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Melius Club

Reference recordings si è data al Dolby Atmos...


Messaggi raccomandati

9 minuti fa, mozarteum ha scritto:

5.1.2 e’ un modulo da catenaccio

 

Ecco... https://audiophilestyle.com/ca/immersive/

.

Questo è un tizio che tiene una rubrica "immersive" su Audiophile Style, ha un "sistemino" tutto Wilson... 

È un buon punto per farsi una idea...

.

Già configurare un pre/processore multicanale è una roba fuori dalla portata del 90% degli audiofili, secondo me.

2 minuti fa, mozarteum ha scritto:

mi domando che incremento obiettivo di qualita’ si possa avere rispetto a due casse serie

Ecco, ritengo che sia praticamente tutto qui il succo del discorso: pur avendo il budget e lo spazio necessari a metter su un impianto di livello qualitativo almeno pari a quello stereo, e ammesso (ma non concesso) che esistano sufficienti titoli in Dolby Atmos masterizzati bene, le varie esperienze che ho potuto fare negli ultimi anni in tal senso (alcune anche di livello ben oltre le capacità di spesa di un comune mortale) superato un iniziale effetto di stupore ad un ascolto più attento non mi hanno soddisfatto a tal punto da farmi pensare neanche un minuto a dotarmi di un sistema simile.

39 minuti fa, Dufay ha scritto:

Scherzi a parte il multicanale è in realtà il modo ideale per cercare di ricreare l'evento.

almeno lo scoreggione due file indietro lo potrò sentire finalmente a debita distanza, e non davanti il naso

  • Haha 1
1 minuto fa, Turandot ha scritto:

almeno lo scoreggione due file indietro lo potrò sentire finalmente a debita distanza, e non davanti il naso

Eh, ma se poi ti piove dai canali in alto non so quanto il cambio ti convenga... :classic_biggrin:

Uno degli enormi problemi dell'Atmos è proprio la scarsa naturalezza della ricostruzione sonora: va benissimo per i film di fantascienza o per generi musicali particolari tipo ambient, trance o new age ma per la stragrande maggioranza della musica soprattutto acustica è un'americanata inutile e molesta.

13 minuti fa, Tronio ha scritto:

Eh, ma se poi ti piove dai canali in alto non so quanto il cambio ti convenga... :classic_biggrin:

Uno degli enormi problemi dell'Atmos è proprio la scarsa naturalezza della ricostruzione sonora: va benissimo per i film di fantascienza o per generi musicali particolari tipo ambient, trance o new age ma per la stragrande maggioranza della musica soprattutto acustica è un'americanata inutile e molesta.

Non ne sono affatto convinto

In campo classico ad esempio poter ricostruire il massimo possibile le dimensioni di una orchestra con coro e cantanti che si muovono qua e la o tanto altro  sarebbe un godimento 

Una buona incisione atmos, soprattutto per la grande orchestra, serve a ricreare l'ambiente originale (o quanto meno quello voluto dall'ingegnere del suono) in modo ottimale, annullando l'ambiente di ascolto. L'atmos 7.1.4 non è di facile implementazione, ma averlo è un'esperienza per il cinema, ma anche per la musica. 

  • Melius 1
9 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:
10 minuti fa, 51111 ha scritto:

annullando l'ambiente di ascolto

In pratica fa un miracolo

È il dsp che lo fa... Il miracolo. Ma tanto se lo dici all'audiofilo, ti risponde che il suono deve essere puro, senza pensare che l'ambiente, è un equalizzatore grande quanto la stanza. 

  • Thanks 1
5 minuti fa, 51111 ha scritto:

Una buona incisione atmos, soprattutto per la grande orchestra, serve a ricreare l'ambiente originale (o quanto meno quello voluto dall'ingegnere del suono) in modo ottimale, annullando l'ambiente di ascolto.


Di fatto è così.
In realtà, per i "content creator" avere a diposizione un sistema audio tridimensionale, permette di variare molto di più rispetto alla bidimensionalità dello stereo, decidendo di caso in caso, quale sia, rispetto al soundstage, la posizione dell'ascoltatore.

Quindi può capitare esattamente quello che dici, come può anche capitare di trovarsi "in mezzo" all'esecuzione. 
 

  • Melius 1

Ricordo una sessione di ascolto all'audiovideoshow di Bologna,  com presentazione di Andrea della Sala , era un concerto live alla Scala con Giulini come direttore , classica sala da congresso enorme ma vuota , non trattata , sala grande oltre i 100 mq , quel sistema la sonorizzava molto bene per essere una installazione dove non avranno avuto molto tempo per la calibrazione, diffusori b&W e amplificazione rotel , per me una piacevole sorpresa , in casa con stanza trattata e il tempo di fare le cose a modo potrebbe venire fuori un ottimo risultato. 

6 ore fa, Paperinik2021 ha scritto:

Questa roba farà la fine della quadrifonia prima, e del Dolby Surround dopo.

Credo che ha già passato l'esame. L'atmos è implementato in un diffusore per chi ha poco spazio fino al 9.4.6 ed oltre per riempire le saie molto grandi. Si trova ovunque e le case discografiche l'hanno capito da un pezzo per cui iniziano ad investire. Registrare in atmos è complicato e costoso, una azienda che prende certe decisioni prima di spendere tanto denaro fa delle proiezioni sul futuro. Tutto va avanti, perché l'hifi deve rimanere agli anni 50.

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