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Melius Club

La mappa dei risparmiatori in Italia


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18 minuti fa, Panurge ha scritto:

Alcune posizioni lavorative sono anche state ridimensionate nella loro "importanza" negli organigrammi aziendali, i bancari in special modo.

Si certo, i direttori di filiale sono stato ridotti a impiegati. Io però mi riferivo ai tre milioni di lire di stipendio, di quando un professore di liceo  statale ne prendeva 1 e mezzo che era considerato uno stipendio "medio". Oggi un professore prende 1700/1800 euro a fine carriera, mantenendo il rapporto 2:1, per avere lo stesso potere d'acquisto occorrerebbe avere netti di 3500 euro, ovvero un lordo di 60k o più. Fiscal Drag.

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34 minuti fa, Guru ha scritto:

Il punto è che i 3 milioni del direttore di banca non sono i 1500 euro di oggi. Quanto sarebbero più o meno? Per capire quanto quella famiglia monoreddito abbia perso potere d'acquisto.

lo ho scritto nel post sopra, ma non li leggi per intero?

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40 minuti fa, Panurge ha scritto:

Non basta il fiscal drag per giustificare l'arretramento delle retribuzioni reali in alcuni settori,

ovviamente no, però il fiscal drag e il cuneo fiscale che rendono costoso e anticoncorrenziale l'adeguare il salario reale da parte delle aziende - che già non sono impazienti di farlo -  sono i fattori predominanti, spiegano la curva lenta dei salari nominali. Poi la concorrenza dei paesi terzi con minori tutele, la inflazione che, anche se bassa, ha continuato a progredire al conbtrartio dei salari, l'aumento veriìtiginos dei prezzi dei generi di prima necessità, le speculazioni su carbutanti e materie prime, il covid, la guerra et voilà. Tre milioni  in 25 anni diventano bruscolini.

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Gaetanoalberto

C’è un antichissimo problema che riguarda il rapporto tra redditi fissi e redditi variabili.

Il prezzo del lavoro dipendente è rigido, tutto il resto è variabile. Eliminati gli automatismi di adeguamento e annullata la forza sindacale, il trasferimento di ricchezza e risparmi é stato micidiale ed inevitabile, dapprima per il passaggio all’euro e successivamente per questioni sociologiche e politiche.

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48 minuti fa, Panurge ha scritto:

Non basta il fiscal drag per giustificare l'arretramento delle retribuzioni reali in alcuni settori, ci sono fattori più legati alla struttura economica e all'organizzazione del lavoro che a fenomeni fiscali.

Esatto. E da tempo tocca anche ai colletti bianchi.

Nella mia professione ad esempio i megastudi di stampo anglosassone hanno da un lato requisito il lavoro di alto livello (resistono penalisti e in minor misura amministrativisti e tributaristi) e dall’altro impiegatizzato i colleghi che vi prestano lavoro. Qualcuno diventa col tempo “socio”, ma sono soci per modo di dire perche’ non hanno il peso e il reddito dei fondatori che portano il nome nella firma.

Con l’IA sara’ ancora peggio e gia’ le societa’ di una certa importanza lo stanno utilizzando per il lavoro ordinario di consulenza. Oggi ci si affida a consulenze esterne solo se il Cda deve “pararsi” (ipse dixit, non abbiamo responsabilita’ avendo scelto il luminare universitario), o per questioni particolarmente complesse dove anche l’IA cd generativa per ora arranca (non avendo fatto il classico).

Io dopo la traversata atlantica vedo non lontano il porto di Miami, ma a chi dovesse cominciare oggi consiglio di starsene a largo di Ladispoli

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Negli ultimi 30 anni i salari medi italiani non hanno registrato praticamente crescita. Nell'area OCSE sono cresciuti del 30%.

Negli stati uniti ancora di più.

Tutti danno la colpa alla bassa produttività. Io francamente non so il perché, ma i numeri sono questi e con questi numeri non vai da nessuna parte.

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