Membro_0023 Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 8 minuti fa, Velvet ha scritto: l'abbraccio mortale del mezzo a pile E non è solo quello, vendono anche poche moto. Prevedono una perdita di 200 milioni di euro a fine anno.
audio2 Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 ma torniamo sempre al discorso del costo, una bici elettrica ktm costerà circa 5 mila euro ma chi è che può oggi, che per certe categorie di lavoratori 6 mila è il reddito netto annuale. che poi anche il core della ktm le moto fuoristrada, ok qualcuno le usa ancora, ma sono illegali in mezza italia e all' estero sarà simile, e 'ndo vai. poi restano gli altri modelli stradali o semi stradali, che uno si prende proprio se si vuole distinguere quindi di nuovo la nicchia della nicchia, perchè di norma si va di giappo o bmw.
captainsensible Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 28 minuti fa, audio2 ha scritto: o bmw Mi sa che la pacchia a breve finirà anche per loro. A giudicare dalla sempre maggiore quantità di motorette di piccola cilindrata che vengono presentate ed importate. CS
Savgal Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 Il benessere interno, inoltre, è più completo e diffuso nelle piccole nazioni solo finché esse si mantengono in pace, poiché lo stato di guerra è per loro assai più dannoso che per le grandi, presso le quali la lontananza delle frontiere permette talvolta alla massa del popolo di restare per secoli lontana dai pericoli, in modo che la guerra è per essa una causa di disagio, ma non di rovina. Si presenta infine, in questa materia, come in molte altre, una considerazione che domina tutto il resto: quella della necessità. Se al mondo non ci fossero che piccole nazioni, l'umanità sarebbe sicura mente più libera e felice; ma non si può fare in modo che non vi siano grandi nazioni, le quali introducono nel mondo un nuovo elemento di prosperità nazionale: quello della forza. Cosa importa che un popolo presenti l'immagine dell'agiatezza e della libertà, se è continuamente esposto ad essere devastato o conquistato? Che importa che esso sia industrioso e commerciante, se ne altro popolo domina i mari e detta legge in tutti i mercati? Le piccole nazioni sono spesso povere non perché sono piccole, ma perché sono deboli; le grandi nazioni prosperano non perché sono grandi, ma perché sono forti. La forza è dunque spesso per le nazioni una delle prime condizioni della prosperità e anche dell'esistenza. Da ciò deriva che, tranne particolari circostanze, le piccole nazioni finiscono sempre per essere violentemente riunite alle grandi, quando non lo fanno esse stesse spontaneamente. E non trovo una situazione più deplorevole di quella di un popolo che non può difendersi né bastare a sé stesso. Allo scopo di riunire i diversi vantaggi risultanti dalla grandezza e dalla piccolezza delle nazioni è stato creato il sistema federale. Basta osservare un momento gli Stati Uniti di America per scorgere tutti i beni che essi traggono dall'adozione di questo sistema. Tocqueville "La democrazia in America"
ferrocsm Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 11 ore fa, Savgal ha scritto: l'imprenditore cerca il fornitore che gli assicuri correttezza e la migliore qualità al miglior prezzo e non mi risulta che si ponga la questione se sia del suo paese o meno. In tanti anni di lavoro con i tedeschi ho imparato diverse cose, qualcuna buona qualcuna meno, ma di una cosa non mi lamenterò mai: la serietà. Un cliente tedesco non ti abbandonerà se aumenti il costo di un tuo prodotto a lui dedicato se gli dimostri che quell'aumento è giustificato e non va a cambiare fornitore perché un cinese o un polacco glielo offre a molto meno, cosa che invece è pratica abbastanza comune per clienti italiani, francesi e soprattutto inglesi, gli scozzesi invece sono in quel senso molto più tedeschi, ora vi sorprenderò ma nel mio settore la serietà la si riscontra pure nei greci e udite udite pure con la Tunisia, cosa da italiano rimprovero ai tedeschi? La pignoleria a volte eccessiva e quella mania un po' tutta loro di essere appunto troppo precisini unita anche alla loro attitudine a volerti comunque insegnare sempre qualcosa, anche quando gli dimostri che è tutto francamente eccessivo. Ma una volta capito questo il tedesco non ti abbandonerà e con noi lo stanno facendo anche ora nonostante un calo degli ordinativi che magari li invoglierebbe a cercare prodotti molto più a buon mercato dei nostri italiani.
Savgal Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 @ferrocsm Un imprenditore serio valuta anche il rischio che comporta il cambiare fornitore ed i possibili costi indiretti. Se vi è correttezza e buona fede i rapporti continuano. Le aziende non operano, o meglio non dovrebbero operare, come il privato che su internet cerca chi vende un prodotto al prezzo più basso. Un mio caro amico, il mio testimone di nozze, su lavoro, correttezza e buona fede da artigiano con un dipendente ora è amministratore di un'azienda con oltre 40. Opera nel settore industriale, in cui l'affidabilità del fornitore è un requisito prioritario.
ferrocsm Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 53 minuti fa, Savgal ha scritto: Opera nel settore industriale, in cui l'affidabilità del fornitore è un requisito prioritario. Noi siamo nel settore dei grandi consumi, quindi soggetti a confrontarci quotidianamente con costruttori cinesi e dei paesi dell'est, ora si stanno affacciando sul mercato pure gli indiani, quindi la battaglia sui grandi numeri è da mo' che è persa e questo lo abbiamo oramai appurato e dato per scontato, dove invece diciamo la nostra è sulla personalizzazione del prodotto a specifiche richieste del cliente e su quello noi italiani siamo pressoché imbattibili, gli emiliani in particolare. Seguiamo il cliente in tutte le sue richieste confrontandoci molto spesso, facendo dialogare a stretto contatto gli uffici tecnici e una volta si insegna, l'altra si impara e questo lo possono fare aziende strutturate su minori quantità, ma con prodotti estremamente personalizzati, cosa che i cinesi e gli indiani difficilmente fanno anche per la distanza e la non tempestività di consegna, i grandi colossi invece siano essi europei o americani non si mettono certo a impegnare risorse per quantità di ordinativi esigui. Ecco che allora entriamo in ballo noi con la nostra versatilità e fatemelo dire, "competenza" maturata in tanti anni di lavoro fatto seriamente.
tigre Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 3 ore fa, Savgal ha scritto: Tocqueville "La democrazia in America" Povero Tocqueville.. miope pure lui.. Tornasse ora in vita capirebbe le stupidaggini che ha scritto.
Martin Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 E anca questa xé fata, gavemo "cresemà" anca Tocqueville.... 1
newton Inviato 27 Novembre 2024 Inviato 27 Novembre 2024 Intanto la banca centrale russa ritocca i tassi al 21%...
claravox Inviato 1 Dicembre 2024 Inviato 1 Dicembre 2024 il crollo occupazionale dell'industria tedesca I tagli su larga scala continuano a colpire la prima economia dell’UE. Fresco di questa notizia, il colosso siderurgico Thyssenkrupp sta licenziando 11.000 dipendenti, chiudendo il suo stabilimento di Kreuzal-Eichen e progettando di chiuderne molti altri. La crisi economica tedesca, che i media liberali chiamano un "rallentamento" in neolingua, si sta trasformando in una spirale discendente: a novembre l'indice dell'attività economica è crollato di nuovo, al ritmo più veloce dell'anno. Le ragioni sono sempre le stesse: la mancanza di risorse energetiche a basso costo e la preoccupazione per gli ucraini da parte del proprio governo https://www.rainews.it/articoli/2024/11/la-thyssen-krupp-tagliera-11mila-posti-di-lavoro-nelle-acciaierie-33c4418b-8d69-4507-ba7d-afde30c331b5.html#:~:text=Soppressi 5mila posti di lavoro,40% della forza lavoro attuale&text=Thyssenkrupp Steel Europe AG%2C divisione,riduzioni del costo del personale".
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