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Melius Club

Pompa di calore aria acqua


ferroattivo

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Inviato
6 minuti fa, nullo ha scritto:

mi sono sempre chiesto perché almeno un micro accumulo non lo si usi anche per l'energia elettrica,

non sono esperto di GSE... so qualcosina più di buon senso che di sostanza.

Credo che la domanda puntuale venga spianata con le centrali di pompaggio dell’idroelettrico ed una gestione molto sofisticata dei prelievi per zona. Ma non mi sono mai chiesto se convenga farlo in locale senza una necessità eventuale data dal FV 

 

 

Inviato
1 minuto fa, Martin ha scritto:

Il cosiddetto peak-shaver. 

Già...

Chissà perché non lo si implementa per legge.

Mi si dirà che una piccola batteria tiene del posto....

Inviato
4 minuti fa, nullo ha scritto:

E grazie al ciufolo.

Un generatore piccolo ha bisogno di tempo.

Scaldi anche con una candela....

non ti seguo :

il problema delle istantanee e caldaie in genere è il sanitario , specie in inverno quando dall'acquedotto ariva acqua a 10/11 gradi ; se taro il snaitario a 45 gradi il delta T è elevato , quindi , ci vuole un motore potente , senza sfociare nella centrale termica , ossia , un 29 kw

Se il motore è piccolo e con accumulo , tipo Wheispaut , vado a memoria  , 18kw .... ? .... quando mai mi reintegra lo accumulo in inverno ?

Te lo dico io , due docce dei figli e tu la fai fredda

ecco quindi una istantanea potente

X il riscaldamento è altra storia

Inviato
1 minuto fa, nullo ha scritto:

Dipende dall'arco temporale che prendi in considerazione.

un 29 litri minuto è un accumulo di 100 litri con recupero di tre minuti e mezzo. Se l’accumulo perde pochissimi gradi in 24 ore, è un discorso di lana caprina.

Inviato
6 minuti fa, nullo ha scritto:

Dipende dall'arco temporale che prendi in considerazione.

costa di più a prescinder , consuma di più , impone attenzione alla presenza di calcare 

Inviato
4 minuti fa, Jack ha scritto:

un 29 litri minuto è un accumulo di 100 litri con recupero di tre minuti e mezzo. Se l’accumulo perde pochissimi gradi in 24 ore, è un discorso di lana caprina.

Ok, ma mi riferivo alla differenza di costo fra i due sistemi.

Un conto è il costo del solo sistema al netto dei costi di esercizio, un conto è comprenderli tutti.

Inviato
2 minuti fa, domenico80 ha scritto:

consuma di più ,

E vabbè.....

Senza dati su cui basare due conti direi che non si può ragionare.

La pompa di calore qualcosa preleva dall'aria.....

Inviato
4 minuti fa, Jack ha scritto:

un 29 litri minuto

dunque , accumulo di 100 litri , acqua a 50 gradi , facciamo , ho la metà della capacitù a 50 gradi , cioè 50 litri , il rimanente a temperature diverse

devo averci sempre un motore potente x reintegrare i 50 gradi dei 50 litri

Poi si deve valutare dove sta posto il sensore termico , ne esistono posti in maniera assai originale

Inviato
1 minuto fa, nullo ha scritto:

Chissà perché non lo si implementa per legge.

Mi si dirà che una piccola batteria tiene del posto....

La batteria è comunque un immobilizzo notevole e non presenta ancora quell'affidabilità a lungo termine per cui si possa affrontare la spesa a cuor leggero. In cambio di cosa, poi ? Anche se le tariffe tenessero in qualche maniera conto del peak-factor di prelievo non si riuscirebbe a garantire un payback time appetibile per gli accumuli di livellamento a livello di singolo utente.

(Dal pdv della produzione Enel lo fa già: A seguito del piano energetico nazionale che prevedeva il nucleare, disponiamo di almeno 3 poderosi impianti idroelettrici a ripompaggio che caricano in orario basso e producono in peak-hour)  

Inviato
4 minuti fa, nullo ha scritto:

La pompa di calore qualcosa preleva dall'aria.....

la pompa di calore aria acqua o , esempio , aria / gas , deve sbrinare 

Poi si deve valutare il cop 

Inviato
1 minuto fa, domenico80 ha scritto:
3 minuti fa, nullo ha scritto:

 

la pompa di calore aria acqua o , esempio , aria / gas , deve sbrinare 

Poi si deve valutare il cop

Certo, oggi direi che siamo su numeri piuttosto interessanti

Inviato
4 minuti fa, Martin ha scritto:

se le tariffe tenessero in qualche maniera conto del peak-factor di prelievo non si riuscirebbe a garantire un payback time appetibile per gli accumuli di livellamento a livello di singolo utente.

Credo che il totale debba andare oltre il solo conto economico.

Ma è difficile conteggiare il tutto.

Qualcosa di "simile" da noi si applica con la legge sulla invarianza idraulica.

 

Inviato

@nullo

leggendo i dati Clivet non si va oltre un rapporto di 3 , 4,85 resi , 1,63 assorbiti , niente di che , x degli inverter

Inviato

@domenico80

Io non ho ancora deciso, ma leggendo i dati Panasonic direi che andiamo ben oltre.

Inviato

@domenico80 e perciò che è uguale. Solo che l’accumulo inizia ad erogare acqua già a 50 gradi e se non la si usa non si raffredda se non di pochissimo.

È lana caprina.

Poi la cosa davvero sbagliata è fare assunzioni assolute. Ogni impianto deve essere progettato e costruito sulla propria specifica situazione.

Io ho centrale termica, caldaia a basamento e acqua a nove gradi francesi, e sei persone più a volte ospiti. Dovrei mettere un’istantanea?

non c’è il meglio assoluto. Dipende.

La verità vera è che l’energia rispetto al costo delle tecnologie e pur tartassata costa troppo poco e una o l’altra soluzione sposta di appena qualche centinaio di euro il costo. 

Inviato
12 ore fa, ferroattivo ha scritto:

Una pompa di calore aria acqua puo' sostituire la caldaia a condensazione per l'acqua calda e riscaldamento ? e sostituisce anche i condizionatori ? Che esperienze avete fatto ? 

Nasce per riscaldare e funziona con impianto a bassa temperatura (pavimento)

Se e' un impianto integrato prevede anche degli split che fanno deumidificazione.

Se invece e' solo mera sostituzione caldaia/pompa calore dovrai completarlo con qualche split per abbattere l'umidita.

 

Io attualmente ho un sistema ibrido con caldaie condensazione + pompe calore  + split

Prossimo step impianto integrato tutto elettrico tenendo caldaie come pure unita di riserva (guasto sistema principale)

 

Inviato
10 minuti fa, Martin ha scritto:

are, disponiamo di almeno 3 poderosi impianti idroelettrici a ripompaggio che caricano in orario basso e producono in peak-hour)

ah ecco, mi pareva giusto allora. Una è senz’altro quella del lago d’elio - lago maggiore a Maccagno Ronco Val Grande. Un gioiello a suo tempo, la più grande d’europa quando fu costruita.

Inviato

La pdc (aria aria) al di sotto di certe temperature esterne diventa un bagno di sangue per cui è consigliabile una caldaia a condensazione di backup. 

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