Questo è un messaggio popolare. Gaspyd Inviato 17 Giugno 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Giugno 2024 Sono stati tutti assolti dai reati più gravi gli imputati nel processo bis al tribunale di Ancona per la strage della discoteca “Lanterna Azzurra” a Corinaldo, in provincia di Ancona, dove morirono nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 cinque minorenni e una mamma di 39 anni. Assolti perché fatto non sussiste, con formula piena, da omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Assolto perché il fatto non sussiste anche Quinto Cecchini, gestore della discoteca. L’ex sindaco Principi, Gallo, Bruni, Martelli e Manna son stati invece condannati ad un anno. Milani a un anno e 2 mesi. Tarsi 4 mesi. Ma le pene sono state sospese, così come sono state rigettate le richieste risarcimento danni. Nella strage, dovuta dalla calca nella discoteca, morirono Emma Fabini, Asia Nasoni, Mattia Orlandi, Daniele Pongetti, Benedetta Vitali e una mamma di 39 anni, Eleonora Girolimini, che aveva accompagnato una dei suoi quattro figli al concerto di Sfera Ebbasta. . A seguire il testo integrale della lettera: . «Qualcuno dirà: giustizia è fatta. No, io la giustizia la intendo in modo diverso. Quasi sei anni per avere una risposta dallo Stato sono troppi. Al di là del giudizio sulla sentenza. È complicato condurre un processo come quello appena concluso, ma si dovrebbe sentire l’obbligo di fare meglio. Non è facile scrivere queste parole, come non è stato facile assistere alle interminabili udienze in tribunale. Mantenere obiettività nel giudicare il procedimento giudiziario e, contemporaneamente, avere davanti agli occhi l’immagine di mia figlia Emma. Spesso le udienze sono state lunghe ed estenuanti. Ripetitive nella ricerca di una verità diversa da quella che, fin da subito, sembrava evidente. Le ricordo i fatti. La sera fra il sette e l’otto dicembre del 2018 mia figlia Emma con alcune compagne di classe ebbe il permesso di partecipare ad una serata in discoteca. Per noi genitori era la festa dei licei che coincideva con il dj set di un cantante di nome Sfera Ebbasta. Noi, come gli altri genitori, abbiamo dato per scontato che, essendo aperta, la Lanterna Azzurra di Corinaldo avesse tutte le caratteristiche di sicurezza richieste ad un locale accessibile al pubblico. Così invece non era, perché alla prima criticità – un fuggi fuggi causato dalla presenza di spray al peperoncino nell’aria – si verificarono delle cadute lungo le uscite di sicurezza che provocarono la tragedia. Cinque adolescenti e una giovane mamma persero la vita, più un centinaio di feriti. Mia figlia Emma è morta. Aveva solo quattordici anni. Oltre la vita le è stato tolto anche il diritto di replica. Se avesse potuto avere voce, in tribunale avrebbe detto questo. “Sto ballando per la prima volta con le mie amiche. Urlo nelle loro orecchie – il volume della musica è altissimo – che questo è il momento più bello della mia vita. Poi questo odore urticante e aspro nell’aria che mi impedisce di respirare. Fuggo verso l’esterno, verso l’uscita di sicurezza. Ma qui, è tanto buio. La gente urla e tanti sono caduti su questi scalini irregolari. Mi appoggio alla ringhiera che, improvvisamente, cede alle mie spalle. E cado con tanti corpi sopra me. Ridatemi l’aria. Fatemi respirate”. Non riesco a pensare ai suoi ultimi cinque minuti di vita. Tanto occorre per morire soffocati. Quando ho questi pensieri, mi rimane difficile accettare le lungaggini processuali. Altrettanto difficile mi rimane assistere ai voli pindarici di eccellenti professionisti che si sono attardati nella estenuate ricerca di cavilli, nell’interesse degli imputati. Siamo sicuri che nella “giusta” ricerca dell’equilibrio processuale non ci siamo dimenticati delle vittime? Perché è questo quello che io ho percepito. I nostri figli sono morti e noi siamo stati condannati ad una vita di sofferenza. Meritiamo rispetto. Non esistono solo gli imputati. Non dimentichiamo la costante presenza in tribunale di noi, familiari delle vittime. Abbiamo rinunciato a giorni di lavoro e giorni di ferie pur di essere presenti. Lo abbiamo fatto nel rispetto dei nostri cari. Rispetto che non hanno avuto gli imputati, che, non essendo obbligati alla presenza in aula, salvo qualche raro episodio, non hanno partecipato alle udienze. Non hanno reso testimonianza in aula perché la legge glielo permette. E allora Le chiedo ancora: è questo il giusto processo, il rispetto degli imputati? Siamo sicuri di rispettare nello stesso modo anche le vittime innocenti alle quali è stato sottratto il bene più prezioso: la vita? Sono consapevole della mia parzialità ma credo di essere in buona compagnia. Nella nostra povera Italia si susseguono una dopo l’altra inconcepibili tragedie e le vittime secondarie di questi eventi, hanno un filo rosso che le unisce. Un dolore continuo per il lutto ma anche un costante senso di frustrazione. Per il tempo trascorso prima della sentenza, per la consistenza della pena, per la lontananza delle istituzioni, per la, spesso, frettolosa riabilitazione dei colpevoli. Ci tengo a precisare che non sono giustizialista e forcaiolo. Non concepisco la pena di morte e le punizioni corporali. Ritengo la difesa un diritto imprescindibile dell’imputato. Anzi, se gli imputati avessero dimostrato un minimo di pentimento avrei versato lacrime con loro per quello che è successo. Perché tutti possiamo compiere degli errori. Invece nessuno di loro ha pronunciato parole di cordoglio o partecipazione. È mio dovere dare voce ad Emma. Rispettare e far rispettare la sua immagine. Questo rispetto viene meno, secondo me, nel momento in cui ci si infila in percorsi tortuosi. Sempre alla ricerca di cavilli e interpretazioni azzardate. In quei momenti vedo la figura delle vittime molto in lontananza. Relegate ad un ruolo marginale, mentre la principale preoccupazione rimane il rispetto degli imputati. Concludo affermando che non odio queste persone. Non le odio perché farebbe più male ad Emma e a me che a loro. Il mio perdono però non lo avranno mai perché, anche se per lo Stato la loro colpa è lieve, sono i responsabili morali della tragedia. In questi anni ho imparato a gestire il mio dolore. A convivere con l’angoscia. Non faccio più resistenza al dolore. Non vivo nel ricordo di Emma ma immerso nella sua costante presenza. Ma la rabbia che mi trascino dietro no, quella non mi dà tregua. La rabbia per una tragedia che si poteva e doveva evitare rispettando, semplicemente, la legge. Vorrei che parte di questo peso fosse portato anche dagli imputati. Almeno moralmente. Non voglio giudicare nessuno, ma vorrei che venisse aperto un dibattito serio e sereno. Ribadisco questa domanda: siamo certi che la giusta tutela degli imputati non leda troppo pesantemente il diritto alla giustizia delle vittime? Quale è la giusta pena per questo reato? Signor Presidente, non è mio compito dare queste risposte. Personalmente penso che l’unica giusta e vera condanna sia il rimorso. La convivenza con la propria coscienza è più dura di qualsiasi carcere. La legge, il giudice, la società tutta, dovrebbe mettere il condannato con le spalle al muro. La mia impressione è che questo non accada. Nel nostro Paese ci sono sempre meno persone che si sentono colpevoli, anche dopo la condanna. Nessuno si assume le proprie responsabilità. Tutti si dichiarano ingiustamente condannati. E noi glielo lasciamo pensare. Infine un pensiero ad Emma che a undici anni si definiva “timida, euforica e colorata, ma la cosa più importante è essere circondata da tanti amici che ti vogliono bene”. A lei che amava scrivere racconti e pagine di diario che abbiamo raccolto nel volume “I ricordi non salvano le lacrime”. Abbiamo promosso un premio letterario a suo nome dal titolo “Emma, il ricordo salvato”. Dedicato ai suoi coetanei sul tema del ricordo. Non dimenticheremo mai Emma e non vogliamo che venga dimenticata da quella stessa società che le ha tolto il futuro. Facendo di lei un ricordo. Ciao Emma, ti riabbraccerò presto. Grazie Presidente per aver letto questa lettera, nella speranza che lei diventi portavoce della sofferenza delle vittime della tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo e di tutte le altre stragi compiute nel nome del menefreghismo, della superficialità, dell’avidità. In ricordo di Emma, Asia, Benedetta, Mattia, Daniele ed Eleonora». 3
Velvet Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 9 ore fa, Gaspyd ha scritto: Nel nostro Paese ci sono sempre meno persone che si sentono colpevoli, anche dopo la condanna. Nessuno si assume le proprie responsabilità. Tutti si dichiarano ingiustamente condannati. E noi glielo lasciamo pensare. Può apparire demagogia ma è solo amara verità.
briandinazareth Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 e se avessero ragione gli imputati ? viviamo in una strana convinzione che ci debba essere un colpevole per ogni tragedia, in questo caso certamente chi ha usato lo spray al peperoncino, ma non necessariamente gli imputati del processo. la lettera del padre da per scontato che siano colpevoli e che dovessero sentirsi in colpa per questo. se la prende pure con i diritti di difesa degli imputati e sugli sforzi degli avvocati di difendere i loro clienti. capisco il dolore del padre ma la lettera è totalmente irricevibile nel contenuto. gli imputati sono innocenti fino a prova contraria e non basta una tragedia per far diventare gli imputati implicitamente colpevoli come sostiene il povero padre. 2
Velvet Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 23 minuti fa, briandinazareth ha scritto: e se avessero ragione gli imputati ? viviamo in una strana convinzione che ci debba essere un colpevole per ogni tragedia, in questo caso certamente chi ha usato lo spray al peperoncino, ma non necessariamente gli imputati del processo. la lettera del padre da per scontato che siano colpevoli e che dovessero sentirsi in colpa per questo. se la prende pure con i diritti di difesa degli imputati e sugli sforzi degli avvocati di difendere i loro clienti. capisco il dolore del padre ma la lettera è totalmente irricevibile nel contenuto. gli imputati sono innocenti fino a prova contraria e non basta una tragedia per far diventare gli imputati implicitamente colpevoli come sostiene il povero padre. - Locale con autorizzazione di capacità per 469 presenze, staccati 1400 biglietti. - Due uscite d'emergenza sprangate col lucchetto. - Unica via di fuga dava su un ponticello di legno che ha ceduto sotto il peso della folla schiacciando numerose persone. Di irricevibile qui leggo solo il garantismo peloso e totalmente fuori luogo.
Questo è un messaggio popolare. briandinazareth Inviato 18 Giugno 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Giugno 2024 Adesso, Velvet ha scritto: - Locale con autorizzazione di capacità per 469 presenze, staccati 1400 biglietti. - Due uscite d'emergenza sprangate col lucchetto. - Unica via di fuga dava su un ponticello di legno che ha ceduto sotto il peso della folla schiacciando numerose persone. hai fatto il processo sulla base di due cose trovate sui giornali, sulla quale veridicità non sappiamo nulla, e dei contenuti effettivi del processo nessuno di noi ha alcuna informazione. questo è il giustizialismo pericoloso da social che sulla base di qualche frase letta sul giornale decide chi è colpevole e chi no. ma a che ci servono i tribunali? il popolo decide, poco importa se mancano anche le informazioni minime necessarie... ps ovviamente io non dico che siano innocenti, perché nessuno di noi conosce la faccenda. 3
Velvet Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 4 minuti fa, briandinazareth ha scritto: hai fatto il processo sulla base di due cose trovate sui giornali, sulla quale veridicità non sappiamo nulla, e dei contenuti effettivi del processo nessuno di noi ha alcuna informazione. Occhio Brian, che queste sono cose agli atti. I quali sono pubblici. Hai il permesso di wikipardare se vuoi, poi torna e riferisci. Piano con le (tue) fantasie e con le accuse di giustizialismo a vanvera. 1
briandinazareth Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 1 minuto fa, Velvet ha scritto: Occhio Brian, che queste sono cose agli atti. I quali sono pubblici. certo, sono certo che sarai andato a leggere tutte le carte e che abbia tutti gli strumenti per decidere... tra l'altro hai riportato le dichiarazioni dell'avvocato di parte... il processo ha invece assolto con formula piena i principali imputati. saranno impazziti i giudici, è possibile, ma i processi fatti sulla base di due righe di un articolo sono una maledizione da social e non dovremmo cascarci. 1
Velvet Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 Io non faccio nessun processo. Ma al contrario di altri penso di essere dotato di un filo di empatia. E se fossi nei panni di quei genitori mi chiederei come mai la morte di mio figlio/figlia sia ascrivibile "al fato". In questo paese pare che tutto sia causato dal fato. Trovare un responsabile, in ogni ambito, è più difficile che trovare un italiano che sappia rispettare le code. Quanto al "signor giudice" esso è fallace come ogni uomo. Il garantismo va bene, benissimo. Ma se c'è chi ventila responsabilità per la morte di 3 ragazzi annegati in un fiume perchè i pompieri sarebbero arrivati 5 minuti in ritardo, mi chiedo come possa passare in cavalleria il proprietario di un locale che stipa 1400 ragazzini dove ce ne potrebbero stare meno di 500. Ma vabbè, questo paese è bello perché è il paese dei Pulcinella. 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 18 Giugno 2024 Amministratori Inviato 18 Giugno 2024 siamo un paese superficiale dove la superficialità è data per scontata e non costituisce mai una colpa. per lieve o grave che sia. Purtroppo è una pessima abitudine staccare più biglietti dei posti disposizione, blindare con lucchetti le uscite di sicurezza in caso di grandi eventi per evitare le imbucate dei furbetti. ricordo un locale di tango (ma dove si svolgevsno sltri eventi pieni di gent) a via dei serpenti,poi chiuso per evidenti limiti (nessuna uscita di sicurezza ed impossibilità di realizzarne una, ingrsso ed ucita unici tramite un corridipoi stretto, ecc ecc) certo la responsabilità primia è di chi ha usato lo spray al peperoncino.ricordo il capodanno del 2000 a piazza del popolo, sono rimasto ombiottigliato in macchina sul muro torto, trasfotmato in parcheggio abusivo, per la folls di gente che andav da piazza del popol a piazzale flaminio, per come era messo il palco non c'rano vere vie di fughe (una persina che si è sentita male è stata portata a spalla dalgli spetttori fino alle ambuelnza che per la calca non potevano vvicinarsi. Mi immagino se fossero scoppiati dei mortaretti penti che tragedia poteva nascere. in quel capodanno lo stellone ha aiutato il sindaco ma poteva essere una trgedua
maverick Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 38 minuti fa, Velvet ha scritto: - Locale con autorizzazione di capacità per 469 presenze, staccati 1400 biglietti. - Due uscite d'emergenza sprangate col lucchetto. - Unica via di fuga dava su un ponticello di legno che ha ceduto sotto il peso della folla schiacciando numerose persone. guarda, sai che sono spesso d'accordo con te nelle considerazioni che fai, .. in generale, sul forum. Ma qui credo che se le cose fossero SOLO quelle che hai riportato, .. o i giudici sono tutti impazziti, o c'è qualcosa che sfugge. E siccome non penso alla prima ipotesi, (perchè le norme sulla sicurezza sono fin troppo dettagliate e i giudici non lasciano passare niente, esperienza lavorativa ...), sono sicuro che i comportamenti e le responsabilità siano stati ben valutati dai giudici, in base a mille perizie e documenti. Il dolore del padre è altro che comprensibile e va rispettato, ma i processi si fanno nei tribunali, non sui giornali, e se buona parte degli imputati sono stati assolti con formula piena. gridare allo scandalo è secondo me fuori luogo. Qualcuno però è stato condannato, anche se a pene lievi, .. vuol dire che qualcosa che non andava c'era, .. ma la ricerca di un colpevole sempre e comunque va bene per fare discussioni, .. ma i tribunali sono altra cosa, 1
briandinazareth Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 23 minuti fa, Velvet ha scritto: Ma al contrario di altri penso di essere dotato di un filo di empatia. E se fossi nei panni di quei genitori mi chiederei come mai la morte di mio figlio/figlia sia ascrivibile "al fato". l'empatia non c'entra nulla con il processo. comunque non bisogna rivolgersi al fato, ma ad un gruppo di delinquenti che ha usato lo spray al peperoncino, sono stati condannati. il processo c'è già stato e le condanne sono state giustamente pesanti. 24 minuti fa, Velvet ha scritto: mi chiedo come possa passare in cavalleria il proprietario di un locale che stipa 1400 ragazzini dove ce ne potrebbero stare meno di 500. questa è l'affermazione dell'avvocato di parte che pare non abbia trovato riscontro nel processo, inutile ripeterlo di continuo. 27 minuti fa, Velvet ha scritto: Ma vabbè, questo paese è bello perché è il paese dei Pulcinella. è il paese dei pulcinella anche perché, come in questa discussione, ci formiamo le opinioni sul nulla cosmico (articoletto sui giornali) e pensiamo veramente di sapere cosa sia successo, chi debba essere condannato o no, sulla base dell'empatia e della pancia. e questa non è giustizia.
Velvet Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 32 minuti fa, briandinazareth ha scritto: questa è l'affermazione dell'avvocato di parte che pare non abbia trovato riscontro nel processo, inutile ripeterlo di continuo. Brian smettila di scrivere fesserie a caso per cortesia, siamo fra adulti. Le condanne nel merito sono comunque arrivate per l'accusa di falso: un anno e due mesi per il vigile del fuoco Rodolfo Milani, un anno per gli altri cinque membri della commissione (tra cui l'ex sindaco Matteo Principi), quattro mesi per Francesco Tarsi, tecnico incaricato, ai fini dell'autorizzazione, dalla Magic Srl, società che gestiva il locale. La condanna per falso è relativa ai permessi autorizzativi e alle ispezioni in materia di sicurezza. Ovvero: il locale non era a norma. Punto. Le pene ovviamente sono state sospese. Se oggi in Italia è legittimo gestire un locale non a norma e stiparlo di ragazzini (il gestore è stato assolto, a che mi risulti) questa è una buona notizia per tutti i Briatore e Santadechè del paese: fottetevene pure della sicurezza, l'importante è staccare biglietti.
Martin Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 Può essere che "tecnicamente" i gestori si siano affidati a esperti esterni (quelli condannati per falso) e quindi risultino "puliti" in quanto non provato un loro intervento diretto sui tecnici stessi volto ad ottenere le autorizzazioni ?
briandinazareth Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 fare i processi sui forum o sui social, senza neppure avere i minimi elementi è una cosa per me inconcepibile. sulla base del nulla si vuole dire che delle persone assolte con formula piena sono colpevoli perché l'avvocato dell'accusa dice qualcosa e perché si fanno delle supposizioni campate sul nulla totale. mi astengo da questo gioco e dalla giustizia concepita come risposta alla comprensibile rabbia dei parenti delle vittime. 1 1
Martin Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 Sarebbe interessante conoscere le ragioni alla base delle richieste dei PM, che riassumo: 6 anni e 6 mesi per l’ex sindaco Principi, che presiedeva la commissione di pubblico spettacolo; 6 anni e 6 mesi per Manna; 6 anni e 8 mesi per Milani; 5 anni e 6 mesi per Gallo, Bruni e per Martelli. Per Cecchini, i pm avevano sollecitato una pena di 5 anni. Per Tarsi a 2 anni e 6 mesi. Per Magnani, tecnico della famiglia Micci, proprietaria dell’immobile, chiesti 6 anni.
Velvet Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 @Martin La condanna (più mite) è per falso. Ovvero avrebbero certificato e consentito qualcosa di difforme dalla realtà, credo.
Martin Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 @Velvet Da quello che ho capito leggendo i giornali, il grosso delle responsabilità sarebbe stato attributo in altri processi agli spruzzatori di peperoncino, che hanno avuto condanne tra i 10 e i 12 anni. La mitezza delle condanne recenti per falso non me la spiego (viste anche le richieste dei PM) - l'unica alla quale do una spiegazione parziale è quella relativa ai proprietari, che possono in effetti aver incaricato in buona fede professionisti esterni per l'ottenimento delle autorizzazioni. (un po' stride però con la famosa responsabilità oggettiva del committente, per la quale in italia nessuno può dirsi mai giudiziariamente al riparo da nulla.) Sul numero dei biglietti staccati Vs. quello delle autorizzazioni, non ho una spiegazione: I dati sono entrambi oggettivabili (borderò SIAE) e autorizzazioni della c.d. "Commissione Prefettizia per i Locali di Pubblico Spettacolo". (Commissioni delle quali conoscevo la severità, avendo ottenuto 40 anni fa il "patentino" da proiezionista e lavorato un po' come tale)
LeoCleo Inviato 18 Giugno 2024 Inviato 18 Giugno 2024 A me è sembrato strano che, a fronte di un processo con 6 morti, il tribunale fosse monocratico. E alla TV l’hanno ripetuto più volte, quasi a insistere sulla particolarità. Ma lascio la parola a chi ne sa.
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