Savgal Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 Ho il dubbio che si confonda il ceto medio con la classe operaia. Chi proviene da famiglie non necessariamente povere, ma con genitori che al più hanno frequentato la scuola dell'obbligo, parte in una situazione di svantaggio rispetto a chi proviene da famiglie con genitori diplomati, o meglio ancora laureati. Questi ultimi lessico, sintassi, logica l'hanno appresa in casa, diventando per loro una seconda natura. Vi sono poi gli stimoli nonché il supporto che genitori colti, anche non particolarmente benestanti, possono dare ai loro figli. A questo si aggiunge che costoro apprendono anche i giusti codici di comportamento e di relazione, che il figlio dell'operaio ha difficoltà ad apprendere. Sono 15 anni che svolgo il ruolo di presidente di commissione per l'esame di stato (c.d. maturità) in parecchie scuole e le differenze fra il figlio dell'operaio, che raramente frequenta un liceo, e il figlio del ceto medio ed alto non è per nulla difficile da cogliere. Per colmare le differenze sarebbe necessario, a mio parere e non solo, il tempo pieno a partire dalla scuola dell'infanzia, proseguendo fino al termine della secondaria di primo grado (la scuola media). 1
extermination Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 La ricchezza, il potere ed il prestigio messi assieme, sono prerogativa per pochi; molto pochi.
audio2 Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 6 minuti fa, Savgal ha scritto: Chi proviene da famiglie non necessariamente povere, ma con genitori che al più hanno frequentato la scuola dell'obbligo, parte in una situazione di svantaggio rispetto a chi proviene da famiglie con genitori diplomati, o meglio ancora laureati. Questi ultimi lessico, sintassi, logica l'hanno appresa in casa, diventando per loro una seconda natura. e chi dice di no, però è pieno di professori universitari che prima o poi nella stessa facoltà ci piazzano anche i figli, che saranno di sicuro in gamba, e chi lo nega. però nel dubbio di non avere retropensieri, se il figlio è valido va ad insegnare fuori regione, sempre se basta, perchè per me dovrebbe essere una regione almeno non confinante. gli va bene ? bene, altrimenti spiaze ma emigra o va a fare qualcosa d' altro, così siamo tutti sicuri, come pure io sono sicuro che sopravviveremo a tale mancanza di genio.
Savgal Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 @audio2 Forse sarà un caso, ma è piuttosto raro che in un politecnico o in una facoltà scientifica vi siano figli di docenti, mentre è più frequente nelle facoltà umanistiche ed economiche.
extermination Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 La relazione diretta tra scolarità e prospettive di lavoro è evidenziata nella figura 1. Il tasso di occupazione passa infatti da un esiguo 6,6% per gli individui che non hanno neppure un diploma al 47,2% per i diplomati e al 67,5% per i laureati. La stessa relazione diretta vale anche per l’insieme dei Paesi europei, ma per ogni titolo di studio il tasso di occupazione medio dei Paesi dell’Unione è nettamente superiore a quello del nostro Paese (rispettivamente 31,8%, 70,2% e 84,9%). Per contro, tre anni dopo aver concluso il percorso formativo, un neolaureato su quattro è ancora senza lavoro, in Italia, a fronte di uno su dieci (o poco più) della media europea. Solo la Spagna e la Grecia sono in condizioni peggiori (rispettivamente 25,9% e 33,7%), mentre in Germania e nei Paesi Bassi il tasso di disoccupazione dei neolaureati scende al 5% (Figura 2).
audio2 Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 4 minuti fa, Savgal ha scritto: Forse sarà un caso secondo me non lo è, comunque ci devono pur essere delle contromisure da mettersi in atto per prevenire queste cose qua.
extermination Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 @audio2 Nel settore pubblico il posto di lavoro non si "eredita" ma vi si accede tramite concorsi che, fino a prova contraria, dovrebbero essere improntati ai principi di trasparenza ed imparzialità. Poi qualche raccomandato si infilerà di certo nelle maglie "larghe" ma non è di certo la regola. 1 1
Savgal Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 @extermination Ricordo di casi di facoltà in cui era occupata l'intera famiglia. Le università non seguono gli stessi criteri della pubblica amministrazione. Spero che in questi ultimi anni le cose siano cambiate.
Savgal Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 @extermination I laureati nelle discipline STEM raramente rimangono senza lavoro, anche qui nel profondo sud.
djansia Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 Fatemi capire se potete e solo i genitori, non chi è a mio parere in delirio e senza figli come me: davvero per un padre è difficile capire se ha un figlio "intelligente veramente"? Per una madre? Il resto non ho parole. Sembriamo ipotizzare la messa in schiavitù in famiglia dei figli, ma quelli veramente intelligenti, fino a 40 anni o sbaglio? Il premio? Una posizione di dirigenza, potere e tanti soldi? Se il pargolo ti muore di leucemia a 38 anni hai fallito: che ti inventi? Passi alla figlia femmina? Ma con che diamine di valori siamo stati cresciuti? Possiamo pure non avere figli, ma catzo siamo comunque stati tali.
Questo è un messaggio popolare. Muddy the Waters Inviato 2 Luglio 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Luglio 2024 35 minuti fa, mozarteum ha scritto: Audio parla di cio’ che sai. Allora non dovrebbe più aprire bocca 2 2
Muddy the Waters Inviato 2 Luglio 2024 Autore Inviato 2 Luglio 2024 1 minuto fa, djansia ha scritto: davvero per un padre è difficile capire se ha un figlio "intelligente veramente No, in realtà è molto semplice, ecco perché i padri ricchi e benestanti fanno di tutto per aiutare i figli, diversamente, nella maggioranza dei casi, farebbero forse i cassieri alla upim. Questo si spiega perché oltre ad un discorso prettamente cognitivo che per ovvie ragioni non è ascrivibile al censo, subentra la cosiddetta componente della deboscia. 1
Gaetanoalberto Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 1 minuto fa, Muddy the Waters ha scritto: cassieri alla upim. We, rispettiamo il proletariato!
extermination Inviato 2 Luglio 2024 Inviato 2 Luglio 2024 11 minuti fa, djansia ha scritto: per un padre è difficile capire se ha un figlio "intelligente veramente"? Io ho capito che ne aveva ( non so quanta) dalla disinvoltura con la quale ha superato elementari, medie, superiori ( liceo scientifico ai salesiani), università ( ingegneria al poliMi) e la facilità e rapidità con cui ha poi trovato una buona occupazione ben retribuita fuori dall'Italia; tutto in piena autonomia.
Muddy the Waters Inviato 2 Luglio 2024 Autore Inviato 2 Luglio 2024 Adesso, Gaetanoalberto ha scritto: We, rispettiamo il proletariato! Assolutamente, lavoro rispettabilissimo per me, ma sai che qui sono tutti cumenda
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