briandinazareth Inviato 4 Marzo 2024 Inviato 4 Marzo 2024 sempre e totalmente attuale, condensato in meno di 2 minuti:
LUIGI64 Inviato 4 Marzo 2024 Inviato 4 Marzo 2024 Agostino dal Commento alla prima Lettera di Giovanni, la lettera sull'amore: "Le azioni degli uomini non si distinguono se non dalla radice dell'amore. Infatti possono succedere molte cose che in apparenza sono buone, ma che non derivano dalla radice dell'amore. I fiori hanno anche delle spine. Alcune cose, in verità, sembrano aspre e crudeli, ma esse hanno come fine la disciplina e sono dettate dall'amore. Dunque, una volta per tutte ti viene proposto un breve precetto: ama e fa'quello che vuoi. Se tu taci, taci per amore; se tu parli, parla per amore; se tu correggi, correggi per amore; se tu perdoni, perdona per amore. Sia in te la radice dell'amore; da questa radice non può derivare se non il bene." 2
Savgal Inviato 4 Marzo 2024 Autore Inviato 4 Marzo 2024 La tendenza aggressiva dell’uomo è una disposizione pulsionale originaria e indipendente e la civiltà trova in essa il suo ostacolo più grave. L’incivilimento è un processo peculiare al quale l’umanità è sottoposta; si tratta di un processo al servizio dell’Eros, che mira a raccogliere prima individui sporadici, poi famiglie, poi stirpi, popoli, nazioni, in una grande unità: il genere umano. Queste moltitudini devono essere legate l’una all’altra. La sola necessità, i vantaggi del lavoro in comune non le terrebbero insieme. Ma a questo programma della civiltà si oppone la naturale pulsione aggressiva dell’uomo, l’ostilità di ciascuno contro tutti e di tutti contro ognuno. Questa pulsione aggressiva è la manifestazione della pulsione di morte, che abbiamo trovato accanto all’Eros e che ne condivide il dominio sul mondo. Questo è il significato dell’evoluzione civile, la lotta tra Eros e Thanatos, tra pulsione di vita e pulsione di distruzione. Questa lotta è il contenuto essenziale della vita, perciò l’evoluzione civile può definirsi come la lotta per la vita della specie umana. (Una sintesi di una serie di argomentazione dal sopra citato "Il disagio della civiltà", lettura che raccomando) Ciò di cui tanti non si rendono conto è che la convivenza civile si regge su fragili equilibri, alimentare l'odio e con esso l'aggressività, rischia di rompere questi equilibri. 2
briandinazareth Inviato 4 Marzo 2024 Inviato 4 Marzo 2024 1 ora fa, Savgal ha scritto: La tendenza aggressiva dell’uomo è una disposizione pulsionale originaria e indipendente e la civiltà trova in essa il suo ostacolo più grave. non penso che sia vero, non credo alla contrapposizione di questo tipo. innanzitutto considerando che l'uomo nel suo processo di autodomesticazione ha sviluppato un livello di aggressività particolarmente basso, da qui anche i caratteri "infantili" rispetto agli altri primati, e se l civiltà è possibile grazie a questo, non mi pare che l'aggressività ne sia necessariamente un ostacolo. poi bisognerebbe distinguere tra aggressività reattiva e proattiva, profondamente diverse e nelle quali usiamo funzioni cerebrali molto diverse. e si dovrebbe distinguere anche tra aggressività intra gruppo oppure esterna. queste differenze rendono l'uso del termine omnicomprensivo di aggressività potenzialmente fuorviante perché può significare cose molto diverse l'una dall'altra. ma la cosa che mi pare più interessante è che mentre l'odio è facilmente definibile e dagli scopi abbastanza chiari, lo stesso non si può dire per la parola molto più ambigua e multiforme di amore. prima è stato citato sant'agostino, spesso preso ad esempio, sugli eretici non mancò di predicare la coercizione (soprattutto in età avanzata) e sappiamo cosa significasse al tempo. per lui era una vera manifestazione d'amore ricondurre con metodi violenti gli eretici a dio come lui lo intendeva. spesso l'amore diventa contrapposto alla tolleranza e all'accettazione dell'altro. così come quando si parla di "vera libertà", in genere cercando di inculcarla a forza. diciamo che mi piace l'idea di amore del video di prima di russell, che nasce dalla tolleranza piuttosto che voler imporre il "bene" ovviamente questi discorsi sono del tutto inadeguati al pensiero infantile di un vannacci che trova facilmente adepti accomunati dall'odio verso qualcuno.
LUIGI64 Inviato 4 Marzo 2024 Inviato 4 Marzo 2024 A me la parola tolleranza non convince Sembra una auto forzatura verso qualcosa o qualcuno, che in fondo non si accetta realmente, ma a cui per il quieto vivere o per convenzione sociale, non ci si oppone Diciamo che manca l'elemento empatico che permette di mettersi nei panni dell'altro, e capire realmente le sue motivazioni Tollerare, lo associo ad un: ho ragione io, ma è meglio non discutere.... Però, meglio di niente C'è da dire, invece, che Dante si è ispirato non poco a Platone 1
briandinazareth Inviato 4 Marzo 2024 Inviato 4 Marzo 2024 2 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Sembra una auto forzatura verso qualcosa o qualcuno, che in fondo non si accetta realmente, ma a cui per il quieto vivere o per convenzione sociale, non ci si oppone Diciamo che manca l'elemento empatico che permette di mettersi nei panni dell'altro, e capire realmente le sue motivazioni Tollerare, lo associo ad un: ho ragione io, ma è meglio non discutere.... in qualche modo lo è, ed è una cosa positiva. non possiamo capire sempre gli altri e non è neppure sbagliato non condividere qualcosa. ad esempio la tolleranza è accettare che qualcuno dica qualcosa che non può piacerci in alcun modo e che troviamo totalmente errato, ma questo non si trasforma in coercizione. può essere una scelta di vita che non condividiamo, una passione che aborriamo ecc. nasce da una forma di comprensione della nostra limitatezza (quindi occorre limitare gli assoluti...soprattutto se apodittici), una questione pratica di scelta di convivenza invece del conflitto e consapevolezza di quanto l'esperienza umana sia plasmata dal tempo e luogo. gesù stesso accettava la schiavitù e mai ha predicato contro di essa, così come non ha predicato contro le assurdità delle pene dell'antico testamento (però si è inventato un escamotage, come poi fece pure maometto...). oggi queste posizioni non sarebbero compatibili con un campione del bene, anche vannacci rimmarrebbe un po' scettico ;) per questo non esistendo un bene assoluto, stabile e condiviso, dovremmo accontentarci di un meglio che è meglio del bene. e se guardiamo alla vita concreta è migliore con la tolleranza. ed è la tolleranza il vero opposto dell'odio
LUIGI64 Inviato 4 Marzo 2024 Inviato 4 Marzo 2024 4 minuti fa, briandinazareth ha scritto: non esistendo un bene assoluto Qui si aprirebbe un mondo Che mi guardo bene di aprire Per chi fosse interessato potrei consigliare Platone Per questo in precedenza, avevo parlato di stato di coscienza Chiudo ☺️
n.enrico Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 Il 3/3/2024 at 23:40, melos62 ha scritto: Gesù uomo,...... Insegnava ai militari a non abusare del loro potere e ad accontentarsi del salario Tutto giusto tranne questo. È Giovanni Battista a dirlo. Gesù si è spinto molto oltre, con concetti che non possono essere solo umani; "... amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi fa del male, benedite coloro che vi maledicono...". Questo per rispondere a chi pensa di paragonare l'amore cristiano a qualsiasi altro concetto di amore partorito dall'uomo o da una qualsiasi sua ideologia. 1
n.enrico Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 Il 4/3/2024 at 17:30, LUIGI64 ha scritto: A me la parola tolleranza non convince Sembra una auto forzatura verso qualcosa o qualcuno, che in fondo non si accetta realmente, ma a cui per il quieto vivere o per convenzione sociale, non ci si oppone Bravo Luigi concordo. Ho trovato il discorso di Russell triste e arido. Di amore, vero, che è slancio e dono di sé, non c'è traccia. 1
melos62 Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 8 ore fa, n.enrico ha scritto: . È Giovanni Battista a dirlo Giusto
melos62 Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 Il 3/3/2024 at 23:48, LUIGI64 ha scritto: Credo che qualcuno si senta particolarmente forte e coriaceo, nell'esprimere queste posizioni rigide, inflessibili e ciniche Il problema di queste persone è la difficoltà a concepirsi dipendenti da un altro fattore. È la superbia luciferina di voler essere pari a Dio, la tentazione dell'albero della vita nell'Eden. Poiché in realtà l'uomo è ontologicamente dipendente, non si fa da sé, occorre censurare la questione dell'origine e del fine. In questo universo così congegnato vige la regola stecheometrica del "nulla si crea, nulla si distrugge", censurando ogni domanda di significato come inutile perché di impossibile risposta. In questa dimensione solo orizzontale e autoreferenziale, l'uomo è uno degli enti solo materiali della realtà sperimentabile, come gli animali e gli oggetti. Questo spiega l'entusiasmo per il darwinismo, che da una delle forme di funzionamento della natura diviene La Legge. E si spiega l'entusiasmo per le macchine, la intelligenza artificiale, alla fine l'uomo non ha bisogno di alcun dio perché di fatto è l'uomo stesso a decidere cosa sia il bene e il male, in base alla cultura del momento. Ovvero del potente pro tempore. Ovviamente questo "non dover pensare al significato" si scontra con la dura testardaggine della realtà che preme in ogni momento col suo mistero, di cui la morte è l'aspetto meno rimovibile.
melos62 Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 Il 4/3/2024 at 18:03, LUIGI64 ha scritto: Il 4/3/2024 at 17:56, briandinazareth ha scritto: non esistendo un bene assoluto Qui si aprirebbe un mondo Che mi guardo bene di aprire Per chi fosse interessato potrei consigliare Platone Per questo in precedenza, avevo parlato di stato di coscienza Ecco la tolleranza, decide uno per tutti che non esiste un bene assoluto, con grande sicurezza e dandolo come un dato di fatto! La vera tolleranza porterebbe a pensare che ognuno può parlare solo per sé, specie se si tratta di questioni così vitali.
Panurge Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 27 minuti fa, melos62 ha scritto: problema di queste persone è la difficoltà a concepirsi dipendenti da un altro fattore. Fortuna imperatrix mundi, mai negato.
melos62 Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 19 minuti fa, Panurge ha scritto: Fortuna imperatrix mundi, mai negato. :-) Tuttavia, come sa bene ogni sabaudo fin dalla culla, la fortuna è solamente un'altra delle leggi secondarie della realtà, come l'evoluzione, la gravità, Solo una delle innumerevoli e ancora ignote condizioni della realtà, non dice nulla circa l'origine e il fine, che sono ciò che tormenta ciascun uomo, più o meno consapevolmente.
Panurge Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 Adesso, melos62 ha scritto: che tormenta ciascun uomo Le spese
Panurge Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 1 minuto fa, melos62 ha scritto: secondarie della realtà, Vizio teleleologico, a meno che le primarie non attengano alla teoria delle stringhe o delle cravatte (ci sarà)
LUIGI64 Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 19 minuti fa, melos62 ha scritto: si spiega l'entusiasmo per le macchine, la intelligenza artificiale, alla fine l'uomo non ha bisogno di alcun dio perché di fatto è l'uomo stesso a decidere cosa sia il bene e il male, in base alla cultura del momento Esatto Qualora considerassimo l'essere umano in maniera tremendamente riduttiva, soltanto una macchina, l'AI diverebbe il nuovo uomo perfetto, per qualcuno non occorrerebbe niente altro. D'altro canto, rischiamo noi stessi di diventare un Wikipedia in carne e ossa, un semplice elaboratore di dati, affastellando sempre più informazioni, con l'auto inganno di riuscire in questo modo di interpretare la realtà in maniera infallibile ed esaustiva 1
Messaggi raccomandati