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Melius Club

l’amor che move il sole e l’altre stelle


Messaggi raccomandati

Inviato

Mo devo controllare qualche dozzina di dichiarazioni Iva, molte regole ancora ignote. 

Inviato
1 minuto fa, Panurge ha scritto:

Vizio teleleologico

secondarie nel senso che certamente non sono primarie, o almeno non abbiamo alcuna evidenza di quelle richieste dai relativisti. Il vizio teleologico è reciproco.

Gaetanoalberto
Inviato
56 minuti fa, melos62 ha scritto:

Il problema di queste persone è la difficoltà a concepirsi dipendenti da un altro fattore. È la superbia luciferina di voler essere pari a Dio,  la tentazione dell'albero della vita nell'Eden. Poiché in realtà l'uomo è ontologicamente dipendente, non si fa da sé, occorre censurare la questione dell'origine e del fine. In questo universo così congegnato vige la regola stecheometrica del "nulla si crea, nulla si distrugge", censurando ogni domanda di significato come inutile perché di impossibile risposta. In questa dimensione solo orizzontale e autoreferenziale,  l'uomo è uno degli enti solo materiali della realtà sperimentabile, come gli animali e gli oggetti. Questo spiega l'entusiasmo per il darwinismo,  che da una delle forme di funzionamento della natura diviene La Legge. E si spiega l'entusiasmo per le macchine, la intelligenza artificiale, alla fine l'uomo non ha bisogno di alcun dio perché di fatto è l'uomo stesso a decidere cosa sia il bene e il male, in base alla cultura del momento. Ovvero del potente pro tempore. Ovviamente questo "non dover pensare al significato" si scontra con la dura testardaggine della realtà che preme in ogni momento col suo mistero, di cui la morte è  l'aspetto meno rimovibile. 

Molto ben scritto e piuttosto interessante.
Non mi trovo con la misteriosità della morte, data a parte (dies certus an incertus quando).

Ricorderei poi che l’orizzonte evolutivo sabaudo ha i confini pratici dell’invecchiamento del barolo. Inutile andare troppo oltre.

Inviato
1 ora fa, Panurge ha scritto:

Mo devo controllare qualche dozzina di dichiarazioni Iva, molte regole ancora ignote

nell'inferno si dice qualcosina sul punto

 

Ch'intende divinar la Circolare

della virtù di Giobbe si approvvisti

che d'altre sfere è tutto un roteare

 

Lo sanno ben color che neri e tristi

nel giorno sedicesimo del mese

fan visita ai lor commercialisti!

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Inviato
11 minuti fa, melos62 ha scritto:

vizio teleologico è reciproco.

Insomma, specchio riflesso, alla fine si torna sempre alle origini, l'asilo 😂

Ma secondo voi l'art 9 delle fatture intra va negli imponibili del quadro VJ

Inviato
1 minuto fa, Panurge ha scritto:

Ma secondo voi l'art 9 delle fatture intra va negli imponibili del quadro VJ

penso: come se fosse antani

Inviato
16 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Non mi trovo con la misteriosità della morte, data a parte (dies certus an incertus quando).

 

 

  • Thanks 1
briandinazareth
Inviato
37 minuti fa, melos62 ha scritto:

non dice nulla circa l'origine e il fine, che sono ciò che tormenta ciascun uomo, più o meno consapevolmente.

 

il problema è che queste origini e fini, normalmente, sono semplificazioni consolatorie. 
un padre che ci ama, la vita che non finisce ecc.

la domanda più profonda è sulla necessità o no che ci debba essere un fine, una volontà superiore o una qualche identificazione dell'uomo in qualcosa di meno caduco.

perché dovrebbe esserci? questa è la domanda senza risposta.

però l'essere immagine e somiglianza di dio, quale cosa potrbbe essere più arrogante e auto esaltante? 

noi non moriremo e torneremo nei nostri corpi, cosa c'è di più consolatorio quando vediamo l'età che si mangia tutto quello che siamo?

tutto ha un fine e viene dalla volontà di dio e dal suo infinito amore ma dalle strade imperscrutabili, cosa ci può essere di più ruffiano di fronte ad un genitore che perde un figlio senza alcuna ragione? 

 

1 ora fa, melos62 ha scritto:

alla fine l'uomo non ha bisogno di alcun dio perché di fatto è l'uomo stesso a decidere cosa sia il bene e il male, in base alla cultura del momento.

 

come è sempre stato e come pure le chiese e le religioni hanno sempre fatto.

oggi uno sterminio di eretici sarebbe considerato "bene" solo da una piccolissima parte dei fedeli, pochi secoli fa tutti, compresi i santi e dottori della chiesa lo ritenevano necessario e bene supremo. 

cosa è sempre stato considerato bene o male? anche per l'uccidere dipende...

se troviamo qualcosa che non ha cambiato mai dal bene al male e viceversa potremmo partire da qualcosa si solido. 

ma le pochissime cose che possiamo indicare che rispondono all'assoluto bene o male, scopriamo che sono patrimonio di tutti e tutte le credenze.

quindi la domanda è: cosa possiamo considerare bene o male assoluto che non ha relazione con l'epoca e il luogo?

 

briandinazareth
Inviato
31 minuti fa, Panurge ha scritto:
46 minuti fa, melos62 ha scritto:

vizio teleologico è reciproco.

Insomma, specchio riflesso, alla fine si torna sempre alle origini, l'asilo 😂

 

la teolologia dovrebbe prima dimostrare di avere un senso ;) 

perché il fine, una ragione dettata dalla volontà, una ragione comprensibile all'uomo delle cose, sono tutte questioni legate a come siamo fatti per sopravvivere. 

quale sarebbe la base concreta per credere che ci debba essere un fine, un origine dettata da volontà o cose simili? 

mi pare una semplificazione per non accettare i limiti di una scimmia nuda che si da molta più importanza di quella che ha nell'universo.

Inviato

qui vedo piu che altro scimmie vestite con toghe dottrinali

  • Haha 1
briandinazareth
Inviato
9 minuti fa, melos62 ha scritto:

qui vedo piu che altro scimmie vestite con toghe dottrinali

 

il disprezzo di chi ha la verità in mano e si sente ad immagine e somiglianza di dio. 

è stato funesto nel passato, quando questo disprezzo aveva il potere. 

ma senza ulteriori insulti, la domanda è rimasta inevasa:

quali sono le cose che a prescindere dal tempo e luogo sono considerate indubitabilmente "bene" e "male" in modo univoco? possiamo riferirci anche solo al mondo giudaico/cristiano se vogliamo circoscrivere il discorso. 

sapresti indicarne qualcuna?

Gaetanoalberto
Inviato

State bboni, tanto non riuscirete a convincere l’altro…

Il tema è antico come l’uomo.

Nell’interrogare sé stessi, l’Universo e la natura umana c’è poco di male, nello scontro tra le visioni c’è ne molto, mentre al contrario, se il bene fosse connaturato all’uomo, basterebbe concentrarsi nel farlo, quale che sia la ragione genetica o spirituale che ci spinge.

Vale l’opposto per il male ovviamente, per il quale nessuna motivazione che non sia l’autodifesa  giustifica.

 

Il sartù é male.

 

Il quadro vj è male.

Inviato

Ad una più attenta analisi, possiamo affermare che la cosa più autoesaltante è l'ipertrofia egoica, spesso dovuta a posizioni di potere e prestigio, anche meramente intellettuale

Tutte le vie spirituali, accessibili a tutti,  suggeriscono di travalicare l'ego personale, definito per antonomasia come il maggior responsabile di tutti quegli atteggiamenti narcisistici disfunzionali e divisivi 

 

  • Thanks 1
briandinazareth
Inviato
8 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

se il bene è connaturato all’uomo, basterebbe concentrarsi nel farlo, quale che sia la ragione genetica o spirituale che ci spinge.

Vale l’opposto per il male ovviamente, per il quale nessuna motivazione che non sia l’autodifesa  giustifica.

 

il problema è definire questo bene in modo condiviso e indipendente dalla cultura, tempo e luogo. 

qualcosa di universale possiamo anche trovarla, ma è complicato e quasi sempre non così universale.

a meno di non rimanere nell'assoluta vaghezza.

Inviato
11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Il sartù é male.

e l'arancin* è figlio di un sartu minore

Gaetanoalberto
Inviato
4 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

nell'assoluta vaghezza.

Non so, rispetto della vita, aiuto nel bisogno. In ogni caso, anche a volerlo individuare come un concetto di natura socioculturale, qualcosa bisogna fare per non cadere nell’assoluta autodeterminazione, che legittimerebbe ciascuno al proprio comodo, pericoloso per l’evoluzione.

Il bisogno di regole é comune (pur nella loro possibile varietà)?

 

Inviato

E saremo pure luciferinamente superbi nel volerci illusoriamente sentirci pari a dio, ma intanto gente come Russell, @briandinazareth, me (fatte le dovute proporzioni, ci mancherebbe) o tanti altri, sono perfettamente consapevoli di essere un mucchietto di atomi, na scoreggetta cosmica, che dura un nulla, e che nulla resterà di noi (intesi come umanità, non solo come singoli), nessun ricordo, nessun manufatto, nessuna traccia, niente, nella migliore delle ipotesi un'infinitesima increspatura dello spazio-tempo e del campo elettromagnetico (ma che ve 'o dico a fa'), totalmente indistinguibile dal rumore di fondo.

Pensa te quanto siamo superbi noi, mica abbiamo l'umiltà di sentirci in missione per conto di dio, di parlare a nome suo.

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