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l’amor che move il sole e l’altre stelle


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Inviato
3 minuti fa, Panurge ha scritto:

Non vi sembra di sfiorare ogni tanto un lievemente protervo Gott o Buddha mit uns? O è solo un fallo di reazione

dici a me?

5 minuti fa, Panurge ha scritto:

un fallo di reazione

il fallo reazionario è sicuramente di destra

Inviato

Aggiungo scienza mitt uns, si può essere profondamente convinti delle proprie opinioni senza dileggio o aggressività, fra uomini di mondo. 

Inviato

Anche perchè avete un'età, poi vi vengono le palpitazioni. 

  • Haha 1
Gaetanoalberto
Inviato
10 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

per questo penso che la libertà individuale e un atteggiamento utilitarista siano fondamentali per avvicinarsi ad un "bene" che possa essere universale. 

Beh, dunque libertà, al momento, la mettiamo dal lato del bene.

Passiamo a laicità?

La libertà comprende anche la possibilità di essere convinti di un trascendente?

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Beh, dunque libertà, al momento, la mettiamo dal lato del bene.

Passiamo a laicità?

La libertà comprende anche la possibilità di essere convinti di un trascendente?

 

occhio che pure "libertà" è estremamente variabile.
perché poi c'è chi ti insegna che la "vera libertà" è quella che ti conculca lui ;)  è un grande classico. 

ho specificato libertà individuale per questo motivo. 

ovviamente la libertà non solo comprende di poter credere nel trascendente, in un dio specifico, ma pure nel poterlo professare liberamente.
la libertà di culto o di non professarne alcuno è essenziale, considerando che moltissimi dei peggiori massacri sono stati fatti contro questa libertà. 

dalle stragi degli ebrei narrate nell'antico testamento, fino agli albigesi sterminati compresi i bambini, o al sangue fra sciiti e sunniti. 

Inviato
12 minuti fa, Panurge ha scritto:

Aggiungo scienza mitt uns, si può essere profondamente convinti delle proprie opinioni senza dileggio o aggressività, fra uomini di mondo

perculatio semper lecita, tra persone adulte e vaccinate, soprattutto in termini di reciprocità e simmetria. L'aggressività non fa per me. Però,  a questo riguardo, tu che fai? metti la scienza al posto di Dio?  e poi come si fa a non perculare? :-)

Orsu, Finisci l'iva e passa all'Ava (Gardner)

Inviato
9 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Passiamo a laicità?

laicità è il contrario di clericalismo, non di religiosità. I laici sono nel lessico della chiesa la parte del popolo di Dio non appartenente al clero né al diaconato. In questo senso molti relativisti estremi sono tutt'altro che laici.

Gaetanoalberto
Inviato
19 minuti fa, Panurge ha scritto:

fra uomini di mondo. 

Parlate per voi. Io statale.

Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

dalle stragi degli ebrei narrate nell'antico testamento, fino agli albigesi sterminati compresi i bambini, o al sangue fra sciiti e sunniti. 

O Hutu e Tutsi, ma pure a Verden si dice che il padre dell'Europa avesse la mano un tantino pesante.

Inviato
18 minuti fa, Panurge ha scritto:

vengono le palpitazioni. 

Si alza la pressione 🤓

Gaetanoalberto
Inviato
3 minuti fa, melos62 ha scritto:

laici sono nel lessico della chiesa la parte del popolo di Dio non appartenente al clero né al diaconato. In questo senso molti relativisti estremi sono tutt'altro che laici.

Ma adesso avete finalmente capito perché sono stato mandato tra voi ?

Inviato
4 minuti fa, melos62 ha scritto:

molti relativisti estremi sono tutt'altro che laici.

Possono negarlo quanto vogliono, ma esempi di fervore scientista ne abbiamo, eccome

Inviato
2 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ma adesso avete finalmente capito perché sono stato mandato tra voi ?

Per separare il grana dall'olio.

Inviato
2 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

perché sono stato mandato tra voi ?

Risposta non evasa...

briandinazareth
Inviato

cerchiamo di rimanere sugli argomenti. 

cercando di screditare l'interlocutore, insultarlo o attribuirgli etichette, non può esistere alcuna discussione sensata.

 

Inviato

Come già detto rientrerei in topic

Ma ovviamente, fate come volete 

Puntualizzo che non scredito nessuno, semmai non mi piace un accanito approccio riduzionista/scientista

Come non mi piace nessuna catechesi coatta

Inviato

I valori morali sono stati e lo sono per la gran parte di uomini e donne inculcati attraverso l'identificazione con i genitori e con la comunità di cui si faceva parte, non oggetto di scelte consapevoli.

L'individuo, quale soggetto altro rispetto alla comunità in cui era nato e cresciuto, è un frutto recente ed ancora acerbo, molto acerbo, della borghesia. Questa forma di individualismo è spesso privo della consapevolezza della sua limitatezza, sconfinando in narcisismo e solipsismo in troppi casi, non considerando che l'uomo è un bios politikos.

Nelle mie letture il miglior tentativo di pensare una morale rivolta ai singoli e non più ereditata da educazione e comunità è in Kant e in particolare nella "Critica della ragion pratica", che colloca l'agire morale nella razionalità, in contrapposizione alla sensibilità. L’agire morale in Kant diviene un conflitto permanente fra la ragione e gli impulsi egoistici e, in quanto tale, si manifesta come un comando che chiede all’uomo di reprimere gli impulsi sensibili. Collocata nella ragione la morale diviene scelta e manifestazione della libertà, ossia la capacità di autodeterminarsi rispetto alle sollecitazioni dell’istinto, di decondizionarsi dalla sensibilità.

Inviato
9 minuti fa, Savgal ha scritto:

I valori morali sono stati e lo sono per la gran parte di uomini e donne inculcati attraverso l'identificazione con i genitori e con la comunità di cui si faceva parte, non oggetto di scelte consapevoli.

L'individuo, quale soggetto altro rispetto alla comunità in cui era nato e cresciuto, è un frutto recente ed ancora acerbo, molto acerbo, della borghesia. Questa forma di individualismo è spesso privo della consapevolezza della sua limitatezza, sconfinando in narcisismo e solipsismo in troppi casi, non considerando che l'uomo è un bios politikos.

Nelle mie letture il miglior tentativo di pensare una morale rivolta ai singoli e non più ereditata da educazione e comunità è in Kant e in particolare nella "Critica della ragion pratica", che colloca l'agire morale nella razionalità, in contrapposizione alla sensibilità. L’agire morale in Kant diviene un conflitto permanente fra la ragione e gli impulsi egoistici e, in quanto tale, si manifesta come un comando che chiede all’uomo di reprimere gli impulsi sensibili. Collocata nella ragione la morale diviene scelta e manifestazione della libertà, ossia la capacità di autodeterminarsi rispetto alle sollecitazioni dell’istinto, di decondizionarsi dalla sensibilità.

Interessante.

Questo vale per il singolo, che può - con fatica - seguire la ragione e non gli impulsi: si può parlare di "dominio di sè"?

:

Spostando il concetto alle masse - nello specifico alla società - quanto di cui sopra è estendibile e/o praticabile?

C'è da attendersi che coi millenni ci si arrivi o è un'utopia?

:

Chiudo con un esempio sciocco, giusto per stemperare un poco la tensione e farci una risata: i giapponesi quanto sono più avanti in questo percorso, dal momento che riescono a mettersi spontaneamente in fila, cosa del tutto preclusa agli italiani?


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