TetsuSan Inviato 10 Marzo 2024 Inviato 10 Marzo 2024 @SimoTocca Ok, una cosa è certa. Secondo il sig. SimoTocca per vendere hifi basta dichiarare che si ha preso come riferimento il suono dal vivo, dopodiché va tutto benissimo. Cioè : il suono dal vivo è uno, a parità di orchestra e ambiente. Quindi Altec, Infinity, Genesis, Magico, Wilson, siccome si ispirano tutte al suono dal vivo, suonano potenzialmente tutti uguali (proprietà transitiva : se A=B e A=C e A=D vuol dire che B=C=D= "decine di nomi che hanno fatto la storia dell'Alta Fedeltà". Suonano uguali. Tu lo hai scritto. O no ???? Se invece suonano diverse, a cosa si ispirano ? Quanti "suoni dal vivo" esistono ?????
SimoTocca Inviato 10 Marzo 2024 Inviato 10 Marzo 2024 @TetsuSan Cito le tue testuali parole: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Se esistesse la perfezione sonora sì, Altec, Infinity, Magico suonerebbero tutte eguali. Ma..no, siamo ben lontani dalla perfezione e quindi la realtà è data da tentativi di avvicinarsi alla perfezione partendo da teorie diverse: diffusori dinamici, planari, a tromba, elettrostatici e quant’altro: suonano tutti diversi! Tutti diversi perché tutti imperfetti ma con una cosa in comune: tanto più la loro qualità audio è alta, quanto più rassomigliano al suono “reale”, quello dal vivo. Questa è dunque la storia dell’Alta Fedeltà, il suo significato più profondo… Quella che invece dici tu è storia diversa, è la Mia Fedeltà, la MyFi, quello che preferisco, senza avere un metro di paragone, ma solo “a sensazione”, a pelle, e sopratutto senza avere in mente come suona dal vivo una tromba, un pianoforte, un violino, una voce di soprano o di tenore. È così che tu valuti se una registrazione o un impianto audio sono buoni? Sì? Liberissimo, per fortuna ciascuno può scegliere la sua strada… ma la tua strada non è la mia, e cammina cammina attento che senza punti di riferimento, che sia una bussola o una stella. in un lungo viaggio alla fine si rischia di perdersi..… 😉
senek65 Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 12 ore fa, mozarteum ha scritto: Io penso piu’ semplicemente che non bisogna generalizzare. Alcune registrazioni d’oggi sono superlative altre meno come in ogni epoca. Esattamente. A me peare così semplice e lineare che non riesco a comprendere, se non ci sono retropensieri, questa continua lotta tra il passato e il presente. Anzi, se vogliamo dirla tutta, la qualità media dell'ascolto, e parlo in generale, è immensamente superiore al giorno d'oggi rispetto al passato. Un tempo dovevi essere fortunato e avere a disposizione un certo budget non trascurabile per poter ascoltare bene. Oggi con un telefono e un paio di cuffiette puoi godere di ascolti con una qualità molto più che accettabile. 1
TetsuSan Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 7 ore fa, SimoTocca ha scritto: È così che tu valuti se una registrazione o un impianto audio sono buoni? Sì? E' questo il punto fondamentale dell'hifi. Tu giudichi secondo metro di giudizio che ritieni assoluto, ma lo è solo per te. Tu non sai, e non puoi sapere, cosa sento io, o chiunque altro. Tu non sai cosa sente @fabrizio. La mente crede di sentire, così come crede di vedere. Il metro di giudizio di una registrazione non è il suono dal vivo, ma ciò che esce dai diffusori della regia dello studio dove è stata prodotta. Certo, gli ingegneri del suono ti diranno che loro cercano di avvicinarsi maggiormente al suono dal vivo, ma ognuno a modo suo. Poi ci sono le scuole di pensiero, gli ordini di scuderia e così via. I"marchi di fabbrica". In ultimo, ci sono i sistemi di produzione del suono in regia. Tu hai gli stessi diffusori delle regie DG ? Hai la medesima acustica nell'ambiente ? Vedi che tu, a tuo modo, hai la tua my-fi ? Però racconti a te stesso che arrivi al medesimo risultato per strade diverse. E ci credi pure.
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 13 ore fa, SimoTocca ha scritto: Lo decide chi va a teatro ad ascoltare la musica dal vivo, lo decide! Adesso arriveranno quelli che "la musica riprodotta non c'entra nulla con quella dal vivo", e non ne usciamo più. 1
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 1 ora fa, TetsuSan ha scritto: Tu giudichi secondo metro di giudizio che ritieni assoluto, ma lo è solo per te. Il metro di giudizio è solo la realtà. Il resto è filosofia spicciola da divanisti incalliti. 1
captainsensible Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 18 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Il metro di giudizio è solo la realtà. La realtà che ho in mente io è diversa dalla realtà che ha in mente qualcun altro: chi è più reale io, o qualcun altro ? Bel dilemma CS
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 2 minuti fa, captainsensible ha scritto: La realtà che ho in mente io è diversa dalla realtà che ha in mente qualcun altro Allora non è la realtà, e ricadiamo sul solito fatto che ci sono audiofili che giudicano il suono di un impianto confondendo gli strumenti.
prometheus Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 Iniziamo a dire che chi ad esempio non sa distinguere un clarinetto da un fagotto per forza di cose avrà un concetto di realtà ben diverso da chi questi strumenti li conosce perché li suona oppure ne ha esperienza diretta. E tutto il resto a cascata.
captainsensible Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 @prometheus @Paperinik2021 io credo poco al fatto che ci siano audiofili che non sappiano distinguere strumenti, o per lo meno, se ci sono, sono percentualmente pochi. Ma poi mi chiedo se questa sia una gara a chi ritiene il vero più vero, oppure è una fonte di appagamento personale ? Perchè se l'hobby è "il vero più vero" allora bisogna vedere cosa aveva in mente e cosa ascoltava chi ha registrato il disco, e non un paragone con il concerto x nella fila y del teatro z. Se invece l'hobby è l'appagamento personale, allora uno potrebbe sentirsi appagato senza necessariamente dover distinguere l'oboe dal clarinetto. CS 1
Titian Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 Il suono della musica è molto complesso poi passando a quella orchestrale si arriva ad un limite che il nostro cervello possa elaborare. Questo limite però non per la complessità ma per mancanza di allenamento e conoscenza delle diverse cose che si potrebbere ascoltare. Lo sappiamo benissimo che un musicista ascolta diversamente che l'ascoltatore ma anche fra di loro ci sono grandi differenze, un direttore d'orchestra in modo diverso che un membro dell'orchestra e le differenze vanno anche a secondo lo strumento che suonano oppure non suonano perchè come in funzione di ascoltatore. Due ascoltatori esperti che siedono accanto si concentrano su altre cose se hanno avuto un'educazione diversa (maestri, letture, ecc ecc) mentre per esempio tecnici del suono magari sentono nello stesso modo perché nella loro educazione in comune furono messi in attenzione su certe caratteristiche sonore. Per questo che ci sono differenze anche volute nei risultati sia delle registrazioni che componenti hifi. Chi comunque non va spesso dal vivo non potrà giudicare il componente musicale, intendo modo di suonare delle sezioni orchestrali, avere un'idea reale delle dinamiche, grandezza del palcoscenico sonoro, posizione degli strumenti a dipendenza dei direttori e pezzi eseguiti, differenze sonore tra le sale, il timbro delle sezioni orchestrali a dipendenza dall'orchestra che suona, il bilanciamento sonoro a dipendenza del direttore e orchestra. Egli dovrà basarsi su caratteristiche come grandezza del palcoscenico, tridimensionalità, dinamica, in relazione alle riproduzioni che ha sentito in giro e alla sua immaginazione creando magari anche delle caratteristiche come "aria" che non penso che uno che vada dal vivo possa capire che cosa sia e se c'è qualcosa del genere. Il punto però è che nelle discussioni della qualità delle registrazioni e che cosa si sente dalla loro riproduzione, non vengono dati dettagli dei ragionamenti fatti, vengono sempre fuori delle espressioni generali, mancano indicazioni sul passaggio musicale, momento quando queste caratteristiche (negative) appaiono. Ogni discussione è quindi da bar, con tutto il rispetto per le persone che potrebbero avere decenni di esperienza. Per le discussioni sulle registrazioni preferisco rivolgermi a coloro che lo hanno fatto, sia tecnici che musicisti specialmente dopo le loro esebizioni dal vivo. A me interessa saper che cosa è il loro messaggio con quella registrazioni. Una cosa vorrei far notare sulla politica PR delle case e la loro influenza sulle registrazioni di musica sinfonica: la clientela per questo genere di musica è picolissima rispetto alla massa e questa clientela ha altri metodi di ascolto quindi credere che cerchino di adottare tecniche per soddisfare le abitudini della grande massa mi sembra un poco naiv.
SimoTocca Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 1 ora fa, TetsuSan ha scritto: La mente crede di sentire, così come crede di vedere. Il metro di giudizio di una registrazione non è il suono dal vivo, ma ciò che esce dai diffusori della regia dello studio dove è stata prodotta Comprendo Tetsu @TetsuSan le tue ragioni e il tuo appellarsi sul “non esiste l’assoluto, ma solo il relativo”, e cioè ciascuno di noi è un Universo a se stante con le proprie regole e principi fisici assolutamente unici. Direi che questa tua affermazione è un po’ la scoperta dell’acqua calda. Ma, visto che tu vuoi essere “filosofico” (e per me entrare in Filosofia è un invito a nozze, sappilo 😉) il tuo ragionamento sarebbe definito da Friedrich Hegel di quelli del tipo “Di notte tutti i gatti sembrano bigi”… e cioè sollevando un polverone diventa tutto possibile. Ma, purtroppo per te, il mio ragionamento vale esattamente anche (e sopratutto) in relativo, e non solo in assoluto. Non capisci? Te lo spiego meglio! Ciascuno di noi, con il suo modo di sentire unico e irripetibile, DEVE confrontarsi con la realtà del suono dal vivo prima di POTER esprimere un giudizio su come suona un album o un impianto che riproduce, che so, una grande orchestra o un pianoforte grancoda. È su questo punto che “tu fuggi”, ma è invece un punto logico e irrinunciabile anche nel tuo ragionamento “relativistico”. Prima di poter esprimere un parere attendibile, ciascuno di noi è TENUTO a conoscere come lui medesimo “sente” una grande orchestra dal vivo a teatro e poi confrontare la sua esperienza dal vivo con quello che ascolta a casa sua. Sai cosa diceva Leonardo Da Vinci, il primo vero scienziato in termini moderni? Non fa scienza sanza esperienza! Capisci quello che diceva già mezzo millennio fa? Un fondamento, l’esperienza. Che tu vorresti rinnegare! Suvvia!! Quello che ho appena detto vale ovviamente anche per @captainsensible: che la tua idea di suono orchestrale sia diversa dalla mia è plausibile, ma, Capitano mio Capitano, per farti la tua, la TUA!, idea di suono orchestrale DEVI conoscere ed esperire come suona una grande orchestra dal vivo! E daje…!! 😀 Questa non è filosofia, è semplicemente la logica spicciola che si impara alla scuole Elementari! Elementare…Watson! 😉 2
Titian Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 5 minuti fa, captainsensible ha scritto: Se invece l'hobby è l'appagamento personale, allora uno potrebbe sentirsi appagato senza necessariamente dover distinguere l'oboe dal clarinetto. sono d'accordissimo ma allora per favore non dovrebbe giudicare le registrazioni di musica con questi due strumenti a meno che dica in modo esplicito che sia il suo gusto personale. Quindi non attaccare personalmente gli ingegneri che hanno fatto queste registrazioni.
TetsuSan Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 @Titian Premesso che apprezzo tantissimo la tua dialettica ed il modo di esporre il tuo pensiero "che mi arriva forte e chiaro", ti dico la mia al riguardo della chiosa : 7 minuti fa, Titian ha scritto: quindi credere che cerchino di adottare tecniche per soddisfare le abitudini della grande massa mi sembra un poco naiv. Le abitudini sono i mezzi tecnici di fruizione : smartphone + cuffie BT a cancellazione del rumore. Non credo che chi ascolta musica classica non usi anche questi mezzi. Il resto è una conseguenza.
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 12 minuti fa, captainsensible ha scritto: Ma poi mi chiedo se questa sia una gara a chi ritiene il vero più vero Cosa c'entra? Tu ti siedi davanti al tuo impianto e se ciò che ascolti ti ricorda quanto hai ascoltato in teatro, hai già un buon risultato. Invece l'audiofilo medio vuole sentire lo sputacchio dentro al sax, che dal vivo non esiste. 13 minuti fa, captainsensible ha scritto: uno potrebbe sentirsi appagato senza necessariamente dover distinguere l'oboe dal clarinetto. Perfetto, è lecito. Ma costui dovrebbe astenersi dal dare giudizi o insegnamenti a chi invece vuole imparare qualcosa di meno relativo.
Titian Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 @TetsuSan spero che quando scrivi che il mio pensiero ti arriva "forte" non voglia dire aggressivo o in modo di volerlo imporre sopra gli altri. Sono solo i miei pensieri a meno che scrivo esplicitamente che sono di altre persone, cosa che molte volte faccio parlando di musica. 1
TetsuSan Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 @SimoTocca Vedi, sai che differenza c'è tra me e te ? Tu ti vanti di possedere 20.000 cd + sacd ( quando poi numeri alla mano qualcuno ti ha dimostrato, e tu lo hai riconosciuto, di non averli mai ascoltati tutti ). Tu ti vanti di ascoltare spesso grandi orchestre dal vivo......io non mi vanto. Sono caxxi miei cosa ascolto dal vivo. Però ti aggiungo un concetto, caro Signor "io l'ho più lungo del tuo" : un certo sig. Tyler, della ProAc, diceva che per lui un diffusore suonava bene quando riproduceva perfettamente il suono della voce della figlia. Qui mi taccio. Ho scritto abbastanza, credo. 1
Titian Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 3 minuti fa, TetsuSan ha scritto: Qui mi taccio. Ho scritto abbastanza, credo. A me interessa quel che pensi e scrivi, veramente.
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