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Melius Club

Il lavoro in Italia: fatti e miti


Messaggi raccomandati

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

aspetta  un percorso lungo ed impegnativo.

Questo ragionamento, oggi, non puoi farlo nemmeno ad uno con la terza media, figuriamoci.

Il rapporto si consuma "qui e adesso", le parti non pensano a costruire nel tempo, specialmente il lavoratore

extermination
Inviato
9 minuti fa, appecundria ha scritto:

rapporto si consuma "qui e adesso", le parti non pensano a costruire nel tempo, specialmente il lavoratore

Che strana ed inopportuna ( scarso senso di opportunità- forward looking )visione di una  "vita professionale"

Inviato
1 ora fa, captainsensible ha scritto:

il problema è ricordarsi come è fatto il ponte di diodi

La domanda dei diodi è stata fatta per dargli una possibilità dopo che le domande serie erano fallite.

In pratica volevano vedere se almeno era utilizzabile come apprendista. 

Però tu non devi considerare il super manager che magari ha perso di vista le basi, devi pensare ad un neo assunto che senza le basi non serve a niente.

captainsensible
Inviato
4 minuti fa, appecundria ha scritto:

dopo che le domande serie erano fallite.

Non so di quale tenore fossero le domande, ma questo potrebbe essere il vero problema !

Hai detto scarsa conoscenza dell'inglese (a quale livello ? scritto, tecnico, conversazione?)  e questo purtroppo ai giorni nostri non è molto tollerabile e, per uno che si laurea con il massimo dei voti, mi lascia perplesso.

CS

Inviato
18 minuti fa, lufranz ha scritto:

Non se fai il progettista.

Si, questo è vero, avevo perso di vista che l'azienda cercava progettisti. 

Però... ripeto, forse è più importante avere le risorse per imparare al volo il determinato componente che conoscere il ponte di diodi ma essere ingrippati come progettisti. È una questione di flessibilità. Poi, senza assolutamente mettere in dubbio quanto riportato, mi sembra un po' paradossale che il candidato non conoscesse il ponte di diodi. 

Propenderei di più per una amnesia o un equivoco sul nome. È come se io non conoscessi lo schema di una trave appoggiata appoggiata. 

Inviato
2 ore fa, lufranz ha scritto:

Chi non sapeva rispondere

È diventato audiofilo e sente la krall proprio lì girando le spine e/o cambiando fusibili al pre. 

captainsensible
Inviato

Magari avrebbe dovuto costruire un amplificatore, ed avrà detto: conosco i ponti di diodi normali, non quelli per audiofili.

Avrà intuito in quale casino si sarebbe ficcato e trovato la scusa per defilarsi 😁

CS

  • Haha 1
Inviato

@lufranz Quando ancora c'era il meccanico di vecchia scuola, questo ogni volta che aveva in mano l'automobile una soffiatina al filtro dell'aria la dava comunque, anche se non era da cambiare. No oggi no, i concessionari riescono solo a sostituirlo.... Quando non addebitano la sostituzione senza farlo.

Inviato
29 minuti fa, Guru ha scritto:

Quando non addebitano la sostituzione senza farlo

Praticamente nel 90% dei casi...

Inviato

Anni fa un conoscente ingegnere elettronico che voleva tentare l'avventura americana mi disse dei colloqui intrapresi nel nuovo mondo, la cosa che l'aveva colpito era l'estrema praticità degli argomenti. Mentre le aziende italiane affrontavano la cosa come se dovessero scegliere il segretario generale dell'Onu vedendo un mappamondo a dieci metri di distanza, quelle americane erano molto più pratiche e arrivavano letteralmente a mettere il pezzo sul tavolo.  E' anche vero che nelle tipiche grandi aziende italiane un laureato tecnico del mondo elettrico-elettronico-tlc che a 40-45 anni non abbia ancora "mollato il cacciavite" giungendo a riempire di fuffa fogli excel è visto come un looser. 

  • Melius 1
Inviato
42 minuti fa, StE ha scritto:

Quindi mi incazzo con scuola ed università che me li manda non competenti.

Qui siamo ad un livello nozionistico veramente basilare.

Ha passato elettrotecnica ed elettronica con quiz a crocette senza prova orale?

Io ricordo che ai miei tempi gli ingegneri edili e civili facevano analisi solo con esami a crocette e senza orale se il voto era sufficiente. 

captainsensible
Inviato
34 minuti fa, tomminno ha scritto:

Io ricordo che ai miei tempi gli ingegneri edili e civili facevano analisi solo con esami a crocette e senza orale se il voto era sufficiente. 

Oddio, quali tempi ? 🙄

 

CS

Inviato
18 minuti fa, captainsensible ha scritto:

Oddio, quali tempi ?

Anni 1999-2000

Inviato
1 minuto fa, captainsensible ha scritto:

allora e' vero che e' peggiorato tutto 😄

E poi è andata ancora peggio: nel 2005 durante la mia tesi, mentre sputavo sangue sulle wavelet, corressi delle tesi di laurea della triennale di informatica dove questi disgraziati portarono analisi di un segnale estratto da cd audio fino a 32kHz e scrissero nella tesi che sarebbero potuti arrivare fino a 48kHz, ma che per i loro scopi era stato sufficiente fermarsi lì 🤐

La giustificazione fu peggiore dell'errore: la FFT per 1024 campioni restituisce 1024 numeri, peccato che di questi una sia la parte reale e una la complessa quindi i numeri sono in realtà 512.

Questi dimostrarono in un colpo solo che: Shannon questo sconosciuto, traformata di Fourier questa sconosciuta e forse peggio numeri complessi questi sconosciuti. Nemmeno si erano posti il problema che in un cd oltre i 22kHz non ci sta niente. A volte incrociare le nozioni ti salva da errori madornali tipo questi.

In quel momento realizzai le scenette di libretti lanciati fuori dalla finestra dai professori, io avrei lanciato direttamente i laureandi. 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, tomminno ha scritto:

Io ricordo che ai miei tempi gli ingegneri edili e civili facevano analisi solo con esami a crocette e senza orale se il voto era sufficiente. 

Ah ecco, invece nel 1983-84 analisi 1 con Modica e Giaquinta a Firenze era equivalente ad attraversare un fiume infestato di coccodrilli.

 

Si iniziava con lo scritto. Se prendevi meno di 15 dovevi tronare direttamente a casa, da 15 a 17 eri "sconsigliato", su richiesta potevi tentare uno scritto integrativo ma se non lo superavi eri costretto a saltare un appello. Nel caso (fortunato) lo superassi, accedevi all'orale che durava da un'ora in su e ovviamente potevi essere "rimbalzato". L'orale era agghiacciante: Giaquinta (detto "Jack alla quinta") ti guardava impassibile  e in silenzio riempire la lavagna di calcoli; se qualcosa non era andato nel verso giusto diceva semplicemente "non funziona, può andare" e tanti saluti.

 

Al primo appello di analisi 1 ci presentammo in oltre 200. Un solo compitò risultò sufficiente, una decina sconsigliati, in tutto tre o quattro promossi. Gli altri 190 e passa, tutti a casa e zitti. Quello che aveva fatto l'unico compito sufficiente era dell'anno precedente e ci stava provando per la quarta o quinta volta. Io ce la feci a ottobre al terzo tentativo, col compitino integrativo superato per il rotto della cuffia, e per questo godetti di un discreto rispetto e ammirazione.

 

Per la serie "farò di voi dei matematici o morirete nel tentativo di diventarlo".

 

Al terzo anno, da circa 300 matricole partite, eravamo ridotti a una cinquantina. Altro che esame a crocette... 

 

Inviato
1 ora fa, tomminno ha scritto:

La giustificazione fu peggiore dell'errore: la FFT per 1024 campioni restituisce 1024 numeri, peccato che di questi una sia la parte reale e una la complessa quindi i numeri sono in realtà 512.

Questi dimostrarono in un colpo solo che: Shannon questo sconosciuto, traformata di Fourier questa sconosciuta e forse peggio numeri complessi questi sconosciuti. 

 

OK, qui siamo alla fantascienza. C'è da avere paura di tali "laureati", con preparazione di questo livello al massimo possono pulire i gabinetti. Ci vuole anche una notevole faccia a c**o per proporsi a colloquio per ruoli da progettista e RAL di 55K.

 

Gente così deve veramente ringraziare Dio per non avermi affidato un ruolo che comportasse la loro valutazione da parte mia. Sarebbero potute accadere cose veramente inurbane.

(Io sono quello con la coda)

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