gbale Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 Per chi è nato tra i 60;e i 70 vi ricordate l'ora di flauto alle medie? Che poi sarebbe stata musica. Qualcuno di noi ha imparato qualcosa o si è appassionato? Non voglio dire di chi sia la colpa ma la cultura anche musicale la devono insegnare principalmente a scuola, poi i genitori a casa. Alle medie a me non hanno insegnato un bel nulla di musica, a parte tirarci lo sputacchiandnento del flauto l'un con l'altro
Martin Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 Il flautino delle medie era una roba tipo così... https://www.youtube.com/watch?v=fZ5G66XfIPw 2
Plot Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 Il 24/2/2024 at 22:46, analogico_09 ha scritto: e fu in quel festival che ascoltai l'intergalattica musica suonata dall'Arkestra ...cosa che mi sta stimolando molto e che avevo accantonato per mancanza di tempo, ma faccio mio anche il video che hai postato nel topic del caminetto. Certo che districarsi su una discografia sterminata si fa fatica a scegliere. Meglio cosi', c'e' abbondanza quindi l 'imbarazzo della scelta cade a fagiuolo e si possono trovare sonorita' di comodo. Rimango in casa visto che sono da queste parti ed affronto la sonorita' e gli spazi sempiterni mistici e magnetici dell' Egitto - 1 1
maverick Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 25 minuti fa, gbale ha scritto: Qualcuno di noi ha imparato qualcosa o si è appassionato? Si, assolutamente sì L'ouverture della Carmen che il nostro prof di Musica ci faceva ascoltare fu il primo, indelebile disco che ricordo; unitamente al lavoro di mio padre negli organi a canne sono stati il seme che ha germogliato in me una passione inesauribile. 1
mozarteum Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 42 minuti fa, Pink ha scritto: chiamato “trap” Sempre colpa dei gobbi 1
analogico_09 Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 Se dobbiamo restare alla musica, un buona cultura musicale e non già il nozionismo - insieme di dati separati tra di loro e di per se inutili se non ad uso della conoscenza - dovrebbe consentirci di riconoscere lo "strappato alla Bartok" (riccorrente nei quartetti per archi del compositore ungherese, non solo nei suoni) nella musica "antica" di Monteverdi, il quale, per rappresentare musicalmente il momento concitato narrato dal Tasso dello scontro tra Tancredi e Clorinda, scrive in partitura: "qui si lascia l'arco e si strappano le corde con le due dita". Oppure saper riconoscere il jazz in Bach e in Stravinsky e Stravinsky e Bach nel jazz; il raga nel gregoriano; la dodecafonia in Mozart; le audaci dissonanze e gli "atonalismi" novecenteschi nelle polifonie rinascimentali fiamminghe; perfino le correlazioni "pericolose" tra l'impressionismo musicale e pittorico (di due se ne fa una.., Monet diceva: "io dipingo come cantano i passeri") e la cultura musicale flamenca del cante y del baile dalle origini "modali" comuni... (Lorca riferiva come Debussy si recasse ogni giorno nel padiglione spagnolo della Expo universale parigina del 1900 per sentire i cantaores andalusi cantare [come dipingono i pittori impressionisti] el cante jondo gitano impregnato di oriente in "tutta sua purezza...")
analogico_09 Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 41 minuti fa, gbale ha scritto: Per chi è nato tra i 60;e i 70 vi ricordate l'ora di flauto alle medie? Che poi sarebbe stata musica. Qualcuno di noi ha imparato qualcosa o si è appassionato? Non voglio dire di chi sia la colpa ma la cultura anche musicale la devono insegnare principalmente a scuola, poi i genitori a casa. Alle medie a me non hanno insegnato un bel nulla di musica, a parte tirarci lo sputacchiandnento del flauto l'un con l'altro Povero flauto dolce, o flauto dritto, o flauto a becco.., cstrumento bellissimo che vanta una formidabile e misconsciutisssima letteratura musicale, come lo avevano ridotto con gli inverecondi sputazzamenti dei pargoli annioati.., io che nacqui prima me lo scampai lo strazio.., la mia educazione musical e scuola fu cantare a squarciagola inni nazionali e canzoni militari, sole che sorgi, va' pensiero ed altri cori d'opera, con un maestro supplente di musica.., invero un ex colonnello dei bersagliere in pensione.., forse non imparammo nulla ima perlomeno ci divertivamo.., facevamo musica.., alla be' e buona, ma si cantava... io che avevo già mutato la voce con il mio tono poco pià adulto, persona dolcissima, il colonnello mi mettevaa fare il solista oppure quello che tirava il coro e a chi non mi dava retta poi erano a fari suoi...
analogico_09 Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 44 minuti fa, Martin ha scritto: Il flautino delle medie era una roba tipo così... https://www.youtube.com/watch?v=fZ5G66XfIPw Bravisima.., il flauto dolce si impara facile ad un primissimo livello pre-dilettantistico ma agli alti livelli compositivi presenta notevoli difficoltà, soprattutto per quando riguarda l'intonazione. Un grade virtuoso dello strumento interpreta Vivaldi col faluto dolce contralto e flauto traverso barocchi al posto del violino. Davvero eccezionale. https://www.youtube.com/watch?v=FndaAP8HkGw&list=PLA5aryTdRI47_Omtgf6ya7DTr5Ky2yuL0&index=6&t=327s
damiano Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 Però la musica è una cosa universale, nel senso che deve, per forza, essere contestualizzata e geolocalizzata. La musica occidentale ha storia lunghissima alle spalle e noi (privilegiati) ne godiamo ampiamente, grazie all'evoluzione tecnologica. Intendo dire che KOB è sicuramente una cosa significativa per noi ma, forse, probabilmente, lo sfondo del pc di un giapponese, cinese o africano avrebbe un musicista incardinato nella cultura relativa ed io, capace di riconoscere il gruppo di kob, sarei rimasto a bocca chiusa, palesando la mia ignoranza relativa. O no? Ciao D.
garmax1 Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: dovrebbe consentirci di riconoscere lo "strappato alla Bartok" (riccorrente nei quartetti per archi del compositore ungherese, non solo nei suoni) nella musica "antica" di Monteverdi, il quale, per rappresentare musicalmente il momento concitato narrato dal Tasso dello scontro tra Tancredi e Clorinda, scrive in partitura: "qui si lascia l'arco e si strappano le corde con le due dita". Oppure saper riconoscere il jazz in Bach e in Stravinsky e Stravinsky e Bach nel jazz; il raga nel gregoriano; la dodecafonia in Mozart; le audaci dissonanze e gli "atonalismi" novecenteschi nelle polifonie rinascimentali fiamminghe Ecco tutto questo te lo invidio veramente. @Turandotpensava di trovare molti sostenitori del nozionismo fotografico, invece ho letto molte osservazioni che in parte condivido Ps: hai cambiato la foto nel tuo avatar e mi ha destabilizzato, prima al primo sguardo notavo subito la tua chiocciola (almeno a me sembrava così).
Pink Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 @gbale alle medie ,quando il prof ha scoperto che studiavo pianoforte già da alcuni anni niente flauto, suonavo su un “incredibile “organo bontempi.😅
maverick Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Bravisima.., il flauto dolce si impara facile ad un primissimo livello pre-dilettantistico ma agli alti livelli compositivi presenta notevoli difficoltà, soprattutto per quando riguarda l'intonazione. Un grade virtuoso dello strumento interpreta Vivaldi col faluto dolce contralto e flauto traverso barocchi al posto del violino. Davvero eccezionale. Come non ricordare Michala Petri che fu probabilmente la prima a sdoganare il flauto dolce sulla grande scena discografica ? Un fenomeno. Come il flautista che hai postato, .. davvero fantastico. 1
Melandri Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 10 ore fa, LaVoceElettrica ha scritto: 10 ore fa, Panurge ha scritto: Questa è facilina, facciamo William Kapell e Milosz Magin. Perché non Ron Jeremy? Senza googolare, però. hai vinto tutto 🙂
analogico_09 Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 1 ora fa, damiano ha scritto: Però la musica è una cosa universale, nel senso che deve, per forza, essere contestualizzata e geolocalizzata. Condivido le tue osservazioni, penso che ogni specifico contesto culturale, pur riconoscendo e comprendendo i linguaggi musicali di altre culture, coltiverà e celebrerà preferenzialmente il linguaggio musicale del proprio luogo. Suppongo inoltre che i vari linguaggi musicali restino universali a prescindere, sia quando vengono capiti, sia quando non vengono capiti in funzione delle provenienze e dei porti di sbarco delle musiche stesse. Il linguaggio letterario, il lessicol la grammatica, il vocabolario invece non è universale, ma molto spesso ci pensa la musica a dire quello che le parole non possono dire/esprimere.
mozarteum Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Il linguaggio letterario, della parola invece non è universale, ma molto spesso ci pensa la musica a dire quello che le parole non possono dire/esprimere. Secondo me invece il linguaggio della musica e’ altrettanto circoscritto. Stasera ho ascoltato i Tre Pezzi di Alban Berg. Che vuoi che si apprezzi non dico a Tehran ma manco a Washington. Un accordo wagneriano non e’ comprensibile a una cultura diversa da quella occidentale. Comprensibile non in senso tecnico ovviamente, perche’ i cinesi e coreani ad esempio sono sempre piu’ bravi nell’eseguire, ma in senso di appartenenza a un mondo a cui quell’accordo parla (forse parlava, oggi le chiavi si stanno smarrendo ma non fuori Italia). Questione di storia, di sentimento della vita su cui c’e’ il poderoso imprinting della cultura di un certo tempo e di un certo luogo. l’insostenibile leggerezza dell’essere che presa avrebbe a Calcutta? Zero E cosi’ ancora L’adagio celeberrimo del trio di Schubert (quello del film Barry Lindon) e’ cosa nostra. allo stesso modo, al di fuori di uno stupore esteriore - quando c’e’, io mi sono rotto le palle a sentire una tamburata identica a se stessa per dieci minuti senza capo ne’ coda a Gedda ne’ mi curo di voler sembrare ad ogni costo aperto e intelligente- e di forme di autosuggestione globaliste, la per esempio attraente musica cinese e indiana non racconta cose nostre. Qui soccorre la curiosita’ culturale. Ma la fruizione della musica va oltre la curiosita’. E’ una penetrazione emotiva. Poi le vie della musica sono infinite. Ci sono eccome le contaminazioni ma esse sono sempre risolte nel senso della trasposizione di esse nel linguaggio “incorporante”. Certo non si puo’ pero’ dire che siccome uno sente di tutto un po’ ha mente piu’ aperta di chi e’ concentrato prevalentemente su un genere, salvo poi apprendere che nel tutto un po’ manca la conoscenza o, talvolta, la capacita’ di comunicare con cose fondamentali di questo o quel genere di musica. Per quanto mi riguarda, preferisco un appassionato di jazz o di rock che sa tutto o moltissimo di jazz e rock piu’ che un saltatore di generi che ignora o forse non apprezza pero’ Lohengrin, il Cosi’ fan Tutte o Kind of blue (ci siamo capiti). Non omnia possumus omnes (folgorante il latino al solito)
analogico_09 Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 1 ora fa, garmax1 ha scritto: Ps: hai cambiato la foto nel tuo avatar e mi ha destabilizzato, prima al primo sguardo notavo subito la tua chiocciola (almeno a me sembrava così). Dopo tanti anni ho voluto cambiare, tutto camnia nella vita, ero affezionato al mio avatar "occhioachiocciola" ma immagino che ci si abituerà anche all'espressione indifferente, sottilmente sprezzante de' "Le Samourai" di fronte alla minaccia. Un "antieroe" di uno dei miei noir del cuore, uno dei grandi caolavori del cinema.
Martin Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 Una curiosità, nel video del flautista suonano con intonazione standard ? (le due cose che invidio a mio fratello sono, nell'ordine: L'orecchio assoluto e 5 anni di meno... )
Superfuzz Inviato 26 Febbraio 2024 Inviato 26 Febbraio 2024 4 ore fa, Pink ha scritto: La cultura musicale è morta da quando esiste quel rumore di fondo chiamato “trap” , finti cantanti che non cantano su finta musica non suonata. Mamma mia che discorsi da ultra boomer… quindi la musica elettronica, i campionamenti e quant’altro non è musica? Anche a me la trap fa mediamente ribrezzo, una sorta di degenerazione del rap da cui prende solo gli elementi più beceri. L’hip hop/rap però è forse l’unica grande rivoluzione musicale degli ultimi 40 anni, al suo interno si trovano delle cose straordinarie ma non è questo il punto. La questione è sempre la stessa, 60 anni fa il rock’n’roll non era considerata musica, solo rumore per giovinastri senza capo né coda, prima ancora il jazz e il blues roba per negri e via dicendo… ciò che non si conosce, capisce e apprezza non è musica. Non ci si deve far piacere tutto, ci mancherebbe, ma tenere la mente e le orecchie aperte non sarebbe male. 2
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