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Melius Club

Ma è possibile che nessuno se ne accorga? Dove sono gli Audiofili?


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Membro_0023
Inviato
15 minuti fa, TetsuSan ha scritto:

un certo sig. Tyler, della ProAc, diceva che per lui un diffusore suonava bene quando riproduceva perfettamente il suono della voce della figlia

E' una frase ad effetto, perché se l'avesse pensato davvero, avrebbe prodotto solo diffusori monovia, ottenendo l'effetto richiesto con maggiore efficacia e semplicità.

  • Melius 1
Inviato

Salve, 

prima di postare qualsiasi mia impressione ho la sana abitudine di confrontarmi prima con altri , mi interessa sapere il parere di chi è in grado di dare conferma o meno ; frequento parecchi addetti ai lavori , frequento chi di musica ci vive , perché la esegue, la dirige, la compone , la insegna , la registra . Sono un appassionato di musica ; la mia formazione non viene da ieri, sono oltre cinquant’anni che, a livello di passione prima e di professione poi ne frequento il mondo . Un mondo variegato , dove ognuno ha la sua specializzazione , il concertista deve fidarsi dell’accordatore , spesso si fida solo di quello  etc…

In questo mondo composito ho realizzato che ho le doti di chi è in grado di ascoltare e di valutare  , non ( purtroppo ) la tecnica dell’esecuzione o l’attinente svolgimento dello spartito , ma la qualità complessiva del suono sia quando ascolto dal vivo che , con maggior competenza , la qualità e la correttezza quando viene riprodotto da un sistema. ( perché sono in grado di valutare la corretta messa a punto del sistema, premessa imprescindibile per la corretta riproduzione)
Gli album che ho citato , mi sono per ora limitato a quelli postati ma riprenderò a citarne altri non appena tornerò a casa dopo un lungo giro di visite a casa di appassionati , non hanno per me i requisiti tecnici e la qualità per essere classificati  idonei ad essere ascoltati da chi si professa “audiofilo” o di rappresentare  la qualità e , spesso , l’eccellenza che le stesse case editrici sono in grado di produrre e per le quali ci hanno abituato in passato .

Purtroppo il problema non riguarda solo DG ( della cui produzione vinilica sono un cultore avendone a casa un numero tale da farmi sperare di giungere a breve all’integrale dell’era stereo ) , riguarda in generale tutte le etichette escluso poche evidentemente orientate al mondo dell’audiofilia .( volenti o nolenti, indipendentemente dalle valutazioni sulla notorietà degli interpreti che rappresenta , fra le poche etichette presenti , Velut Luna , i parametri qualitativi li rispetta ) 

Nelle scorse settimane ho interessato al problema un addetto ai lavori che opera nel mondo della produzione musicale, che frequenta i grossi studi internazionali , oltre che a comporre , dirigere e ad insegnare, per capire  se la direzione presa dal mercato è una precisa scelta  o se vi è qualche speranza . 
Io comunque continuerò a portare avanti la mia , spero non solitaria, battaglia ; ci sono abituato , sette anni fa ho iniziato quella sulle curve di equalizzazione dei dischi stereo , una battaglia a livello mondiale ( l’intero mondo del disco non ha quasi mai  ascoltato correttamente quello che ha prodotto) all’inizio quasi in solitaria e sbeffeggiato , ora con sempre più numerosi amici. 
Alla prossima. 


Saluti, Fabrizio.

Inviato
11 minuti fa, fabrizio ha scritto:

Io comunque continuerò a portare avanti la mia , spero non solitaria, battaglia ; ci sono abituato , sette anni fa ho iniziato quella sulle curve di equalizzazione dei dischi stereo , una battaglia a livello mondiale ( l’intero mondo del disco non ha quasi mai  ascoltato correttamente quello che ha prodotto) all’inizio quasi in solitaria e sbeffeggiato , ora con sempre più numerosi amici. 

Ciao, ti capisco, io non ascolto la musica classica ma prog rock e dintorni e anni fa ho iniziato una piccola battaglia contro la loudness war e ho avuto le stesse impressioni tue...a nessuno sembra importare nulla del grave problema che persiste tutt'oggi, mi chiedo sempre come sia possibile che io mi rendo conto subito se un disco è iper compresso e suona da schifo mentre gli altri quel disco se lo ascoltano magari su impianti da 10 mila euro e gli va pure bene, anche su questo forum che dovrebbe essere frequentato da chi ha un orecchio più "educato" sono pochi quelli che si arrabbiano quando a un disco è stato fatto un mastering esageratamente compresso. 

Inviato
16 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Ma … ricorda l’adagio del mio vecchi Prof.: chi sa fa, chi non sa insegna.

 Non è proprio così, caro mio... altrimenti da dove sarebbero usciti fior di geni compositori e strumentisti?

Da bravi insegnanti ...

Infatti il detto corretto è:

<< Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna >> :  è assai diverso ... :classic_wink:

Inviato
6 ore fa, TetsuSan ha scritto:

di sentire, così come crede di vedere. Il metro di giudizio di una registrazione non è il suono dal vivo, ma ciò che esce dai diffusori della regia dello studio dove è stata prodotta

 

senza polemica ma non sono d'accordo - qui vi è una realtà da riprodurre - complessa - variegata - variabile - ma un evento reale come riferimento c'è - come quanto gli artisti pittori riproducono il mare o il cielo - abbiamo mille mari e mille cieli diversi sulla terra - ma una realtà da riprodurre vi è:  ad esempio nelle nudità di qualche secolo fa - le signore erano molto più generose mediamente di quelle di oggi - ma l'arte (Rubens se non ricorda male( le ha immortalate con il gusto e l'eros di allora. 

 

quindi prima avere un idea (anche non circostanziata) della musica dal vivo - un assaggio almeno (qualunque essa sia) e poi avere (e qui concordo con te) esperienze di ascolto di ottimi impianti. Amio umile parere ci vogliono entrambi questi elementi.

 

 

Inviato
3 ore fa, fabrizio ha scritto:

una battaglia a livello mondiale ( l’intero mondo del disco non ha quasi mai  ascoltato correttamente quello che ha prodotto)

Battaglia contro chi?

Inviato
3 ore fa, Max440 ha scritto:

Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna

Giustissimo! È esattamente questo il significato di quella frase … che poi è un antico adagio..

Ma il mio prof. la diceva come l’ho scritta io … un pò perché suona meglio nella sua forma sintetica … un pò perché era una frecciata all’Università nel suo complesso ..😆😉

Ma il senso integrale e corretto di quel vecchio adagio, è quello che poi hai specificato tu!😉

 

Inviato

Infatti il direttore Ferrari era un grande diretta

 

Inviato
22 ore fa, SimoTocca ha scritto:

No, questa è la semplice logica applicata ai fatti! Non c’è nessun oracolo.

Si sta parlando di registrazioni di musica classica. Per valutare se suonano bene o male mi serve quale metro di comparazione secondo te?

Scusa però mi sembra si stia andando fuori tema. L'amico Fabrizio non sta comparando una riproduzione su disco con una dal vivo ma sta paragonando due riproduzioni su disco. Il tema qui non è neppure soltanto la dinamica che ovviamente non può essere paragona al DAL VIVO ma anche e soprattutto di soundstage e immagine sonora. Perdonami ma tu se vai ad un concerto potrai mai sentire un suona che ti arriva piatto e soprattutto adimensionale ? Direi che è impossibile. In una sala da concerto tisenti investito dal suono e se chiudi gli occhi sai perfettamente dove sono i contrabbassi e dove sono i violini. Ci sono invece registrazioni dove praticamente l'immagine sonora non esiste proprio. Ergo per me è sbagliata la manipolazione che è stata fatta di quel master. Simone però se ricordo bene tu sei un assiduo ascoltatore in cuffia e probabilmente questo problema che è drammatico nell'ascolto con i diffusori lo è molto meno in cuffia.

Per il resto che la qualità dei dischi sia peggiorata enormemente nel tempo è evidente ma è sostanzialmente dovuta al differente modo di fruire della musica rispetto ad un tempo. Il fatto che un vinile ha più qualità dipende dal solo fatto che per ascoltare un vinile ad oggi devi avere un impianto casalingo bello o brutto che sia mentre per ascoltare un cd o un file il 99,999% delle persone sulla terra utilizza uno smartphone e/o una autoradio.

Saluti

Inviato
11 ore fa, senek65 ha scritto:

Oggi con un telefono e un paio di cuffiette puoi godere di ascolti con una qualità molto più che accettabile.

Affermazione abbastanza inquietante. :classic_biggrin:

Inviato
7 ore fa, maabus ha scritto:

Ciao, ti capisco, io non ascolto la musica classica ma prog rock e dintorni e anni fa ho iniziato una piccola battaglia contro la loudness war e ho avuto le stesse impressioni tue...a nessuno sembra importare nulla del grave problema che persiste tutt'oggi, mi chiedo sempre come sia possibile che io mi rendo conto subito se un disco è iper compresso e suona da schifo mentre gli altri quel disco se lo ascoltano magari su impianti da 10 mila euro e gli va pure bene, anche su questo forum che dovrebbe essere frequentato da chi ha un orecchio più "educato" sono pochi quelli che si arrabbiano quando a un disco è stato fatto un mastering esageratamente compresso.

Ti capisco perfettamente. Io ho dischi dei The National che adoro con un DR 4. Il problema è che non sono cattivi gli ingegneri del suono ma se io facessi quel disco con un DR 10 la stragrande maggioranza delle persone, dallo smartphone ne godrebbe molto meno. Sulla classica il discorso si amplifica. Tra un pianissimo e un fortissimo di una grande orchestra potrebbe avere un picco di 50dB su un disco non molto compresso. Ma se quei 50dB li provi ad ascoltare su uno smartphone sarebbe un dramma esattamente come in macchina con l'autoradio. O metti un volume che non ti fa sentire il pianissimo e poi senti bene il fortissimo oppure metti il volume che ti fa sentire il pianissimo e poi corri dall'otorino quando arriva il fortissimo. Il problema della compressione e del perchè si fa è tutto qui.

Ormai, ricordiamocelo sempre, chi ha un impianto casalingo è un di cui del di cui del di cui della razza umana. Negli anni 80 era uno standard in tutte le case degli Italiani.

Saluti

Inviato
42 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Perdonami ma tu se vai ad un concerto potrai mai sentire un suona che ti arriva piatto e soprattutto adimensionale ? Direi che è impossibile. In una sala da concerto tisenti investito dal suono e se chiudi gli occhi sai perfettamente dove sono i contrabbassi e dove sono i violini.

Certo sai dove sono gli strumenti da destra a sinistra ma in profondità molto meno a meno che sei nelle prime file vicino all'orchestra. Quando ci sono pochi strumenti sul palco allora in quei casi si possono dedurre di più il loro posizionamento in profondità forse per il fatto che le riflessioni di ciascun strumento contro le diverse pareti sono più distinguibili e quindi la nostra mente riesce a calcolare meglio le eventuali distanze. Questo lo noto quando prima del concerto sono gioà in sala e adagio adagio arrivano i musicisti a fare il loro riscaldamento sul podio. Con l'aumentare del numero degli strumenti meno si nota la loro profondità anche fra di loro.

  • Melius 1
Inviato
53 minuti fa, rpezzane ha scritto:

O metti un volume che non ti fa sentire il pianissimo e poi senti bene il fortissimo oppure metti il volume che ti fa sentire il pianissimo e poi corri dall'otorino quando arriva il fortissimo. Il problema della compressione e del perchè si fa è tutto qui.

E non c’era negli osannati anni 60?

Inviato
2 ore fa, rpezzane ha scritto:

Ci sono invece registrazioni dove praticamente l'immagine sonora non esiste proprio.

Difficile trovare in DG Decca Sony ecc registrazioni carenti da questo di vista ormai. Invece andate a sentire proprio quella del video spottone acchiappa audiofilo di qualche pagina fa… se queste sono le registrazioni eccellenti annamo bene.

Inviato
13 ore fa, mozarteum ha scritto:

E non c’era negli osannati anni 60?

Non ho capito la domanda. Gli anni 60 non li ho vissuti. Gli 80 si e in ogni casa c'era un impianto. La musica si incideva per ascoltarla sugli impianti. oggi non è più così. Se il 99% ascolta da cellulare la musica la produco affinchè sia sfruttata al massimo sul cellulare. M pare evidente. Sono dati oggettivi. Tutti i dischi degli anni 90 hanno dinamiche superiori alle ristampe degli anni successivi. Fanno eccezione ovviamente le etichette audiofile.

Saluti

Inviato
16 ore fa, rpezzane ha scritto:

L'amico Fabrizio non sta comparando una riproduzione su disco con una dal vivo ma sta paragonando due riproduzioni su disco.

Ed è questa la “trappola logica”. Fabrizio compara due registrazioni, ma come fa a stabilire quale delle due sia più “fedele”, più verosimile all’evento dal vivo…se non conosce l’evento dal vivo medesimo?? Sarebbe come se, passami il paragone, Fabrizio confrontasse due copie della Gioconda di Leonardo…senza conoscere il quadro originale!!! 
È chiaro, adesso,  il mio ragionamento?

Come fai a dire questa copia è più fedele alla Monna Lisa se non hai mai visto la Gioconda dal vivo al Louvre? 
Qui voi state sostenendo questo assurdo logico!! Valuto quale delle due copie è migliore senza conoscere l’originale!

Completamente diverso sarebbe il ragionamento se si parlasse di musica Rock, dove sia gli strumenti che la voce passano, in maniera “nativa” da amplificazione (anche la batteria, sissignori, viene amplificata in un concerto..). Nel Rock…ecco… valutare “l’originale” è discorso complesso. Una medesima chitarra Fender Stratocaster suona diversa se attaccata ad un “amplificatore-cassa acustica Mashall” oppure se, tramite mixer, viene riprodotta allo stadio da un muro di JBL! Ma… senza passare per un amplificatore il suono della chitarra elettrica non esiste! E quindi.. quale è l’originale della Fender?

Insomma, il ragionamento che potete fare sul Rock, e cioè confronto due registrazioni perché l’originale in qualche maniera non è conoscibile, non potete farlo sulla musica classica!! 
Tutto qui…

  • Melius 2
Inviato

@SimoTocca Scusami ma un conto è essere musicofilo es esperto artistico di musica. Un conto è capire come si sviluppa il suono. Nei dischi che ha segnalato @fabrizio ci sono proprio degli errori macroscopici. Il suono in un auditorium non sarebbe mai potuto uscire così. Non stiamo parlando di scelte artistiche. Se a te arriva una massa sonora informe oppure una lama orizzontale piatta senza immagine, è impossibile che in teatro tu abbia ascoltato quello.

Di questo si parla. Non si parla del dettaglietto tecnico ma dell'effetto macroscopico.

Penso che tutti sia entrati 2 volte in un auditorium nella vita. Be! quello rappresentato su quei dischi non ha nulla di verosimile con un evento dal vivo.

Saluti

Inviato
Il 7/3/2024 at 14:07, Pinkflo ha scritto:

Ci sarebbe molto da dire intanto considera che quel lavoro di Lang Lang é stato stroncato dal critico di Classica Today, c’è anche su YouTube sotto Ultimate Classical muisic… non ho ascoltato tutta la critica ma sono sicuro che parlerà anche della qualità audio, magari dagli un occhiata 

Grazie per la segnalazione. Che Lang Lang divide molto il mondo musicale è noto e se si vuole distruggere un lavoro di una persona perché si hanno altri gusti ed un'altra educazione musicale è molto facile. Per molte cose che dice sull'interpretazione gli dò retta ma ci sono anche nuove tendenze nell'interpretazione che bisogna tener conto e c'è tanta gente a cui piace. Che un Rubinstein o, aggiungo io, un Ciccolini interpreta Saint-Saens in modo molto più variato e colorato lo si dovrebbe sapere ancora prima di ascoltare il CD. Della qualità audio ha anche detto qualcosa, ha ragione quando dice che i pianoforti si trovano molto davanti all'orchestra (altro che tutto piatto come alcuni scrivono). Indubbiamente si vuole evidenziare "la prima donna" ma questo CD è fatto per i fan di Lang Lang non per divulgare le opere di Saint-Saens. La tecnica di Lang Lang viene evidenziata, la ripresa di tutto è di prima fila. Fra l'altro non di raro sento audiofili che asseriscono che loro vorrebbero sentire il suono come essere sul palco. In questa registrazione si sente benissimo tutti i tocci del Lang Lang e si sente benissimo se sono pianissimo, piano, forte o fortissimo. Di dinamica trovo che ce n'è da vendere per esempio tanto che ogni tanto certi passaggi di qualche sezione orchestrale non si sentono quasi.

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