inoltre effetto sui sistemi tecnologici, infatti il l’aumento del flusso di particelle cariche può causare delle perdite di efficienza dei sistemi di comunicazioni e localizzazione, e può avere impatto sui satelliti in orbita, nell’efficienza dei pannelli solari e sui circuiti elettronici a bordo.

Fortunatamente la CME prodotta da questo ultimo evento, non ha colpito pienamente la Terra, ma il suo arrivo in prossimità del nostro pianeta è stato comunque registrato dagli strumenti a bordo dei satelliti, che hanno rilevato un flusso di protoni energetici 100 volte superiore rispetto al normale background.
Per i giorni successivi, come mostra l’immagine di seguito, il flusso di protoni con energia superiore a 10 MeV è rimasto sostenuto, a seguito dell’emissione di CME multiple, ed ha superato il primo livello dei 5 della scala (da S1 a S5) elaborata dall’agenzia americana NOAA. Una scala in cui ogni livello corrisponde all’incremento di un fattore 10 del flusso di protoni con energia superiore ai 10 MeV.

 

10 Mev.

 

Sto caxxi altro che niente....chi era all aperto ahah   10MEV altro che non e successo niente dove si tik tok ma va la....

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fonte Aeronautica Militare. Italiana. 

Servizio meteorologico e radiazioni ionizzanti

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