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Melius Club

HiFi e dischi in Germania


albicocco.curaro

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albicocco.curaro
Inviato

Buonasera a tutti.

Nel giro estivo che sto facendo in Germania ho constatato la ampia diffusione di negozi di dischi ben forniti e la presenza di negozi specializzati in HiFi.

A Lipsia in pieno centro, tra ristorazione e souvenir, c'è un ampio show room Teufel che ha anche altri marchi.

A Berlino negozi di HiFi e dischi abbondano.

Saturn (un centro commerciale, non un negozio specializzato) in Alexander Platz è molto ben fornito il reparto vinili e CD, mentre nel reparto HiFi sfoggiano tranquillamente B&W di alta fascia (serie 800).

In Italia purtroppo non mi pare sia così.

Inviato

Potere d'acquisto e forse anche un po' di cultura musicale in più fanno questi effetti...anche in Austria sono messi molto meglio che da noi.

In olanda idem, ho trovato negozi di HiFi anche fuori Amsterdam.

  • Thanks 2
Inviato
1 ora fa, Mighty Quinn ha scritto:

Plzen

Patria della birra più buona al mondo 

Pilsner Urquelle


( dove fu inventata la pils)

 

W

  • Melius 1
Inviato

@BEST-GROOVE Credo sia così per tutto, se non c'è giro d'affari, le ditte spariscono, vale anche per le auto, catalogo Honda Italia, 5 o 6 modelli, in USA sembra un supermercato, ormai siamo squattrinati

  • Melius 1
  • Sad 1
Inviato

La Germania è stato sempre un mercato fiorente e robusto grazie alla economia di quel paese

 Ma sopratutto privo di isterismi che hanno contraddistinto il nostro mercato specialmente nel periodo d’oro, 1990-2010( più o meno)

  • Thanks 1
  • Moderatori
Inviato
50 minuti fa, Coltr@ne ha scritto:

Credo sia così per tutto,

 

....e lo penso anch'io, siamo già incanalati in un brutto tunnel a senso unico ....se le cose non cambiano temo il peggio.

  • Melius 1
Inviato

In Italia ahimè l'hi-fi è condannato a sparire, per carenza di ricambio generazionale degli utenti .. 

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, BEST-GROOVE ha scritto:

se le cose non cambiano temo il peggio.

Certo che cambieranno..........., in peggio.

Inviato

Ho fatto le stesse considerazioni in merito ai vinili. Due mesi ero a Londra e ho avuto tempo di visitare 2 negozi di vinili usati a Soho. Non credevo ai miei occhi.. sono tornato a casa con una valigiata di vinili, principalmente jazz e blues, di ottime label a prezzi tra 5 e 15 Pound. Bè, anche un paio di Blue Note a 20 Pund che su Discogs vanno a 40-50 Euro. Li avevo controllati visivamente in negozio ma temevo qualcuno fosse rovinato, invece sono tutti in eccellente stato, come dichiarato in etichetta col prezzo. Viene naturale fare il confronto con quello che (non) si trova da noi. E a quali prezzi. Qui tutti vogliono cambiare il SUV a spese mie, ma per quanto mi riguarda possono benisimo passare al monopattino..

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Siamo autoreferenziali, settari, amiamo litigare sul nulla, ci avvinghiamo alle nostre certezze (pronti a rinnegarle appena qualche guru cambia idea), siamo mediamente convinti di essere portatori sani di verità assoluta (e compatiamo conseguentemente tutti gli altri)… occhei, occhei sto esagerando, ma considerando il numero di discussioni che finiscono in vacca perché a un certo punto due si svegliano e iniziano a litigare su chi ha il valvolone più lungo… nemmeno troppo. Incredibile, davvero incredibile come questa allegra comunità non sia in grado di attrarre i giovani virgulti…

  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, campaz ha scritto:

occhei, occhei sto esagerando

Assolutamente no😐

Inviato
6 ore fa, TetsuSan ha scritto:

che invece di farci suonare il piffero

😂😂

Inviato
6 ore fa, TetsuSan ha scritto:

2 considerazioni interessanti. In Italia determinate attività commerciali vengono gestite alla "di doman non v'è certezza", quindi succhia più soldi possibile. Pochissimi progetti a lungo termine. Floride aziende in tutti i settori che non arrivano alla seconda generazione, perché i genitori non vogliono "far fare i sacrifici che hanno fatto loro" ai loro figli, di fatto rinnegando il loro operato di una vita. Non consentendo quindi ai figli di farsi "le spalle forti"per le inevitabili avversità che la vita presenta. Le attività commerciali crescono, prosperano e durano solo con una politica di profitto "sostenibile". Certo che se vendo materiali a prezzi che l'80% delle persone ritengono inavvicinabili, devo sperare che il 20% non finisca mai...e invece ahimè termina, come sta accadendo in Italia, dove impazza la vendita di prodotti hifi usati appartenuti al de cujus.

Ed i commercianti se ne stanno accorgendo.

Seconda cosa : in Italia la musica non è ritenuta una cosa seria. Non è cultura. Per lavoro incontro molte persone di estrazione tecnica, e chiacchierando del più e del meno ci raccontiamo i nostri hobby. Sapete quanti 40-50-60 enni audiofili ho incontrato con l'hobby della musica ? Forse uno su 500 ( dire mezzo su 1.000 non è bello !!! ).

Per gli altri la musica è quella che ascolto per radio al mattino in auto. Al massimo hanno riesumato un vecchio giradischi e si chiedono se possono far suonare i loro 15 LP della gioventù abbandonati da anni in un armadio, ed i più hanno desistito.

Io ho imparato ad amare la musica riprodotta grazie alla professoressa di musica di prima media, che invece di farci suonare il piffero, ci ha insegnato a far suonare il compatto Philips della scuola ed ascoltare i dischi.

Eppure in Italia la musica è dappertutto. Al supermercato, nelle cuffie BT dei pischelli, ma pochissimi spendono soldi perché in Italia la cultura è ritenuta solo libresca. Ma almeno leggessero qualche libro.......invece adesso ai ragazzi a scuola mettono i visori 3D per un'esperienza più efficace ed immersiva ( questa l'ho già sentita da qualche altra parte).

L'amara constatazione è... quanto siamo corresponsabili di questo degrado culturale/morale nell'aver fatto, o meglio non fatto qualcosa per contrastare tutto ciò? 😔

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, dax ha scritto:

L'amara constatazione è... quanto siamo corresponsabili di questo degrado culturale/morale nell'aver fatto, o meglio non fatto qualcosa per contrastare tutto ciò? 😔

Posso dirti cosa faccio io. Quando parlo con persone più giovani di me ( ho 59 anni ) cerco di spiegargli 3 cose.

1) amare la musica è pane per l'anima. Mai come oggi si ha la possibilità di ascoltare. Però bisogna volerlo fare.

2) per amare la musica è necessario dare qualcosa in cambio. Ogni tanto, (!) è bene pagarla.

3) mai come oggi si può ascoltare bene con cifre accessibilissime. 

Inoltre evito le discussioni, sul forum e nella vita, dove si fa a chi ha la valvola più lunga. Non mi vergogno, anzi, un po' me ne vanto, che ho pagato i miei diffusori nuovi 240 euro. Certo, è stato un colpo di fortuna più unico che raro. Ma intanto...240 euro. Aliante Caterham 7, sono con me da quasi 10 anni e non vedo nessun motivo di cambiarle con altro.

  • Thanks 1
Inviato

@TetsuSan Penso che il punto 2 evidenzi il motivo per cui in Germania hai ancora un po’ di negozi di dischi e in Italia meno anche se tutti lo negano da noi la musica non piace pagarla, ma vale lo stesso per i film infatti anche i cinama non se la passano benissimo.

saluti

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