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I viaggi che sono piaciuti meno


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Inviato

Capitano anche questi per una ragione o per l’altra.

Piu’ di trent’anni fa, viaggiando on the road in California e dintorni includendo in questo giro Las Vegas (una delle citta’ piu’ brutte al mondo)  era giocoforza utilizzare i motel lungo i villaggetti che si incontravano di tanto in tanto sulla strada, un po’ da film western.

Dopo una giornata di guida e di escursioni (queste ultime sempre moderate per via di una mia natale idiosincrasia per gli sforzi fisici e le sudate attiramosche), c’era la ricerca di un motel decente che avesse un’insegna con la scritta fatidica: vacancies.

era piu’ facile imbattersi in un no vacancies perche’ girare in auto in California e’ come andare in costiera a ferragosto.

Quando andava bene si trovavano stanze talmente essenziali, con arredi traballanti in formica, condizionatori in serie sui balconi a ringhiera col rumore di reattori aerei, bagni primitivi,  da farmi sembrare la caserma Piave dove avevo fatto il Car a Orvieto un 5 stelle.

Vabbe’ il viaggio e’ anche avventura, si dice, e cosi’ la vivemmo io e mia moglie non senza pero’ un’intima e non esternata promessa a me stesso, che col catzo in futuro avrei viaggiato piu’ cosi’.

Dunque, una sera con spavalderia da livingstone de noantri, decidemmo di intraprendere per un tratto la famosa strada che attraversa la Valle della Morte, per finire di percorrerla il giorno dopo, confidando nella presenza di qualche villaggio intermedio dove far sosta.

dopo una cinquantina di miglia di buio pesto e un segnale stradale che segnalava la presenza del primo distributore a 240 miglia, su saggia sollecitazione di sancho panza (mia moglie e’ molto magra pero’) tornammo indietro nel primo posto con tracce di civilta’ seppur americana. Ovviamente: no vacancies e dunque ci rassegnammo a dormire in auto. Nel mezzo della notte, si materializzo’ un sogno e apparve la scritta vacancies. Riuscimmo a dormire qualche ora in un letto regolare. A parte cio’ meravigliosa la California.

Altra vacanzaccia fu la prima volta in Sardegna, a Cannigione. La vacanza in Sardegna per le personi comuni che non dispongano di autista che li attenda all’aereoporto di Olbia o di auto a noleggio in loco (da giovani sono oneri proibitivi) comincia con la traversata, auto al seguito, in nave.

E’ uno dei momenti piu’ bassi che si possano immaginare in uno scenario di vacanza.

La borsellata comincia con il caricamento dell’auto sulla nave dopo lunga attesa in banchina, incolonnati lungo tre file: una sorta di deportazione collettiva spacciata per vacanza. Le auto Vanno parcheggiate strette per ottimizzare gli spazi. E dunque sportellate, gente che scende non prima (dovessero smarrirsi) ma aprendo le 4 portiere dopo che la macchina ha parcheggiato. Si sale e tutte le poltrone sono 

gia’ occupate, bivacchi ovunque, bar con cose immangiabili. Le cose  vanno appena meglio se si viaggia in cuccetta di notte, ma bisogna fare i conti coi cigolii di navi ultravecchie e con la misera saponetta di 4 cm x 4 in dotazione nei bagni della cabina, mai piu’ ammodernati dopo la spedizione dei Mille

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Inviato

E si arriva cosi’ al residence, che dal vivo era ben diverso che in foto. 

Ovviamente ci sono residence e residence: in comune hanno la pulizia obbligatoria finale (come se uno non facesse gia’ di suo fronte a quella intermedia: gabella incomprensibile) e quel mesto andazzo paracittadino: lo stendino con appesi i panni di oviesse, la spesa al supermercato (tristissimi quelli sardi dell’epoca e fuori si poteva mangiare solo in qualche agriturismo col solito porceddu a ferragosto e 35 gradi), il cucinino da usare e pulire, la monnezza da gettare. Schiamazzi di infanti, minchiate dette da adulti che spreziosiscono ogni cosa, dopo un paio di giorni almeno io avevo voglia di tornare.

Bellissimo il mare ovviamente ma la vacanza e’ fatta di tutto un po’.

Sono esperienze di gioventu’ servono anche quelle

 

Inviato
27 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Capitano anche questi per una ragione o per l’altra.

Ma anche quelli di lavoro o vale solo il lato turistico? Se comprendono anche quelli di lavoro (ne ho ammucchiati diversi) me la sbrigo veloce citando all'inverso l'unico posto che davvero pur se per questioni lavorative mi ha soddisfatto, la Scozia. Tutto il resto Germania Francia Grecia Tunisia Cina Stati Uniti non mi hanno entusiasmato come invece leggo spesso essere luoghi fantastici, ma siccome era lavoro allora probabilmente non faccio testo.   

Inviato

Anni '80. Vancanze con amici a Copenaghen. Internet non esisteva per cui le informazioni erano quelle che erano.

Veniamo a conoscenza di un servizio per studendi "Use it" di affitto appartamenti.

Arrivati in loco concludiamo in un attimo la pratica e ci dirigiamo verso l'agognato alloggio. Sicenramente non credo di aver mai visto un posto così tremendamente sporco, anche perché non capivo esattamente quante persone vivessero lì dentro.

La nostra camera, eravamo in 4, contava di 1 letto ricavato da assi di legno poggiate su casse di birra vuote e materasso ivi poggiato.

Scappammo a gambe levate. Solo che era già sera per cui non c'era alternativa che una sorta di dormitorio pubblico all'estito d'estate in una sorta di palazzo dello sport. Passammo li la notte ( il luogo era immensamente più pulito dell'appartamento) e il giorno seguente trovammo un albergo cheperò erodeva di molto le nostre misere finanze di ventenni. Ci riducemmo a ingoiare tutto il possibile a colazione e ingozzarci la sera in un fast food : a pranzo di saltava.

A parte questo resta una delle mie vacanze più belle.

  • Melius 1
Inviato

Per me è facile: Quasiasi viaggio di lavoro a Milano. 

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Inviato

Sapevate perche’ si chiama Mar Nero?

Perche’ a lutto pel Mar Morto

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Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

E’ uno dei momenti piu’ bassi che si possano immaginare in uno scenario di vacanza.

Esperienza fatta a vent'anni, aggravata da una traversata notturna con il mare forza 5, proseguita per due giorni in un campeggio "alberato" in cui la pianta più alta era al massimo di un metro e mezzo.

Ripartiti quasi subito nonostante lo sciopero dei benzinai, riuscimmo a trovare ristoro in zona Siniscola, nonostante le strade impossibili ed una certa diffidenza delle persone del posto nei confronti dei turisti.
Ovviamente, una volta rientrato nel continente ho cancellato il concetto di campeggio dalle mie abitudini di vacanza.

Inviato
21 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Sapevate perche’ si chiama Mar Nero?

Perche’ a lutto pel Mar Morto

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Inviato
8 minuti fa, codex ha scritto:

Ovviamente, una volta rientrato nel continente ho cancellato il concetto di campeggio

E’ una cosa per ragazzi, io l’ho fatto in adolescenza un paio di estati. Prevalgono altre cose, anche se all’epoca riscuotevano successo con le ragazze zazzeruti strimpellanti,

magrolini (non era l’epoca dei palestrati, e i calvi erano visti come degli sfigati, il mondo cambia)

Inviato

@mozarteum

Indubbiamente, appariva a quel tempo lo strumento migliore per godersi le vacanze con gli amici e per conoscerne di nuovi, con esborsi alla portata di studenti universitari, per definizione squattrinati.

Immediatamente dopo questa fase, per tutti, subentra la necessità di non dover rinunciare ad un minimo garantito di punti fermi, come un vero letto, un bagno decente e, possibilmente, una dieta variegata ed appetitosa.

LaVoceElettrica
Inviato
2 ore fa, mozarteum ha scritto:

minchiate dette da adulti che spreziosiscono ogni cosa

Cerco di fare vacanza presso popoli di cui non conosco la lingua. In questo modo non comprendo le loro minchiate e, probabilmente, non li tedio con le mie.

Però non mi sono perso delle perle come "devo di' che chiama'n proprio fijo Christian - disciamoscelo! - è bboro dammorire!" (turisti dell'Urbe in Toscana).

"Quanno se n'annamo a be' quarcosa, che so' stufa de ste pietre del c@$$o" (eravamo sull'Acropoli).

Inviato

le più deludenti senza dubbio negli ultimi 3 anni le tre vacanze al mare per volere della consorte, due in sardegna ed una in calabria, in villaggi tutto compreso dove nonostante la bassissima stagione (due a fine giugno appena aperti ed una a metà settembre prima della chiusura) c'era folla anzi direi casino per me insopportabile. spiagge e mare belli (così mi ha detto mia moglie, non ho mai messo piede in acqua), ma la vita da villaggio non fa  per me; dal momento dell'arrivo contavo i giorni che mancavano per tornare a casa.

Altro viaggio parzialmente deludente in Portogallo: Lisbona caotica e senza senso, belle Oporto e Guimaraes, senza infamia né lode le altre tappe intermedie.

Non mi ha fatto impazzire nemmeno l'Andalusia: Malaga città di mare come ce ne sono tante in Italia, carine Siviglia Cordoba e Granada.

Ma il mediterraneo non è nelle mie corde; rifuggo anche da paesi come Turchia (dove probabilmente dovrò andare per qualche giorno il prossimo anno) e medio oriente , e l' africa; sicuramente piaceranno ai più, ma non mi sentirei sicuro a viaggiare lì.

briandinazareth
Inviato
11 minuti fa, piergiorgio ha scritto:

Non mi ha fatto impazzire nemmeno l'Andalusia: Malaga città di mare come ce ne sono tante in Italia, carine Siviglia Cordoba e Granada.

 

questo mi è incomprensibile...ma de gustibus :) 

 

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