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Menare medici e infermieri


mozarteum

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Inviato

@carmus mi dispiace davvero per la vicenda che vi ha colpiti. Dolorosa e difficile da accettare.

Da paziente per più di una patologia posso dirti una cosa: la scrupolosità e l'attenzione di un medico piuttosto che la loro mancanza sono ben percepiti anche dai normali pazienti.

Dopo un po' certe sensazioni si trasformano in "sesto senso" e si distingue chi lavora con scrupolo, indaga, chiede, ascolta e approfondisce da chi "tira via", legge gli esami e ciao.

Credo che da un lato influisca la predisposizione personale ma dall'altro ci sia anche una componente "di sistema" che nella selvaggia aziendalizzazione del SSN sta cambiando in peggio le regole del gioco. Ma si trova ancora personale medico ed infermieristico che ti dà impegno, aiuto concreto e professionalità. Questo lo posso assicurare. 

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

anche evitare di "ingolfare" i pronto soccorso

 

1 ora fa, extermination ha scritto:

avvalendosi, per quanto possibile, dell'assistenza dei medici di base

questa sarebbe la prima cosa da fare, ma siamo lontani anni luce dalla soluzione

21 minuti fa, Fabfab ha scritto:

ritengo che il sistema del pronto soccorso vada ampiamente rivisto

ovvio, va rimessa in piedi la medicina di base, se mai c'è stata e funzionante

è che come hanno già scritto i pronti sono ingolfati da chi li non ci dovrebbe stare, gente senza domicilio, senza medico, senza posto dove stare

per esempio, quando mi trasferii in uk, nel mentre che faccio i documenti vari mi prendo la polmonite

dove vado che non so nemmeno come funziona

allora nella stessa via vicino alla stazione dei treni c'era una specie di clinica locale comunale per persone con problemi vari. vado chiedo dico che sono comunitario febbre tosse ecc ecc senza particolari problemi economici ma non ho ancora il medico. mi siedo, aspetto il turno ( 1 ora, dal mio medico di base attendo di più ) visita prenda questo antibiotico. tutto gratis, fatto finito a posto. non sarà mica impossibile qua da noi, o no.

 

Inviato

quello che dici è vero però da molti di quei professori che avevano il codazzo avevi molto da imparare; oggi non è più così purtroppo. Il mio maestro, che spesso veniva chiamato come perito nelle controversie medico-legali, ci diceva sempre che uno dei fattori che influisce negativamente è proprio la scarsa comunicazione con i pazienti e parenti. Parlo di una persona che operava molto anni fa ormai deceduta. Quindi anche allora si dava importanza alla comunicazione, oggi si fa solo per evitare controversie, insomma per pararsi il fondoschiena. Però anche oggi non sempre è così, mi son dimenticato di scrivere nel mio post precedente che il professore a cui ho affidato mia sorella (peraltro dopo visita profumatamente pagata) non si è mai fatto sentire con me pur sapendo che sono un medico. Col chirurgo che ha operato mia sorella ci ho parlato solo dopo dieci giorni dalla complicanza, solo per averlo incontrato casualmente mentre usciva dall'ospedale. 

Inviato
22 minuti fa, Fabfab ha scritto:

Mi fermo qui, sapendo che l'argomento è molto

Fabio, a quale Regione fai capo?

Inviato
45 minuti fa, Velvet ha scritto:

La politica in questo paese da vent'anni fa il possibile per sfasciare il SSN

E di cosa ci meravigliamo …..

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Inviato
7 minuti fa, appecundria ha scritto:

Fabio, a quale Regione fai capo?

Cambierebbe qualcosa?

Inviato
3 minuti fa, claravox ha scritto:

di cosa ci meravigliamo

La sanità ordinaria dobbiamo pagarcela noi, il PNRR serve ad altro. Riserva il complottismo per altri momenti. 

  • Melius 1
  • Confused 1
Inviato
Adesso, Fabfab ha scritto:

Cambierebbe qualcosa?

Niente di che. Ho una perplessità, dai post degli amici lombardo veneti leggo di situazioni che a me non risultano. Mi pareva di aver capito che sei campàno e volevo chiederti se anche tu hai questa impressione. 

Inviato

Nel lombardo-veneto si partiva da una situazione di eccellenza o quasi per arrivare al tracollo di oggi, confermato dai numeri ufficiali relativi alle liste d'attesa, agli interventi non eseguiti, alla mancanza di accesso a molte specialità per finire con gli scioperi e le proteste del personale (che non è vero protesti solo per lo stipendio). In vent'anni hanno sfasciato lo sfasciabile.

Al sud si partiva da una situazione meno felice ma forse (dico forse perchè non conosco i numeri) non è peggiorata di molto.

Però posso testimoniare che la migrazione sanitaria da sud è ancora molto presente in certe specialità (oncologia in primis), perchè probabilmente non trova risposta adeguata sul territorio.

Inviato

ma se tu prendi i singoli intereventi programmati sempre se li programmano anche se sono cose

importanti vorrei anche vedere che non si proceda. poi ci può anche stare che purtroppo

l' operazione vada storta, ma è tutto il resto che non funziona più

esempio: un venerdi mattina mi sveglio col mal di denti, vabbè penso lunedi andrò dal dentista

ma il sabato mattina dopo una notte infame sono messo da togliermelo da solo a mano

antidolorifici normali zero effetto

allora ideona, c'è il medico di guardia, vado la di persona nemmeno mi apre e via citofono mi da

appuntamento per la sera tardi. guarda che sento male, ma male male male. niente

il pronto soccorso non ha il reparto dentista e manco mi ricevono

allora giro come un mendicante tutte le farmacie di turno aperte fino a che non ne trovo una

che mi molla un paio di cose un pelo più forti di quelle da banco

ma si può così

Inviato

secondo me un modo per risolvere il problema della carenza di medici al ps ci sarebbe. Premesso che giustamente nessun giovane vuole più venire a fare questo lavoro sapendo di entraci a 30 anni e uscirne a 70; un lavoro dove hai poco tempo libero e 3 su 4 weekend impegnati ogni mese. L'unico modo è quello di tornare indietro e cioè far svolgere il lavoro in pronto soccorso ai medici di reparto che, raggiunta una certa età, smettono dedicandosi solo al reparto. Fare una notte in ps non è la stessa cosa che farla in un reparto. Purtroppo per fare questo bisogna scontrarsi con innumerevoli primari di ps che vedrebbero finita la loro carriera e con la scarsa volontà dei medici di reparto a scendere in Pronto Soccorso, gli stessi peraltro che attualmente ricoprono i turni scoperti lautamente pagati. Quando ho cominciato questo lavoro turnavo in PS come chirurgo e mi ricordo che ci andavo volentieri perché imparavo molto, era un'ottima palestra; in più sapevo che arrivato a 40 anni non avrei più lavorato in ps ma avrei fatto solo reparto e sala operatoria. Agli inizi del nuovo secolo purtroppo si sono inventati i dea creando un sfilza di primariati e rendendo il ps un reparto indipendente. qualcuno come me pur avendo vinto un concorso in chirurgia è stato costretto a rimanere in ps con la promessa che l'anno successivo sarebbe rientrato in reparto (la promessa si ripeteva ogni anno, mi dicevano "dottore ci faccia la cortesia che non abbiamo come coprire i turni in ps"). Ora viene difficile smantellare questa organizzazione pur essendo inutile fallimentare, ma l'unica soluzione resta questa: fare un passo indietro. D'altra parte sappiate che ci sono PS dove l'unico strutturato è il primario, il resto proviene dalle cooperative o da altri reparti. Quale dignità possano avere questi primari mi sfugge.

  • Thanks 1
Inviato

Forse, e dico forse, ci si sofferma troppo e con troppa enfasi sui casi di malasanità vale a dire carenza della prestazione con danni irreversibili al paziente ( la minor parte - tra l'altro spesso in contesti patologici ad alto rischio) e poco o nulla sui casi di "buona" sanità ( la maggior parte). Tutti auspicherebbero il 100% di successi ahimè non ottenibili nemmeno nei contesti di assoluta eccellenza.

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, carmus ha scritto:

L'unico modo è quello di tornare indietro e cioè far svolgere il lavoro in pronto soccorso ai medici di reparto che, raggiunta una certa età, smettono dedicandosi solo al reparto. Fare una notte in ps non è la stessa cosa che farla in un reparto. Purtroppo per fare questo bisogna scontrarsi con innumerevoli primari di ps che vedrebbero finita la loro carriera e con la scarsa volontà dei medici di reparto a scendere in Pronto Soccorso, gli stessi peraltro che attualmente ricoprono i turni scoperti lautamente pagati.

 

La stessa cosa che diceva mio suocero, chirurgo ortopedico. Ha osservato lo sfascio del PS quando era già in pensione, grato per essere uscito in tempo da un sistema ospedaliero che stava degradando velocemente,  e secondo lui le cause erano le stesse che hai individuato tu.

Inviato

poi le liste di attesa tutt' ora infinite

per un neo che non mi piaceva un anno per farlo vedere 

per un "intervento" minore di tipo ortopedico due anni 

 

Inviato

@extermination fino a quando la cosa non ci interessa personalmente è così come dici. nel centro di eccellenza di cui parlo purtroppo ci son dovuto andare per 4 mesi a seguire mia sorella (potevo andarci quando volevo e restarci quanto volevo) e ho visto cose che di eccellente hanno ben poco, non solo nel caso mio personale. Anche quest'anno è stato classificato come uno dei migliori ospedali d'Italia; purtroppo queste valutazioni si fanno solo sui numeri spesso gonfiati ed esaltati per motivi politici, ma dietro questi si nascondono spesso grosse carenze professionali e strutturali. 

Inviato
6 minuti fa, carmus ha scritto:

ho visto cose che di eccellente hanno ben poco

tu hai i mezzi per capire e discernere

quindi al di la dell' episodio, pensa come vengono trattati quelli che non sono ne medici ne hanno gli strumenti per valutare e spesso nemmeno la possibilità di difendersi adeguatamente

Inviato

 

L’Italia si conferma uno dei paesi dalla qualità di vita più alta, visti i dati raccolti da World Bank riguardo alle aspettative di vita alla nascita. Il nostro paese si posiziona infatti al quarto posto a livello mondiale nel 2015 (gli ultimi dati che abbiamo a disposizione), con 83,49 anni di aspettativa di vita, appena dopo Hong Kong (84,28), il Giappone (83,84) e l’altra regione amministrativa speciale della Cina, Macao (83,59). L’Italia è dunque il paese europeo con la più alta aspettativa di vita, precedendo Spagna e Svizzera.

A partire dal 1960 il nostro paese ha visto crescere il dato sull’aspettativa di vita alla nascita, in conformità con le tendenze mondiali, da 69,12 agli 83,49 anni attuali, senza particolari discese.

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/11/16/cambiata-laspettativa-vita-nel-mondo-1960-2015/

Devo supporre che il sistema sanitario un suo contributo l'abbia dato all'incremento delle aspettative di vita.

 

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