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Sono stato gentilmente invitato a comprare altro marchio dal responsabile marketing di una nota azienda italiana…


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Inviato
35 minuti fa, speaktome74 ha scritto:

Ma chi si credono di essere!?

Basta che tutti li assecondino e il problema sparisce. Magari sapere chi sono sarebbe utile, che così li aiuto volentieri nei loro desiderata. 

Membro_0020
Inviato
40 minuti fa, speaktome74 ha scritto:

 

L'altro giorno, telefonando per avere informazioni tecniche, sono stato gentilmente invitato a comprare altro marchio dal responsabile marketing di una nota azienda italiana…

Si, avete letto bene!

Non perché le elettroniche di questo brand fanno pena… anzi…

Non perché questo signore ha litigato con il titolare e vuole fargli un dispetto consigliando altro…

Non perché hanno troppo lavoro e non riescono a stare dietro alle richieste…

La risposta è che loro vogliono solo clienti finali maturi, che sanno quello che cercano, e non gradiscono più avere a che fare con persone che in passato hanno posseduto loro prodotti  successivamente poi messi in vendita sui vari mercatini.

Questo non va assolutamente bene e lede l’immagine aziendale.

Per cui è vietato tornare a comprare loro creazioni nuove perché potrebbe esserci ancora il rischio di vederle qualche tempo dopo in vendita.

Seguirò vivamente il consiglio orientandomi altrove…  oppure comprerò solo usato da chi come me li ha traditi… visto che non sono il solo.

Ma chi si credono di essere!?

 

Mi stanno quasi simpatici…che marchio e’ (anche in privato se vuoi) che lo valuto? 

Inviato

che poi, tra l'altro, stan facendo anche il bene del cliente,

curandone le compulsioni.

Sarebbero da ringraziare!

Inviato
58 minuti fa, Dufay ha scritto:

Un atteggiamento un po' estremo ma comprensibile.

E' una biota galattica, prendi il primo che passa per strada e gli fai prendere l'oggetto per conto tuo.

Inviato
40 minuti fa, senek65 ha scritto:

non selezionano ma vanno contro la legge

e perchè mai? Dove sta scritto che un'azienda abbia l'obbligo di  vendere a tutti e non possa  scegliere i propri clienti?

  • Thanks 1
Mighty Quinn
Inviato
1 ora fa, Dufay ha scritto:

Beh... Non mi pare abbiano torto.

Un atteggiamento un po' estremo ma comprensibile

Solo se uno vive sulla luna

Gli audiofili cambiano

Cambiano sempre

Cambiano perché si invaghiscono

Cambiano per noia

Cambiano perché un traffichino nuovo li ha intortati

Cambiano perché l' amico glielo ha detto che quell' ampli suona rotto al confronto dell' altro

Cambiano perché lo hanno letto sui forum

Cambiano perché qua perché là

In pratica è una scusa penosa 

Io penso piuttosto che non ce l' hanno l' ampli perché ne fanno due all' anno e/o stanno in fase di smantellamento/smobilitazione 

Tante aziende italiane anche di tradizione si sono trascinate per anni fino all' ultimo bullone

Poi l'oblio, salvifico in questi casi

 

 

  • Melius 1
Inviato
5 minuti fa, max ha scritto:

e perchè mai? Dove sta scritto che un'azienda deve vendere a tutti e non può selezionare i propri clienti?

Il Regolamento per l’esecuzione del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza [1], tutt’oggi in vigore, stabilisce che «gli esercenti non possono, senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo»

L’eventuale diniego di vendita un tempo costituiva reato; oggi invece è stato depenalizzato e integra solo un illecito amministrativo. La sanzione è pertanto solo pecuniaria e va da 516 a 3.098 euro.

  • Thanks 1
Inviato
3 minuti fa, Ornito_1 ha scritto:

senza un legittimo motivo,

Eh.. ma è qui che si gioca la partita. Avere troppi pezzi del priprio marchio sui mercatini, deprezza il valore del nuovo e dell'usato, causando un danno economico.

Aziendalmente parlando, questo potrebbe rientrare nel legittimo motivo. Legittimo difendere il valore e l'immagine del prodotto.

Inviato
20 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Solo se uno vive sulla luna

Gli audiofili cambiano

Cambiano sempre

Cambiano perché si invaghiscono

Cambiano per noia

Cambiano perché un traffichino nuovo li ha intortati

Cambiano perché l' amico glielo ha detto che quell' ampli suona rotto al confronto dell' altro

Cambiano perché lo hanno letto sui forum

Cambiano perché qua perché là

In pratica è una scusa penosa 

Io penso piuttosto che non ce l' hanno l' ampli perché ne fanno due all' anno e/o stanno in fase di smantellamento/smobilitazione 

Tante aziende italiane anche di tradizione si sono trascinate per anni fino all' ultimo bullone

Poi l'oblio, salvifico in questi casi

 

 

Evidentemente non tutti o comunque non sono tutti frenetici a comprare e a vendere

Inviato

credo che potrebbe bastare stipulare al momento della vendita, un patto di riacquisto con l'obbligo da parte del venditore/produttore di riprendersi l'oggetto a cifre prestabilite a seconda degli anni trascorsi dalla vendita (chiaramente l'obbligo del cliente, qualora lo volesse cedere, sarebbe quello di rivenderlo non sul libero mercato ma al venditore stesso).

Alcuni grandi marchi in altri campi sempre nell'ambito di beni voluttuari lo fanno per mantenere alto il prestigio ed anche il valore di ciò che vendono.

Inviato

@Ggr no, non funziona. 

Ripeto:c'è chi, come Ferrari,  ti fa sottoscrivere precise condizioni. 

Se non esiste tale accordo stiamo parlando del nulla.

E poi, se fossi l'azienda,  mi chiederei il perché ho il mercato dell'usato invaso da miei prodotti.  Forse dovrei pensare a fidelizzare meglio i clienti piuttosto che manadarli a quel paese.

Ma siamo in campo audiofilo: se non valgono le leggi della fisica, figuriamoci quelle del commercio.

  • Melius 1
Inviato
17 minuti fa, Ornito_1 ha scritto:

Il Regolamento per l’esecuzione del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza [1], tutt’oggi in vigore, stabilisce che «gli esercenti non possono, senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo»

L’eventuale diniego di vendita un tempo costituiva reato; oggi invece è stato depenalizzato e integra solo un illecito amministrativo. La sanzione è pertanto solo pecuniaria e va da 516 a 3.098 euro.

Lo sputtanamento del marchio può essere un legittimo motivo?

Inviato
5 minuti fa, Dufay ha scritto:

Lo sputtanamento del marchio può essere un legittimo motivo?

Ma quale sputtanamento!

Io compro quindi la proprietà è mia. Se non ci sono accordi diversi è l'azienda che si sputtana da sola.

  • Melius 1
Inviato

Hai trovato il testiculum di turno :classic_biggrin:

Inviato

Ma non ho capito, sei stato gentilmente invitato a rivolgerti altrove o ti hanno detto che non te lo avrebbero venduto.

Inviato

Vi racconto questo episodio che può  che può avere a che fare con questo caso.

Anni fa mi chiama un tipo proprietario di BW 804 d. Mi dice so che tu hai fatto modifiche su casse di questo genere mi dici cosa hai fatto?

 E io beh no sarei un po' restio visto che ci ho speso tempo e risorse per scoprire sta cosa non la vorrei dire a tutti.

Mi chiama diverse altre volte e quasi in ginocchio mi prega di dirglielo io glielo dico e gli spiego tutto quel deve comprare e come farlo.

Insomma lo tratto da amico.

Alla fine vengo a scoprire che subito dopo ha venduto le bw senza fare alcuna prova.

Io mi sono leggermente incavolato e lui mi ha chiesto ma perché te la sei presa?

 

 

Inviato

@Dufay ma tu sei un'azienda?

E io mi preoccuperei di più di quelli che smanettano sui prodotti che su quelli che li vendono. 

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