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Riproduzione audio: il suono del pianoforte


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Inviato

Anche questo un bel piano solo bello possente...........image.png.e94ab70df8fcc620aaa2422a44965c88.png

  • Melius 1
Inviato

Ammiro la caparbietà di Fabrizio, davvero. Si espone al pubblico ludibrio, sapendo di farlo, ma ha più cose interessanti da dire sul mondo dell’alta fedeltà di tutti i Soloni che ho incontrato nella mia vita messi insieme. Confermo al 101% quello che ha detto Fabrizio, proprio ieri ho ascoltato i brani proposti e, prendendo a titolo esemplificativo la Rana, è lontanissima da una registrazione di riferimento.

Manca aria, verticalmente non si sviluppa, è come vincolata all’interno di confini molto ristretti.

Bastano 5 note per rendercene conto.

Per quel poco che possa valere: suono il piano, frequento l’hifi da 30 anni e ho un discreto impianto in una sala dedicata.

  • Thanks 1
Inviato
10 minuti fa, akira yuki ha scritto:

Ammiro la caparbietà di Fabrizio

 

mi sembra si stia discettando quasi amabilmente. Il pianoforte è un poco il mio pallino - una cosa è vera:

 

se prendo le registrazioni  DG di Horowitz (un genio assoluto) sono bellissime oppure le 6 partite di Bach Decca suonate da Schiff (un altro iper-classico) , orbene sono suoni piuttosto diversi dalle registrazioni moderne - probabilmente:

 

- le note gravi sono molto più presenti

- è vero si ha il pianoforte più vicino - lo si percepisce così

 

Sono meglio - sono peggio queste incisioni moderne? A me piacciono entrambe

Inviato

Per essere riconoscibile come tale, basta poco. Un pianoforte rimane tale anche sulla radiosveglia.. ma per renderlo come fosse vivo in un ambiente domestico ci vogliono sistemi assai performanti sotto il profilo dinamico, su tutta la gamma. Anche in gamma alta infatti, i classici sistemi a rd a volumi realistici tendono a comprimere e a mandare i tweeter a fondo corsa, facendoli tintinnare fastidiosamente, specie le cupole rigide o ceramiche

Il migliore pf che ho sentito infatti é su sistema horn, ove il pianoforte tra attacchi e rilasci decadimenti e code e risonanze lignee.. pare non abbia limiti.. come dal vero, appunto.

 

Inviato
22 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

mi sembra si stia discettando quasi amabilmente. Il pianoforte è un poco il mio pallino - una cosa è vera:

se prendo le registrazioni  DG di Horowitz (un genio assoluto) sono bellissime oppure le 6 partite di Bach Decca suonate da Schiff (un altro iper-classico) , orbene sono suoni piuttosto diversi dalle registrazioni moderne - probabilmente:

- le note gravi sono molto più presenti

- è vero si ha il pianoforte più vicino - lo si percepisce così

Sono meglio - sono peggio queste incisioni moderne? A me piacciono entrambe

Ora purtroppo non ho modo di ascoltare, ma mi preme ribadire un concetto: non dubito che il pianoforte in quella registrazione suoni esattamente come dici, ma mancano nella tua descrizione i parametri per me fondamentali: il pianoforte, con i suoi rilasci armonici, si estende nelle tre dimensioni? “Riempie” la stanza? Si stacca nettamente dai diffusori? O è confinato entro una linea netta, in una direzione o nell’altra, che rende vano (per me) proseguire nella valutazione di altri parametri della registrazione? 8 volte su 10 mi passa la voglia di ascoltare un brano “castrato”, nonostante la passione per la musica…

Inviato
48 minuti fa, akira yuki ha scritto:

ma ha più cose interessanti da dire sul mondo dell’alta fedeltà di tutt

 Buon per te.

  • Haha 1
Inviato
22 minuti fa, alexis ha scritto:

Per essere riconoscibile come tale, basta poco. Un pianoforte rimane tale anche sulla radiosveglia.. ma per renderlo come fosse vivo in un ambiente domestico ci vogliono sistemi assai performanti sotto il profilo dinamico, su tutta la gamma. Anche in gamma alta infatti, i classici sistemi a rd a volumi realistici tendono a comprimere e a mandare i tweeter a fondo corsa, facendoli tintinnare fastidiosamente, specie le cupole rigide o ceramiche

Il migliore pf che ho sentito infatti é su sistema horn, ove il pianoforte tra attacchi e rilasci decadimenti e code e risonanze lignee.. pare non abbia limiti.. come dal vero, appunto.

Ma tu non riesci proprio a dare un contributo senza continuamente ed ossessivamente affermare una superiorità,  tra poco sarà pure morale, dei sistemi a tromba che tu così tanto ami?

E che son certo ne a resti di cose buone e interessanti da dire....

  • Melius 2
Inviato

@senek65 é la pura verità.. ogni tanto bisognerebbe ricordarla.

ho avuto fino a poco tempo fa un pleyel a coda a casa di mia nonna, e Il confronto é piuttosto semplice..  non ho a mente un solo diffusore a rd convenzionale che non faccia fatica a rendere senza compressione le armoniche superiori, nei picchi e nelle parti più concitate. Sono semplicemente i limiti di driver e amplificazione.. e ogni tanto questo fatto va ricordato.. anche e sopratutto a chi é abituato ad ascoltare clydermann o diana krall… dal proprio negoziante… :classic_biggrin:

ilmisuratore
Inviato
36 minuti fa, akira yuki ha scritto:

il pianoforte, con i suoi rilasci armonici, si estende nelle tre dimensioni? “Riempie” la stanza?

Parli come se fossi una "fotocopia" di Fabrizio

Il problema del tuo amico (a parte tutte le altre debacle sul riconoscimento di fenomeni ignoti che fisicamente non si manifestano) non è tanto l'apprezzare o il descrivere una registrazione, ma cercarla ovunque in modo uniforme senza considerare le caratteristiche della registrazione stessa

Lui in ogni registrazione cerca sempre gli stessi parametri (quantomeno quelli che percepisce lui, che poi c'è da vedere se li percepisce correttamente) senza considerare che ogni registrazione contiene un evento a se stante

A questo punto se gli facessi ascoltare delle REC LIVE li considererebbe registrazioni pessime, quando in realtà (per chi ha assistito) risultano perfettamente "radiografanti" alle caratteristiche del locale, della ripresa e quant'altro, quindi registrazioni ad alta fedeltà

  • Melius 1
Inviato
19 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Parli come se fossi una "fotocopia" di Fabrizio

Il problema del tuo amico (a parte tutte le altre debacle sul riconoscimento di fenomeni ignoti che fisicamente non si manifestano) non è tanto l'apprezzare o il descrivere una registrazione, ma cercarla ovunque in modo uniforme senza considerare le caratteristiche della registrazione stessa

Lui in ogni registrazione cerca sempre gli stessi parametri (quantomeno quelli che percepisce lui, che poi c'è da vedere se li percepisce correttamente) senza considerare che ogni registrazione contiene un evento a se stante

A questo punto se gli farei ascoltare delle REC LIVE li considererebbe registrazioni pessime, quando in realtà (per chi ha assistito) risultano perfettamente "radiografanti" alle caratteristiche del locale, della ripresa e quant'altro, quindi registrazioni ad alta fedeltà

Io invece in ogni registrazione pretendo che uno strumento acustico suoni come tale, quindi armonicamente ricco. Tutti gli altri parametri, che vivaddio rendono le registrazioni diverse, per me vengono DOPO. 
E invece continuo a sentir parlare solo del DOPO…

  • Melius 1
ilmisuratore
Inviato
3 minuti fa, akira yuki ha scritto:

Io invece in ogni registrazione pretendo che uno strumento acustico suoni come tale, quindi armonicamente ricco. Tutti gli altri parametri, che vivaddio rendono le registrazioni diverse, per me vengono DOPO. 
E invece continuo a sentir parlare solo del DOPO…

Quindi per te (e Fabrizio) ascoltare una chitarra dentro un locale riverberato e dentro un locale assorbente devono produrre lo stesso decadimento armonico ? oppure riprendere lo strumento a determinate distanze e "far partecipare" l'ambiente circostante deve produrre lo stesso tipo di pattern armonico ?

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, akira yuki ha scritto:

Ammiro la caparbietà di Fabrizio, davvero. Si espone al pubblico ludibrio, sapendo di farlo, ma ha più cose interessanti da dire sul mondo dell’alta fedeltà di tutti i Soloni che ho incontrato nella mia vita messi insieme. Confermo al 101% quello che ha detto Fabrizio, proprio ieri ho ascoltato i brani proposti e, prendendo a titolo esemplificativo la Rana, è lontanissima da una registrazione di riferimento.

Manca aria, verticalmente non si sviluppa, è come vincolata all’interno di confini molto ristretti.

Bastano 5 note per rendercene conto.

Per quel poco che possa valere: suono il piano, frequento l’hifi da 30 anni e ho un discreto impianto in una sala dedicata.

Ci sono vari modi per registrare un pianoforte. 

O non si mette l'ambiente come nel caso della rana e di tanti altri o lo si ambienta o si fa un mezzo e mezzo sono scelte.

Cosa importante è che non sia compresso o almeno non troppo. 

 

Inviato

Questo è buono e bello. 

Registrazione di eccellente livello del genere mezzo e mezzo mi pare.

Esecuzione forse la più bella dei 24 preludi e fughe di shostakovich superiore persino a quello della Nikolaeva.

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