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Gli antisemiti di ieri e di oggi


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12 minuti fa, Melandri ha scritto:

Se scrivo educatamente le mie opinioni (che non sono quelle dei nazisti antisemiti post-stalinisti che imperano in questa sezione del forum) vengo sbattuto fuori come è accaduto negli altri due thread o posso procedere? 

Grazie.

Ecco bravo esci per grufolare.

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Alla fin fine, la guerra in Palestina è una speculazione immobiliare condotta con altri mezzi. Non c'entrano religioni, tradizioni, etnie e tutto il cucuzzaro: si demolisce il vecchio per spazio al nuovo. Con tanto di pubblicità per l'acquisto delle villette a costruire 

 

Ha dunque senso parlare di antisemitismo?

  • Melius 1
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Mi pare che sia molto più attuale la discriminazione verbale ( parlerei sempre e solo di discriminazioni verbali o di fatto) verso persone di colore. È un problema molto più diffuso e persistente.

Viceversa molti ebrei vivono in pace in tanti paesi arabi. !!! Se lo segnino bene i guerrafondai nemici dell'Islam! E gli ebrei NON sono un problema sociale. Come scritto sopra in maniera grezza ma efficace degli ebrei non frega niente a nessuno nel senso positivo del termine perché sono liberi di seguire la loro religione e le loro tradizioni, ANCHE nei paesi arabi.

Il problema è invece la condotta di Israele. 

Non esiste nessun antisemitismo come quello della Germania anni '30 o nella russia Zarista dove certe tensioni sociali venivano sfogate dando la colpa agli ebrei. Poi è da valutarsi caso per caso. È indubbio che il "mestiere" di usuraio è stato storicamente non poco praticato dagli ebrei.

Parlerei solo di discriminazioni verbali o di fatto nei confronti di categorie sensibili come persone di colore, handicappati, gay, "musi gialli", ebrei et cetera. 

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14 minuti fa, Jarvis ha scritto:

È indubbio che il "mestiere" di usuraio è stato storicamente non poco praticato dagli ebrei.

È anche indubbio che non ha niente a che fare con una predisposizione "naturale" ma con motivazioni storico religiose ben conosciute, contropartita sgradevole è che ogni volta che si palesavano necessità di cassa i cristianissimi signori locali  partivano con i pogrom.

  • Melius 2
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19 ore fa, appecundria ha scritto:

Si ma per "antisemitismo" non si può intendere "essere contro ciò che fa Israele". 

Deve essere un qualcosa legato alla natura stessa della persona di etnia ebraica.

Esatto.

Ed e’ esattamente quello che c’è oggi.

L’odio verso gli ebrei, si percepisce, negarlo e’ negazionismo.

Siamo ben oltre la critica a “ciò che fa Israele” (presunti eccessi in una guerra), siamo alla teorizzazione della distruzione dello stato ebraico, che significa un nuovo genocidio degli ebrei o uno nuova diaspora.

E’ un dato di fatto.

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20 minuti fa, Roberto M ha scritto:

 

Siamo ben oltre la critica a “ciò che fa Israele” (presunti eccessi in una guerra), siamo alla teorizzazione della distruzione dello stato ebraico, che significa un nuovo genocidio degli ebrei o uno nuova diaspora.

E’ un dato di fatto.

Da bravo ignorante e ateo non so cosa significhi essere ebreo ma parlare di presunti eccessi di  guerra quando una nazione l'Israele occupa con la violenza territori dei palestinesi o entra militarmente in Libano mi sembra che sei te il negazionista di turno. Poi se i grandi della terra e in particolare gli USA non vogliono riconoscere lo stato palestinese questo non ne autorizza l'esproprio soprattutto uccidendo chi vi abita.

Inoltre credere che tutti gli arabi sono solo dei terroristi e potenzialmente anche i bambini, mentre gli ebrei delle vittime questo si che e' razzismo

  • Melius 2
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27 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Siamo ben oltre la critica a “ciò che fa Israele” (presunti eccessi in una guerra), siamo alla teorizzazione della distruzione dello stato ebraico, che significa un nuovo genocidio degli ebrei o uno nuova diaspora.

 

La distruzione dello Stato di Israele ( stato ebraico non mi piace perché credo nei valori di laicità) anche se fosse teorizzata da una ultra minoranza di musulmani vessata da decenni dal sionismo revisionista non ha per ora possibilità di realizzazione vista la superiorità tecnologica militare e la protezione, anzi la cobelligeranza degli Usa. 

In primo luogo quindi la minaccia non e' attuale 

In secondo luogo questo odio riguarda le azioni di Israele e non il più generico appartenere alla religione ebraica. 

In terzo luogo queste azioni producono ed alimentano il detto odio, quindi facendo tacere le armi e le azioni criminali di Israele e trovando immediatamente una soluzione a 2 stati con congruo sacrificio territoriale di Israele (che ha al momento rapinato i palestinesi di tutte le terre), solo in questo modo l'odio andrà scemando.

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25 minuti fa, Roberto M ha scritto:

teorizzazione della distruzione dello stato ebraico,

È antisemitismo? Chiedo. Mi pare che non manchino nella storia esempi di Tizio che vuole distruggere Caio. Non è quindi una cosa riservata agli ebrei. 

 

56 minuti fa, Jarvis ha scritto:

Come scritto sopra in maniera grezza ma efficace degli ebrei non frega niente a nessuno nel senso positivo

Sarei pure io di questa idea. L'antisemitismo è morto con Hitler. Sì c'è stato qualche strascico ma a chiacchiere. 

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