Questo è un messaggio popolare. fabrizio Inviato 7 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Marzo 2024 Salve, tempo fa avevo già aperto un altro thread segnalando problemi legati alle recenti proposte musicali nell'ambito della musica classica (e non solo) : pur accettando come "scelte editoriali" le compressioni e le devastazioni ai danni della musica pop ed easy listening (a parte marchiani errori di sfasatura fra voce dell'interprete e strumentazione ) , mi viene difficile accettare lo stesso trattamento ad album di classica estesi a proposte chiaramente non destinate a fare "cassetta". Se si scorrono le attuali novità proposte su Qobuz riguardanti la musica classica non si può non notare quanto questi files si assomiglino in termini di risultato all'Ascolto : registrazioni piatte, livellate, mono dimensionali , prive di un credibile soundstage ; voci, strumenti e quant'altro vi è registrato disposti su un a fascia orizzontale al di sopra ed al di sotto della quale vi è il nulla. Non è solo un problema di compressione, di perdita di dinamica ,su alcune di queste proposte il volume bisogna alzarlo; qui sembra vi sia un problema di equalizzazione , di tosatura . Ho provato a fare confronti fra questi files , la maggior parte ad alta risoluzione, con altri di analoghe opere realizzarti negli anni passati in formato 16/44 : sono confronti imbarazzanti , un altro mondo . Ho espresso queste mie perplessità a persone che si occupano della materia , mi dicono che sono precise scelte , che i lavori sono rivolti ad un pubblico che ascolta con le cuffiette, il cellulare, in auto, che la maggior parte del business si fa con quel tipo di utenti . La riprova che forse la questione si pone proprio in questi termini l'ho avuta ascoltando l'ultimo lavoro di Lang Lang su Saint Saens, stavo ascoltando propio questo file su Qobuz e riflettevo sulle dimensioni del pianoforte , appiattito ma mostruosamente disposto da un latro all'altro dello stage con l'orchestra nascosta dietro di esso , con gli orchestrali spalla a spalla il fila orizzontale (molto simile all'ultimo della Wang su Rachmaninov) quando il corriere DHL mi ha suonato alla porta per consegnami proprio l'equivalente in LP, acquistato mesi fa in pre-vendita sul sito della Deutsche Grammophon; il mio primo pensiero è stato " ho buttato 50 euro" e , solo per scrupolo l'ho messo sul giradischi...per scoprire che era un altro lavoro, bellissimo , al di là delle controverse opinioni sull'esecutore , registrato e trasferito sul vinile con maestria. Il files è lo stesso solo che è da applausi il lavoro svolto da chi ha eseguito il mastering dedicato al Disco. Questo vuol dire che si può , che se si vuole la qualità e le persone in grado di gestirla ci sono ...manca solo la voce degli utilizzatori interessati anche alla qualità per pretendere che uno spazio, per chi ancora ascolta, sia mantenuto. Nel frattempo una segnalazione anche su un altro social h provveduto a farla .....speriamo https://www.facebook.com/groups/amiciaudiofili/permalink/2367489366784869 Saluti, Fabrizio 3 1
ref3a Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 ciao, grazie per l'intervento Credo che se anche la comunità audiofila mondiale in toto facesse sciopero (vale a dire e smettesse di acquistare musica in qualsivoglia forma e formato) gli interlocutori manco se ne accorgerebbero. Questa è la triste verità temo. Alla meglio si fanno la guerra tra loro propinandoci per miglioramenti i vari formati HD (quindi innalzamento di bit e di khz) come se fosse manna dal cielo... Per il resto siamo nelle mani della fortuna se non del caso mi sa ciao
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 7 Marzo 2024 Moderatori Inviato 7 Marzo 2024 36 minuti fa, fabrizio ha scritto: e riflettevo sulle dimensioni del pianoforte , appiattito ma mostruosamente disposto da un latro all'altro dello stage Purtroppo anche anni addietro dove la qualità era più ricercata dai fonici ho avuto modo di ascoltare su vinili o cd pianoforti con larghezza esasperata al massimo, decisamente innaturale....nulla di nuovo. 1
scroodge Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 Ciao Fabrizio, su questo sono pienamente con te. Spesso (non sempre per fortuna) è appannagio delle major, che ogni volta che producono una release di un titolo, nuovo o già in catalogo che sia, e in qualunque formato o supporto sia, il criterio è il buisness e non la qualità. I produttori indipendenti spesso lavorano, certo per guadagnare, ma hanno ancora in mente la qualità come obiettivo. Cmq... è un cosa che va avanti da decenni..
fabrizio Inviato 7 Marzo 2024 Autore Inviato 7 Marzo 2024 @ref3a Salve, da estimatore di quello che rappresenta il tuo nickname , sono parzialmente d'accordo ; se il numero di persone che si dedicano a comprare apparati di un certo costo , non si li migrassero a questo e facessero massa critica , qualcuno se ne accorgerebbe . Saluti, Fabrizio
fabrizio Inviato 7 Marzo 2024 Autore Inviato 7 Marzo 2024 18 minuti fa, BEST-GROOVE ha scritto: Purtroppo anche anni addietro dove la qualità era più ricercata dai fonici ho avuto modo di ascoltare su vinili o cd pianoforti con larghezza esasperata al massimo, decisamente innaturale....nulla di nuovo. Salve, il pianoforte iper microfonato o la batteria "spalmata" alla ECM assumerebbero il valore di peccati veniali se ci fosse anche il resto. Ora il problema è molto più grave. Saluti, Fabrizio.
Questo è un messaggio popolare. Dufay Inviato 7 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Marzo 2024 Di cosa stiate parlando non si capisce... Basta avere un abbonamento a qualche piattaforma digitale Ed è subito molto chiaro che la qualità media delle registrazioni non sia affatto male anzi. Ho in memoria decine e decine di musiche eccellentemente registrate oltre che di qualità artistiche di livello. Questo è un ultimissimo esempio. Artisti grandiosi per registrazione grandiosa Ma di che ci si lamenta? 4
Bunker Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 Io credo che per via delle nuove tecnologie stia anche andando perduto un modo di lavorare un po' più (forzatamente) minimale ma che riduceva il margine di errore. Se ne parlava, proprio riguardo alla dimensione di alcuni strumenti ostici a livello di microfonazione (come appunto il piano e la batteria) in una mailing list dove ci sono diversi fonici titolati e di altissimo livello da tempo ritirati. Comunque il problema non c'è solo nella classica ma anche nel jazz. Non sono un nostalgico, e non uso praticamente più l'analogico, però non posso negare che a livello di soundstage gli LP degli anni 60-70, anche rippati in digitale, sono nettamente superiori. Il fatto che anche se rimasterizzate di recente tali opere mantengano inalterata la superiorità a livello di soundstage, mi fa pensare che ha ragione chi sostiene che la differenza sia prevalentemente nelle tecniche di ripresa. Comunque purtroppo queste sono cose su cui come audiofili non possiamo minimamente influire.
Questo è un messaggio popolare. eduardo Inviato 7 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Marzo 2024 23 minuti fa, Bunker ha scritto: come audiofili non possiamo minimamente influire Siamo morti ma non ce ne siamo ancora accorti. E fa pure rima 6
Ligo Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 Secondo me non bisogna incorrere in generalizzazioni. Sia oggi sia in passato si trovano registrazioni buone, ottime e pessime. Oggi gli strumenti rendono più semplice le operazioni di editing e questa è un'arma a doppio taglio perché chiunque può improvvisarsi fonico ma chi ci capisce ha più possibilità e flessibilità rispetto a un tempo. È vero che si deve pensare al mercato ma altrettanto vero che oggi le cuffiette hanno una qualità impensabile ai miei tempi, lo dico perché ho un figlio che ne fa uso estensivo, e il buono e il cattivo emergono chiaramente. Ascoltare con le cuffiette non significa nulla, non è sinonimo di non capire quello che si ascolta. Luoghi comuni triti e ritriti. Io ascoltavo con il walkman nella cosiddetta età d'oro delle registrazioni, pensate fosse meglio? 1
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 7 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Marzo 2024 Non bisogna generalizzare. Anche oggi ci sono registrazioni stratosferiche e il cd soundstage spesso non e’ altro che la nostra aspettativa di come un qualcosa che ignoriamo debba suonare nello spazio. Ma anche negli ascolti dal vero piu’ o meno ravvicinato i sound stage possibili sono tanti. Anzi in una sala sonante in buona posizione il suono s’allarga, si ingrandisce, interagisce armonicamente fra strumenti perdendo la direzionalita’ chiururgica cara all’audiofilo. Ci vuole solo credibilita’ complessiva della registrazione. 6
aldina Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 1 ora fa, scroodge ha scritto: Ciao Fabrizio, su questo sono pienamente con te. Pazzesco, Scroodge che per una volta concorda con Fabrizio! Mai avrei più pensato... Questa si che è una notizia! Dai ragazzi si scherza neh? Fine OT, ritorno in topic 1
Pinkflo Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 Ci sarebbe molto da dire intanto considera che quel lavoro di Lang Lang é stato stroncato dal critico di Classica Today, c’è anche su YouTube sotto Ultimate Classical muisic… non ho ascoltato tutta la critica ma sono sicuro che parlerà anche della qualità audio, magari dagli un occhiata
Pinkflo Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 E comunque in generale secondo me si potrebbe risssumere tutto con “meraviglie del digitale”, ovviamente quello usato male, come in altri ambiti della vita ci sta devastando. Aspettiamo solo gli algoritmi completi che mixeranno e masterizzeranno da soli i dischi poi vedremo quanto suoneranno anonimi, freddi e clinici.
Membro_0023 Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 20 minuti fa, mozarteum ha scritto: la direzionalita’ chiururgica cara all’audiofilo caratteristica che ho sempre trovato piuttosto ridicola, infatti
Dufay Inviato 7 Marzo 2024 Inviato 7 Marzo 2024 23 minuti fa, mozarteum ha scritto: Non bisogna generalizzare. Anche oggi ci sono registrazioni stratosferiche e il cd soundstage spesso non e’ altro che la nostra aspettativa di come un qualcosa che ignoriamo debba suonare nello spazio. Ma anche negli ascolti dal vero piu’ o meno ravvicinato i sound stage possibili sono tanti. Anzi in una sala sonante in buona posizione il suono s’allarga, si ingrandisce, interagisce armonicamente fra strumenti perdendo la direzionalita’ chiururgica cara all’audiofilo. Ci vuole solo credibilita’ complessiva della registrazione. Alcuni, troppi, non hanno proprio idea di cosa sia la credibilità Stanno a guarda' ar capello e pure quello sbagliato.
fabrizio Inviato 7 Marzo 2024 Autore Inviato 7 Marzo 2024 21 minuti fa, Dufay ha scritto: Alcuni, troppi, non hanno proprio idea di cosa sia la credibilità Stanno a guarda' ar capello e pure quello sbagliato. Salve, proprio questo esempio volevo citare, provate a confrontare •Preghiera “ tratto dall’album postato e lo stesso file inserito un anno dopo in una raccolta effettuata dalla stessa etichetta ; in questo caso gli strumenti risultano molto più svincolati , non sono allineati nella stessa riga , sono su due piani diversi ci sono più rilasci armonici .
Amministratori cactus_atomo Inviato 7 Marzo 2024 Amministratori Inviato 7 Marzo 2024 nessun capello, è la logica del business.i prncipali fruitori della muica in streaming sono i giovani ch ascoltano in mobilità e in cuffiette, e in mobilità le variazioni dinamiche non sono un pregio ma un difetto (i pianissimo scompaiono coperti dal rumore di fomdo, i fortissimo assordano) raramente prezzo baso e qalità vanno d'accordo 1
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