iBan69 Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 E poi si ci si domanda come mai la Commissione Europea non voglia affidare ruoli d’importanza, all’Italietta. https://www.corriere.it/politica/24_luglio_24/giustizia-l-allarme-dell-ue-rischio-di-ingerenze-della-politica-ostacoli-nella-lotta-alla-corruzione-b873d634-4d2e-4f80-977d-2e2b74c28xlk.shtml
iBan69 Inviato 24 Luglio 2024 Autore Inviato 24 Luglio 2024 Riporto: L'Unione europea è molto preoccupata per le recenti riforme della Giustizia introdotte in Italia. Il report sullo stato di diritto contiene parole forti che faranno discutere. «In Italia, una nuova legge che abroga il reato di abuso d'ufficio e limita la portata del reato di traffico d'influenza potrebbe avere implicazioni per l'individuazione e l'investigazione di frodi e corruzione». È quanto si legge nel report della Commissione Ue sullo stato di diritto nel paragrafo relativo alla lotta contro la corruzione. Il documento aggiunge, sempre relativamente all'Italia, che «le modifiche proposte alla prescrizione potrebbero ridurre il tempo a disposizione per condurre procedimenti giudiziari per reati penali, compresi i casi di corruzione. La percezione degli esperti e dei dirigenti aziendali è che il livello di corruzione nel settore pubblico rimanga relativamente elevato, evidenzia ancora la Commissione europea nel Country Report». In alcuni Stati membri dell'Ue «si teme un'indebita pressione da parte del sistema giudiziario politici o a livello esecutivo, e vi sono prove di pressioni provenienti anche da Paesi terzi. Il rischio che le dichiarazioni pubbliche di governi e politici possano influenzare la fiducia nell'indipendenza della magistratura desta preoccupazione in Slovacchia, Italia e Spagna». Su questo fronte, il tono del documento è piuttosto preoccupato. «Il livello di indipendenza giudiziaria percepito in Italia continua a essere basso tra la popolazione generale e nella media tra le aziende.Complessivamente, il 36 per cento della popolazione generale e il 42 per cento delle aziende percepiscono il livello di indipendenza dei tribunali e dei giudici come abbastanza o molto buono nel 2024. Questa percentuale è diminuita rispetto al 2023», si legge nel rapporto. «Il Governo ha adottato la legislazione di attuazione necessaria affinché la riforma del sistema giudiziario abbia pieno effetto.L'Associazione nazionale magistrati ha espresso le proprie perplessità su alcuni aspetti della normativa di attuazione, tra cui il colloquio psico-attitudinale e la regolamentazione della procedura di valutazione dei magistrati. L'impatto della riforma sul sistema giudiziario dovrà essere valutato nel tempo», si legge ancora nel rapporto. C'è dell'altro. La riforma sulla separazione della carriere giudiziarie non sembra garantire che «i membri dei Consigli superiori siano eletti dai loro pari e, pertanto, solleva alcuni interrogativi al riguardo. Il 29 maggio 2024, il Governo ha approvato una bozza di riforma costituzionale della giustizia, volta a introdurre la separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri e a istituire due Consigli superiori separati. La separazione delle carriere ha suscitato un dibattito sul fatto che la riforma possa incidere sull'indipendenza dei giudici», si legge nel rapporto. «Come già affermato nella Relazione sullo Stato di diritto 2023, sebbene non esista un modello unico nell'Ue per l'assetto istituzionale delle procure, sono necessarie garanzie istituzionali per assicurare che i pubblici ministeri siano in grado di adempiere ai propri doveri e responsabilità professionali in condizioni giuridiche e organizzative adeguate e senza interferenze o influenze politiche indebite», continua il testo. La Commissione Ue si sofferma anche sulla situazione della Rai. L'efficacia del sistema di governance italiano nel garantire la piena indipendenza della Rai «rappresenta una fonte di preoccupazione di lunga data in Italia». «Il contratto di servizio, stipulato tra la Rai e il Governo, specifica le modalità di adempimento della missione di servizio pubblico della Rai e prevede che la Rai fornisca un'offerta indipendente, imparziale e pluralistica. Tuttavia, come indicato nel Rapporto sullo Stato di diritto 2023 e nel Media pluralism monitor 2024, l'efficacia del sistema di governance nel garantire la piena indipendenza della Rai rappresenta una fonte di preoccupazione di lunga data in Italia», si legge nel rapporto. «A questo proposito, gli stakeholder sottolineano la necessità di una riforma globale per garantire che la Rai sia maggiormente protetta dai rischi di interferenza politica e hanno inoltre riferito che, dopo la nomina del nuovo amministratore delegato della Rai e di altre figure di alto livello, tra cui i redattori dei telegiornali, si è verificato un cambiamento editoriale che ha portato alle dimissioni di diversi giornalisti e conduttori». Il documento continua: «Gli stakeholder hanno espresso preoccupazione per le nuove regole sulla parità di tempo di trasmissione (la cosiddetta par condicio), applicabili alle comunicazioni politiche e all'informazione trasmesse dalla Rai durante le elezioni del Parlamento europeo del 2024, che consentirebbero ai candidati con un ruolo nel governo di avere più tempo di trasmissione e visibilità rispetto ai candidati dei partiti di opposizione. D'altra parte, il Governo ha indicato che le attività di monitoraggio dell'Agcom avrebbero garantito il rispetto delle norme sulla par condicio e che non vi erano indicazioni che avessero avvantaggiato i candidati con ruoli di governo rispetto ad altri», continua il testo di Bruxelles. «Inoltre, sono state espresse preoccupazioni sulla decisione del Governo, adottata con la Legge di Bilancio per il 2024, di ridurre il canone Rai e di compensare tale riduzione con l'erogazione di ulteriori finanziamenti diretti per 430 milioni di euro. Mentre il Governo ha spiegato questo cambiamento come una riallocazione delle risorse di finanziamento, attuata attraverso una riduzione della componente del canone Rai legata a un aumento della componente relativa ai trasferimenti dalla fiscalità generale, le parti interessate hanno ritenuto che la riduzione del canone potrebbe incidere sull'autonomia finanziaria e sulla redditività della Rai, riducendo le risorse disponibili che la Tv di Stato può raccogliere autonomamente e che sono necessarie per operare e adempiere alla sua missione di servizio pubblico. Si ritiene inoltre che la riduzione del canone rischi di compromettere la prevedibilità delle risorse complessive per la Rai, minando la capacità di pianificazione finanziaria futura e la stabilità economica della Rai», conclude il testo
mozarteum Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 Rischio di ingerenze della politica e’ uno slogan. In concreto dove si realizzerebbe l’ingerenza politica nelle decisioni dei giudici?
iBan69 Inviato 24 Luglio 2024 Autore Inviato 24 Luglio 2024 Il report sullo stato di diritto della Commissione Europea, non si basa su slogan! A differenza del governo Meloni (che ringraziamo sempre …)!
iBan69 Inviato 24 Luglio 2024 Autore Inviato 24 Luglio 2024 https://www.eca.europa.eu/ECAPublications/SR-2024-03/SR-2024-03_IT.pdf
mozarteum Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 Si ma al momento non c’e’ niente di concreto. E trovo che siano intromissioni indebite fintantoche’ non vi sia una norma approvata che in concreto determini cio’. la separazione delle carriere in quanto tale non realizza alcun vulnus ad esempio se i pm restano separati dal potere politico. Quindi questi report vanno visti al netto delle evidenti inflessioni di parte originate dal fatto che le maggioranze politiche sono diverse
iBan69 Inviato 24 Luglio 2024 Autore Inviato 24 Luglio 2024 Ben vengano queste “intromissioni” (che intromissioni non sono, ma alert) se servono a evitare scelte politiche dannose per il nostro paese e i suoi cittadini. D’altronde, se siamo in Europa, dobbiamo anche accettare le critiche che la commissione, sicuramente in questo momento organo più democratico dell’attuale governo italiano, ci fa. Ma l’arroganza politica di questo governo è tale, da non accettare alcuna osservazione esterna e interna, comprese quelle del Presidente Mattarella, del CSM, della corte costituzionale, della corte dei conti, ecc.
releone71 Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 Mah! Si esprime preoccupazione, scrivono...cioè mettono le mani avanti, ma in concreto sono lagnanze preventive. Certo che parlare di intromissioni della politica in un paese in cui la politica per cinquant'anni è stata eterodiretta...
mozarteum Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 31 minuti fa, iBan69 ha scritto: comprese quelle del Presidente Mattarella, del CSM, della corte costituzionale, della corte dei conti, ecc. e chi piu’ ne ha piu’ lo metta
UpTo11 Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 Sono riforme ritagliate su misura per tutelare i colletti bianchi e bastonare i soliti. Sulle intercettazioni il procuratore di Venezia in commissione è stato chiarissimo. 45 giorni per le intercettazioni sono una presa per il cūlus. L'autorizzazione per singoli reati, per cui se nell'intercettazione finiscono reati diversi non si può intervenire nel caso, ma guarda un po', dei reati solitamente commessi da colletti bianchi, mentre si può per quelli solitamente commessi da chi non conta una fava, è "una porcheria", come affermato a più riprese da Gratteri. Se ci aggiungiamo che si comincia pure a mettere in discussione l'obbligatorietà dell'azione penale si capisce bene a tutela di chi sono pensate queste riforme. Sarà un ingerenza, sarà preventiva o prevenuta, sarà quel che sarà, sarà perché ti amo, sarà che in UE hanno capito che in Italia hanno consegnato la riforma della giustizia alla banda bassotti. 1
audio2 Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 l' obbligatorietà dell' azione penale nella pratica di fatto già oggi non esiste, anche se forse sarà anche l' unica cosa che so sul penale ci tenevo a dirlo.
selby998 Inviato 24 Luglio 2024 Inviato 24 Luglio 2024 La Commissione UE si sofferma su alcuni aspetti dello stato di diritto, il quadro d'insieme è quello delineato nel thread "Nino Di Matteo, in 10 minuti una fotografia dell'attuale situazione".
Panurge Inviato 25 Luglio 2024 Inviato 25 Luglio 2024 https://www.lastampa.it/esteri/2024/07/25/news/assegno_unico_ue_deferisce_italia_lavoratori_stranieri-14504537/ Cominciano le scoppole?
iBan69 Inviato 25 Luglio 2024 Autore Inviato 25 Luglio 2024 5 minuti fa, Panurge ha scritto: Cominciano le scoppole? Hanno appena incominciato … altro che posizioni di peso in Europa!
iBan69 Inviato 28 Luglio 2024 Autore Inviato 28 Luglio 2024 La Meloni, si arrampica sui vetri … https://roma.corriere.it/notizie/politica/24_luglio_28/meloni-lettera-von-der-leyen-cfbba955-0279-4900-a5e8-35e636033xlk.shtml
tigre Inviato 29 Luglio 2024 Inviato 29 Luglio 2024 Il 24/07/2024 at 13:09, iBan69 ha scritto: poi si ci si domanda come mai la Commissione Europea non voglia affidare ruoli d’importanza, all’Italietta. Sta presunta preoccupazione la si sarebbe potuta esprimere tutti i santi i giorni dalla formazione dello Stato italiano ad oggi. La solita propaganda..
ferrocsm Inviato 29 Luglio 2024 Inviato 29 Luglio 2024 Il 25/7/2024 at 13:24, Panurge ha scritto: Cominciano le scoppole? In questi giorni dentro al bar abbiamo assistito a discussioni sul come sarebbe potuto arrivare al capolinea il governo Meloni, c'era che scriveva che sarà Salvini a ridare (un'altra volta) il ben servito, poi si è tirato in ballo Tajani e i Berlusconi non più in sintonia con la Meloni, poi lo spread che tornerà a salire, io che non conto un c...o scrivo che dovranno stare molto attenti a come stanno andando le cose nel settore manifatturiero, sono usciti proprio stamattina dati sconfortanti dell'ultimo bimestre per quanto riguarda le nostre esportazioni sia fuori UE e ancora più drastiche per quanto riguarda i paesi UE, a mio avviso questo porterà la Meloni al capolinea se davvero perdura questo stato di cose e questa continua lotta che stanno facendo in Europa quanti di quelli che operano nel manifatturiero potranno essere d'accordo nel sostenere ancora un governo con questa politica che ci isola e ci taglia completamente fuori?
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