serbel Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 grazie , questo laho ricordo solo che guaradavo il legno massello per capire dai nodi cosa fosse , sul lato suono non ho prestato att. , forse era un momento dove si regolava , peccato
zigirmato Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 3 ore fa, lucas1 ha scritto: Io e la mia compagna abbiamo avuto una strana sensazione: hanno fatto ascoltare un pianoforte, timbrica bella "viva" ma il pianoforte aveva dimensioni "strane", come se fosse surdimensionata la tastiera, largo 10 metri. Ho sentito altra musica, " non il pianoforte" il volume era un po' alto almeno per me " suonava bene . Probabilmente merito anche della sorgente o elettroniche , cioè i diffusori non suonano da sé.Si sa 😎😎. Cosa mi dici della sala Spinelli con sorgente Digitale " , in confronto alla Laho " con sorgente analogica . A me piacciono anche le elettroniche Angstrom . La Sala Barcelona " Omega " per me la più bella. Comunque le sale erano tutte belle 👍
leosam Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 @serbel Al mattino quando sono andato i brani effettivamente erano troppo noiosi e facili,poi nel primo pomeriggio quando sono tornato la musica era cambiata in tutti i sensi,del resto avevano 4 diffusori diversi in sala e li han fatti sentire tutti,e non e' affatto semplice fare questo. 1
TetsuSan Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 12 ore fa, Ultima Legione @ ha scritto: Ma sostenere a "tout court" che ciò costituisce il Bene e il Male del buon ascoltare Musica, oltre che essere una teoria inutilmente divisiva e preconcetta, è sopra tutto anche molto distante dal vero..... Al di la' delle buzzwords, si continua a fare confusione tra contenuto e contenitore. La qualità del miglior audio registrato sarebbe senz'altro riconducibile ai supporti digitali (solidi, liquidi o gassosi) solo e solamente se il contenuto fosse di qualità top, cioè pari al master. SCORDATELO. A parte poche etichette audiofile, nessuno ti rende disponibile il master in digitale, tranne un errore di gioventù (!) della Universal quando pubblicò alcuni SACD SHM Flat Transfer, cosa che avvenne se non sbaglio intorno al 2012-2013 ma non si ripeté, per evidentissimi motivi. In tutti gli altri casi, o viene scritto esplicitamente, o non è il master. Nello specifico caso dello streaming le fonti sono quelle che sono (ossia quello che passa il convento, non so se rendo l'idea). Nel caso di un ottimo vinile, magari prima stampa, il suono di derivazione analogica sarà sempre il meno elaborato possibile (nessuna conversione A/D). Nel caso di suono nativo digitale, il "mastering for streaming" è una maniera elegante per dirti che il master vero puoi pure sognartelo. Detto questo, ognuno è libero di godere come vuole. Ma un contenitore tendenzialmente perfetto non può contenere un qualcosa di perfetto. Uno imperfetto come l'analogico, magari si. Nessuna casa discografica distribuisce il master, manco Fonè. Non in analogico ( le copie master non sono uguali all'originale ) non in digitale ( il master digitale è in DSD256, la distribuzione no).
one4seven Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 5 ore fa, TetsuSan ha scritto: master digitale è in DSD256, la distribuzione no Quindi, se la distribuzione, cioè quello che vende o mette on line, per poter essere ascoltato a casa, non è il dsd256, mi spieghi a cosa servirebbe fartelo eventualmente ascoltare in occasione della fiera?
Questo è un messaggio popolare. marcellocroce Inviato 23 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Ottobre 2024 @imaginator Il 21/10/2024 at 13:41, imaginator ha scritto: Le registrazioni davvero pessime sono poche, molte vengono scambiate per mediocri, ma il problema spesso risiede nell’impianto. Un impianto di qualità, ben settato e inserito in una sala d’ascolto che non ne comprometta le potenzialità, riuscirà a far emergere il meglio da una registrazione, grazie a una minore compressione, a un respiro naturale tra le note, a una timbrica bilanciata e fedele, e a una buona dinamica che rende l’ascolto più realistico. Tutto questo permette di apprezzare al meglio registrazioni che, all’orecchio di molti, risulterebbero mediocri o, in alcuni casi, persino pessime. Condivido pienamente questa sua affermazione, che in poche righe descrive la realtà così com'è. Nel mondo audiofilo, ci sono state per anni lamentele ingenerose sulla presunta migliore o peggiore qualità delle registrazioni, come tutti sappiamo. Anzi, che mi risulti, ci sono solo una manciata di LP o CD sui quali nessuno avanza critiche di sorta, e cioè gli arcinoti TDSOTM dei Pink Floyd, Nightfly di D. Fagen, Thriller di M. Jackson, On every street dei Dire Straits e qualche altro, che io sappia pochi. In realtà, nella mia esperienza, ho determinato con certezza che se l' ascolto di un sistema è deludente, o convince poco, si fa molto presto a dare la responsabilità alla registrazione, assolvendo sempre l' impianto, quando invece è più facile che sia il contrario, perché molte registrazioni suonano piuttosto bene, se non molto bene, anche di generi musicali perfino commerciali o POP. Perché questo accade? Ritengo, da molto tempo ormai, che criticare il sistema audio di qualche amico o conoscente sia oggettivamente molto difficile da fare, e non esente da conseguenze "sociali" che nessuno vuole affrontare a cuor leggero, per educazione od altri fattori di carattere psicologico, che nel peggiore degli esiti può comportare l' interruzione dei rapporti. Criticare una registrazione, invece, non implica nulla di tutto ciò. Non si tratta quindi di due condizioni equiparabili. Bisognerebbe tenere presente che ci sono due ordini di problemi piuttosto complessi: non solo differenti ascoltatori possono avere riferimenti qualitativi del tutto diversi o non uguale consapevolezza del maggiore o minore grado di accuratezza del suono riprodotto, ma gli impianti possono oggettivamente rendere in maniera niente affatto omogenea quando messi alle prese con particolari programmi musicali, che possiamo definire "ostici", ben poco inclini a rendere la vita facile all' ascoltatore ma in particolar modo all' impianto stesso. Ci sarebbero molte osservazioni di fare anche solo su questi due temi, ma tralascio, non prima di aver raccontato un episodio che il suo post mi ha fatto venire in mente. Una mia conoscenza, ed anche un amico, coetaneo, appassionato di musica e di hi fi e con un bell' impianto molto costoso con altoparlanti planari ed ampli a valvole di gran marca, che lui ha sempre ritenuto "eccelso" e completamente di suo gusto, assiemato dopo anni di sostituzioni, mi capitò in casa un giorno per sentire il risultato di un sistema su cui stavo lavorando, che sulla carta non avrebbe dovuto neanche avvicinarvisi, data la rilevante differenza di costi, portandosi alcuni CD di suo gradimento, che personalmente non conoscevo. Dopo averli ascoltati, si disse, senza enormi entusiasmi, piuttosto bene impressionato dal risultato, e mi compilò un modulo che utilizzo per questo genere di test di ascolto. Poi io gli dissi che, per il lavoro che dovevo fare, tendevo ad impiegare programmi più intricati per potermi fare una idea precisa, e così dicendo tirai fuori Agharta di Miles Davis chiedendogli se lo conoscesse. Egli sobbalzò sul divano e disse "ah ma no, quello no, è inascoltabile, da me non si può sentire". "Ottimo, allora è proprio quello che ci vuole", risposi, e feci partire la prima traccia, Dopo i primi tre o quattro minuti di ascolto, con espressione perplessa e dubbiosa ed anche un po' tirata, cominciò piano piano a cambiare espressione, rasserenandosi visibilmente. Incominciò a volgermi lo sguardo, manifestandosi molto sorpreso di ciò che sentiva. "Certo, questo è proprio terribile, Davis doveva essere impazzito" affermò, "ma così non lo avevo mai sentito, sembra quasi melodico". Alla fine volle ascoltare tutto l' intero primo CD, e mi disse alla fine che lui, quel disco, non lo poteva suonare in alcun modo sul suo sistema, e che non avrebbe mai immaginato che fosse un' altra cosa rispetto a come lo conosceva lui. Nonostante questo esito imprevisto siamo rimasti amici, ma mi fece sapere, molti mesi dopo, che aveva una mezza intenzione di rifare daccapo l' impianto, andando a sentire qualcosa in fiera che lo gratificasse. 5 3
imaginator Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 @marcellocroce Infatti! L’ottimizzazione di un sistema non dovrebbe essere verificata solo con poche incisioni di riferimento, ma soprattutto con la musica che amiamo, quella da cui desideriamo ottenere il massimo in termini di realismo e piacere d’ascolto. Questo dovrebbe essere il nostro impegno e l’obiettivo ultimo per cui il nostro amato (e, aggiungo, spesso tanto sudato) impianto hi-fi è stato progettato. Se riusciamo a raggiungere questo traguardo – a quanto pare per nulla scontato – scopriremo molte registrazioni di qualità che prima non avevamo apprezzato appieno o, in alcuni casi, addirittura detestato, così da non condannarci, vita natural durante, all’ascolto dei soliti quattro “dischi” di riferimento. Ciò che sarebbe importante sottolineare è che, contrariamente a quanto alcuni di noi pensano, un impianto più performante non deve condannarci a un ascolto frustrante con la maggior parte delle registrazioni, ma anzi, dovrebbe permetterci di godere della musica in tutta la sua varietà. Altrimenti parliamo di un impianto che presenta delle criticità evidenti, indipendentemente dalla cifra investita. 1
one4seven Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 3 ore fa, marcellocroce ha scritto: Agharta di Miles Meno male... allora non sono l'unico ad usare i dischi del "Davis Elettrico" per capire come suona un'impianto. Alla fiera di Rimini azzardai a chiedere Big Fun, precisamente dall'inizio con Great Expectations (remaster 2022). Tolto dopo 1 minuto, giro di basso di Harvey Brooks senza profondità ed impastatissimo.
TetsuSan Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 9 ore fa, one4seven ha scritto: Quindi, se la distribuzione, cioè quello che vende o mette on line, per poter essere ascoltato a casa, non è il dsd256, mi spieghi a cosa servirebbe fartelo eventualmente ascoltare in occasione della fiera? Io ho ascoltato la bobina in formato distribuzione. Se ha fatto ascoltare il file master DSD 256, non saprei.
TetsuSan Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 6 ore fa, marcellocroce ha scritto: "Certo, questo è proprio terribile, Davis doveva essere impazzito" affermò, "ma così non lo avevo mai sentito, sembra quasi melodico". Alla fine volle ascoltare tutto l' intero primo CD, e mi disse alla fine che lui, quel disco, non lo poteva suonare in alcun modo sul suo sistema, e che non avrebbe mai immaginato che fosse un' altra cosa rispetto a come lo conosceva lui. Siete sicuri di aver ascoltato lo stesso disco, la medesima edizione ?
giaietto Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 La cosa incoerente dell’audiofilo è che sull’impianto “milionario” ci ascolta sempre i soliti CD, poi in auto “pompa” Tina Turner e Rod Stewart a tutto volume 😜
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 23 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Ottobre 2024 7 ore fa, imaginator ha scritto: Ciò che sarebbe importante sottolineare è che, contrariamente a quanto alcuni di noi pensano, un impianto più performante non deve condannarci a un ascolto frustrante con la maggior parte delle registrazioni, ma anzi, dovrebbe permetterci di godere della musica in tutta la sua varietà. Altrimenti parliamo di un impianto che presenta delle criticità evidenti, indipendentemente dalla cifra investita. Stra quoto. Un sistema hi fi che funziona DEVE farci godere di tutta la musica. Se si sale "di livello" con le carabattole, tutti i dischi (l'ascolto di) devono salire di livello. Altrimenti cosa cavolo ci dovrei fare con un livello superiore? Se invece va a finire che Tina Turner e Rod Stewart li pompo in auto, e a casa accendo solo per mettere i dischi fonè, più di qualcosa è andato storto. 5 1
yukatan Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 Il 21/10/2024 at 18:27, one4seven ha scritto: del Ludus Danielis del Ludus Danielis pensa ho il doppio cd del top audio anno 1989 targato Audio Review
Pigu Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 A me la fiera è piaciuta , belle tutte le sale dalle più piccole alle più grandi, ne avrei volute di più ma forse non c'erano altri spazi. Un ringraziamento a Mr. Bricasti( Stefano Marchi) che mi ha approntato al volo le mie Totem tribe per farmele ascoltare con Bricasti ( io uso il Nova) anche se non ho preso mai nulla da lui e ci siamo "conosciuti" su questo forum. Esistono ancora persone con grande disponibilità senza guardare solo all'interesse economico.
TetsuSan Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 6 ore fa, one4seven ha scritto: Se invece va a finire che Tina Turner e Rod Stewart li pompo in auto, e a casa accendo solo per mettere i dischi fonè, più di qualcosa è andato storto. Se invece i dischi Foné provo a sentirli in auto e non riesco ad ascoltarli e a casa si, cosa faccio, devo andare dallo psichiatra secondo te ? Se in auto i dischi di Tina Turner o Rod Stewart ( preferirei Armin Van Buuren, se possibile ) suonano meglio che a casa ( o semplicemente sono più adatti alla guida )? E' un caso così impossibile ? Poi io sarei quello divisivo e non inclusivo. (citazione di quanto affermato da un forumer). Ma va là !!!
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