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Melius Club

Un laboratorio per bambin* trans e gender creative


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Inviato
56 minuti fa, djansia ha scritto:

Perché scrivi "bambin*" con l'asterisco? Più di una volta lo hai fatto

Perché e’ il “laboratorio” dell’Università pubblica di Roma che vuole interagire con loro li scrive così.

Hai visto la locandina ?

Sono loro che scrivono “bambin* trans e gender creative”.

A 5 anni.

Inviato
1 ora fa, djansia ha scritto:

Dove sono i  "bambin* di 5 anni già battezzati come transgender a 5 anni"?

Ripeto, secondo le dichiarazioni degli stessi organizzatori sono i bambin* trans e gender creative di 5 anni usati come cavie per partecipare, testuale, alla “sessione di ricerca” con questi personaggi.

Come e’ possibile che solo io lo trovo agghiacciante ?

Bambini e bambine di 5 anni già previamente identificati come “trans e creative gender” usati come cavie da laboratorio per la “sessione di ricerca”.

Sessione di ricerca, scrivono loro, condotta da un “ricercator* della comunità”.

 

 

Inviato
44 minuti fa, CarloCa ha scritto:

i giudei devono stare lontani dai bambini non i dottori.


Prima o poi qualcuno ti denuncia.

  • Melius 1
Inviato
31 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Prima o poi qualcuno ti denuncia.

Fallo tu.

briandinazareth
Inviato
3 ore fa, mozarteum ha scritto:

Ora il tema dei transgender e’ serio ma non sono sicuro che accendere i riflettori su un bimbo di 5 anni facendolo sentire gia’ eccezione al punto che gli si dedica un percorso psicologico, o di sostegno medico sia soluzione ottimale.

Sei normale ma per farti sentire a tuo agio “ ti istituiamo”. Non mi convince

 

Il fatto è che i bambini trans hanno una oggettiva situazione di difficoltà, è una cosa molto problematica non riuscire a riconoscersi, incontrare difficoltà relazionali e di accettazione esterna di una condizione simile. 

Non c'è niente di male o di negativo nell'aiutare la gestione di questa condizione, e l'aiuto serve pure ai genitori. 

 

Non è così facile.

 

Quindi non c'è niente di male nel fatto di essere transgender ma sarebbe miope negare che sia una condizione e un percorso difficile.

 

Ma Soprattutto emerge L'idea che neppure si possa parlare o affrontare la  questione, come i toni scandalizzati di questa discussione dimostrano.

Addirittura non si dovrebbe affrontare in ambito universitario, mi sembra oscurantista e fondamentalmente si basa sulla negazione, assurda, del fenomeno. 

 

 

 

 

 

 

 

 

briandinazareth
Inviato
56 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Bambini e bambine di 5 anni già previamente identificati come “trans e creative gender” usati come cavie da laboratorio per la “sessione di ricerca”.

 

Ma se vuoi fare una ricerca sui bambini transgender come si potrebbe farla senza i protagonisti? 

 

La verità è che tu neghi il fenomeno in se.

Questo è il nucleo della questione.

 

Eppure basterebbero le milioni di esperienze delle persone trans per accettarlo. Anche a prescindere da tutto quello che sappiamo sulle differenze a livello cerebrale

  • Melius 1
Inviato

Siamo a livello no vax... essì che ci stanno pure degli avvocati. 

Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

Perché e’ il “laboratorio” dell’Università pubblica di Roma che vuole interagire con loro li scrive così.

Ok, perché lo scrivi tu sottolineandolo: perché ti è fastidioso? Cioè cosa significa scriverlo così nel linguaggio che immagino pedagogico? Così almeno capisco perché ti infastidisce.

Poi il Rettore parla di bambini dai 5 ai 14 anni. Perché insisti solo su quelli di 5?

Inviato
6 ore fa, Roberto M ha scritto:

Prima o poi qualcuno ti denuncia.

Per genocidio mi denunciano?

briandinazareth
Inviato
37 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

Negare un problema non significa farlo sparire

 

ma tanti anche qui dentro pensano che non sia un fenomeno reale e che in fondo vogliano far diventare i bambini trans.

e per questo c'è gente disposta ad abboccare alle peggiori bufale.

Inviato
8 ore fa, aldofranci ha scritto:

Ora a un tronfio somaro che raglia accostamenti simili vi mettete pure a rispondere?

Fate male.

A un beota patentato e conclamato che esce dallo zappato tutto sommato innocuo della "progettazione" elettroacustica a colpi di induttanze avvolte nelle notti di alta marea e si mette a ragliare, a spasmi non di diaframma ma de superpanza, di temi di cui sa persino meno che di "progettazione" elettroacustica, vi mettete pure a rispondere? 

Fate male.

Lasciate che se la cantino tra di loro, ha ragione appecundria.

Il simpatico Aldo Franci parla poco (per fortuna) ma quando lo fa je l'ammolla eh.

Ammazza si vede che è intelligente.

Inviato
9 ore fa, djansia ha scritto:

Ok, perché lo scrivi tu sottolineandolo: perché ti è fastidioso? Cioè cosa significa scriverlo così nel linguaggio che immagino pedagogico? Così almeno capisco perché ti infastidisce.

Poi il Rettore parla di bambini dai 5 ai 14 anni. Perché insisti solo su quelli di 5?

Informati sulla schwa e sugli asterischi.

Qui ad esempio.

A me sta roba assurda da un fastidio porco e mi mette sull'avviso dovunque la vedo.

 

 

Inviato
1 ora fa, cactus_atomo ha scritto:

Mi pare che ci sia un equivoco di fondo, dettato da pregiudizio ideologico, 

Unito a puro sciacallaggio politico e condito con una buona dose di ignoranza. 

 

Inviato

Ah ecco un esempio parlato della schwa 

 

Inviato
1 ora fa, Dufay ha scritto:

A me sta roba assurda da un fastidio porco e mi mette sull'avviso dovunque la vedo.

Ah, credo di aver capito il tuo punto di vista: non ti va giù sotto il profilo grammaticale, linguistico.

Pensavo che ti fosse andata di traverso la questione pedagogica, della pedagogia e via dicendo: voglio dire l'oggetto del programma o laboratorio del dipartimento scientifico di un'università statale.

Insomma, una questione grammaticale.

Inviato
23 minuti fa, djansia ha scritto:

Ah, credo di aver capito il tuo punto di vista: non ti va giù sotto il profilo grammaticale, linguistico.

Pensavo che ti fosse andata di traverso la questione pedagogica, della pedagogia e via dicendo: voglio dire l'oggetto del programma o laboratorio del dipartimento scientifico di un'università statale.

Insomma, una questione grammaticale.

Macché grammaticale .

Non va giù a me e alla maggioranza per fortuna la pervicacia ideologica di voler imporre un linguaggio "nuovo".

Insomma mi fido nulla di chi pensa queste cazzate e chi ha scritto  bambin* e chi ha permesso di scriverlo le pensa di sicuro.

 

  • Melius 2
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