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Ma come si fa a campare così?


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Inviato
1 ora fa, Simo ha scritto:

Questione di punti di vista.

Appunto. Aggiungerei "di equilibrio".

 

1 ora fa, Simo ha scritto:

Dimmi, dovendo scegliere tra i due paesi dove abiteresti?

In un'isola ai confini del mondo ricco e riverito.

Perchè mai dovrei scegliere tra due realtà assolutamente remote da me e dalla mia storia? E comunque se vuoi sostenere che Israele sia una pacchia, ti consiglio (se non l'hai mai fatto) un viaggio in Israele. Ti renderai conto che vivere una vita in perenne allarme, blindata, soggetta ad attentati dovunque, passando gran parte della stessa (vita) come militare o riservista, attraversando metal detector per accedere non solo in edifici e monumenti ma in piazze e strade nella vita di tutti i giorni, forse non è esattamente una festa.

Inviato

@dago ma chi ha detto che sono rose e fiori?

Cmq non hai risposto  dove, tra i due, troveresti più 'giardini' 

Ecco, quel posto, non può essere la vittima, per come la vedo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inviato
2 ore fa, dago ha scritto:

c'erano! (hai avuto sentore che stiano programmando un Kibbutz

I greci eubei non facevano kibbutz, facevano teatri, terme, pizzerie e case di piacere. Se avessero voluto lavorare avrebbero fondato Milano, non per caso hanno fondato Napoli. 

Inviato
37 minuti fa, Simo ha scritto:

Ecco, quel posto, non può essere la vittima, per come la vedo.

Concludendo (se no, more solito, diventa dialogo tra sordi): per come la vedo io, Israele è accerchiato da amorosi vicini che se solo abbassasse la guardia non vedrebbero l'ora di farlo sparire e lo farebbero. Ma mi sembra altrettanto evidente che viceversa Israele, che forse avrebbe le capacità di fare terra bruciata almeno entro un certo raggio dai propri confini per garantirsi una vita più tranquilla, mi pare si limiti sostanzialmente ad una continua difesa in una guerriglia o guerra perenne fatta certo di sassaiole, accoltellamenti, bombe nel cestino di strada ma anche, all'occasione, di armi ben più pericolose... come le migliaia di razzi che piovono in questo periodo. 

Non ammettere che torti e ragioni siano più o meno equamente condivisi, individuare Israele come l'unico stato canaglia terrorista come hai fatto sopra e quindi attribuirgli tutte le colpe è, io credo, lo stesso approccio che portò Adolfo e tutti quelli che l'hanno preceduto nella storia a trovare una giustificazione, anzi una necessità di sterminio di un popolo.

Ed infine, costretto armi alla mano, sceglierei senz'altro di vivere in Israele ma non tanto per le presunte migliori condizioni di vita (che pure contano) ma soprattutto perchè, per quanto perfettibile, è l'unico stato democratico da quelle parti.

  • Melius 1
  • Sad 1
Inviato
38 minuti fa, appecundria ha scritto:

I greci eubei non facevano kibbutz

Sicuramente no, ma pensavo ci vedessi (visto il contesto) qualche nesso che , ammetto, mi sfugge (te possino... m'hai costretto a ripassare rapidamente qualche nozione sugli Eubei:classic_rolleyes:

Inviato
43 minuti fa, dago ha scritto:

Eubei

Quelli che erano già gay 🙂

Inviato
53 minuti fa, dago ha scritto:

qualche nesso

Il nesso è il seguente: se costituisce buon diritto l'essere passati per un posto tremila anni fa, allora domani un Eubeo potrebbe a buon diritto cacciarmi di casa, cosi come un Gallo potrebbe cacciare te.

Serve a toccare con mano l'assurdità della tesi del "ritorno".

Tra l'altro è pure storicamente falso che quello fosse un territorio dei giudei (come si chiamavano a quel tempo).

  • Melius 1
  • Moderatori
Inviato
Il 12/5/2021 at 16:29, bungalow bill ha scritto:

o togli uno o togli l'altro .

Io ci metterei un terzo a movimentare le acque, garantito che i due finirebbero le ostilitá per coalizzarsi.

Inviato

@dago io vedo che tutti gli ultimi conflitti sono partiti da provocazioni da parte dei soliti.

Leggere che sono vittime mi fa abbastanza contrariare, sentirmi dire che parteggio troppo da uno che chiaramente parteggia per la parte opposta pure, al che l'unica cosa che posso ripetere è che la vediamo in maniera opposta, la nostra l'abbiamo detta ed è inutile andare oltre.

 

 

 

Inviato
4 ore fa, dago ha scritto:

renderai conto che vivere una vita in perenne allarme, blindata, soggetta ad attentati dovunque, passando gran parte della stessa (vita) come militare o riservista, attraversando metal detector per accedere non solo in edifici e monumenti ma in piazze e strade nella vita di tutti i giorni, forse non è esattamente una festa.

Che cosa credevano, nel '48, che sarebbe successo?

 

Inviato
9 ore fa, appecundria ha scritto:

se costituisce buon diritto l'essere passati per un posto tremila anni fa

Eh no, la storia di Israele è la storia degli ebrei a partire almeno dal secondo millennio ante Cristo. A nostra conoscenza il nome stesso di Israele appare per la prima volta in un testo egizio del 1.600 AC. Certo, popolo difficile, ha subito diaspore, guerre, sconfitte e poche vittorie, ma sempre li stavano e tornavano. Tempi moderni, primi anni del '900, in quel territorio non c'era nulla se non i ruderi di un tempo che fu (e forse la sola Gerusalemme era riconoscibile per quanto in rovina), i locali palestinesi erano pochi e poveri (così come i locali ebrei) e non pensavano certo di vivere in uno... stato.

Comunque alla fine, se non sbaglio, dal mio intendimento di auspicare una comune e gradita soluzione del conflitto siamo giunti a negare il diritto di Israele di esistere...  

  • Melius 2
  • Sad 1
Inviato
10 ore fa, appecundria ha scritto:

Quelli che erano già gay 🙂

 

Quelli per eccellenza erano i Beoti (o Tebani se vuoi).

Basti pensare ad Epaminonda.

Inviato
46 minuti fa, dago ha scritto:

Eh no, la storia di Israele è la storia degli ebrei a partire almeno dal secondo millennio ante Cristo.

Guarda, la questione è squisitamente accademica a meno di non voler sostenere il diritto di Tizio a buttarmi fuori casa a cannonate perché il trisavolo di Caio passava di qui tremila anni fa. 

Dal punto di vista accademico, la tesi è sostenibile considerando la Bibbia una fonte. Le evidenze archeologiche ci dicono altro. Ma, come ho anticipato, il fatto non rileva, lascerei la religione fuori dal dibattito. 

46 minuti fa, dago ha scritto:

intendimento di auspicare una comune e gradita soluzione del conflitto siamo giunti a negare il diritto di Israele di esistere... 

Ti sbagli, se permetti. Qualsiasi essere umano ha il diritto di esistere, di lavorare, di crescere i figli e di vivere in pace. Che sarebbero esattamente i diritti che il popolo eletto nega agli altri, ma vabbè. 

La ragione di Israele è sancita dal diritto internazionale, da pronunciamenti di organizzazioni sovranazionali, da trattati come Oslo.

Il problema è proprio nel fatto che Israele non li rispetta. La firma di Israele sotto un patto con i palestinesi non vale niente. Come la firma del Grande Capo Bianco di Washington sotto un trattato con i Sioux. Una razza superiore non considera seriamente gli impegni presi con una razza inferiore.

Mettiamo da parte le simpatie, i tremila anni fa, il diritto divino e le razze superiori. Facciamola semplice: tu hai comprato un amplificatore usato da un tizio che ha preso i soldi, non ti ha dato l'amplificatore e ti ha pure preso a mazzate, perché cosi dice il suo dio. E io ti chiedo di capire le sue ragioni. 

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato

La guerra rafforza i falchi delle due parti, però non possiamo fare finta di non vedere come siano cominciati gli scontri.

 

Gente buttata fuori dalle proprie case per ragioni etniche con gruppi di israeliani urlanti contro donne e bambini.

 

Una cosa odiosa che se non fossero palestinesi avrebbe creato orrore planetario, molti israeliani ebrei e giornali importanti di quella nazione di sono schierati molto chiaramente contro questa barbarie

Inviato
20 minuti fa, appecundria ha scritto:

lascerei la religione fuori dal dibattito. 

anch'io. la fonte in effetti sarebbe la storia.

 

21 minuti fa, appecundria ha scritto:

perché cosi dice il suo dio.

ma dove hai trovato che invoco religione e diritti divini?

@appecundria @briandinazareth se vi rileggete un po gli inizi, diciamo dal primo '900, scoprirete che (a parte il caos creato da Inglesi, Società delle nazioni ecc.) agli inizi gli ebrei che arrivano sostanzialmente "autorizzati" dai detti, erano poveri cristi che fuggivano da persecuzioni, di volta in volta, attuate da russi, polacchi ecc. e da subito ebbero come accoglienza l'odio assoluto da parte di varie organizzazioni islamiche. Non sono avvocato d'ufficio di quel popolo... ma, ripeto, comprendo benissimo lo stato d'animo di Israele.  

  • Melius 1
Inviato

Ma l'assemblea generale dell'ONU, nel 1947, invece di partizionare la Palestina avesse destinato loro un bel pezzo di Germania non sarebbe stato meglio? Chiedo per mio cuggino...:classic_wacko:

briandinazareth
Inviato

Come scritto all'inizio non penso che abbia senso schierarsi come tifoserie a proposito di una situazione così complessa.

Ma la  striscia di Gaza in questo momento è un vero e proprio carcere a cielo aperto e gli sgomberi di Gerusalemme sono una barbarie.

Inviato
29 minuti fa, dago ha scritto:

ma dove hai trovato che invoco religione e diritti divini?

Non tu, loro. Amico mio, se Israele non mette da parte dio, la bibbia e il popolo eletto, se non impara a rispettare le leggi degli uomini, può finire solo con lo sterminio dei palestinesi. E così finirà, come con gli indiani d'America. 

  • Melius 2
Ospite
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