Pinkflo Inviato 1 Maggio 2024 Inviato 1 Maggio 2024 Ho amato tutti i film di Ken Loach, quest'ultimo non è da meno, forse c'è qualche piccolo dettaglio un pò troppo marcato qua e là, un paio di citazioni politiche che non condivido perchè superficiali , ma d'altro canto comprensibili perché dette correttamente dai personaggi interessati in stato di fuga dalla guerra relative alla Siria, per il resto un gioiello (imperdibile per chi si interessa di tematiche sociali di povertà, disgregazione e immigrazione comunque sempre il centro di battaglia del nostro regista) per tutti. Noto con un pizzico di amarezza che i film più significativi del periodo vengono sempre da registi della vecchia guardia, tranne pochissime eccezioni. Allen, Scorsese, Wenders, Loach... Un vero problema. 1
Velvet Inviato 2 Maggio 2024 Inviato 2 Maggio 2024 14 ore fa, Pinkflo ha scritto: Un vero problema. Ne abbiamo già discusso. Pare che nonostante i mezzi produttivi assai più economici rispetto al cinema del passato, pratici e alla portata di molti, ciò che latita siano idee e capacità di esprimerle. Probabilmente siamo di fronte ad una generazione (o più d'una) che non ha questa urgenza. Se ci pensiamo la serie TV più influente sui giovanissimi negli ultimi tempi (tanto da dettare la moda estetica che si vede oggi in strada) è stata Stranger Things, scritta da due quarantenni ed ambientata negli anni '80.... Tornando a Loach, non riesco più a vedere i suoi film. Perchè ha sempre ragione e mi fa troppo male ciò che rappresenta. Preferisco fingere di non sapere.
Pinkflo Inviato 3 Maggio 2024 Autore Inviato 3 Maggio 2024 18 ore fa, Velvet ha scritto: Ne abbiamo già discusso. Pare che nonostante i mezzi produttivi assai più economici rispetto al cinema del passato, pratici e alla portata di molti, ciò che latita siano idee e capacità di esprimerle. Probabilmente siamo di fronte ad una generazione (o più d'una) che non ha questa urgenza. Mi sa che andiamo verso una morte lenta e inesorabile del film di autore per come l'abbiamo conosciuto 18 ore fa, Velvet ha scritto: Tornando a Loach, non riesco più a vedere i suoi film. Perchè ha sempre ragione e mi fa troppo male ciò che rappresenta. Preferisco fingere di non sapere. Come non capirti, quest'ultimo è forse il film di Loach più emotivamente carico, sembra quasi che all'aumentare della drammaticità e dell'urgenza dei temi trattati cresca anche il livello di sensibilità, ed è vero, pur essendo solo un film, Loach maestro di verosimiglianza, ti trascina dentro e ci avviciniamo all'insostenibilità del coinvolgimento emotivo durante la visione per le persone sensibili, come siamo del resto la maggiorparte di quelli che guardano i suoi film. Poi qui l'immagine del vecchio pub inglese come ultimo baluardo di umanità e di lotta sindacale e sociale è assolutamente struggente. 1
audio_fan Inviato 3 Maggio 2024 Inviato 3 Maggio 2024 Vorrebbe parlare al cuore, ma il linguaggio è retorico e didascalico . Un film sull' accoglienza basato sui soliti stereotipi: immigrati fragili ed inermi, locali gretti, fascistoidi, vigliaccamente violenti, unica solidarietà da parte di ciò che resta di una vecchia struttura sindacale che all' epoca si era distinta nella resistenza al thatcherismo. . Messaggio quindi indirizzato non alle persone comuni, che difficilmente si rispecchieranno nei vili paesani che aggrediscono ragazzini inermi, ma ai convinti sostenitori dell' accoglienza che vi vedranno esaltati i propri ideali ed infamati coloro che non condividono le loro idee. . In conclusione un' opera che trova la sua ragion d' essere non tanto nell' allargare il consenso su un tema così controverso quanto a "serrare i ranghi" di chi già sta dentro, chi scrivesse su certi "giornalacci governativi" italiani (e non sono certo io!) direbbe che lo scopo è quello di "tenere le pecore dentro al recinto". . Caratterialmente non sono portato ad accodarmi a greggi, unirmi a cori, far parte di una muta ecc mi sarei quindi accontentato di un buon film, sia pure di un autore che persegue una sua missione ideologica, ma non mi è sembrato di trovare in questo film il Ken Loach dei tempi migliori.
Pinkflo Inviato 3 Maggio 2024 Autore Inviato 3 Maggio 2024 5 ore fa, audio_fan ha scritto: immigrati fragili ed inermi sappiamo bene che non può essere sempre così, ma che interesse ha Loach a rappresentare il peggio dell'immigrazione? Stereotipo -1. 5 ore fa, audio_fan ha scritto: locali gretti, fascistoidi Infatti sta bene attento Loach a far risaltare che i grezzi fascistoiodi sono una netta minoranza. Sterotipo-2 5 ore fa, audio_fan ha scritto: unica solidarietà da parte di ciò che resta di una vecchia struttura sindacale che all' epoca si era distinta nella resistenza al thatcherismo. Non è la vecchia struttura sindacale ma i discendenti, piuttosto si evidenzia il ruolo che fu dei sindacati, che non è più oggi 5 ore fa, audio_fan ha scritto: non alle persone comuni, che difficilmente si rispecchieranno nei vili paesani che aggrediscono ragazzini inermi, ma ai convinti sostenitori dell' accoglienza che vi vedranno esaltati i propri ideali ed infamati coloro che non condividono le loro idee. Messaggi realisticamente rivolti a tutte le persone direi, sono categorizzazioni cerebrali le tue, Loach da modo a tutti di identificarsi e/o prendere le distanze dai vari personaggi del film. Uno degli scopi di tutti i film di Loach è sempre stato quello di denunciare la struttura, il sistema, MAI il popolo. Il film evidenzia ampiamente lo stato di disagio e disperazione dei più violenti e contrari agli immigrati, e mai verrebbe in mente di definirli "fascistoidi", che è una categoria assolutamente astratta che non ha nessun legame col film. Inoltre Loach parla di storie semplici ma profonde individuali, al di fuori delle categorie, soltanto come pretesto per frustare i potenti e per valorizzare storie di solidarietà e umanità. Pensi davvero che un artista del suo calibro e della sua esperienza che ha girato una quantità di film passati per decenni dal buco del cūlus di tutti i ^critici metta in scena una cosa banale come la tua tesi? 1 1
Pinkflo Inviato 4 Maggio 2024 Autore Inviato 4 Maggio 2024 Vista la discussione di qui sopra aggiungo solo che lo scopo di Loach è criticare le politiche del governo inglese negli anni, attraverso una specie di realismo delle storie che racconta. Il fine ultimo è la critica alle strutture governative e il sistema economico finanziario INTERNO ai Paesi Occidentali cosiddetti evoluti come l'Inghilterra passata e attuale generano sacche impressionanti di povertà e disagio sociale e che tutti gli uomini di tutte le latitudini sono purtroppo confrontati con questa realtà. Non ha caso il primo spunto del film sulla compravendita di case è direttamente una critica al sistema economico, in cui si mostra chiaramente che le persone comuni, indipendentemente dalle loro convinzioni, dai loro caratteri, dalla loro volontà sono nient'altro che delle vittime. Quindi chi sostiene che Loach prende le parti a favore o contro l'immigrazione, a favore o contro gli abitanti locali, a favore o contro movimenti politici si sbaglia di grosso. Lui parte dal basso e costruisce storie verosimili per andare a bersagliare l'apparato interessato.
audio_fan Inviato 4 Maggio 2024 Inviato 4 Maggio 2024 16 ore fa, Pinkflo ha scritto: metta in scena una cosa banale come la tua tesi? Per la verità la mia tesi è che, qualsiasi sia l'intento pedagogico di Ken Loach, il film non è niente di che. . Basta guardarlo con occhi smaliziati, anche se ci scalda il cuore dipingendo un quadretto che risponde alla nostra visione del mondo che già avevamo ben prima di sederci a guardare il film.
analogico_09 Inviato 12 Maggio 2024 Inviato 12 Maggio 2024 Il 2/5/2024 at 01:24, Pinkflo ha scritto: Noto con un pizzico di amarezza che i film più significativi del periodo vengono sempre da registi della vecchia guardia, tranne pochissime eccezioni. Allen, Scorsese, Wenders, Loach... Un vero problema. Su Allen, Woody, non ci scommetterei... Non ho visto questo Loach, mi incuriosisce dovrò evitare come al solito di leggere prima della visdione le varie recensioni, commenti, ecc.
Pinkflo Inviato 13 Maggio 2024 Autore Inviato 13 Maggio 2024 8 ore fa, analogico_09 ha scritto: Su Allen, Woody, non ci scommetterei... Se mi permetti, ti consiglierei invece una visione del suo ultimo film che contiene diversi piani di lettura non poco approfonditi. Poi in realtà di film interessanti ne sono usciti anche altri di registi meno conosciuti come La zona d'interesse, Povere creature, Drive My Car. Un altro film niente male è Foglie al vento ma siamo su un altro grande vecchio cioè Kaurismäki. Film da recuperare alla svelta di alcuni anni addietro e passati abbastanza sotto silenzio sono Il labirinto del silenzio e Cattive acque, quest'ultimo diretto dal non certo pivellino Todd Haynes.
selby998 Inviato 13 Maggio 2024 Inviato 13 Maggio 2024 Imho: l'ultimo film di W. Allen è deludente, parimenti negativo il mio giudizio su quello di J. Glazer. Idem per quanto riguarda "Povere Creature", qui non posso neanche parlare di delusione, non avevo grandi aspettative visto che due precedenti film di Lanthimos non mi erano piaciuti affatto. Tornando in topic, per me il film di Loach, del quale credo di avere visto tutto, è uno dei più belli dell'anno passato.
dariob Inviato 13 Maggio 2024 Inviato 13 Maggio 2024 7 ore fa, Pinkflo ha scritto: Il labirinto del silenzio e Cattive acque, quest'ultimo diretto dal non certo pivellino Todd Haynes. Belli ambedue, soprattutto il primo, consigliatissimo, assieme a Lo Stato contro Fritz Bauer (2015) sullo stesso soggetto. Il secondo lo trovo "solo" un buon legal-thriller.
analogico_09 Inviato 13 Maggio 2024 Inviato 13 Maggio 2024 3 ore fa, selby998 ha scritto: Imho: l'ultimo film di W. Allen è deludente Io trovo deludenti tutti i suoi film a cominciare da non mi ricordo quale della sua complusiva filmografia autoreferenziale con la quale ripete all'infinito i primi cliche arrivati a saturazione. Mi scuso se non parlo del film di Loach, non appena lo avrò visto contribuirò alla discussione.
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