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Melius Club

Un normalissimo, grande uomo.


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Inviato
15 ore fa, gibraltar ha scritto:

non posso che inchinarmi ammirato, ben conscio che molto probabilmente, nella stessa situazione, non sarei assolutamente capace di reagire al mio dolore nello stesso modo.

Condivido e sottoscrivo. Non sono nemmeno in grado di capire da dove possa uscire una forza d'animo del genere. 

Inviato
19 ore fa, gibraltar ha scritto:

Ora, di fronte ad una tale forza d'animo e ad una capacità di empatia così forte io non posso che inchinarmi ammirato, ben conscio che molto probabilmente, nella stessa situazione, non sarei assolutamente capace di reagire al mio dolore nello stesso modo.

Io sono fatto decisamente male ma in queste dichiarazioni tutta questa empatia non ce la vedo, anzi noto l’esatto contrario:

 

19 ore fa, gibraltar ha scritto:

"Mi sono immedesimato nei genitori di Filippo diverse volte e li penso. Hanno tutta la mia comprensione, quando li penso darei loro un abbraccio, stanno vivendo un dramma più grande del mio. A me mancherà mia figlia ma tornerò a sorridere, loro rimarranno sempre i genitori di un omicida."

Da genitore verso altri genitori una dichiarazione che fosse realmente empatica secondo me sarebbe dovuto essere molto diversa, ad esempio non riportare la parte qui sopra evidenziata in neretto, perché così come è stata riportata a me sembra più una sentenza di condanna eterna per i genitori di Filippo che hanno cresciuto ed educato un assassino e che quindi hanno anche loro una responsabilità indiretta nelle tragiche vicende dell’omicida responsabile dell’uccisione della figlia.

  • Melius 2
Inviato

@gibraltar quella storia fa acqua da tutte le parti, e quell’uomo non mi suscita nessuna empatia (al pari dell’altra figlia).
Certo che è stato in TV e luoghi pubblici H24 per settimane, ma in due mesi è già uscito il libro: fenomeno o ghost writer?!

Inviato

Da genitore di un maschio e di una femmina da due mAmme diverse posso solo dire che io sarei andato a piedi sino in Tibet per cercare di capire dove la mia missione di genitore ha fallito. IO. Occuparmi di tutto il resto, genitori dell'assassino compreso, non me ne fregherebbe proprio un bel nulla. Evidentemente per giustificare qualcosa a sé giustifica qualcosa a loro.

Imho. I fatti di cronaca li seguo poco magari il mio è un giudizio affrettato perché non conoscoi i particolari ma per ora è così.

  • Melius 1
Inviato

Il dolore si gestisce privatamente, con un confronto quotidiano con sé stessi e con la speranza che si possa - anche se solo in piccolissima parte - riuscire a sopirlo.

La spettacolarizzazione non fa parte del dolore e,  dal mio punto di vista, è cosa ignobile

  • Melius 2
Inviato

Sono basito e sconcertato di fronte ad alcuni commenti. Si riesce a riversare il proprio odio e il fango addirittura nei confronti di una persona che ha perso prima la moglie e poi la figlia in modo tanto brutale. E che sta cercando di trasformare questa tragedia in un'occasione per diffondere un messaggio di speranza per tutti.

Mi viene da domandarmi che cosa si debba aver passato nella propria vita per avere in corpo un simile sospettoso rancore nei confronti del mondo.

E siccome a ragionare così siete in tanti, ecco che (mi autocito) al mondo continueranno ad esistere sopraffazione, ingiustizie e guerre (e di quest'ultime ultimamente, anche qui dentro, ce n'è una gran voglia).

Scusate lo sfogo e le parole anche pesanti, ma son le uniche che mi sovvengono in questo momento.

  • Melius 2
Inviato
6 ore fa, gbale ha scritto:

Evidentemente per giustificare qualcosa a sé

Gli hanno ammazzato la figlia, mi spieghi che diavolo dovrebbe avere da "giustificare a sé"? 

Ma riuscite almeno per un attimo a mettervi nei panni di qualcuno che non sia voi stessi o proprio vi è impossibile?

  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, gibraltar ha scritto:

Ma riuscite almeno per un attimo a mettervi nei panni di qualcuno che non sia voi stessi o proprio vi è impossibile?

Io  sarei devastato e l'ultima cosa che farei sarebbe quello che ha fatto/detto il padre della poveretta...

Nessun fango , solo un modus diverso di reagire.

Renato Bovello
Inviato

A quest'uomo e' toccato il male peggiore che possa colpire un essere umano .L'unica posizione che riesco ad assumere e fare mia e' il piu' totale silenzio.

  • Melius 2
Inviato
4 minuti fa, Renato Bovello ha scritto:

fare mia e' il piu' totale silenzio.

Anche io la penso esattamente come te, pero quando leggo un'affermazione del tipo:

7 ore fa, gbale ha scritto:

io sarei andato a piedi sino in Tibet per cercare di capire dove la mia missione di genitore ha fallito

Ecco non capisco cosa dovrebbe cercare di capire il papà della ragazza.

Oppure andare in tv e rilasciare interviste è da intendersi come andare a piedi in tibet per capire...

Renato Bovello
Inviato
1 minuto fa, garmax1 ha scritto:

Oppure andare in tv e rilasciare interviste

Come ripeto,faccio fatica anche solo a pensare qualcosa in merito alla vicenda. Voglio credere che quanto stia facendo lo possa,in qualche modo, aiutare a superare o metabolizzare l' accaduto. Quindi da chi sta soffrendo come un cane accetto tutto . Senza valutare ,senza criticare,senza ,soprattutto,giudicare. Mi sforzo ma non riesco a dire nulla . Dolore troppo grande .

  • Melius 1
Inviato

@macmac1950 ma questo l'ho detto anch'io nel post iniziale, confessando che non ne sarei capace. E fin qui nulla di strano, ci mancherebbe che tutti reagissimo al dolore alla stessa maniera.

Ma qui si và oltre: si insinua che quest' uomo abbia qualcosa da "farsi perdonare"; si ipotizza che sia tutto studiato a tavolino per trarne qualche vantaggio personale;

si condannano le dichiarazioni e l'esposizione pubblica del proprio dolore etichettandola come "ignobile".

Se non è fango gratuito questo, cosa lo è?

Ragionamenti simili (quando poi determinati personaggi continuano a giustificare azioni davvero ripugnanti) sono, a mio avviso, allucinanti.

  • Melius 2
Inviato
10 ore fa, maurodg65 ha scritto:

A me mancherà mia figlia ma tornerò a sorridere, loro rimarranno sempre i genitori di un omicida."

Questa frase non e’ bella.

E’ un uomo che si sta facendo forza e coraggio e anche ricevere l’ empatia generale puo’ aiutare.

Il cuore umano e’ guazzabbuglioso come insegnava il grande Manzoni, non ho mai creduto alla rappresentazione d’esso come a una istantanea fissa.

“Credo che il giusto e’ un istrion beffardo, che tutto in lui e’ bugiardo, lagrima bacio sagrifizio e onor…” soggiunge Boito citando Shakespeare.

E non erano oziosi cazzeggiatori di penna.

 

 

Inviato

@mozarteum può esser letta in due modi:

1. io sono il padre della vittima, loro del carnefice, sono peggiori di me (spirito di vendetta/rivalsa);

2. il mio dolore, per quanto grande, non potrà mai esser come il loro, che probabilmente si sentiranno sempre dalla parte sbagliata.

 

Io propendo per il secondo intento, dal momento che ha premesso "li abbraccerei", dunque senza alcun desiderio di colpevolizzarli, ma anzi, di comprendere quanto il loro fardello sia più grande del suo.

  • Melius 1
Inviato

Mah non so se per un genitore cambi il sentimento se il figlio e’ assassino.

E’ stato un omicidio di malapassione

volontario ma non di un mafioso o un assassino seriale.

Il tempo aiutera’ il ragazzo, uscira’ fra una ventina d’anni sperabilmente recuperato, ci sara’ stato un cammino di riabilitazione.

se i genitori saranno ancora vivi non abbracceranno piu’ un assassino.

La Speranza terra’ vivi gli affetti.

Giulia invece non tornera’ piu’ al padre.

A me pare una frase autoconsolatoria e struggente

Inviato
5 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Giulia invece non tornera’ piu’ al padre

Questo è tremendamente vero...

 

5 minuti fa, mozarteum ha scritto:

A me pare una frase autoconsolatoria e struggente

A questa conclusione non ci ero arrivato ma la considero molto realistica

Inviato

Il padre della vittima era questo solo qualche anno fa:

 

GHyjmjxXkAEN6y2.jpg
 

 

…poi quando è avvenuta la tragedia ha subito incaricato una società inglese di gestire la sua immagine e la comunicazione oltre a programmare l’uscita del libro da poco presentato anche nel programma di Fazio, per la fiction magari si staranno attrezzando, ora dobbiamo solo restare in attesa di una sua beatificazione:


https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/venezia-mestre/cronaca/24_gennaio_02/gino-cecchettin-il-papa-di-giulia-si-affida-a-un-agenzia-inglese-gli-curera-la-comunicazione-677d8f78-d2c0-4bd2-a3f5-c1205083axlk.shtml

 

Gino Cecchettin, il papà di Giulia si affida a un'agenzia inglese: «Gli curerà la comunicazione»

diRoberta Merlin

La «Andrew Nurnberg» di Londra segue famosi autori e attori: Cecchettin dopo aver trascorso il Natale a Vienna sta pensando a un libro o una fiction

 


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