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un nuovo mattone per i brics


cactus_atomo

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@extermination

Guarda che USA non riconoscono Taiwan e non hanno dato  nessuna garanzia a Taiwan che li difenderanno in caso della invasione cinese. USA lo chiamano la ambiguità strategica. Cinesi neanche non devono invadere il Taiwan. Visto che una isola che dipende dalle forniture via mare, basta che dichiarano la area intorno al Taiwan la zona di guerra e le assicurazioni marittime andranno alle stelle se ci esisteranno. Nessun armatore rischierebbe un LNG carrier che costa mezzo miliardo per inviarlo nella zona di guerra senza la assicurazione. Vedi che cosa succede adesso nel Mar rosso con Houthi, tutti gli LNG carrier per Europa fanno il giro del Capo di  Buona Speranza.

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@extermination il punto vero non è militare anche se vietnam iraq afganitan somala ecc ecc dovrebbero averci reso evidente che i militari hanno la segatura in testa anche quabndo si arla di guerra (ttacco di saddam a iran, tutti i generali intervistati, in ogni oarte del mondo, tutti gli esperti di cose belliche, nessun escluso, dicevano che l'esercito irtaniano era llo sbando, non ricevev armi dall'estero, aveva tutti i generali in esilio, ergo saddam sarebbe arrivato a teheran da un minimo di 7 ad un massimo di 15 gg, ero ragazzo ma non ci ho creduto e direi di non essermi sbagiato). 

il punto è economico. da quando il dollaro non è più convertibile, gli usa possono stampare tutta la moneta che vogliono senza problem di inflazione, dato che la gran parte dei dollati non circolano in usa ma sono utilizzati per il commercio internazionale o come riserva da molti stati. anche noi europei per comrare petrilio gas e materie prime dobbiamo pagare in dollari, chr quibdi dobbiamo comprare.  se per un evento imprevedibile nche solo il 20% dei dollari "esteri" dovesse essere immesso sul mercqto, ne seguirebbe una tempest valutaria che la crisi del '29 semprerebbe una doccia quando manca l0acqau. una tempesta così sulla carta non la vuole nessuno, ma nulla impedisce di pensare che qualcuno potrebbe fare qualche prova e che poi la ituazione sfugga di mano. rinunnciare alla centralità del dollaro negli scambi internazionali significherebbe mettere a richio la centralità americana e questo è una cosa che nessun presidente usa, repubblicano, democratico, indioendente, suprematista o leader dei diritti civili, può permettersi di subire senza reagire. aggiungiamo a questo la convinzione dell'americano medio che gli usa devono indirizzae il mondo per diritto di divino e che il modello di vita americano è il migliore e dovrebbe essere adottato da tutti. 

poi magari il asus belli formale sarà diverso

  • Melius 1
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  • 1 mese dopo...

I paesi brics si stanno organizzando, dalla loro hanno i numeri, rappresentano più di metà della popolazione mondiale, anche se si dichiarano la “parte povera” ovvero il sud del mondo, ovviamente e naturalmente contrapposti a noi occidentali (europei e nord americani essenzialmente) visti come parte ricca e di poteri forti. Non credo però sia una buona cosa il “nuovo ordine mondiale” che propongono….voi che ne pensate?

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27 minuti fa, Sognatore ha scritto:

anche se si dichiarano la “parte povera” ovvero il sud del mondo

faranno circa il 40% del pil mondiale

27 minuti fa, Sognatore ha scritto:

Non credo però sia una buona cosa il “nuovo ordine mondiale” che propongono

non ci vedo niente di male se la torta viene divisa più equamente

certo, qua gireranno meno soldi e sarà più dura

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Il 04/09/2024 at 21:12, audio2 ha scritto:

per la turchia a breve purtroppo prevedo una serie di attentati.

Detto fatto 😉…… ma noi siamo complottisti e maniscalchi.

 


https://www.corriere.it/esteri/24_ottobre_23/turchia-attacco-terroristico-contro-sede-dell-industria-aerospaziale-morti-e-feriti-2b0e8c7c-7ddd-4595-8048-aef0e0c5exlk.shtml

 

 

Turchia, attentato terroristico ad Ankara contro sede dell'industria aerospaziale. Morti e feriti

 

Colpita la Tusas, fuori Ankara. Quattro morti, 14 feriti, neutralizzati due attentatori. Al sicuro i tecnici italiani di Leonardo

 

  • Thanks 1
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la reazione dei più grandi media occidentali al vertice dei BRICS a Kazan

 


BBC: “Il messaggio chiaro qui è che i tentativi di isolare la Russia sono falliti. Una parte importante del messaggio del Cremlino è il segnale che la Russia sta affrontando le sanzioni”.



CNN: “L'Occidente vuole che Putin sia isolato. L’importante vertice che sta ospitando dimostra che non è solo”.

 


Daily Mail: “Putin sta inviando un messaggio dimostrativo all'Occidente riunendo i leader mondiali per il vertice BRICS per dimostrare che le sanzioni non funzionano”.

 


The Washington Post: "Con Putin sempre più fiducioso in una vittoria russa mentre le sue forze avanzano nell'Ucraina orientale, il vertice è progettato per inviare un segnale che la Russia è tornata sulla scena mondiale come un attore forte con molti amici."

 

 


Time: "Paesi dalla Malesia e Tailandia al Nicaragua e la Turchia, membro della NATO, sono pronti ad aderire ai BRICS."

 


ABC News: "Per il presidente russo Vladimir Putin, l'incontro di tre giorni rappresenta anche un'opportunità per evidenziare il fallimento dei tentativi guidati dagli Stati Uniti di isolare la Russia a causa delle sue azioni in Ucraina."

 

Il meeting di Kazan non è finalizzato a dimostrare un bel niente.

Qui verranno poste le basi per degli accordi di cooperazione che come effetto secondario comporteranno la dedollarizzazione di molti mercati, con conseguenze tragiche per gli USA e il loro colossale debito pubblico, ma primariamente stabiliranno nuovi equilibri geopolitici fondati sulla reciproca convenienza piuttosto che sullo sfruttamento.

Informare l'opinione pubblica statunitense che gli sta per arrivare addosso un meteorite non è evidentemente ritenuto opportuno.

 

 

 

 

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