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l'appartenenza


nullo

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Inviato

tema libero 

chi si sente di appartenere racconti, voltandosi indietro, quante volte abbia cambiato casacca, gruppo,  ideologia e in generale idea e, nonostante tutto, racconti ancora a sé stesso di appartenere indefessamente a un gruppo o un qualcosa, e come ci si identifichi in esso.

un gruppo che schiaccia e al contempo protegge.

 

 

Inviato

Un tempo, da piccino, mi identificavo, seppur con degli interrogativi sempre aperti, come cristiano cattilico.

Seppur paradossalmente sia cresciuta nel tempo ancor piú la mia stima per la figura del Cristo, ora mi ritengo, con tutti i miei limiti, uno spiritualista

Inviato

@tigre

insomma, l'appartenenza sarebbe la necessità di identificarsi in un gruppo, politico, religioso, tifoso...

in secondo luogo partecipare a riti e manifestazioni ecc.ecc. 

quindi una necessità di coralità, da contrapporre  a un percorso intimo e riflessivo.

Inviato

relativamente alla politica, come ad altro, l'appartenenza implica l'accettazione di regole di un determinato gruppo, prescindendo dal proprio pensiero e rinunciando alla propria opinione su diversi punti quando e se, queste, confliggono con quelle del gruppo.

appartenere significa avere obblighi in tal senso.

altrimenti viene meno il concetto stesso di appartenenza.

Inviato

Occhio a non confondere le proprie idee con i propri bisogni, veri o presunti, perché poi si sentono i 50 milioni di partiti, e la politica che non mi rappresenta, e bla bla bla.

Comunque prima interista parrocchiano, poi interista comunista, poi interista PiDista😄

  • Haha 1
Inviato

@lampo65

insomma hai qualche problema con l'identità e l'appartenenza.

dopo aver indossato più casacche, uno dovrebbe avere più dubbi e meno senso di appartenenza.

ma, a che serve per te identificarsi e appartenere ad un gruppo?

 

Inviato
6 minuti fa, nullo ha scritto:

nsomma hai qualche problema con l'identità e l'appartenenza

Cioè? Non direi...

Inviato
6 ore fa, nullo ha scritto:

tema libero 

chi si sente di appartenere racconti, voltandosi indietro, quante volte abbia cambiato casacca, gruppo,  ideologia e in generale idea e, nonostante tutto, racconti ancora a sé stesso di appartenere indefessamente a un gruppo o un qualcosa, e come ci si identifichi in esso.

un gruppo che schiaccia e al contempo protegge.

Brutta nottata eh ?!:classic_biggrin:

Inviato
Adesso, what ha scritto:

Brutta nottata eh ?!:classic_biggrin:

no tutto nella media.

dai su, parla del tuo senso di apparenza.

come ti trovi in squadra?

Inviato
22 minuti fa, nullo ha scritto:

 

come ti trovi in squadra?

 

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Inviato

Non ho mai avuto questi sensi di appartenenza a questo o quello.

Ho il mio modo di vedere le cose che, tendenzialmente,  è più di sinistra (ammesso che il termine abbia anora un senso), ma non in modo ideologico .

 

Inviato

@nullo Vuoi conoscere le nostre esperienze o sapere cosa intendiamo per senso di appartenenza? Mi sembri il primo ad aver cambiato focus.

Inviato

La farei corta: @nullo vuole che gli si offra un assist per una apoteosi della sua  granitica indipendenza ed originalità di pensiero, ultra super partes ed incorruttibile. A Roma si dice(va) "dare la guazza".

  • Melius 1
  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

Ho cambiato idea su persone di cui mi fidavo e su donne di cui ero innamorato. Sulle idee sono tetragono il mio orizzonte formativo va Lalla rivoluzione francese al Risorgimento. E le stelle polari sono sempre le stesse. Ma probabilmente sono stato fortunato a non nascere sotto una dittatura che ti obbliga ad un pensiero unico e al conformismo fin da bambino

  • Melius 1
Inviato

@selby998 La penso esattamente come te, ed aggiungo che si può soddisfare il proprio senso di appartenenza anche scegliendo di non appartenere. Trovatemi qualcuno più granitico di @nullo nella decisione di non scegliere o non prendere parte. A lui piace sentire di appartenere al partito degli elevati, dei super partes. Ad esempio, pur avendo riconosciuto che Bonaccini era di ben altra pasta rispetto alla Borgonzoni, (la candidata leghiata per le regionali Emiliano-Romagnole), non è andato a votare.

Aggiungo, @nullo, che scegliere non significa necessariamente appartenere.

Inviato

Ma soprattutto appartenere, non significa perdere se stessi. Del resto l'individualismo, l'amor proprio, la vanità, imperano. Per fortuna che il grosso lo abbiamo già organizzato, altrimenti oggi vivremmo in campane isolate comunicando per device. Tutte diverse le campane, naturalmente.

Inviato

"L'appartenenza
È un'esigenza che si avverte a poco a poco
Si fa più forte alla presenza di un nemico
Di un obiettivo o di uno scopo" cit.

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, lampo65 ha scritto:

Ma soprattutto appartenere, non significa perdere se stessi

È esattamente così. Scegliere un partito o sentire di appartenere ad un determinato gruppo ideologico, non significa viverlo come gli appartenenti ad una setta.

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