Vai al contenuto
Melius Club

Quale sarà il futuro dell'alta fedeltà estrema?


Messaggi raccomandati

Inviato

@naim .... ho letto tutto il "romanzo Koda".... che dire, parere mio personale ,senza voler togliere nulla alle caratteristiche descritte; il "troppo stroppia"... visto quello che scrivono mi da l'idea che il progettista sia  anche lui uno che cammina sulle acque e moltiplica "pane e pesci" . Per concludere quello che penso  (in certi casi estremi) dove non arriva l' elettronica per limiti fisici ci arriva la "letteratura"   :classic_wink:

 

Inviato
Il 30/08/2024 at 08:36, Max440 ha scritto:

Fra 30 anni, di noi non ci sarà praticamente più nessuno ... e quelli rimasti saranno sordi come una campana :classic_rolleyes:

Ma scherzi..!! Io ci sarò 👍 ora ne ho 68 e.. ad aprile ne farò 69, guarda che gli highlander esistono. 

Il mio udito ogni anno che passa migliora😪

Auguroni di un sereno natale e felice annno nuovo. 

 

 

Inviato
Il 16/09/2024 at 10:27, alexis ha scritto:

decisamente... sai una cosa é l'alta fedeltá commerciale, cioé intesa come fatta a componenti, che uno si compra e si mette in casa, un'altra, decisamente un'aötra quella fatta partendo da una progettazione integrata a partire dall'ambiente, con una estensione a gamma intera, senza com pressione tipicamente associata al mondo hifi.

 

Anche a mio modo di vedere è evidente come la prima 

abbia raggiunto la sua fine ingloriosa, apparecchi dal costo stratosferico e sicuramente  anche superperformanti , 

al libero arbitrio d'elezione di quei pochissimi che possono permetterseli e dei tanti che li sognano 

in un disegno finale poco chiaro, un pò come il  fine-tuning di una ventina s'anni fa ,per capirci.

Anche l'ascoltatore meno smaliziato, che poi ha orecchie come chiunque altro e forse meglio,  se ne sarà accorto..

Nella mia ultima incursione in questo mondo a Monaco, il solo sistema Totaldac mi è sembrato aver veramente qualcosa da dire, il resto l'ha già più o meno detto.

La bolla , per qualsiasi motivo, da quello suddetto, alla crisi, al disinteresse delle nuove leve ecc.  è decisamente visibile.

Inviato

In hifi l'estremo non esiste perche' la locuzione e' troppo soggettiva, casomai userei piu' eccessivo. Mi spiegate che senso ha a livello di qualita' di ascolto un cavo di potenza dal costo di 70k euri oppure diffusori da 1 mil di euro?

Inviato
Il 15/12/2024 at 22:52, Dufay ha scritto:

Io ascolto dal vivo oppure con un impianto che simula l'ascolto dal vivo .

Le cuffie le damo ar gatto.

Che strano il mondo… mi trovo d’accordo con @marillion e tu pensa che anche io ascolto musica classica dal vivo almeno 1 o 2 volte alla settimana e … sì..ritengo che l’ascolto in cuffia sia assolutamente straordinario, e assolutamente alternativo all’ascolto con i diffusori.

Del resto entrambe le modalità di ascolto, cuffia o diffusori, hanno limitazioni (basta pensare alla modalità Stereo, per i diffusori, che per chi non ha mai ascoltato un signor impatto multi Chanel non immagina neppure quanto sia artificiale e limitato l’ascolto in Stereofonia, ma anche più semplicemente basta menzionare l’ambiente di ascolto, fosse anche il salone di una mega villa..)

E lo dico, questo, ascoltando le metà del mio tempo anche su un impianto diffusori..
Ecco, allora il 26 Dicembre dico la mia su dove andrà l’alta fedeltà estrema: andrà verso l’ascolto in cuffia!

A breve ci sarà la possibilità di avere elaborazioni DSP che consentiranno (tutto in digitale, ovviamente) di elaborare i segnali audio in maniera adeguata per simulare, in cuffia, un ascolto “full immersion” reale. Magari aggiungendo una specie di cuscino o una poltroncina “tipo Gamers” per il suono vibratorio, quello “aptico”.. 

Gia adesso io ascolto così, cuffia + dispositivi aptici, e devo dire che .. spesso la simulazione di essere in sala è assai più vicina così che con i miei diffusori! 

E sarà allora (ma questo sarà probabilmente avverrà fra pochissimi anni, quante le dita di una sola mano.. forse..) che tutti i “catafalchi” e diffusori mega galattici, amplificatori da migliaia di watt.. ecco.. andranno in pensione rapidamente ..(e beati loro, saranno gli unici a poter godere di una pensione anticipata!! 😉).

E con loro andrà in pensione la necessità di spendere chissà quali cifre megagalattiche…

Anche perché poi, no, il buon gusto non richiede mai troppi soldi, ma solo tanta passione e capacità di “capire e apprezzare” cosa è migliore per il solo fine importante: riprodurre la musica al meglio!

I troppi soldi quasi sempre coincidono con troppi impegni e quindi zero tempo per ascoltare! No, no e poi no.. non farei a cambio con un “billionèr” (billionaire, sì insomma miliardario in euro o dollari..) neppure… mi pagassero! 😆 

Giuro!

 

  • Melius 1
Inviato
38 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

un signor impatto multi Chanel

Sarà profumatissimo, come minimo!

  • Haha 1
Inviato

questa è l'epoca d'oro dell'hifi ,per chi vende.

Peer chi ha messo su aziende.

Non certo  per chi ascolta.

 

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, Mighty Quinn ha scritto:

Sarà profumatissimo, come minimo!

Non a caso lo Chanel usato anche da Marylin Monroe si chiamava Chanel n 5… così come 5 sono in genere (ma a volte 7) i diffusori del multi Channel … 😉

Quindi una enne o due… via su… quante storie..ci si intende no?? 😛

Inviato
4 ore fa, antonew ha scritto:

questa è l'epoca d'oro dell'hifi ,per chi vende.

Ed essendo d’oro, giustamente chiudono tutti negozi…a Firenze da 6 ne è rimasto 1… 

Giusto no? Fanno affari e chiudono! 😉 … o no??? Nel senso: ma.. non è che sembra oro..ma in realtà è banale stagno?? 😆

Inviato
13 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Ed essendo d’oro, giustamente chiudono tutti negozi…a Firenze da 6 ne è rimasto 1… 

Giusto no? Fanno affari e chiudono! 😉 … o no??? Nel senso: ma.. non è che sembra oro..ma in realtà è banale stagno?? 😆

aziende, non negozi.

In Italia non compra più nessuno.

Son tutti con le pezze al sedere e le cinesate et similaria in casa.

 

Inviato

Qualsiasi settore economico, quando si verticalizza, sfora nel luxury fine a se stesso ...

E tutti sappiamo che, da almeno 20 anni, l' HiFi si è completamente trasformata da orizzontale a verticale: infatti non esiste più nessun centro commerciale con una saletta d'ascolto HiFi, cosa che era ancora possibile una ventina di anni fa.

E i negozi, anche in grandi città come Milano e Roma, sono decimati.

Ergo: per avere la stessa identica qualità sonora che nel 2000 pagavi 1keuro, ora devi spendere 5k euro: è una legge di mercato, non è un aumento della qualità come vorrebbero credere alcuni sognatori ...

  • Melius 1
Inviato

Noto con estremo piacere che a noi della realtà non importa un fico secco.

Molto bello, si vive di illusioni e guai a dire, ma di che state parlando se avete un udito da sessantenne 

Come si fa a non capire che invece i giovani ci sentono ancora bene e di questo hobby che ti tiene immobile per ore, perché se ti sposti di 10 cm cambia tutto, non importa un ficus.

Oltretutto se capitano su un forum come questo, nel mondo ne esistono decine, si scompisciano dalle risate quando sente che il sessantenne ha sentito il verso del fusibile.

Dove volete che vada questa pazzia se non a ramengo quando noi vecchietti discutiamo sul cavo ethernet, se poi a mala pena in un test sentiamo come da curve postate. Chi più, chi meno, ma quelle sono curve fisiologiche per chi non ha mai avuto problemi o non ha problemi di udito, pensate a chi già non aveva un gran udito.

Quanti di noi portano gli occhiali fin da piccoli?

Io sono anni che per leggere una rivista devo per forza inforcare gli occhiali, eppure da giovane avevo il massimo delle diotrie.

Il mio ottico mi diceva che a circa 40 anni ne avrei avuto bisogno per leggere, invece è stato a circa  50 ma alla fine il calo è arrivato.

Quindi abbiate un minimo di coscienza quando fate le recensioni, pensate all'età che avete.

Prendiamolo con maggior leggerezza questo hobby

 

  • Thanks 2
Inviato
1 ora fa, loureediano ha scritto:

Noto con estremo piacere che a noi della realtà non importa un fico secco....

In effetti la realtà non la seguo, la accetto forse, ma mi importa proprio un fico secco. 

Alla fine penso che ciascuno vive nella sua realtà. Io nel hifi al massimo espongo la mia con la consapevolezza che è la mia, forse qualcuno è interessato a capirla, forse riesco a dare delle idee.

Anche le mie recensioni, se si possono definire così, sono le mie impressioni sulle caratteristiche sonore sempre in relazione con la musica stessa ascoltata. Lascio poi al lettore la decisione se quelle caratteristiche sonore per lui siano da considerare buone o cattive ben convinto che ciascuno ha i propri gusti. L'ascolto dei suoni, e qui sottolineo suoni non musica, con i decenni è cambiato, come in moltissime cose va in direzione comodità d'ascolto. Con questo non intendo quello di non muoversi ma di togliere il più possibile tutte le cause che possano distrae il cervello a sentire quei suoni che si vogliono sentire. L'ascolto con le cuffie per esempio dove i suoni vengono bombardati direttamente nelle orecchie, le correzioni sonore ambientali, le riduzioni dei suoni (mia figlia ha una cuffia del genere), registrazioni dove gli strumenti si sentono sempre più chiaramente (audiofili), più da vicini, impianti con caratteristiche del genere. Insomma si fa tutto in modo che il cervello ascoltando faccia il minimo sforzo possibile, rimbellicendoci al massimo. Non solo noi vecchioni ma soprattutto i giovani, il futuro è loro non nostro che fra pochi anni ce ne andiamo...

  • Melius 1
Inviato
14 ore fa, Titian ha scritto:

il futuro è loro non nostro che fra pochi anni ce ne andiamo...

allegriaaaaaaaaa

Inviato
Il 27/12/2024 at 09:14, Titian ha scritto:

L'ascolto con le cuffie per esempio dove i suoni vengono bombardati

Le orecchie vengono “bombardate” dai suoni in ogni modalità di ascolto: a teatro, allo stadio, a casa propria con i diffusori o seduti sulla poltrona preferita con le cuffie sulla testa…

I due diffusori davanti a te sono altrettanto “artificiali” di un paio di cuffie, ma a te sembrano “più naturali” solo perché stai ascoltando registrazioni fatte in modalità stereo, modalità pensata per far uscire dai due diffusori una scena “tridimensionale” che crea l’illusione del palcoscenico.

Giá da qualche anno circolano registrazioni binaurali fatte per essere ascoltate in cuffia, e ascoltando queste registrazioni si capisce immediatamente che non è “questione di modalità di bombardamenti”, ma è questione di modalità di registrazione.

La rapida evoluzione  di qualità audio che c’è stata nel settore cuffie, ecco non ha corrispettivi nel settore diffusori. In più, con il rapido evolversi dell’intelligenza artificiale, risulta sempre più facile creare “illusioni” psicoacustiche partendo dalle cuffie (che già sono integrate nei nuovi visori a tipo schermo facciale, che creano “immersioni” nella realtà vissuta le come fosse la “realtà reale”.

In fondo, come tu dici con parole diverse, il risultato lo da sempre il nostro cervello e quindi si tratta di “ingannarlo” il meglio possibile per avere l’illusione più perfetta.

E con le cuffie è una questione molto più facile e molto più economica! Anche per l’Alta Fedeltà estrema, che io intendo non “estremamente costosa”, e quindi esclusiva, ma come “estremamente fedele alla realtà”, e con le cuffie sarà di certo che più “inclusiva” (oltre che più green, eco friendly, ecc ecc..).

Inviato

@SimoTocca non è vero: il suono in un ambiente naturale è oltre 80% di suoni riflessi, quelle delle cuffie quasi 0%. Con diffusori questa caratteristica sonora sparisce alquanto anche per quello che il suono hifi è molto diverso. Anche per questo sono convinto che se a qualcuno interessa avere un suono più reale dovrebbe considerare anche la sua stanza come  un "diffusore ambientale naturale" e deve amalgamarsi con le caratteristiche di diffusione dei diffusori (e resto del sistema) così come lo fa un'ottima sala da concerto con le diverse orchestre mantenendo le loro caratteristiche. Ma questo evidentemente non è hifi tradizionale, molti direbbero myfi.

Le modalità tridimensionali  come altre sono artefatti psicoacustici ma resta il fatto che la percentuale dei suoni diretti sono nettamente in maggioranza. Un orecchio allenato e attento dovrebbe notare queste cose e sono estremamente sorpreso che una persona come te, che va due volte la settimana a sentire musica in sale da concerti, non  se ne accorge come il suono delle note suonate è diverso. Sono estremamente sorpreso che persone come te vengono aggirati da queste modalità, anzi ne rimangono persino entusiasti, capisco che succeda alla maggioranza delle persone che non hanno l'esperienza dal vivo o ne hanno poca.  Evidentemente la quantità delle volte che si fa un'esperienza non è la cosa più importante, molto di più è come la si fa. Come già scritto, e tanto per fare un esempio: posso andare mille volte al teatro ma se dormo tutto il tempo lì, non so quanto sia utile. 

PS; certo che se le cose si vedono così: a che cosa ci si abitua di più se per settimana si va a sentire 3 ore di musica dal vivo e 40-60 di musica riprodotta artificialmente con tutti i trucchi della psicoacustica?

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, Titian ha scritto:

il suono delle note suonate è diverso

Il suono suonato delle note suonate suona sonoramente diverso? In cuffia ..😆😉 Beh certo che me ne accorgo … ma me ne accorgo anche con i diffusori! Tu no?? No Alpitour? Ahi ahi.. 😀
Torniamo un attimo seri e cerchiamo di usare la logica, se no non se ne esce.

In ogni registrazione è sempre presente un suono anche riflesso: la percentuale di suono riflesso catturata dai microfoni cambia a seconda dei microfoni usati. In genere, per riprendere una grande orchestra, si usano molti microfoni e poi in sede di mixaggio si unisce quello che i diversi microfoni hanno ripreso. Concettualmente questo è già un errore, perché unisco “prospettive diverse” in una sola traccia per canale. Già questo introduce “artificialità” in qualsiasi registrazione.

Diverso invece sarebbe (è) se si usasse una testa artificiale, la testa di un manichino con un microfono per ciascun orecchio. Qui concettualmente invece è tutto molto lineare: i due microfoni catturano quello che ciascun orecchio dell’ascoltatore, in quella esatta posizione, sentirebbe.

Questa metodica, cioè usare una testa artificiale posizionata che so, proprio davanti al leggio del direttore, pur essendo concettualmente semplice si rivela in genere poco efficace. Ci sono limiti tecnici legati ai microfoni medesimi ma sopratutto ci sono limiti concettuali. Perchè? Perché, se usiamo la logica, si capisce bene che se faccio passare dai due altoparlanti domestici quello che ciascun orecchio ha percepito, il risultato è profondamente alterato. È alterato in quanto se proietto nell’ambiente domestico quello che ciascun orecchio (umano o artificiale) ha ascoltato, per le riflessioni e le dispersioni ambientali, avrò alterato di parecchio quello che è giunto a ciascun orecchio. È quindi chiaro il perchè questa semplice tecnica di registrazione non viene mai usata.

Ma.. ecco.. se io invece ascolto in cuffia, quello che ciascun orecchio/microfono della test artificiale ha registrato … ottengo un risultato assolutamente naturale ed eccellente! 
Capito il ragionamento? Spero di sì..basta rifletterci un attimo e fare tutti i passaggi logici.. e si arriva a questa facile conclusione.

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Ottimi Contenuti
      Gidaloz
      Gidaloz ha ottenuto un badge
      Ottimi Contenuti
    • Reputazione
      Luca44
      Luca44 ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      teppo
      teppo ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Badge del Vinile Oro
      zigirmato
      zigirmato ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Oro
    • Badge del Vinile Arancio
      music.bw805
      music.bw805 ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Arancio
×
×
  • Crea Nuovo...