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Nessun processo per Carola Rackete


Muddy the Waters

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Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

È una considerazione emotiva la tua, va tenuta in attenzione e rispettata. 

APE , io penso che se devono venire o stare o quello che si vuole , si debba loro garantire una dignità di vita , dignità basata sulle poche o tante cose quotidiane che sono importanti ......

3 pasti die , abbigliamento  , acqua corrente , luce etc etc , famiglia , prospettiva di vita etc etc

Ma se non esiste lavoro x gli Italiani come possiamo garantire a questa gente una dignità ?

mantenendoli ad interim ?

Poi , se non VOGLIAMO controllare quanto succede con questa gente con il caporalato e sfruttamento nel lavoro come braccianti agricoli , di cosa stiamo aprlando ?

Propaganda alla salvini ?

ecco , questo è il primo problema , uan volta accolti o sbarcati 

Li accogliamo , e poi ?

 

Inviato
33 minuti fa, domenico80 ha scritto:

Ma se non esiste lavoro x gli Italiani come possiamo garantire a questa gente una dignità ?

TG Piemonte poco fa: intervista ai commercianti di un grande centro commerciale di Torino. Non riescono a fare rientrare i commessi perché sono tutti sul divano come cozze con il RDC. 

Inviato
2 ore fa, Collegatiper ha scritto:

Invece ci sei appena entrato, definendo il mio “modo espressivo troppo violento ed astioso”.

No. Ti spiego: "entrare nel merito" significa che io mi metto a discutere con te di manovre navali. Questo dicesi merito.

Ed è una cosa che non desidero fare, prima di tutto perché non ho competenze, non ho svolto indagini, non conosco gli atti, eccetera eccetera. In secondo luogo perché tu sostieni la tua ragione con una diffamazione aggravata anonima, quindi non hai niente di fattuale da dire.

Inviato

@wow

e che aggiungere ?

io una ideuzza la terrei pure , ma ......................

massì , dai ....

< calci nel culo >

agli Italiani che ............. ma sono OT

poi ...........< gliele do io le braghe con il cavallo alle caviglie ... > 

pardon , mi è uscita dalla tastiera

PS

devo aver commesso gravi irreparabili errori con i figli 

la prima laureata in lettere , prima sessione a luglio , fine secondo anno magistrale , fa le supplenze e gli inventari

il secondo , primo anno di informatica , pari esami , media 28 , ora  sta da un suo amico a fare il cameriere , dalle 10 di stamane fino ad oltranza , tutta estate 

dove sbagliai ? :classic_blink:

Inviato
37 minuti fa, domenico80 ha scritto:

Ma se non esiste lavoro x gli Italiani

Però basta con questa mitologia. In Italia ci sono un milione di posti di lavoro scoperti, dal saldatore all'ingegnere elettronico. Io sono nella capitale europea della disoccupazione e ricevo un paio di richieste alla settimana di conoscenti che cercano personale. 

I problemi del mercato del lavoro sono altri, se ne vogliamo parlare apriamo un thread specifico. 

extermination
Inviato
3 minuti fa, appecundria ha scritto:

problemi del mercato del lavoro sono altri

Le buste paga leggere ( ad esempio) ed i lavori pesanti ( ad esempio)..spesso correlati!

Inviato

@domenico80 dici pure...

Vedi, il RDC è come la soluzione Minniti: fuori da certe condizioni al contorno non funziona.

Per il RDC devono funzionare gli uffici di collocamento, i tizi che cercano il lavoro che non ricordo come si chiamano (pure loro hanno vinto una lotteria, deve funzionare la rete telematica che incrocia domanda e offerta di lavoro, il RDC non può essere un vitalizio, ma una sistemazione provvisoria, il divanista ha il diritto a rifiutare un certo numero di lavori (che devono trovarsi entro un raggio di un tot di km e devono rispettare le competenze del soggetto), all'ennesimo rifiuto niente più RDC. In attesa, non stai sul divano ma fai formazione oppure lavori di pubblica utilità...

  • Melius 1
extermination
Inviato
4 minuti fa, wow ha scritto:

RDC fuori da certe condizioni al contorno non funziona.

Io, dalla tua frase, toglierei " fuori da certe condizioni al contorno" ..e poi la sottoscrivo.

Inviato

@extermination il sistema Minniti, siamo d'accordo, non funziona 😛

il RDC, come l'ho pressapoco descritto, funziona da decenni in altri Paesi 

Inviato
3 ore fa, appecundria ha scritto:
3 ore fa, Collegatiper ha scritto:

Io no, mi limito ad esprimere la mia opinione.

Naturalmente. Però io mi riferivo ai modi sgradevoli, non all'opinione.

Ma fai tu, capisco che certi concetti vanno espressi con il dovuto carico d'odio. Altrimenti non funzionano, le persone se ne accorgono che sono balle. 

Guarda, continui a postare giri di parole per affermare la tua opzione (diversa dalla mia).

Pertanto sottolineo quanto segue:

1)Io rispetto le opinioni altrui, sebbene diverse dalle mie.

2)Non nutro alcun odio razziale (come ti insinui) in quanto non mi appartiene minimamente.

3)Non ho necessità di “far funzionare concetti” (come tu insinui) in quanto non me ne frega nulla. Infatti se uno è in disaccordo con me non mi importa di convincerlo, semplicemente perché non me ne viene nessun vantaggio.

4)Che i sinistri (e non solo loro, direi la quasi totalità dei politici) “girino i soldi” con il business (da loro stessi legalizzato) dei clandestini non è una balla (come tu insinui) ma una triste realtà: basta consultare i documenti (che sono pubblici) dove indicano ove dirottare i soldi dei contribuenti.

5)Che i magistrati sinistri (attraverso tecnicismi legali, dovuti al fatto che le leggi se le scrivono fra “sodali”) proteggano gli attori della farsa è un dato di fatto.


 

 

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Inviato
54 minuti fa, appecundria ha scritto:

In secondo luogo perché tu sostieni la tua ragione con una diffamazione aggravata anonima, quindi non hai niente di fattuale da dire.

Essendo impegnato nell’esprimere le tue insinuazioni, allo scopo di argomentare le tue ragioni,  forse non hai letto il resto del post che hai parzialmente quotato. Riporto pertanto sotto il resto:

 

””Che i magistrati (di area Magistratura Democratica) non abbiano ritenuto lo speronamento tecnicamente un “crimine” (ma va???) non cambia di un millimetro la mia opinione sulla vicenda.””

 

Pertanto “ti spiego”:

comprendo perfettamente che il crimine della Rakete non sia stato ravvisato, ma rimango della mia opinione e non diffamo nessuno esprimendola.

L’anonimato è concesso dal forum e la quasi totalità dei partecipanti si esprime in maniera anonima. Pertanto non rilevo nessun problema nell’anonimato stesso.

Inviato
59 minuti fa, Collegatiper ha scritto:

(come tu insinui)

Quando dici una cosa tu è una insindacabile opinione, quando la dico io insinuo. Comunque, ciò che avevo da dire l'ho detto e amen.

Inviato
54 minuti fa, Collegatiper ha scritto:

e non diffamo nessuno esprimendola

Sì, buonanotte. 

Inviato
13 ore fa, appecundria ha scritto:

I problemi del mercato del lavoro sono altri,

sono tanti , alcuni costruiti , altri reali

Volendo se ne potrebbe risolvere una ragionevole % , ma ....... VOLENDO

Inviato

Storie di migranti speronati 

 

1 - Metodo Minniti

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2 - Lo strano caso di Musa Balde, picchiato da razzisti che sbagliano (strano come ci si affretti ad escludere sempre il movente dell'odio razziale), per questo arrestato e lasciato marcire nel CPR di Torino, mentre gli accoglienti e amorevoli picchiatori sono a piede libero.

(Della serie toghe rosse)

Servizio di Liber.... ehm, Il Giornal .... sullo speronamento 

 

 

 

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 https://www.ilriformista.it/picchiato-in-strada-a-ventimiglia-migrante-si-uccide-nel-cpr-nessuno-lo-ha-ascoltato-era-provato-e-stanco-221350/

 

 

Inviato

Lucidissimo e ampiamente condivisibile

 

 

DUE POPULISMI SUI MIGRANTI

Sull’immigrazione, europeisti e sovranisti hanno una linea comune: è colpa dell’Europa. E’ davvero così? Superare i dualismi farlocchi tra “aprire tutto” e“fermare tutto” si può. Quattro svolte per Draghi

Il Foglio Quotidiano

25 May 2021

(Fabio Cerasa)

 

C’è una tassa ben più pericolosa e ben più divisiva che si intravede sull’orizzonte del governo Draghi. Quella tassa non ha a che fare con l’aggravio proposto da Enrico Letta sulle successioni (riccastri, restituite il malloppo) ma ha a che fare con un tema destinato a diventare il primo vero elemento di scontro non di facciata tra le anime che vivono nella maggioranza di governo. La tassa in questione è una tassa squisitamente politica ed è quella che Mario Draghi rischia di dover pagare presto, quando il dibattito sull’immigrazione costringerà tanto il presidente del Consiglio quanto i partiti presenti in maggioranza a dover rispondere a una domanda semplice: che fare? E soprattutto: cosa dire? Nella giornata di oggi, il presidente del Consiglio cercherà di porre il tema al centro del dibattito del Consiglio europeo organizzato tra ieri e oggi a Bruxelles in via straordinaria. Ma per quanto il tentativo di spostare il dibattito in Europa sia nobile è difficile non accorgersi di un paradosso che vale la pena affrontare: la sostanziale simmetria sull’immigrazione da parte dei partiti europeisti e dei partiti non europeisti. Tutti convinti a vario titolo che la conclusione di ogni ragionamento relativo alla gestione dell’immigrazione non possa che coincidere con un’altra domanda, la cui sola esposizione equivale a un atto di accusa: signori belli, ma dove diavolo sta l’Europa? Per i sovranisti, la colpa di Bruxelles è quella di non controllare come dovrebbe i confini dell’Europa (linea: l’immigrazione non va governata, va solo fermata). Per i non sovranisti, la colpa di Bruxelles è invece quella di non voler redistribuire in Europa i migranti che arrivano in Italia (linea: l’immigrazione non va governata, va solo accettata). Entrambe le pose sono facilmente vendibili sul mercato dell’opinione pubblica e sono facilmente contrapponibili nell’arena dello scontro politico (“vergognatevi, li volete far affogare in mare”; “vergognatevi, volete farci invadere”). Ma entrambe le pose (che diverranno sempre più esplicite con l’avvicinarsi delle amministrative) hanno il difetto di alimentare due sentimenti destinati a fare dell’immigrazione un elemento di divisione, da spendere agevolmente in campagna elettorale per rinfacciare agli avversari di essere all’occasione o amici dei trafficanti di esseri umani o fascisti desiderosi di affogare i migranti. La vera rivoluzione a cui potrebbe contribuire il governo Draghi è una rivoluzione desiderosa, come si dice, di passare dalla stagione dei capri espiatori a quella delle soluzioni. E per provare a imboccare questa traiettoria ed essere un po’ concreti occorre mettere da parte le soluzioni impossibili e concentrarsi sulle soluzioni possibili.

Scaricare sui paesi membri il dovere di accogliere i migranti che l’Italia sostiene di non poter accogliere (idea resa difficile non solo dal no di paesi come l’Ungheria, l’Austria, la Polonia ma anche dalla presenza di una complicata campagna elettorale con cui dovranno fare i conti nei prossimi mesi Germania e Francia) (ndr. avrà letto i miei interventi precedenti 😉 )è una soluzione che può permettere di tamponare un problema (l’accordo di Malta, strutturato su base volontaria, lo abbiamo visto e onestamente non funziona) ma in definitiva sposta l’attenzione dai quattro veri capisaldi su cui dovrebbe investire un paese con la testa sulla spalle per superare lo sterile dualismo “aprire le frontiere” vs “bloccare i confini”. Il passaggio necessario da compiere è quello di non chiedere più all’Europa di condividere in Europa i problemi che ha l’Italia (moltiplicare i problemi non aiuta a risolverli) ma è quello di spostare l’attenzione al cosa fare concretamente per governare il fenomeno dall’esterno (sapendo quanto può essere difficile intervenire in un paese in bilico come la Libia), mettendo in altre parole in atto tutte le azioni necessarie affinché l’immigrazione venga governata (e laddove serve, fermata) prima ancora che questa possa diventare un problema strutturale. Se è vero, come si dice, che una democrazia non può rinunciare all’idea di conciliare sicurezza e umanità è altrettanto vero che questa idea passa dalla promozione di quattro direttrici precise. Primo: scommettere ancora più di oggi sui corridoi umanitari per i rifugiati che ne hanno diritto (corridoi monitorati a livello internazionale dall’Unhcr). Secondo: scommettere su un sistema rafforzato di rimpatri volontari da implementare nel Nordafrica ancor prima che i migranti possano imboccare le rotte del mare (sistema attualmente già coordinato dall’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, a cui l’Unione europea potrebbe dare un contributo sostanzioso stanziando il denaro necessario per aumentare gli accordi bilaterali con i paesi da cui provengono i migranti). Terzo: scommettere (citofonare nel caso a Roberto Maroni) su un decreto flussi annuale più ampio rispetto a quello di oggi necessario per definire le quote di migranti economici di cui l’Italia ha bisogno (oggi il grosso dell’immigrazione, in Italia, arriva da paesi come la Tunisia e il Bangladesh, ovvero non da paesi i cui cittadini hanno diritto all’asilo). Quarto: combattere una guerra senza quartiere contro i trafficanti di esseri umani, che dovrebbe portare non solo al rafforzamento della famosa guardia costiera libica (non volerla rafforzare significa non voler governare l’immigrazione) ma anche alla chiusura dei centri di accoglienza illegali (perché non affidare all’Europa la gestione dei centri di accoglienza che si trovano in Libia e perché non pretendere che la Libia in cambio di aiuti non dia accesso alle organizzazioni internazionali in tutti i campi dei migranti?). Rinunciare a considerare i confini dei paesi nordafricani come i veri confini dell’Europa (cosa che l’Italia ha iniziato a fare nel 2017, ai tempi del governo Gentiloni-Minniti, quando il nostro paese ha accettato di inviare le sue truppe in Sahel) significa non voler entrare nella carne viva dei problemi che riguardano l’immigrazione. E significa voler accettare il fatto che la Turchia possa governare in modo indisturbato i due rubinetti da cui parte l’immigrazione in Europa: la rotta balcanica e la rotta libica. Per provare dunque a disarmare il conflitto destinato a maturare nel governo sul tema dei migranti Draghi ha due opzioni: accodarsi al coro dell’Europa irresponsabile, sapendo che per Salvini rompere le uova nel paniere sull’immigrazione è l’unico modo che ha il leader della Lega per fare il Pierino senza pagare dazio, o portare la discussione sull’immigrazione dal piano di ciò che l’Europa dovrebbe fare a ciò che l’Italia potrebbe fare per non investire l’Europa di missioni impossibili. E la linea Letta (aprire le frontiere) e la linea Salvini (bloccare i confini) sono due posizioni facilmente comprensibili ma se le si guarda con attenzione sono destinate per ragioni diverse ad aggravare i problemi scaricandoli interamente sull’Europa. Chissà se anche su questi temi Draghi avrà o no il coraggio di sparigliare.

 

 

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato

adesso si cerca un accordo solo con alcuni paesi in europa, perché gli amichetti di salvini e meloni, gli stessi che hanno lottato contro il recovery fund per l'italia, ovviamente vorrebbero lasciare italia,psagna e grecia sole ad affrontare il fenomeno. 

ah, il patriottismo...


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