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Melius Club

La straziante foto vincitrice del World Press Photo of the Year 2024


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37 minuti fa, Velvet ha scritto:

Ma credo abbia vinto per altri motivi, e non credo di far torto a qualcuno  affermando questo punto di vista. 

E ci mancherebbe altro :classic_cool:

Ma al contempo dovresti esplicitare il tuo pensiero, senza alludere pero'.

analogico_09
Il 19/4/2024 at 18:02, newton ha scritto:

Allora mi limito a osservare che è una foto che ripete un cliché già premiato altre volte dal wpp. Sintomo (uno dei) dal mio punto di vista, che il genere è in crisi e il contest ancora peggio.

 

Non è una foto a ripetersi, si ripete il soggetto rappresentato, si ripete perchè si disgraziatamente si ripetono le stesse orride disumanità delle guerre e delle violenze, le forme di sopraffazione di popoli su altri popoli.

In questo, dal punto di vista umano,  a mio avviso la foto pur già "vista" (come sono già viste d'altra parte molte foto di altri soggetti non di reportage di guerra dei più grandi fotografi) resta tragicamente attuale, significativa di ciò che realmente accade nella martoriata regione palestinese sotto gli occhi indifferenti del mondo che fa la sua parte di "ammuina", una finta sudatina e poi ributtarsi a dormire facendo la voce grossa con le sanzioni all'Iran che pure le merita, ma non essa sola...

Così rispondo anche a @hitch Sotto il puro profilo estetico forse - non vorrei sparare sentenze definitive - la foto, una foto "bella" (non già "bella foto" estetizzante),  potrebbe non essere la migliore delle altre in concorso che non ho tuttavia avuto modo di visionare.

Ma, a prescindere,  l'urgenza umanitaria premia meritatamente questa "Pietà" mediorientale in un momento in cui dell'estetica potremmo egregiamente fregarcene per restare alle realtà della vita "prosaica", delle immagini che la rappresenta, dove in casi come questo trattato è la stessa realtà della vita, che spesso tende a "imitare" l'arte, a farsi estetica, estetica del dolore immenso, della violenza infinita, del deliro di onnipotenza degli uomini delle guerre di aggressione.

 

 

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1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

Ma, a prescindere,  l'urgenza umanitaria premia meritatamente questa "Pietà" mediorientale in un momento in cui dell'estetica potremmo egregiamente fregarcene per restare alle realtà della vita "prosaica", delle immagini che la rappresenta, dove in casi come questo trattato è la stessa realtà della vita, che spesso tende a "imitare" l'arte, a farsi estetica, estetica del dolore immenso, della violenza infinita, del deliro di onnipotenza degli uomini delle guerre di aggressione.

Perfetto, quindi premiata per le ragioni "altre" cui mi riferivo nei due post precedenti. Tanto rumore per nulla. 

  • Thanks 1
analogico_09
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Perfetto, quindi premiata per le ragioni "altre" cui mi riferivo nei due post precedenti. Tanto rumore per nulla. 

 

Ma le ragioni "altre" sono capitali, come dicevo in certi casi più importanti ed "urgenti" delle strette ragioni estetiche fermo restando che la foto sia una buona o "bella" foto e che non sia dato vedere, per quanto mi riguarda, come siano le altre foto in concorso. In ogni caso non credo si sia fatto inutile rumore nel contribuiore a riportare sulle scene mondiali un'immagine che rappresenta l'orrore che pur non essendo ancora terminato, purtroppo, mentre il mondo ci balla intorno il minuetto, è già stato dimenticato o che stesse per esserlo come cosa fatale mentre i giochi di guerra tra israele e iran rubavano pateticamente la scena...

5 ore fa, analogico_09 ha scritto:

l'urgenza umanitaria premia meritatamente questa "Pietà" mediorientale

Esatto.

In altre parole, la fotografia non c’entra nulla, non vince “la fotografia”.

In questi concorsi e’ un classico, vince la retorica, vince l’ideologia di chi ha vinto la guerra mediatica.

2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

le ragioni "altre" sono capitali, come dicevo in certi casi più importanti ed "urgenti" delle strette ragioni estetiche fermo restando che la foto sia una buona o "bella" foto e che non sia dato vedere, per quanto mi riguarda, come siano le altre foto in concorso. In ogni caso non credo si sia fatto inutile rumore nel contribuiore a riportare sulle scene mondiali un'immagine che rappresenta l'orrore che pur non essendo ancora terminato, purtroppo, mentre il mondo ci balla intorno il minuetto, è già stato dimenticato o che stesse per esserlo come cosa fatale mentre i giochi di guerra tra israele e iran rubavano pateticamente la scena...

Certo.  Mentre sul ponte sventola bandiera bianca.

Minima immoralia.. 

4 ore fa, Roberto M ha scritto:

In questi concorsi e’ un classico, vince la retorica, vince l’ideologia di chi ha vinto la guerra mediatica.

Quando tu, che scattare sai, scatterai una foto simile, allora forse potremmo passare sopra anche a qualche tuo solito delirio.

Ma non credo che accadrà mai. 

 

E’ diventato un premio da e per Fotoamatori, come ce ne sono tanti altri. Il tipo di commenti da clubbino mi pare ne sia prova, niente di male ma la contemporaneità sta altrove. Qui sta al massimo una bella mostra con le foto attaccate sulle griglie metalliche. A chi piace…

11 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Ma, a prescindere,  l'urgenza umanitaria premia meritatamente questa "Pietà" mediorientale in un momento in cui dell'estetica potremmo egregiamente fregarcene per restare alle realtà della vita "prosaica", delle immagini che la rappresenta, dove in casi come questo trattato è la stessa realtà della vita, che spesso tende a "imitare" l'arte, a farsi estetica, estetica del dolore immenso, della violenza infinita, del deliro di onnipotenza degli uomini delle guerre di aggressione.

quindi concordi con Roberto M se ho capito.

 

analogico_09

@Velvet @Roberto M Ma avete per caso visto le altre foto in concorso dal vostro banco del giudizio che mi pare sia prevenuto e "incompleto"?

Ricapitolando: come gia' sostenuto, la "Pieta" (scattata in Palestina ma possibile simbolo di tutti gli orrori di tutte le guerre in corso, delle passate e delle future), benche' sia "iconica" ,  nonostante ricordi altre iconografie fotografiche (il che e' fatto naturale dell'arte che "copia" sempre se stessa per rinnovarsi/differenziarsi, non gia' per meramente ricopiare, insomma anche nella storia dell'arte figurativa non e' che esista solo la Piera' di Michelangelo come alto o sommo elemento di rappresentazione di detto soggetto) resta una bella o buona foto che rivendica la sua propria, specifica, apprezzabile qualita' formale ed estetica che sa farsi anche espressione umana e "religiosa"   del dolore desolato di tutte le mamme del mondo per la perdita violenta del proprio figlio. Poi ci sono le "belle foto", tali fuori,  vuote , inespressive dentro... 


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